TESLA POWERWALL2: I RENDIMENTI DI AGOSTO 2018

Come promesso eccoci all’appuntamento mensile con il riepilogo dei rendimenti dei 18 sistemi fotovoltaici monitorati. Per quanto concerne il mese di agosto 2018, l’autosufficienza degli impianti monitorati è compresa tra l’84% ed il 99%. Da una prima analisi si evince come comincino i primi discostamenti di rendimento dovuti a diversi fattori (analizzati punto per punto in questo articolo).
rendimento powerwall2
Le percentuali di autoconsumo di 18 impianti fotovoltaici con 18 sistemi di accumulo Tesla Powerwall2

1)la diversa grandezza dell’impianto fotovoltaico abbinato alla batteria. In alcuni casi l’impianto fotovoltaico non è in grado di coprire il fabbisogno energetico della casa sulla quale è installato (impianti n.6 e n.16). Nei casi specifici analizzati si tratta di 2 impianti fotovoltaici che sono sottodimensionati rispetto ai consumi. Il sottodimensionamento dipende dalla mancanza di spazio in falda per un ulteriore numero di pannelli per avere maggior produzione. Sono i casi nei quali (vedasi documento con i dati aggregati), i kWh immessi in rete ovviamente sono pochi (ed al contempo viene sfruttata meno la batteria) e sono invece molti i kWh consumati.

2)il diverso fabbisogno energetico degli utenti. A parità di grandezza d’impianto e di zona geografica possiamo avere anche risultati molto diversi tra loro. Questo dipende anche dal diverso fabbisogno energetico richiesto dalle famiglie che utilizzano l’impianto fotovoltaico. Una famiglia  numerosa o con una casa molto grande, magari con una piscina avrà un consumo molto maggiore rispetto ad un single che vive la casa in modo molto diverso. Questa differenza sarà direttamente proporzionale alla diminuzione di ore di luce (autunno/inverno) ed inoltre dipenderà anche dai diversi sistemi di riscaldamento che hanno le abitazioni monitorate (Una casa totalmente elettrica avrà sicuramente nei mesi invernali dei consumi molto più alti rispetto ad una casa con un sistema ibrido o con la caldaia a gas). Questo tema lo andremo a trattare nei prossimi mesi, esaminando e confrontando impianto per impianto. Lo ribadisco ancora una volta. Ogni casa ed ogni famiglia necessita di una consulenza personalizzata. Solo potendo proporre diversi prodotti e diverse soluzioni installative si possono ottenere i massimi benefici. Non esiste un solo tipo di impianto fotovoltaico e non esiste un solo progetto che si può replicare su ogni casa. Il progetto personalizzato che realizzo serve proprio ad ottenere il massimo risparmio (e quindi il rientro più veloce dell’investimento). Vedi ad esempio cosa dicono degli impianti realizzati alcuni miei clienti che hanno deciso di “raccontare la loro storia…”

resa powerwall2 tesla
I dati (del mese di agosto 2018) di produzione, consumo, autoconsumo ed autosufficienza energetica di 18 diversi impianti fotovoltaici (con batteria d’accumulo Tesla Powerwall2), installati in diverse zone del nord Italia.

3)l’eta dell’impianto fotovoltaico. Alcuni degli impianti monitorati sono impianti (magari incentivati), che hanno 10 anni di vita e che pertanto sono stati realizzati con dei materiali/tecnologie qualitativamente inferiori o che hanno comunque subito già l’usura del tempo rispetto ovviamente agli impianti nuovi installati assieme alla batteria. Le garanzie di resa sui prodotti installati dieci anni fa erano meno della metà rispetto a quelle attuali e pertanto i pannelli di “prima generazione” avranno di sicuro una obsolescenza più rapida rispetto a quelli disponibili oggi.

Sarà interessante vedere come il cambiamento della stagione andrà ad influire sui rendimenti dell’abbinata fotovoltaico ed accumulo. Perché se da una parte prevedo (ovviamente) un fisiologico abbassamento dei rendimenti dell’impianto fotovoltaico (per vedere l’andamento annuo di un impianto fotovoltaico è possibile leggere questo articolo), dall’altra dovremmo avere anche una brusca riduzione dell’utilizzo della climatizzazione e quindi una diminuzione dei consumi (periodo autunnale dove ancora non si utilizza il riscaldamento).

Quindi, in attesa di vedere il prossimo report, iscriviti alla newsletter mensile gratuita per non perdere sia i report che gli articoli con tutte le novità del settore. Se  trovi l’argomento interessante puoi lasciare un commento qui sotto. Se invece vuoi installare un impianto fotovoltaico (con o senza accumulo), questi sono i miei dati di contatto per una consulenza gratuita.  E non dimenticarti di andare a vedere/sentire quali risultati abbiamo raggiunto con i nostri clienti. 

Orientamento ed inclinazione ottimale dei pannelli

Piero mi chiede se casa sua ha un orientamento ottimale.  Dopo un sopralluogo posso rispondergli, sì, ma dipende cosa vogliamo realizzare. Perché Piero ha dello spazio sul tetto. Non tantissimo, ma sufficiente per fare un intervento. Il mio compito sarà offrire a Piero la migliore soluzione per casa sua. Quindi la mia consulenza gli permetterà di ottimizzare il fabbisogno energetico della sua abitazione attraverso una combinazione di impianti che gli permetta di ripagarsi l’impianto semplicemente col risparmio e con l’incentivo (detrazione fiscale).

Quindi, prendendo spunto dalle domande di Piero circa come deve essere installato un impianto fotovoltaico, oggi affrontiamo questo argomento: orientamento ed inclinazione dei pannelli.

Infatti il rendimento dei moduli fotovoltaici dipende, oltre che dal luogo e modalità di installazione, dall’ orientamento e dall’angolo di inclinazione con cui sono installati.

orientamento pannelli fotovoltaiciL’orientamento e l’inclinazione dei pannelli fotovoltaici cambiano le prestazioni dell’impianto fotovoltaico: più i moduli sono orientati in maniera ottimale verso i raggi del sole, più l’effetto fotovoltaico sarà migliore. Per “orientamento” si intende lo spostamento tra i punti cardinali: nord, sud, est, ovest. Per “inclinazione” si intende invece la “pendenza”, la “angolatura”, dei pannelli rispetto al piano orizzontale (del suolo). Si esprime in gradi di angolazione: a 90° il pannello è perfettamente verticale, a 0° è perfettamente orizzontale. Installare con l’orientamento ottimale (che è sud ) e con la migliore inclinazione (che in Italia è tra i 30 ed i 35 gradi ) è fondamentale per garantire un rendimento sempre al massimo delle potenzialità. Però non sempre si può installare l’impianto fotovoltaico con queste angolature ottimali, bisogna comunque sapere in tal caso quanto potrà produrre l’impianto, anche se non in condizioni ottimali.

tetti sui quali è instancabile un impianto fotovoltaico
tetti sui quali è instancabile un impianto fotovoltaico

Ma posso quindi installare anche ad est ed ad ovest? Sì certo, sapendo di avere delle ore del giorno che avranno maggiore produttività ed altre dove la produttività sarà molto ridotta. Altra possibile soluzione è quella di installare su due falde (es est ed ovest) avendo l’accortezza di sovradimensionare di qualche centinaio di watt l’impianto. In questo caso avrai una riduzione del picco di produzione nelle ore centrali della giornata ma avrò una produzione migliore e più costante dal primo mattino fino a sera. Qui ne parlo in modo specifico. 

Ma come dico sempre. Queste sono delle indicazioni generali. Per una consulenza specifica affidatevi sempre ad un consulente esperto. A tal proposito questi sono i miei recapiti.

 

10 cose da sapere sul fotovoltaico

Anie rinnovabili ha da poco prodotto un pieghevole informativo sul fotovoltaico dal titolo “il sole sul tetto che rende”che diffondo con estremo piacere

Dieci cose che dovreste sapere sul fotovoltaico (liberamente tratto dal testo) a cura di ANIE Rinnovabili.

1) IL TUO IMMOBILE VALE DI PIU’
Tra gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente una delle soluzioni più efficaci al fine di ottenere un notevole risparmio economico in bolletta. La riduzione consistente dei prelievi dalla rete permette inoltre un aumento dell’efficienza energetica, con la diretta conseguenza della scalata alle lettere che identificano la classe energetica dell’immobile e quindi dell’aumento del suo valore commerciale.

2) È UN INVESTIMENTO ACCESSIBILE
Gli impianti fotovoltaici sono al giorno d’oggi molto più accessibili a livello economico rispetto a qualche anno fa: si nota infatti un abbassamento dei costi che arriva fino al 75%. Il costo di un impianto varia tra 2.500 euro/kW e 3.500 euro/kW per quanto riguarda l’ambito residenziale, a fronte dei 20.000 di una volta; la cifra scende a circa 1.750 euro/kW nel caso di impianti di grandi o medie dimensioni. E lo spazio necessario ad ospitare l’impianto è minimo: 15-20 mq di tetto per un impianto residenziale.

3) GODI DELLA DETRAZIONE FISCALE AL 50%
L’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale per la produzione di energia elettrica rientra nelle opere di ristrutturazione edilizia residenziale che beneficiano di uno sgravio fiscale pari al 50% delle spese sostenute. Le somme sborsate per tale intervento sono quindi deducibili per la metà dalla quota Irpef, spalmando la cifra nell’arco di 10 anni. Si può godere del bonus con la percentuale attuale fino al 31 dicembre 2015, poi dal gennaio 2016 si tornerà alla percentuale ordinaria del 36%.

4) AMMORTIZZI LE SPESE IN SOLI 5/7 ANNI
Il ROI, ovvero il ritorno degli investimenti, per l’installazione di un impianto fotovoltaico è notevolissimo: in soli 5/7 anni si può rientrare delle spese sostenute.

5) IL RISPARMIO è GARANTITO
Pur essendo terminata l’epoca delle tariffe incentivanti, il fotovoltaico permette comunque una riduzione notevole dei costi in bolletta. Ciò avviene fondamentalmente perché si passa da una logica di puro consumo a quella di veri e propri produttori di energia. A livello pratico, il proprietario di un impianto fotovoltaico continua a pagare le bollette all’utility con la quale ha sottoscritto il contratto, beneficiando periodicamente di alcune compensazioni secondo il cosiddetto sistema di scambio sul posto: si tratta di remunerazioni da parte del fornitore di energia elettrica che avvengono calcolando la differenza tra l’energia prodotta e non consumata e l’energia che si è consumata ma non prodotta.

6) CONSUMI L’ENERGIA CHE PRODUCI
È possibile auto-consumare l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto nel momento stesso in cui la si produce, senza quasi dover prelevare ulteriore energia dalla rete nazionale. Come? Grazie ai sistemi di accumulo, tecnologie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta in modo da poterla utilizzare nei momenti in cui l’impianto non produce energia, ovvero nelle ore notturne. Il sistema di accumulo è, in pratica, una batteria, collegata alla rete elettrica tramite un inverter, che trasforma l’energia elettrica da corrente continua a corrente alternata. Queste tecnologie costituiscono un passo fondamentale verso una consistente autosufficienza energetica, il mercato ne è tanto stimolato che i prezzi di questi prodotti stanno finalmente cominciando a ridursi.

7) RICHIEDE UNA MANUTENZIONE MINIMA
Uno dei tanti vantaggi di un impianto fotovoltaico residenziale è che non necessita di particolare manutenzione. Ad oggi non sono necessari controlli periodici obbligatori. Nel caso si voglia comunque procedere ad attività di verifica del buon funzionamento dell’impianto, sempre auspicabili, la spesa è stimata in circa 100 euro l’anno. È inoltre buona pratica una tantum verificare la corretta taratura del contatore. Per quanto riguarda, invece, i costi di sostituzione di quei componenti soggetti a usura, il più delicato è l’inverter la cui sostituzione, comunque, avviene in media ogni 10 anni con un costo di circa 250 euro per kW.

8) RISPETTI L’AMBIENTE E VIVI “GREEN”
L’installazione di un impianto che produce energia pulita e rinnovabile, oltre a rappresentare un investimento molto vantaggioso in termini economici, è una scelta che rispetta l’ambiente poiché contribuisce a ridurre lo sfruttamento di risorse naturali esauribili e inquinanti e al contenimento delle emissioni di CO2. Se installi un impianto fotovoltaico contribuisci quindi in prima persona al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica che l’Unione Europea impone a tutti gli Stati membri, Italia compresa. Entro il 2030 è previsto il 40% di riduzione delle emissioni, incremento del 27% della produzione da fonte rinnovabile e l’aumento del 27% dell’efficienza energetica.

9) AIUTI LA DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE SEMPRE PIU’ INNOVATIVE ED ECONOMICHE
La sempre crescente attenzione per la tutela dell’ambiente ha permesso in questi anni investimenti notevoli nel settore delle energie rinnovabili, sia da parte di governi, istituzioni e autorità, sia per opera di privati e aziende. Un processo continuo di ricerca e innovazione, opportunamente incentivato e stimolato da una domanda in crescita, ha portato a un deciso abbattimento dei costi delle tecnologie del fotovoltaico e a prodotti sempre più efficienti al servizio dell’utente. Installando un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, quindi, stimoli i produttori a creare tecnologie sempre più a misura di consumatore, sempre più intelligenti ma soprattutto sempre più economiche. Si tratta di un meccanismo virtuoso che si alimenta al di là degli incentivi statali, e i numeri lo dimostrano.

10) UN PRIMATO POSITIVO
ANIE Rinnovabili ha recentemente certificato che il parco impianti italiani è il terzo al mondo per dimensioni, alle spalle solo di Germania e Cina, ma prima di colossi quali Usa e Giappone. Si stima infatti la presenza nel nostro Paese di circa 648.183 impianti installati con una potenza totale di 18.325 MW. Dai dati di ANIE Rinnovabili emerge inoltre che circa il 60% della potenza installata (circa il 15% sul totale installato nel mondo) è rappresentata da impianti fino a 20 kW: ciò dimostra che le installazioni di fotovoltaico sono prevalentemente di dimensioni medio-piccole. Nello specifico, nel 2014 a farla da padrone sono stati gli impianti di piccola taglia del settore residenziale (tra i 3 e i 6 kW): è proprio nell’ambito di questa classe che si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp. Non male per il nostro piccolo Belpaese!