Aumentano le bollette

aumento bollette

aumento bollette ultimi 20 anni
La bolletta elettrica degli ultimi 16 anni. Aumento dell’ 80,18% dal 1996 ad oggi
Costo-medio-annuo-fornitura-ee-2004-2012
Costo medio dell’energia elettrica per un utente domestico (3 kw) dal 2004 al 2012

Aumentano le bollette !!! Stangata autunnale su luce e gas !!! (poi aspettiamo quella di fine anno… ). Ecco i titoli dei vari articoli che si trovano sui quotidiani in questi giorni. Penso che potrei fare un copia incolla tutti gli anni per riproporre questo articolo, cambiando solo leggermente di qualche punto percentuale i dati e le fonti o i nomi di chi commenta questi aumenti inesorabili. (mi sarebbe pure piaciuto scrivere lenti ma inesorabili, ma ahimè non è così perché non sono nemmeno lenti!). Quindi prendiamolo come dato di fatto. La tendenza è sempre stata quella e sempre sarà quella. Le bollette aumentano di anno in anno ed approvvigionarsi di energia ha un costo. Di energia ne abbiamo bisogno. Non ne produciamo a sufficienza da soli e quindi la acquistiamo da altri Paesi. Eppure abbiamo sopra di noi un motore eterno che si chiama sole e che ci permette di essere autosufficienti.

Spiegatemi bene. Cos’è? Ignoranza? Diffidenza? Menefreghismo?

generazioni future
I nostri figli si meritano un mondo migliore. Poiché possiamo farlo risparmiando, perché non approfittarne ?

Perché nel primo caso sono qui appositamente. Chiedete, leggete e FATE! Nel secondo caso è diffidenza verso chi o verso cosa? Guarda qui le testimonianze di chi il passo lo ha fatto e ora si gongola all’interno del comfort di casa sua e conta gli euro che ha risparmiato e che può utilizzare per gli altri.

La terza opzione (il menefreghismo) non la voglio nemmeno prendere in considerazione. Perché? Perché non voglio nemmeno pensare che non si voglia cercare di salvaguardare il mondo per i nostri figli e per le generazioni future.

Vuoi capire come e perché puoi risparmiare? Inizia a leggere da qui. Leggi tutto, leggi qui e lì, leggi solo i titoli che ti piacciono …INFORMATI E FAI IL POSSIBILE PER SALVAGUARDARE L’AMBIENTE E PER RISPARMIARE !!!

Morte di un preventivo

soddisfazione pienaDomande di consulenze e domande durante le consulenze mi permettono sempre di prendere spunto. Questo post sarà assolutamente breve ma mi permetterà di spiegare alcune cose.   

Qui ho già spiegato in cosa consiste il mio lavoro. 

Ho anche già spiegato perché la mia è una consulenza su misura e non un “abito che va bene per tutte le occasioni”.

 Tale consulenza permette di risparmiare sia sul prezzo che sull’efficienza dell’impianto scelto. Perché? Proprio perché non ci saranno impianti inutili e sovradimensionati oppure accessori inutili. Il rendimento sarà il massimo possibile per quella specifica soluzione!

Se adesso credi di non poterti permettere un impianto per il risparmio energetico, vai subito a leggere qui e CAMBIA IDEA! 

Bene, detto questo vi invito a diffidare di chi vi propone un preventivo via mail o telefonicamente, solo chiedendo dei dati “standard” tipo consumo e  metri quadri della casa (qui trovi un esempio, un mito da sfatare…)operazione

Come reagireste se il vostro medico vi dicesse telefonicamente che il vostro mal di pancia è un male gravissimo da curare con una difficile, rischiosa e costosa operazione e vi dicesse di recarvi da quel determinato chirurgo che è già pronto ad operarvi? Non gli direste: “scusi, ma non è il caso che prima mi visiti? Magari facciamo qualche esame di conferma prima di un’operazione tanto delicata?” placebo

Che vi piaccia o meno, che ci crediate o meno, curare energeticamente casa vostra è la medesima cosa. Serve una visione d’insieme e serve una consulenza specifica. 

Tutto il resto è un pagliativo… che spesso ha anche delle gravi controindicazioni.

 

Cambiamento climatico ed energie rinnovabili.

E’ un forte impegno quello che serve per riuscire a diminuire gli effetti del cambiamento climatico attraverso la riduzione dell’inquinamento e attraverso la produzione di energie pulite da fonti rinnovabili.terra brucia

Servono infatti almeno 53 GW di fotovoltaico installato ogni anno fino al 2020, perché il mondo possa evitare gli impatti più dolorosi del cambiamento climatico. Lo sostiene un report della banca di investimento Citigroup, secondo cui dovremmo aumentare di molto la potenza rinnovabile installata per avviare una transizione energetica degna di questo nome. In particolare, la parte del leone dovrà giocarla il fotovoltaico.

Secondo il medesimo report infatti è possibile diminuire le emissioni da 0.54 tonnellate di CO2 equivalente al MWh a 0.25 t/MWh solo cambiando il mix energetico con il quale ci “nutriamo” a livello globale.gelato scioglie

Cosa puoi fare tu per contribuire alla riduzione delle immissioni di CO2 ?

Puoi installare un sistema per il risparmio energetico che ti permetta di risparmiare sia sulla bolletta dell’energia elettrica che su quella del gas e che ti permetta di “essere produttore” e quindi di autoconsumarti l’energia che ti serve.

E’ fattibile. E’ economicamente sostenibile, anche grazie agli incentivi sia sul fotovoltaico che sul solare termico.lampadina risparmio

E’ stupido non farlo quindi, ti pare?

Leggiti i link con gli approfondimenti specifici o chiedimi come.

Sarò felice di traghettare te e la tua abitazione nel mondo “pulito” delle energie rinnovabili.

Stare in affitto o comperare casa? Investire nelle energie rinnovabili e negli impianti per il risparmio energetico: un ragionamento analogo

Quante volte ti sei trovato di fronte a questo bivio. Resto in affitto o mi compero casa facendomi un mutuo? Di sicuro ci hai pensato.  dubbiomutuoaffitto
C’è poi chi fa il passo (in Italia la grande maggioranza) e chi decide di non farlo. Non mi dilungo su analisi sociologiche del tipo “in Italia abbiamo la cultura della casa rispetto ad altre nazioni dove l’affitto è una costante” o ad analisi economiche del tipo “il mattone in Italia è fermo, non è più un investimento sicuro come un tempo…” o ad altre analisi di tipo socio/lavorativo come “bisogna essere flessibili, pronti a cambiare casaruotelavoro, città, nazione, bisogna essere leggeri e senza vincoli, pronti al cambiamento”.

Non mi dilungherò in nessuna di queste analisi più o meno condivisibili e allo stesso tempo opinabili.

Parto da un presupposto. Se hai deciso di fare un mutuo per comperarti casa, se lo hai già finito di pagare o se ancora lo stai pagando, allora di sicuro hai fatto un ragionamento ampio optando per un investimento di lungo periodo.

Il più immediato è: perché devo pagare un affitto quando con gli stessi soldi (o meno) posso avere un bene mio tra X anni? Un bene, che non so se manterrà il suo valore, se aumenterà, se diminuirà, ma un bene che potrò lasciare ai miei figli perché ne facciano ciò che vogliono. Un tetto di sicuro così lo avranno. (E coi tempi che corrono non è poco!).

Bene. Il consiglio che do a chi si avvicina al mondo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico è il medesimo.

Dalle società che mi forniscono energia (gas, luce, gasolio, legna da ardere pellet etc…) ricevo o una materia prima o una materia prima con un servizio. Converrete con me che sono servizi fondamentali ed indispensabili.

Ma qui sta il punto. Potrebbero esserlo meno. Un domani potrebbero anche non esserlo più.

Tutti paghiamo le bollette. Anche perché se non le paghi per due mesi ti tagliano l’erogazione. A tutti piace stare al caldo l’inverno e freschi l’estate, a tutti piace avere un frigo che ci conserva i cibi ed una lavatrice che ci permette di avere abiti puliti da indossare. Nessuno ci rinuncerebbe al giorno d’oggi nella nostra società!bilanciaCOSTOZERO

Quindi, visto che sto parlando di casa mia, quella casa tanto sudata e tanto amata che vorrò lasciare ai miei figli e visto che queste bollette le devo pagare, perché non utilizzare gli stessi soldi che pagherei in servizi per pagarmi un impianto che mi permette di essere più autonomo?

costozeroCome per il mutuo della casa, quando arriverà per te l’ora di decidere di smetterla di pagare “l’affitto energetico” e di decidersi a non “buttare quei soldi” in qualcosa che potrei produrmi da solo in casa, bene, allora contattami.

E ricordati che ogni giorno perso è un giorno di bollette in più!

La soluzione a costo zero esiste, e non approfittarne è davvero stupido!

info: [email protected]

Il bosco dietro casa e lo spaccalegna ottantenne…

In tempi di crisi si torna all’antico. Non mi dilungherò sul fatto che questo sia un bene o un male. Poca filosofia e molta sostanza.

Nelle tante case viste l’ultimo anno, devo dire che in molti hanno optato per una stufa a pellet o per un camino o stufa a legna.   termocamino Pochi hanno pensato ad un termo camino. Perché? Sicuramente perché è un lavoro più complesso ed oneroso e perché comunque in pochi possono permettersi di avere un bosco dietro casa ed abbastanza legna da scaldare tutta la propria abitazione.

Quindi, un ritorno all’antico, come si faceva prima che “il metano ti da una mano”…

Ma vediamo i pro ed i contro. (Qui raggrupperò le 3 tipologie di impianti che sono sì differenti ma che per questa analisi sono assimilabili – stufa a pellet – camino –  stufa a legna). Partiamo dai pro:

  • riduzione dei costi di gestione rispetto al gas o al gasolio
  • alte temperature nella/e stanza/e a diretto contatto
  • bell’effetto focolare domestico (anche il romanticismo ha la sua importanza).

non me ne vengono in mente altri sai?

Vediamo i contro:

  • approvvigionamento. (Chi ha il bosco dietro casa fatica anche un po’) Perché bisogna che qualcuno la legna o il pellet te lo porti a casapellet
  • sporco, polvere, obbligo di pulizia ogni 2/3 giorni (nel migliore dei casi settimanalmente)
  • aumento del costo dell’iva sul pellet dal 10% al 22%
  • non autonomia dell’impianto. Se non c’è nessuno a casa che carica e stai via qualche giorno, quando torni trovi i pinguini.
  • per tutto l’utilizzo di acqua calda sanitaria devi avere sempre un altra fonte (caldaia) e se sei fortunato e hai un termo camino accendi la stufa a legna anche l’estate? Idea geniale!

La settimana scorsa ero da un cliente ottantenne. taglialegna anzianoMi ha fatto delle domande molto pertinenti e, quando alla luce dei suoi consumi ho cercato di capire cosa lo spingesse davvero alla ricerca di un impianto termico ad integrazione al riscaldamento mi ha detto: “toso  ti te si giovane, ma mi me saria anca stancà de spacar legna a otanta ani! Se me malo per na setimana me mojere la resta al fredo” (traduzione: ragazzo, tu sei giovane, ma io mi sarei anche stancato di spaccar legna a ottanta anni. Se mi ammalo per una settimana mi moglie resta al freddo).

E non fa una piega!

Se anche tu sei alla ricerca di un sistema che ti faccia risparmiare sulle bollette di luce e gas mi puoi contattare via mail a: [email protected]

 

La sostanziale differenza tra un prodotto garantito ed una reale garanzia

Quando faccio una consulenza ai miei clienti chiedo sempre se il prezzo è una discriminante fondamentale per la propria scelta e per la tipologia di impianto da installare sulla propria abitazione. garanzia1

Solitamente ci pensano un attimo e poi mi dicono: “per me è importante il rapporto qualità prezzo più che altro”. Bene. Ma vuol dire tutto e non vuol dire niente. Ma come è possibile valutare questo rapporto? Siamo in grado di distinguere le differenze che intercorrono tra due diversi prodotti? E soprattutto, quello che mi è stato proposto è la soluzione specifica al mio problema o è uno standard che non mi calza a pennello? Mi sono fatto ingolosire dall’offerta eccezionale o mi sono affidato ad un consulente esperto che mi segue in tutto e per tutto? Quindi non è semplice. Anzi, è complicato. Ma il consulente per il risparmio energetico c’è appositamente per quello.

Ed allora quali sono i parametri per capire quale azienda e quale prodotto scegliere?

Personalmente suggerisco sempre di fare delle valutazioni accurate perché stiamo parlando di investimenti più o meno importanti ma comunque sempre di investimenti e, come in un matrimonio si deve scegliere il partner giusto. Visto che questi impianti devono durare nel tempo e sono sottoposti a stress ambientali notevoli è importante capire quali siano le reali garanzie che vengono date sul prodotto. La prima garanzia è la solidità e l’esperienza dell’azienda.

Low angle view of four surgeons bending over the patient during operationE’ vero, nessuno è infallibile, ma di certo io do maggiore fiducia ad aziende che hanno nel settore delle energie rinnovabili e  in prodotti specifici il loro “core business” piuttosto che in aziende che si occupano di tutto un po’. In fondo, per farmi operare al cuore vado da un cardiochirurgo e non da un medico di base.

E’ meglio mettersi nelle mani di esperti, in ogni campo!

Quindi maggiore è l’esperienza dell’azienda a cui mi affido, maggiore è la solidità della stessa, maggiori sono i diversi casi in cui si è andati a lavorare e quindi molteplici sono le problematiche sono sono state affrontate e risolte, maggiori saranno le possibilità di avere un prodotto ed un servizio all’altezza delle aspettative.

E la garanzia reale, appunto la può dare una ditta che è solida e radicata nel tempo e che magari sia anche produttrice. garanzia2Perché ? E’ evidente. Perché non compera in stock e non fa semplicemente da broker tra diverse aziende ma propone i suoi prodotti che conosce dalla A alla Z.

Sempre in tema di solidità (sempre tenendo conto che nessuno è infallibile) nel senso letterale della parola è bene affidarsi ad aziende che possono garantire una tutela per il consumatore. Quindi meglio affidarsi ad SPA piuttosto che ad SRL che oggi ci sono… e domani chissà.

Perché? Perché una garanzia è tale solo se è reale, se è mantenuta nel tempo e solo se ho dei riferimenti solidi con i quali poter avere un confronto ed un supporto in ogni momento.

Un esempio classico che faccio spesso ai miei clienti è che non stanno comperando un paio di scarpe che se fanno male alla prima uscita vengono abbandonate nell’armadio, sto investendo sul tetto di casa mia con un impianto che deve durare nel tempo (almeno 25 anni) e che deve funzionare sostanzialmente senza che io nemmeno me ne accorga.

Per info e consulenze specifiche: [email protected]

5 luoghi luoghi comuni sul fotovoltaico

Ecco 5 (sbagliati) luoghi comuni sul fotovoltaico. Smentiamoli una volta per tutte

  1. non ci sono più gli incentivi. Falso. Ci sono ancora. Non sono più come con i conti energia (che hanno drogato il mercato) ma se facciamo un rapido conto tra il calo bolletta2.0_474dei prezzi dei pannelli e in proporzione il calo degli incentivi e ci aggiungiamo il risparmio dell’autoconsumo, dello scambio sul posto e la detrazione fiscale del 50%, è più conveniente un impianto oggi rispetto a 5 anni fa.
  2. l’impianto d’inverno non produce. Falso. L’impianto produce tutto l’anno. Produce proporzionalmente a quante ore di luce ci sono e a quanta luce riceve. Quindi è ovvio che in inverno produca meno. Infatti il calcolo della resa va fatto sulla produzione media annua e non sul valore nominale della taglia dell’impianto
  3. non sono mai a casa di giorno e quindi non mi conviene. Falso. Perché se è vero che il maggior risparmio lo ho utilizzando l’autoconsumo e quindi sfruttando l’energia quando c’è (di giorno), è anche vero che è possibile temporizzare gli elettrodomestici affinché partano ad un determinato orario. Inoltre ogni casa ha comunque un consumo “basale” di giorno, proprio nella fascia di maggior costo dell’energia. L’energia prodotta in eccesso di giorno inoltre può essere riutilizzata attraverso lo scambio sul posto.solar-cells-191688_1280
  4. sarà un problema smaltire gli impianti a fine vita degli stessi. FALSO se ci si affida a produttori seri che offrono già compreso lo smaltimento degli impianti.
  5.  Se ho un contatore da 3,3 kw devo montare un impianto da 3 kw. FALSO. Un consulente serio non offre un prodotto standard che va bene per tutte le case ma fa una valutazione approfondita sulle esigenze e sulle problematiche dei propri clienti proponendo sempre la migliore soluzione possibile.

 

Voglio il fotovoltaico. Posso ??? I 5 requisiti fondamentali

Alcune premesse doverose:

  • Entrare nel mondo delle energie rinnovabili e del fotovoltaico è sempre conveniente. Quello che cambia, in base ai consumi ed al rendimento è il tempo di rientro economico dell’investimento.img-test-energetische-sanierungen-700
  • Non c’è un prodotto che va bene per tutti. Ogni immobile ha bisogno di una specifica consulenza per vedere se e come realizzare un impianto e per vedere quale sia la migliore soluzione.

Detto questo, vediamo quali sono i requisiti per l’installazione di un impianto per utilizzo domestico:

  1. Avere un tetto (o parte di esso) di proprietà (è molto difficile installare su un condominio anche se stiamo cercando di farlo. Leggi qui )fotovoltaico Che questo tetto abbia una superficie utilizzabile di almeno 20 mq (lordi)
  2. Che questo tetto (con i metri quadri di cui sopra) sia esposto a sud – sud/est – sud/ovest – est – ovest. (ovviamente a seconda dell’esposizione corrisponde equivalente rendimento). L’unica falda dove difficilmente si installa è quella a nord. (anche se, di recente – maggio 2016 – , attenzione, solo per determinate situazioni, al sud Italia ho rivalutato questa situazione. Leggi qui )
  3. Avere un allaccio ad un gestore elettrico (Enel – Trenta – Edison – Sorgenia, etc…)
  4. Non avere particolari ombreggiamenti che potrebbero ridurre la produzione ed il corretto funzionamento dell’impianto (ho scritto particolari perchè con le nuove tecnologie anche il problema ombreggiamenti può essere bypassato).

 

Svegliati! Il tetto sopra casa tua non serve (solo) a ripararti dalla pioggia

Se vivi in una villetta, casa a schiera, casa singola ho due notizie per te, una brutta ed una bella. Una è evidente mentre forse sull’altra ci hai pensato poco e male. Si tratta cioè di problema e soluzione.lampadina-idea testa

Vivere “indipendenti” senza nessuno sopra e sotto che ti cammina giorno e notte ha il suo perchè. Hai un bel giardino, il tuo garage con posto auto, lo spazio per far girare il tuo bel labrador.

I dolori arrivano però al momento delle bollette (notizia brutta). Sì perché o hai investito molto sulla qualità e sul livello energetico di casa tua (bioedilizia, coibentazioni, cappotti, illuminazione a basso consumo etc…) oppure sei nella situazione in cui si trova l’80% dei proprietari di case costruite con i crismi del secolo scorso.

Quindi ti peseranno non poco la bolletta del riscaldamento (gas solitamente) e quella dell’energia elettrica (sì perché i faretti ad incasso alogeni facevano tanto figo ma facevano e ahimè fanno tutt’oggi anche tanto stadio San Siro a livello di consumi).

Veniamo alla bella notizia. Se hai una casa tutta tua hai anche un tetto da poter utilizzare.tetto

Bene, quel tetto sarà la tua salvezza perché potrai sfruttare l’energia del sole per ridurre i tuoi consumi fino al 70%. (sia di luce che di gas). Non ci hai mai pensato ? Davvero ? Fatti due conti e pensa a cosa potresti farci con quei soldi in più.

 

Leggere la bolletta è come leggere il futuro nei fondi del caffè

Non so chi ci abbia mai provato veramente. Ma se qualche temerario ci ha provato si sarà accorto che leggere e soprattutto capire una bolletta energetica è cosa ardua.FoiJ3

Io ve la voglio fare proprio facile facile.

  1. molte informazioni presenti nel riepilogo che vi mandano sono del tutto superflue.
  2. quello che è importante capire è che ridurre i consumi non significa solo risparmiare sul consumo ma anche su tutti gli oneri che sono proporzionali
  3. consumare 100 non significa consumare il doppio di chi consuma 50 ma bensì di più perché non è come al supermercato che se comperi la confezione più grande hai del risparmio. I più energivori (almeno al momento, poi con le innovazioni renziane si vedrà) sono i più penalizzati.
  4. non ha senso calcolare il semplice costo del prodotto energetico acquistato, luce o gas che sia, perché il prezzo al kw o al metro cubo è segnato come molto più basso rispetto al prezzo in bolletta (accise, oneri, distribuzione, costo contatore etc… )

Quindi, se prendiamo come esempio la bolletta dell’energia elettrica ad esempio, l’unico modo per capire quanto l’energia ci stia costando è dividere l’importo della fattura per i kw consumati. (Attenzione, affinché il calcolo sia accurato e rispecchi i miei reali consumi devo prima essere diligente e fare periodicamente le auto letture).

Quello che spesso mi viene chiesto è cosa sono le fasce orarie F1 f2 f3. Bene, la maggior parte delle utenze domestiche ha una tariffa bioraria nella quale l’energia consumata di giorno (8 del mattino 19 di sera) ha un costo maggiore. Questa è f1. F2 ed f3 si possono sostanzialmente accumunare poiché si riferiscono alla notte ed ai weekend cioè i momenti in cui l’energia costa meno.f1f2f3

Detto questo, come faccio a risparmiare? Le possibilità sono due e non per forza non si possono applicare assieme. Consumo meno e mi produco energia da solo. Per chi vive in condominio, salvo rarissimi casi si deve accontentare della formula numero 1. Per chi invece ha un tetto a disposizione la soluzione ottimale è prodursi da solo l’energia che necessita. (Tramite i pannelli fotovoltaici)