
Ieri sono intervenuto con piacere ad un incontro informativo/formativo organizzato dall’amico Carlo Valente di andiamoelettrico.it e tenutosi presso Trivellato Mercedes di Padova.
E’ stata un’occasione sia per portare la mia testimonianza di utente di auto elettrica sia per diffondere ciò che di positivo siamo riusciti a realizzare negli ultimi 5 anni con Bioenergia sull’efficientamento degli immobili esistenti.
Il cerchio se ci pensi si chiude perfettamente.
- produco energia pulita grazie al fotovoltaico sul tetto di casa
- immagazzino l’energia prodotta in eccesso e non autoconsumata in uno storage
- utilizzo l’ulteriore energia prodotta in eccesso per ricaricare l’auto elettrica ed integro la ricarica giornaliera con l’accumulo (se ha carica e se ne ho necessità) grazie ai sistemi intelligenti di gestione dei carico ed ai sempre più utili sistemi di monitoraggio
Quindi mi auto produco il “carburante ecologico” che mi serve per gli spostamenti quotidiani.
ATTENZIONE – DISCLAIMER (come si legge sui siti): Non posso con un impianto fotovoltaico da 3 kWp pensare di ricaricare da 0 a 100 ogni giorno auto con 80 kWh di capacità! Ogni impianto fotovoltaico, ogni accumulo, così come ogni tipologia di auto e (relativa batteria) devono essere pensate, progettate e studiate per l’utilizzo reale che poi si andrà a fare. Il rischio altrimenti è quello di fare acquisti errati o di illudersi di ottenere risultati che anche matematicamente non sono realizzabili.
Tradotto, non sono un estremista della mobilità elettrica. Sono fermamente convinto che sia la strada giusta da percorrere, conoscendone limiti e pregi ed adattandosi ad essi.
Dopo quasi 3 anni ormai di mobilità elettrica non posso che ribadire quanto detto ieri agli amici presenti all’incontro. “Dopo che hai apprezzato il piacere di guida di un’auto elettrica è impensabile tornare al motore termico…”
Qui alcuni articoli che ho scritto nei mesi/anni scorsi se desideri approfondire l’argomento energie rinnovabili e mobilità elettrica