CONTO TERMICO: QUANDO CONVIENE?

Il conto termico. Quando si applica? Quando conviene? A chi conviene? In cosa consiste? Il conto termico è un incentivo statale che permette di avere in breve tempo sul proprio conto corrente una parte dell’importo speso senza aver bisogno di “capacità  fiscale”. Ovviamente come la parola stessa dice riguarda gli “interventi termici”, non è cumulabile con la detrazione fiscale (65%) e non sempre è la scelta più remunerativa.

Hai sentito parlare di conto termico. Ti hanno detto che rientrerai della spesa in 6 mesi invece che in 10 anni e addirittura senza bisogno di avere un reddito (dal quale applicare le detrazioni). Ma dove conviene davvero economicamente il conto termico e su quali interventi si può richiedere?

Traggono maggiore vantaggio gli impianti solari termici di grandi dimensioni (perché l’importo dell’ incentivo è direttamente proporzionale alla metratura del pannello).  Ad esempio, con un impianto di superficie solare superiore ai 100 m² che può asservire  grandi edifici multi familiari o per  il riscaldamento dell’acqua delle piscine o nelle strutture per il settore turistico che fanno largo uso di ACS (acqua calda sanitaria). Nei grandi impianti termici quindi, è possibile avere un grosso incentivo che è maggiore quanto maggiore è la grandezza dell’impianto. Il prezzo di un impianto 6 pannelli ad esempio, non è il doppio di uno da 3 pannelli ma l’incentivo sì..

Le strutture che idealmente possono sfruttare al meglio tecnologia/risparmio/incentivo sono gli alberghi ed i campeggi (strutture stagionali estive) che hanno un consumo elevato di acqua calda sanitaria. Questa domanda elevata di acqua calda sanitaria si sposa molto bene con la disponibilità di energia solare (strutture stagionali estive), determinando condizioni favorevoli per l’applicazione di impianti solari termici e garantendo un ritorno dell’investimento in tempi molto brevi.

Quindi per gli impianti solari termici medio grandi abbiamo:

1)un concreto risparmio in termini di costi di approvvigionamento energetico

2)un interessante incentivo economico che torna in breve tempo

3)un ritorno in termini di immagine. E’ da non sottovalutare infatti la sempre maggiore coscienza ambientale che i fruitori delle strutture portano con sé.  Avere una struttura eticamente sostenibile che utilizza l’energia del sole sia per produrre energia elettrica (vedasi fotovoltaico) che per riscaldare l’acqua per l’utilizzo sanitario significa avere una struttura che contiene i costi ed al contempo che rispetta l’ambiente.

Ma il conto termico non è applicabile solo ai pannelli solari termici. E’ applicabile anche (in diversa misura) alle caldaie, alle pompe di calore, alle stufe ed alle caldaie a pellet/legna. L’incentivo dipende da diverse variabili quali l’efficienza del prodotto installato e la zona (fascia) in cui il prodotto viene installato.

Pertanto non è possibile avere sempre una risposta immediata circa la convenienza o meno di un determinato incentivo. Di sicuro è una soluzione interessante che si può applicare laddove si è esaurita la “capacità fiscale” relativa agli interventi di risparmio energetico (sia per aver raggiunto il monte massimo fiscalmente detraibile, sia perché non si ha più irpef da scaricare). La convenienza è da valutare anche in ordine al costo che ha l’istruzione della pratica del conto termico.

L’incentivo, anche in caso di “macchine” molto performanti non può comunque superare il 65% del totale dei lavori (comprensivo di fornitura installazione ed iva).

Veniamo alle notizie molto interessanti in termini economico/temporali. Fino a 5000 euro il contributo è erogato entro 6 mesi dall’accettazione della pratica da parte del Gse. Per importi superiori ai 5000 euro invece il contributo viene erogato in due tranche di pari importo entro due anni dall’accettazione della pratica da parte del Gse.

Con risparmiobollette.it trovi la consulenza completa. Dall’analisi iniziale al sopralluogo e dall’installazione alla gestione di tutte le pratiche burocratiche per l’ottenimento degli incentivi.

 

Risparmiare senza inquinare

rappresentazione dell'inquinamento. Fonte educazionesostenibile.it
rappresentazione dell’inquinamento. Fonte educazionesostenibile.it

E’ possibile risparmiare sulle spese di casa senza inquinare? E’ possibile trovare alternative che non ci facciano tornare tecnologicamente indietro di secoli? La risposta è banalmente sì sì sì ed ancora sì. Perché queste alternative esistono già e permetterebbero di avere

  • risparmio
  • efficienza energetica
  • attenzione all’ambiente

Mi capita spesso di andare a trovare dei clienti che, abitando in casette singole, case a schiera, villette, hanno dovuto trovare una soluzione “economica” e “veloce” per riscaldare la propria abitazione. In molti sono tornati alle stufe a legna (la maggiorate non canalizzate) e di stufe a pellet della medesima tipologia. Perché questo? Per ridurre i costi esorbitanti del riscaldamento a gas.

E lo posso anche capire. Posso anche capire il bel tepore del legno, la piacevolezza del fuoco, il calore avvolgente di un caminetto. Però, questo “ritorno al passato” che incidenza ha sulla produzione di polveri sottili e quindi sull’inquinamento? E quanta resa hanno questi sistemi di riscaldamento (che spesso disperdono gran parte del calore attraverso il camino)?

Prendo spunto per i seguenti dati da un articolo di aspo italia (risorse economia ed ambiente) che evidenzia come se molto si è fatto per ridurre l’inquinamento dei mezzi di trasporto, ancora molto è da fare per quanto concerne il riscaldamento delle abitazioni.

Figura 2: Per l’Italia, storico dei consumi di energia nel settore residenziale, ripartito per tipologia di combustibile. I combustibili liquidi comprendono il gasolio, il GPL, il kerosene e l’olio combustibile. Fonte: aspoitalia.wordpress.com
Italia, storico dei consumi di energia nel settore residenziale, ripartito per tipologia di combustibile. I combustibili liquidi comprendono il gasolio, il GPL, il kerosene e l’olio combustibile. Fonte: aspoitalia.wordpress.com

Perché se è vero che “nel residenziale la tendenza storica che emerge dal grafico a fianco è quella dell’aumento progressivo dell’utilizzo del metano al posto dei combustibili liquidi (gasolio e GPL soprattutto). Dal 2003 però il consumo di biomasse (legna e più recentemente pellet), già debolmente in aumento anche prima, subisce un’accelerazione.

Dal 2003 l’effetto complessivo è quindi una sostituzione più rapida dei combustibili liquidi mediante legna e pellet, a scapito del metano.

Il problema è che questa sostituzione non è indolore. Ogni unità di energia che viene bruciata in più sotto forma di biomassa, emette molte più polveri sottili di quelle avrebbe emesso la stessa unità di energia in forma di combustibili liquidi (e infinitamente di più rispetto al metano, che ha una combustione molto pulita). Per dare un’idea dei fattori di emissione di PM 2,5 , per il 2011 l’ISPRA fornisce i seguenti dati: biomasse, 400g/GJ; carbone, 219g/GJ; gasolio e GPL tra 2 e 3,6g/GJ; metano 0,2g/GJ. In altre parole, legna e pellet emettono 100 volte di più PM2,5 rispetto a Gasolio e GPL, e 2000 volte rispetto al metano”(Fonte: aspoitalia.wordpress.com)

Consumo storico di pellet in Italia, ripartito per tipologia di apparecchio utilizzatore. Fonte: presentazione presente sul sito web di progettofuoco riportante dati AIEL.
Consumo storico di pellet in Italia, ripartito per tipologia di apparecchio utilizzatore. Fonte: presentazione tratta dal sito web di progetto fuoco riportante dati AIEL.

Queste affermazioni trovano pieno riscontro dalle stime di consumo dei pellet bruciati nelle stufe e caminetti, la cui vendita ha avuto un vero e proprio boom proprio a partire dai primi anni del nuovo millennio.

Abbiamo una fonte energetica inesauribile che è il sole che ci può dare corrente elettrica e riscaldamento. Abbiamo la possibilità di accumulare sia corrente che calore attraverso gli accumuli termici ed elettrici (batterie). Possiamo avere dei forti incentivi per le migliorie che apportiamo alla nostra abitazione. Non approfittare delle innovazioni tecnologiche e delle agevolazioni presenti è veramente folle.

Se sei anche tu in cerca di un sistema per migliorare energeticamente casa tua, mi puoi chiedere una consulenza specifica cliccando qui. Ma non prima di aver letto … qui. 

Freddo polare in arrivo! Come difendi casa tua?

freddo polare Sembra che sia in arrivo il missile artico. Freddo polare. Sei pronto? Hai preparato casa tua? Come ti riscalderai? Quanti soldi ti costerà questo riscaldamento invernale? Quest’estate con il caldo si è presentato lo stesso problema… (leggi qui).

Puoi avere una casa calda, con tutti i comfort e gratis grazie al sole.

neve-fino-pianura-15-11-16Il discorso è sempre quello, aspetti e rimandi gli interventi che ti permettono di risparmiare e di far stare bene la tua famiglia. Poi però quando arriva il conguaglio… 

Qui ti spiego come puoi ottenere questo risultato e ripagare il tuo investimento con gli incentivi e coi risparmi.

Già, perché non so se lo sai ma esiste il cosiddetto conto energia termico che ti permette di avere un contributo a fondo perduto per migliorare cosa tua.

Quindi, se non vuoi che casa tua sia un igloo l’inverno ed un forno l’estate, pensa adesso a migliorare energicamente casa tua … !!!

Qualità prezzo in un impianto fotovoltaico o in un impianto solare termico. L’importanza di un progetto su misura

Il compito del consulente energetico è quello di realizzare il miglior progetto possibile per il cliente.

Spesso il cliente chiede di avere un impianto che abbia il miglior rapporto qualità prezzo. Questo vuol dire tutto e non vuol dire nulla. Il miglior rapporto per il cliente non significa che sia il miglior rapporto reale per la situazione specifica di quell’abitazione.

Alle volte è difficile farlo capire perché il cliente ha sentito campane diverse, perché si è lasciato abbindolare da proposte e promesse irrealizzabili. E sono infiniti i casi nei quali un cliente mi ha chiamato a seguito di una consulenza lamentandosi del lavoro fatto (non da me) nonostante io gli avessi espressamente sconsigliato un prodotto o un’azienda. Ed a quel punto mettere mano ad un lavoro già fatto vuol dire dispendio di energie e risorse. (tradotto spendere dei soldi che avresti potuto risparmiare prima!!!)

Il cliente si affida a me per la sua casa come un paziente si affida al chirurgo in sala operatoria. Nessuno si sognerebbe di dire: “dottore, guardi che il bisturi è meglio se lo tiene in quell’altro modo”. Zitti e mosca per non disturbare il lavoro del professionista.

Attenzione, non soffro di manie di grandezza. Ho solo voluto spiegare con un esempio molto banale il perché sul mercato si trovano proposte diverse a prezzi diversi. persone contano

Spesso chi non è del settore non capisce la differenza. Del tipo: “tu mi dai 10 pannelli, allo stesso prezzo lui me ne da 12”. E la mia risposta: “ma allora perché non hai comperato da lui?” Cliente: “mah non ho ancora deciso, non mi ha spiegato bene, l’azienda che mi propone è una piccola srl, non mi ha saputo dire questo, quello e quell’altro… in zona non ha mai lavorato, ha detto che mi mandava le caratteristiche tecniche, mi ha detto che risparmierò il 100% della bolletta ma non ci credo molto…” A queste risposte, non serve aggiungere altro. Io ai miei clienti lo dico sempre. Prima cosa è la fiducia. Se ti fidi di me come persona, se capisci quanto tempo, fatica e dedizione impiego per il tuo specifico comfort energetico ed abitativo, allora possiamo procedere e ti garantisco piena soddisfazione! COSTI BENEFICI linea d intervento

Quindi: consulenza = ricerca di una soluzione ad un problema. Progettazione della stessa, dimostrazione di fattibilità, analisi economica, piano di rientro, eventuale progetto di ammortamento a costo zero. Fatto tutto questo, allora sì, il consulente offre la migliore soluzione che abbia il miglior rapporto qualità prezzo.

Hai già un sistema per il risparmio energetico? Sì? Bene. Ti sei sentito coccolato e seguito in questo modo? Sei soddisfatto del tuo impianto?

Non hai ancora un sistema per il risparmio energetico? Allora prima di fare un intervento chiedi una consulenza specifica ed informati bene. Il mio blog serve anche a quello.

Se vuoi sapere di più sul mio lavoro clicca qui. 

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Fotovoltaico ed incentivi 2015: perché conviene di più un impianto oggi rispetto al passato (con il conto energia)

Il fotovoltaico oggi conviene? Era più conveniente con i conti energia? Vale la pena farlo oggi? E se sì di che dimensioni? FOTOVOLTAICO CONVENIENZA 2015

Non so come mai, ma l’idea persistente e comune nelle persone è che il mercato delle energie rinnovabili non stia andando bene. Mi risulta sempre difficile dover spiegare invece che dipende da qual è il mercato al quale ci si rivolge. Personalmente mi sono specializzato solo nelle piccole e medie installazioni ed in questo specifico campo c’è molto lavoro da fare. (quindi se hai bisogno di un impianto da 100 chilowatt non sono il consulente giusto per te)

posizionamentoChe il fotovoltaico abbia avuto una brusca frenata negli anni scorsi per quanto concerne i numeri relativi alla produzione in KW/h non è in discussione. E’ solo che è cambiato il target. C’è chi se ne è accorto e chi no. C’è chi è rimasto in gioco e chi si è trovato fuori. C’è oggi una grande richiesta di piccoli impianti rispetto a qualche anno fa dove si realizzavano soprattutto impianti di grandi dimensioni. E’ cambiato il mercato. Punto.
Ma se sei su questa pagina lo sei per capire se adesso ti conviene installare un impianto su casa tua e non per una lezione di economia e positioning aziendale.

Quindi ti spiego in poche semplici righe perché è più conveniente montare un impianto fotovoltaico su casa tua oggi (dove ci sono incentivi molto limitati) rispetto a qualche anno fa (es 2010-2012).

Il calcolo da fare è semplicissimo.autoconsumo LAMPADINA

  1. un buon impianto costa in media il 30% – 40%  in meno rispetto ai listini del 2010.
  2. la tecnologia e pertanto la resa dei pannelli è migliorata
  3. oggi le nuove tecnologie (a microinverter ad esempio) permettono di utilizzare meno spazio sul tetto e permettono di ottimizzare la produzione anche per esposizioni non ottimali (per un approfondimento clicca qui)
  4. il 50% dell’impianto te lo ripaga lo stato attraverso la detrazione fiscale (in 10 anni) (D. Lgs. 83/2012) iva inclusa!
  5. il risparmio che si può ottenere attraverso l’autoconsumo e lo scambio sul posto è del 70% sulla spesa totale annua di energia elettrica. Pertanto consumo energia pulita che mi autoproduco.

Come non deve essere installato un impianto fotovoltaico. Ovvero come sia importante affidarsi a dei professionisti del settore

guantibianchiCome già detto, col mio lavoro mi capita di guardare spesso i tetti delle case.

Oggi ti voglio parlare, o meglio, ti voglio mostrare perché è importante affidarsi ad un consulente serio, che scelga per te i prodotti giusti e che si avvalga di aziende che lavorino in guanti bianchi.

Qualsiasi impianto per il risparmio energetico deve essere seguito e garantito in tutto il processo di lavorazione. Dalla progettazione, alla fabbricazione, dalla posa ed installazione fino al collaudo ed alla certificazione. Questo è importante perché non sto comperando un paio di scarpe che se mi fanno male e o non mi piacciono più posso lasciarle nell’armadio.
Qui stiamo parlando di un prodotto che costa, che deve durare nel tempo con la massima resa possibile e che deve sopportare stress sia nell’utilizzo che sotto il profilo ambientale (freddo, caldo, pioggia, grandine, neve, vento).

Ti ricordo che stiamo parlando del tetto di casa TUA! Vuoi risparmiare? Vuoi far fare l’impianto al tuo amico che si diletta a fare l’elettricista? Leggi qui alcuni consigli sulle reali garanzie!   Capirai subito cosa intendo! Ma hai un impianto sicuro? Certificato? 20150525_17395920150525_174120Guarda le foto che ho scattato oggi e se non vuoi che ti venga installato un impianto in questo modo … assicurati di lavorare con un consulente ed interlocutore serio che segua totalmente il tuo interesse e che sia reperibile prima durante e dopo i lavori.

A me piace lavorare così e vedo che i clienti
apprezzano.

Se vuoi risparmiare fino al 70% sulle bollette di luce e gas (garantito) puoi contattarmi via mail a [email protected]

Lo scambio sul posto. Te lo spiego in modo semplice. Una volta per tutte

Mi chiedete di spiegarvi lo scambio sul posto. Dai messaggi che ricevo e dalle domande che mi vengono poste c’è un po’ di confusione in merito. scambiosulposto

Cercherò di spiegarvelo nel modo più semplice possibile ed in poche pochissime righe (rispetto alla guida ufficiale che contiene tutte le formule matematiche per il calcolo…) utilizzando in parte il prezioso materiale del sito qualenergiapuntoit al quale vanno i miei complimenti per i molteplici contenuti e gli approfondimenti.

Lo scambio sul posto (che ricordo è un’opzione utilizzabile assieme alla detrazione fiscale del 50% !!!) permette di compensare mediante rimborso il valore economico dell’energia prelevata nei limiti del valore economico di tutta l’energia immessa in rete. E’ importante sottolineare che lo scambio avviene sulla base del valore economico dell’energia immessa e non della semplice lettura del contatore M1 (contatore di scambio).
Per mezzo dello scambio sul posto è possibile quindi farsi rimborsare parte della quota pagata nella bolletta elettrica al proprio fornitore per i prelievi effettuati dalla rete. Il rimborso avviene però nei limiti dell’energia immessa o, per essere più precisi, nei limiti del valore economico dell’energia immessa in rete nel corso dell’anno. Si tratta quindi di una compensazione economica tra prelievi e immissioni di elettricità.fotovoltaicoautoconsumo
Il contributo in conto scambio è composto da una quota energia e da una quota servizi di rete, quest’ultima per le sole componenti A e UC. Sono inoltre escluse le tasse, composte dalle accise e dall’IVA (purtroppo).
Nel caso in cui il valore economico dell’energia immessa superi il valore economico dell’energia prelevata si verifica un’eccedenza. Per le eccedenze sono possibili due possibili trattamenti: o la loro liquidazione monetaria, o la messa a credito del loro valore per l’anno successivo (strada che io consiglio ai miei clienti). Qualora si opti per la liquidazione monetaria delle eccedenze, queste ultime comprendono però unicamente la quota energia relativa all’utenza considerata, mentre invece le rimanenti voci della bolletta non vengono remunerate.
In definitiva, per quanto riguarda lo scambio, il cliente produttore, a fronte di una bolletta mensile o bimestrale relativa all’energia conteggiata in prelievo dal contatore M1, si vede rimborsare a conguaglio una cifra che, per ogni kWh scambiato, mediamente si aggira intorno al 60-70% del medesimo kWh acquistato.
Nel caso si vogliano recuperare le eccedenze facendosele rimborsare, il valore del kWh immesso scende ulteriormente e normalmente non supera il 50% di quello acquistato.
Queste differenze di prezzo giustificano un totale ripensamento dei sistemi di produzione e consumo, che devono sempre più tendere a interagire fra loro per incrementare quanto più possibile la quota dell’energia autoconsumata sul totale dell’energia prodotta. (Ecco spiegato perché ai miei clienti propongo un sistema su misura).

Se non sai se su casa tua si può montare un impianto fotovoltaico, leggi qui.

Se casa tua ha un tetto piccolo, male orientato o con camini ed antenne o altri ombreggiamenti clicca sia qui che qui.lampadine

Quindi non hai scuse!

Buon risparmio a tutti !

Per info, consulenze ed interventi specifici [email protected]

Stare in affitto o comperare casa? Investire nelle energie rinnovabili e negli impianti per il risparmio energetico: un ragionamento analogo

Quante volte ti sei trovato di fronte a questo bivio. Resto in affitto o mi compero casa facendomi un mutuo? Di sicuro ci hai pensato.  dubbiomutuoaffitto
C’è poi chi fa il passo (in Italia la grande maggioranza) e chi decide di non farlo. Non mi dilungo su analisi sociologiche del tipo “in Italia abbiamo la cultura della casa rispetto ad altre nazioni dove l’affitto è una costante” o ad analisi economiche del tipo “il mattone in Italia è fermo, non è più un investimento sicuro come un tempo…” o ad altre analisi di tipo socio/lavorativo come “bisogna essere flessibili, pronti a cambiare casaruotelavoro, città, nazione, bisogna essere leggeri e senza vincoli, pronti al cambiamento”.

Non mi dilungherò in nessuna di queste analisi più o meno condivisibili e allo stesso tempo opinabili.

Parto da un presupposto. Se hai deciso di fare un mutuo per comperarti casa, se lo hai già finito di pagare o se ancora lo stai pagando, allora di sicuro hai fatto un ragionamento ampio optando per un investimento di lungo periodo.

Il più immediato è: perché devo pagare un affitto quando con gli stessi soldi (o meno) posso avere un bene mio tra X anni? Un bene, che non so se manterrà il suo valore, se aumenterà, se diminuirà, ma un bene che potrò lasciare ai miei figli perché ne facciano ciò che vogliono. Un tetto di sicuro così lo avranno. (E coi tempi che corrono non è poco!).

Bene. Il consiglio che do a chi si avvicina al mondo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico è il medesimo.

Dalle società che mi forniscono energia (gas, luce, gasolio, legna da ardere pellet etc…) ricevo o una materia prima o una materia prima con un servizio. Converrete con me che sono servizi fondamentali ed indispensabili.

Ma qui sta il punto. Potrebbero esserlo meno. Un domani potrebbero anche non esserlo più.

Tutti paghiamo le bollette. Anche perché se non le paghi per due mesi ti tagliano l’erogazione. A tutti piace stare al caldo l’inverno e freschi l’estate, a tutti piace avere un frigo che ci conserva i cibi ed una lavatrice che ci permette di avere abiti puliti da indossare. Nessuno ci rinuncerebbe al giorno d’oggi nella nostra società!bilanciaCOSTOZERO

Quindi, visto che sto parlando di casa mia, quella casa tanto sudata e tanto amata che vorrò lasciare ai miei figli e visto che queste bollette le devo pagare, perché non utilizzare gli stessi soldi che pagherei in servizi per pagarmi un impianto che mi permette di essere più autonomo?

costozeroCome per il mutuo della casa, quando arriverà per te l’ora di decidere di smetterla di pagare “l’affitto energetico” e di decidersi a non “buttare quei soldi” in qualcosa che potrei produrmi da solo in casa, bene, allora contattami.

E ricordati che ogni giorno perso è un giorno di bollette in più!

La soluzione a costo zero esiste, e non approfittarne è davvero stupido!

info: [email protected]

Perché avere un impianto fotovoltaico a casa è come avere un maggiordomo

La figura del maggiordomo è ormai passata. Forse ancora qualcuno ha la colf. Forse ci sono molte più badanti oggi.

maggiordomo2

Chiamate i collaboratori come vi pare, ma collaboratori sono. Fanno qualcosa che voi non potete (o volete) fare. Solitamente perché siete fuori casa a fare altro. Che siate a lavorare duramente in miniera o a sollazzarvi sulle spiagge caraibiche loro lavorano per voi.

Ed è così che io amo pensare all’impianto fotovoltaico. Lavora per me, anche quando non ci sono. Non mi chiede niente. Forse è solo un po’ metereopatico,  perché è più felice nelle belle giornate. tettopioggia

Sfruttiamo l’energia del sole, sfruttiamo quel tetto che a differenza di come molti pensano non serve solo a ripararti dalla pioggia… !

 

La pompa di calore. Un articolo che va tanto di moda. Ma è la soluzione giusta per farti risparmiare sulle spese del riscaldamento?

Oggi voglio parlarvi della pompa di calore. Perché? Perché molte persone che mi chiedono una consulenza ne hanno sentito parlare e pensano possa essere il rimedio per tutti i loro “mali energetici”.  pompadicalore2

Non andrò ovviamente a fare un’analisi con grafici di rendimento, flussi di rientro dell’investimento, rendimento e resa perché ogni situazione è a se stante ma voglio solo farvi ragionare su alcuni parametri da tenere in considerazione.

Parto da un presupposto. Ai miei clienti offro sempre e solo la migliore soluzione specifica per le proprie esigenze, arrivando anche al punto di dire “io quel prodotto non te lo vendo” quando nonostante le insistenze del cliente ritengo che non sia la soluzione adatta. bestsolutionPerché? Perché il lavoro di consulente significa anche saper “smontare” le credenze del cliente, significa dargli una “visione reale e complessiva” della propria situazione energetica e soprattutto significa consigliarlo sulla soluzione migliore attuabile.

Quindi vediamo, solo in linea di principio quando vale la pena pensare ad una pompa di calore. Non mi riferisco qui alle pompe di calore per acqua calda sanitaria ma a quelle che fanno sia ACS che riscaldamento. Vale la pena se:

  • sei in fase di progettazione di un immobile nuovo nel quale predisporrai riscaldamento a bassa temperatura con coibentazione totale dell’immobile, e se non hai predisposto o non vuoi allacciarti al gas.
  • prevedi di installare sul tuo tetto un fotovoltaico “importante” che vada a sopperire al consumo elettrico della pompa di calore.

Ma quanti di voi sono in questa situazione? Pochissimi. Perché lo so? Perché tutti i giorni vengo contattato da persone che hanno un immobile già da qualche anno e che hanno l’esigenza di risolvere il proprio problema energetico andando ad abbattere (notate bene non dico mai azzerare) quei “buchi neri” che sono le bollette energetiche (luce e gas).

livelloefficenzaQuindi, che senso ha ad esempio andare ad installare una pompa di calore su un immobile con riscaldamento ad alta temperatura non coibentato e che non ha un impianto fotovoltaico “importante”? Non ha senso perché è vero che andrei ad abbattere i consumi del gas, ma al contempo andrei a far aumentare i consumi elettrici. E lo scopo delle mie consulenze è quello di far diminuire i costi di gestione energetica e non semplicemente di spostarli da una voce ad un’altra.

Non vorrei ora che però passasse un messaggio sbagliato… I consumi con i sistemi per il risparmio energetico si possono abbassare sempre. Dico solo che “pompa di calore” è un gran bel nome di moda ma che spesso non è la soluzione giusta.

Negli altri miei articoli ad esempio qui, ti spiego perché puoi risparmiare sia sulle bollette di luce che su quelle del gas grazie al sole ed alla sua inarrestabile forza.abbatterecosti

Se poi vuoi sapere come per fare questo puoi usufruire di un contributo a fondo perduto che ti ripaga il 50% del tuo impianto in 2 anni… allora devi leggere questo!

Per suggerimenti o richieste specifiche puoi scrivere a [email protected]