Caldo torrido e pannelli fotovoltaici

In questi giorni su Padova c’è un caldo torrido. E siamo solo ai primi di luglio. Poiché questo caldo è insopportabile sia di giorno che di notte la soluzione è semplice. Accendo il condizionatore. E’ fatto appositamente per quel motivo no? Aumentare il mio comfort personale e difendermi dall’afa cittadina. Una soluzione alternativa ci sarebbe, me ne potrei andare al mare o in montagna. Ma poiché come te che stai leggendo, ho dei clienti da seguire, devo trovare una soluzione alternativa.

Anche per quest'estate è prevista un'ondata di caldo torrido che ci farà boccheggiare. Chi ha un impianto fotovoltaico si gode il fresco consumando energia pulita!
Anche per quest’estate è prevista un’ondata di caldo torrido che ci farà boccheggiare. Chi ha un impianto fotovoltaico si gode il fresco consumando energia pulita!

Il pensiero di oggi è il seguente. In estate, proprio nel momento di maggior irradiazione solare ho anche il maggior consumo di energia elettrica perché utilizzo i condizionatori a pieno regime. (ed infatti i classici black out con i quali siamo stati terrorizzati qualche anno fa dai mass media arrivano proprio l’estate). Quindi avrei la possibilità di raffrescare casa mia senza problemi e gratuitamente, semplicemente abbinando ai condizionatori un piccolo impianto fotovoltaico. Ebbene sì. E con lo stesso impianto posso poi permettermi di diminuire i costi energetici per tutto l’anno, non solo l’estate.

Caronte il traghettatore
Caronte il traghettatore

Non dirmi che non ci avevi mai pensato. Guarda che tra qualche giorno di sicuro arriverà un servizio di un tg (tipo studio aperto) che dirà: “è in arrivo un’ondata di caldo eccezionale dovuto all’anticiclone bla bla bla che si chiamerà Ulisse” (tiro ad indovinare, perché l’anno scorso era Caronte e negli anni passati abbiamo avuto rispettivamente Hannibal, Minosse, Scipione, e Nerone)

Sì perché la storia si ripete. Anche quest’anno arriva il caldo e tu sarai lì ad elemosinare l’accensione e lo spegnimento del clima per paura di spendere o per paura peggio ancora che salti la corrente (perché oltre al clima hai sempre anche altri consumi!!!)

Eppure io già te lo avevo detto un anno fa parlandoti proprio di Caronte (luglio 2015). 

Chiedi una consulenza gratuita per migliorare casa tua.
Chiedi una consulenza gratuita per migliorare casa tua.

E ti avevo anche spiegato quanto incide il consumo del condizionatore sulla bolletta (agosto 2015).

Se ti sbrighi forse sei ancora in tempo per utilizzare energia pulita per raffrescare casa tua. Non indugiare oltre. Chiedi la consulenza di un esperto e migliora casa tua.

Adesso non cominciare a frignare che non hai i soldi per sistemare casa tua eeeehhh??? Perché? Perché ti dimostro che non stai spendendo dei soldi ma stai semplicemente risparmiando su consumi e tasse e stai mettendo le stesse risorse in casa tua. 

non ho capitoDai, non ci credo che tu ancora non lo abbia capito!

Quindi, se hai capito che è il caso di muoverti ora e che lo puoi fare senza svenarti puoi richiedermi una consulenza qui.  Se invece ancora non lo hai capito… arrivederci al prossimo anno quando arriverà il ciclone Argo (altro nome di fantasia). 😉

La soluzione per migliorare casa tua c'è. Caldo, freddo e bollette spropositate non saranno più un problema.
La soluzione per migliorare casa tua c’è. Caldo, freddo e bollette spropositate non saranno più un problema.

PS: dopo l’estate arriva l’autunno. Dopo l’autunno arriva l’inverno. E forse anche d’inverno avrai qualche problema, questa volta però non per raffrescare ma bensì per riscaldare casa tua. Ma questa è un’altra storia, hai ancora tempo per cullarti nell’indecisione. O forse no… 😉

La differenza tra pannello monocristallino e policristallino

pannello monocristallino e pannello policristallino
pannello monocristallino e pannello policristallino

Quante volte mi sono sentito fare questa domanda? Meglio il monocristallino o il policristallino? Ma non solo dai clienti, anche da chi nel settore ci bazzica da un po’. Se hai poco tempo e non vuoi leggere oltre, ti darò subito la risposta al quesito. E se hai già letto qualche articolo del mio blog questa risposta è scontata e quindi la conosci già. La risposta è: DIPENDE !!! Da cosa dipende? Dipende da diversi fattori che velocemente andremo ad analizzare. Uno su tutti che tipo di luce colpisce il pannello. Quindi dove è installato? In che regione? Quanto sole riceve? In che periodi dell’anno… etc…

La cella di silicio (il pannello è formato da più celle collegate tra loro) è un quadrato nero o blu di 15 cm di lato. La cella monocristallina  è ricavata da un cilindro di silicio che viene tagliato per ottenere le dimensioni della cella finita. Da questa colonna di forma parallelepipeda, vengono poi tagliate delle “fette” dello spessore di pochi decimi di millimetro che, opportunamente trattate (drogate in gergo), aumentano le proprietà del semiconduttore. (doping anche per le celle fotovoltaiche quindi! 😉 )

Ecco sinteticamente i passaggi per la produzione dei pannelli fotovoltaici (monoscristallino e policristallino)
Ecco sinteticamente i passaggi per la produzione dei pannelli fotovoltaici (monoscristallino e policristallino)

Per creare le celle monocristalline ovviamente vengono prodotti degli scarti dal “cilindro principale”. Questo surplus viene riutilizzato per fare altre celle fondendo e forgiando il materiale in lingotti che diventano altre celle. Le celle che risultano così lavorate sono costituite da cristalli di silicio orientati in modo casuale e per questo vengono chiamate “Policristalline”. Queste celle hanno una efficienza inferiore, cioè producono meno corrente, rispetto alle monocristalline quando vengono colpite perpendicolarmente dal sole. E qui sta il paradosso. Questo loro difetto è il loro punto di forza. La cella policristallina infatti non ha bisogno che il sole sia perpendicolare per produrre al massimo ma proprio per queste sue caratteristiche produce anche in condizioni di luce minore. Infatti in qualsiasi posizione si trovi il sole c’è sempre un buon numero di cristalli orientati verso di lui che gli permettono di produrre energia. Esemplificando, il pannello policristallino è un pannello più versatile e non ha bisogno di un inseguitore solare per rendere al meglio.

Quindi, vediamo a livello statistico: Il policristallino è la cella che si usa maggiormente ed è preferibile per falde est o ovest. Viene usato inoltre in nella pianura padana, dove in estate c’è molta umidità nell’aria che fa da filtro (foschia) ai raggi del sole o la nebbia, durante l’inverno, che ricuce l’irraggiamento solare e di conseguenza la produzione.

Esteticamente è semplice capire se abbiamo di fronte un pannello formato da celle monocristalline o da celle policristalline (la maggior parte)

Esempio di pannello monocristallino
Esempio di pannello monocristallino

Monocristallino: ha una cella di colore scuro, quasi nero, uniforme con gli angoli smussati e presenta dei rombi bianchi tra una cella e l’altra.
Policristallino: ha una cella di colore blu, di forma quadrata e non sono presenti zone romboidali bianche tra le celle.

Quindi, detto questo, non hanno nessun valore le frasi del tipo “è meglio il monocristallino perché è puro” o del tipo “il policristallino è realizzato con gli scarti…”. (Frasi ripetutamente sentite per vendere un pannello più costoso rispetto ad un altro!)

Esempio di pannello fotovoltaico policristallinoSe poi invece mi chiedi se un determinato modulo non standard (senza fare nomi di marche) che rende anche 300-330 W rende così perché ha celle monocristalline ti rispondo “non solo”! E se mi chiedi se sia il caso di installare questi pannelli turbo (diciamo), ti ripeto dipende. Perché se hai un problema di spazio allora può valerne la pena. Se questo problema non lo hai, 3 KW sono sempre 3 KW, indipendentemente se l’impianto è formato da 10 pannelli o da 12 pannelli.

Come dico sempre, non scegliere da solo il tuo impianto. Fai bene ad informarti ma poi chiedi la consulenza a chi di impianti ne ha visti installare tanti ed ha la competenza per dirti quale soluzione sia la migliore per casa tua.

E per migliore intendo sia a livello tecnico, sia nel rapporto qualità/prezzo!

Cambiare la caldaia

Molti clienti mi chiedono come mai stanno consumando così tanto e quindi spendendo altrettanto per riscaldare la loro abitazione. La risposta la vedi già dal titolo del post. Un motore vecchio consuma sicuramente di più rispetto ad un sistema nuovo, di ultima generazione e quindi molto più efficiente.daikin_rotex_sistema_ibrido_apertura

Ma quanto puoi risparmiare sul costo di riscaldamento solamente cambiando caldaia? La risposta ovviamente è … dipende.

Non voglio parlare qui di una semplice soluzione. Voglio parlare della soluzione per eccellenza. La caldaia ibrida gas pompa di calore!

Quindi:

  • se hai l’allaccio al gas ma stai consumando troppo per il riscaldamento e quindi vuoi abbattere questo costo (anche se hai i radiatori di casa ad 80 gradi!)
  • se vuoi un sistema più efficiente che in modo automatico ti permetta di sfruttare la fonte energetica dal costo migliore e dal rendimento maggiore in ogni momento del giorno e dell’anno
  • se vuoi risparmiare anche sul costo per la produzione di acqua calda sanitaria 

allora la caldaia ibrida pompa di calore/gas (metano o gol) a doppia condensazione è la soluzione per casa tua.Grafico Hybrid_tcm745-350193

I risparmi vanno dal 30 al 50% a seconda della classe energetica di casa tua e se a questo aggiungi che il 65% del costo te lo restituisce lo stato in detrazione fiscale, il gioco è fatto. Hai una caldaia nuova a costo zero. 

Se poi hai già un impianto fotovoltaico che ti produce energia quando non ti serve e che vorresti utilizzare meglio sfruttando l’autoconsumo…

Se invece l’impianto non lo hai, questa è l’occasione per abbattere i costi energetici sia di elettricità che di gas in una volta sola.

Schermata 2016-03-18 alle 17.31.30Adesso prova a pensare alla tua caldaia. Da quanto l’hai installata? Che rendimento ha? E’ una caldaia a condensazione o una standard? Quanto durerà ancora? Ti dico questo perché solitamente quando la caldaia si rompe definitivamente non hai il tempo di valutare il prodotto migliore e ti devi accontentare di ciò che al momento ti viene proposto. 

Se invece ci pensi per tempo… stai sereno e risparmi un sacco di soldi!

Qui trovi i miei riferimenti per un sopralluogo ed una consulenza gratuita presso la tua abitazione.

 

 

Risparmiare senza inquinare

rappresentazione dell'inquinamento. Fonte educazionesostenibile.it
rappresentazione dell’inquinamento. Fonte educazionesostenibile.it

E’ possibile risparmiare sulle spese di casa senza inquinare? E’ possibile trovare alternative che non ci facciano tornare tecnologicamente indietro di secoli? La risposta è banalmente sì sì sì ed ancora sì. Perché queste alternative esistono già e permetterebbero di avere

  • risparmio
  • efficienza energetica
  • attenzione all’ambiente

Mi capita spesso di andare a trovare dei clienti che, abitando in casette singole, case a schiera, villette, hanno dovuto trovare una soluzione “economica” e “veloce” per riscaldare la propria abitazione. In molti sono tornati alle stufe a legna (la maggiorate non canalizzate) e di stufe a pellet della medesima tipologia. Perché questo? Per ridurre i costi esorbitanti del riscaldamento a gas.

E lo posso anche capire. Posso anche capire il bel tepore del legno, la piacevolezza del fuoco, il calore avvolgente di un caminetto. Però, questo “ritorno al passato” che incidenza ha sulla produzione di polveri sottili e quindi sull’inquinamento? E quanta resa hanno questi sistemi di riscaldamento (che spesso disperdono gran parte del calore attraverso il camino)?

Prendo spunto per i seguenti dati da un articolo di aspo italia (risorse economia ed ambiente) che evidenzia come se molto si è fatto per ridurre l’inquinamento dei mezzi di trasporto, ancora molto è da fare per quanto concerne il riscaldamento delle abitazioni.

Figura 2: Per l’Italia, storico dei consumi di energia nel settore residenziale, ripartito per tipologia di combustibile. I combustibili liquidi comprendono il gasolio, il GPL, il kerosene e l’olio combustibile. Fonte: aspoitalia.wordpress.com
Italia, storico dei consumi di energia nel settore residenziale, ripartito per tipologia di combustibile. I combustibili liquidi comprendono il gasolio, il GPL, il kerosene e l’olio combustibile. Fonte: aspoitalia.wordpress.com

Perché se è vero che “nel residenziale la tendenza storica che emerge dal grafico a fianco è quella dell’aumento progressivo dell’utilizzo del metano al posto dei combustibili liquidi (gasolio e GPL soprattutto). Dal 2003 però il consumo di biomasse (legna e più recentemente pellet), già debolmente in aumento anche prima, subisce un’accelerazione.

Dal 2003 l’effetto complessivo è quindi una sostituzione più rapida dei combustibili liquidi mediante legna e pellet, a scapito del metano.

Il problema è che questa sostituzione non è indolore. Ogni unità di energia che viene bruciata in più sotto forma di biomassa, emette molte più polveri sottili di quelle avrebbe emesso la stessa unità di energia in forma di combustibili liquidi (e infinitamente di più rispetto al metano, che ha una combustione molto pulita). Per dare un’idea dei fattori di emissione di PM 2,5 , per il 2011 l’ISPRA fornisce i seguenti dati: biomasse, 400g/GJ; carbone, 219g/GJ; gasolio e GPL tra 2 e 3,6g/GJ; metano 0,2g/GJ. In altre parole, legna e pellet emettono 100 volte di più PM2,5 rispetto a Gasolio e GPL, e 2000 volte rispetto al metano”(Fonte: aspoitalia.wordpress.com)

Consumo storico di pellet in Italia, ripartito per tipologia di apparecchio utilizzatore. Fonte: presentazione presente sul sito web di progettofuoco riportante dati AIEL.
Consumo storico di pellet in Italia, ripartito per tipologia di apparecchio utilizzatore. Fonte: presentazione tratta dal sito web di progetto fuoco riportante dati AIEL.

Queste affermazioni trovano pieno riscontro dalle stime di consumo dei pellet bruciati nelle stufe e caminetti, la cui vendita ha avuto un vero e proprio boom proprio a partire dai primi anni del nuovo millennio.

Abbiamo una fonte energetica inesauribile che è il sole che ci può dare corrente elettrica e riscaldamento. Abbiamo la possibilità di accumulare sia corrente che calore attraverso gli accumuli termici ed elettrici (batterie). Possiamo avere dei forti incentivi per le migliorie che apportiamo alla nostra abitazione. Non approfittare delle innovazioni tecnologiche e delle agevolazioni presenti è veramente folle.

Se sei anche tu in cerca di un sistema per migliorare energeticamente casa tua, mi puoi chiedere una consulenza specifica cliccando qui. Ma non prima di aver letto … qui. 

Fotovoltaico ed accumulo: programmazione tedesca

batteria accumulo1Il fotovoltaico con accumulo e la programmazione tedesca. Uno sguardo verso un futuro “autoalimentato”

A piccoli passi ma ci stiamo arrivando. O forse dovrei dire ci stanno arrivando? Sì perché accade in Germania. Lì, già da oltre due anni hanno una regolamentazione e quindi propongono  (ed incentivano) le batterie d’accumulo per gli impianti fotovoltaici. Ora, hanno ben pensato di studiare e monitorare la situazione e sono arrivati alla conclusione che l’obiettivo tedesco è quello di quadriplicare la produzione ed il consumo di energia pulita proveniente da fotovoltaico ed accumulato tramite storage. Stanno pertanto programmando l’aumento del fotovoltaico con accumulo.Il boom delle batterie domestiche per lo stoccaggio dell’energia solare prodotta in eccesso potrebbe rendere addirittura superflue le linee ad alta tensione previste dal piano di sviluppo della rete energetica tedesca che dovrebbe partire nel 2025.bandiera germaniaSecondo gli analisti della Agora Energiewende (think-tank che si occupa di sviluppare strategie che assicurino alla Germania una transizione rapida ed economicamente sostenibile verso le energie rinnovabili), la Germania potrebbe passare dall’attuale scenario di 39 GW a uno scenario di 150 GW di capacità fotovoltaica senza determinare impatti rilevanti sulle infrastrutture elettriche. Per riuscire in questo intento nei prossimi anni dovrebbero essere installati complessivamente 40 GW di sistemi di accumulo.
Un ottimo progetto a mio avviso, con una visione nel medio lungo periodo che non può che essere vista positivamente.
Concludo con una battuta: i tedeschi si devono giustamente far perdonare lo scandalo Volkswagen. 😉

La pompa di calore. Un articolo che va tanto di moda. Ma è la soluzione giusta per farti risparmiare sulle spese del riscaldamento?

Oggi voglio parlarvi della pompa di calore. Perché? Perché molte persone che mi chiedono una consulenza ne hanno sentito parlare e pensano possa essere il rimedio per tutti i loro “mali energetici”.  pompadicalore2

Non andrò ovviamente a fare un’analisi con grafici di rendimento, flussi di rientro dell’investimento, rendimento e resa perché ogni situazione è a se stante ma voglio solo farvi ragionare su alcuni parametri da tenere in considerazione.

Parto da un presupposto. Ai miei clienti offro sempre e solo la migliore soluzione specifica per le proprie esigenze, arrivando anche al punto di dire “io quel prodotto non te lo vendo” quando nonostante le insistenze del cliente ritengo che non sia la soluzione adatta. bestsolutionPerché? Perché il lavoro di consulente significa anche saper “smontare” le credenze del cliente, significa dargli una “visione reale e complessiva” della propria situazione energetica e soprattutto significa consigliarlo sulla soluzione migliore attuabile.

Quindi vediamo, solo in linea di principio quando vale la pena pensare ad una pompa di calore. Non mi riferisco qui alle pompe di calore per acqua calda sanitaria ma a quelle che fanno sia ACS che riscaldamento. Vale la pena se:

  • sei in fase di progettazione di un immobile nuovo nel quale predisporrai riscaldamento a bassa temperatura con coibentazione totale dell’immobile, e se non hai predisposto o non vuoi allacciarti al gas.
  • prevedi di installare sul tuo tetto un fotovoltaico “importante” che vada a sopperire al consumo elettrico della pompa di calore.

Ma quanti di voi sono in questa situazione? Pochissimi. Perché lo so? Perché tutti i giorni vengo contattato da persone che hanno un immobile già da qualche anno e che hanno l’esigenza di risolvere il proprio problema energetico andando ad abbattere (notate bene non dico mai azzerare) quei “buchi neri” che sono le bollette energetiche (luce e gas).

livelloefficenzaQuindi, che senso ha ad esempio andare ad installare una pompa di calore su un immobile con riscaldamento ad alta temperatura non coibentato e che non ha un impianto fotovoltaico “importante”? Non ha senso perché è vero che andrei ad abbattere i consumi del gas, ma al contempo andrei a far aumentare i consumi elettrici. E lo scopo delle mie consulenze è quello di far diminuire i costi di gestione energetica e non semplicemente di spostarli da una voce ad un’altra.

Non vorrei ora che però passasse un messaggio sbagliato… I consumi con i sistemi per il risparmio energetico si possono abbassare sempre. Dico solo che “pompa di calore” è un gran bel nome di moda ma che spesso non è la soluzione giusta.

Negli altri miei articoli ad esempio qui, ti spiego perché puoi risparmiare sia sulle bollette di luce che su quelle del gas grazie al sole ed alla sua inarrestabile forza.abbatterecosti

Se poi vuoi sapere come per fare questo puoi usufruire di un contributo a fondo perduto che ti ripaga il 50% del tuo impianto in 2 anni… allora devi leggere questo!

Per suggerimenti o richieste specifiche puoi scrivere a [email protected]