FOTOVOLTAICO, ACCUMULO ED ACQUA CALDA SANITARIA: PAROLA A RENATO!

Renato ci racconta oggi la sua esperienza con fotovoltaico, accumulo elettrico ed accumulo termico. Grazie Renato per la tua preziosa testimonianza!

Toso Renato è di Badia Polesine (RO). Da lui abbiamo installato a fine 2018 un impianto fotovoltaico da 4,2 kWp con pannelli Aleo X59 Supercharger ed ottimizatori di potenza, inverter solaredge Hd Wave e kit acqua calda sanitaria con centralina intelligente solaredge e bollitore da 100 litri Ariston per la produzione di acqua calda sanitaria con l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico. Nel 2020 abbiamo completato l’impianto con una Tesla Powerwall2 da 13,5 kWh.

76,72% DI MEDIA DI RISPARMIO IN BOLLETTA A MARZO: GRAZIE AL FOTOVOLTAICO CON ACCUMULO

Il mese di marzo 2020 ce lo ricorderemo per anni. Finirà tristemente nei libri di storia per via dell’eccezionale lockdown delle città per proteggere la popolazione dal Covid-19

FAMIGLIE IN CASA = AUMENTO DEI CONSUMI

Interi nuclei famigliari sono rimasti a casa in “quarantena”. Questo ha evidenziato un contestuale aumento dei consumi energetici. Sia per quanto concerne quelli relativi all’utilizzo dell’energia elettrica sia per quelli inerenti il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria. Il tempo in casa è stato utilizzato per fare lavori, pulizie, cucinare. Possiamo pertanto dire che a livello statistico il mese di marzo 2020 sarà registrato come il marzo più energivoro degli ultimi decenni.

METEO FAVOREVOLE = ELEVATA PRODUZIONE

L’elevato consumo è coinciso fortunatamente con un meteo favorevole che ha permesso agli impianti fotovoltaici di supportare al meglio gli elevati consumi delle famiglie.

ELEVATA CAPACITA’ DELLA BATTERIA = MOLTE ORE DI AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA

Il fotovoltaico inoltre, abbinato ad un accumulo capiente come il powerwall2 di Tesla ha permesso di stoccare un’elevata capacita in kWh in modo da utilizzare energia pulita del sole anche per sfamare le case durante la notte e nei giorni di tempo incerto o di brutto tempo.

Come ogni mese ti metto a disposizione gratuitamente il report statistico elaborato sui dati del mese appena trascorso. Vediamo delle note preliminari.

  • Il campione statistico è arrivato ad 84 impianti che vanno da una potenza minima di 2,7 kWp fino ad una capacità di 15,08 kWp
  • Tutti gli impianti monitorati sono impianti domestici/residenziali
  • Gli impianti sono tutti installati nel nord Italia
  • Oltre la metà dei sistemi di accumulo monitorati sono stati installati su impianti fotovoltaici già esistenti
  • In alcuni casi (segnalati nelle note) è stato consigliato anche aumento di potenza dell’impianto fotovoltaico per sfruttare al meglio la capacità del sistema d’accumulo nei mesi invernali
  • I rendimenti percentuali così come i consumi possono differire molto da impianto ad impianto, anche se di simile potenza e se installato in zona equivalente. Questo perché la differenza è data dal fabbisogno energetico dell’immobile. Soprattutto nei mesi invernali o nei mesi freddi, gli immobili totalmente elettrici hanno dei consumi di molto superiori agli immobili alimentati a gas/legna/pellet. Questo ovviamente incide nelle percentuali ed è per questo che ho inserito delle note nell’ultima colonna della tabella per specificare la tipologia di immobile sul quale l’impianto è stato realizzato

Anche se il campione è sempre più ampio ribadisco che è necessario sempre fare una valutazione specifica che permetta di capire quale sia il migliore intervento da realizzare per la propria abitazione.

Se ti interessano questi dati, ai seguenti link trovi i dati relativi ai mesi scorsi a partire da maggio 2018 (quindi quasi 2 anni di analisi statistiche) maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018),  gennaio febbraio  marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembreottobre novembre dicembre (2019) gennaio febbraio (2020)

Il mio lavoro è proprio questo. Analizzare assieme a Te casa Tua per capire come e dove convenga intervenire. Perché le risorse non sono mai illimitate. Efficientare significa trovare la migliore soluzione che permetta di ottenere il migliore risultato protratto nel tempo investendo minori risorse economiche possibili. Ritengo inoltre che spesso sia molto interessante e funzionale procedere con un sistema scalabile che permetta di elaborare dall’inizio un progetto globale da attuare nel tempo anche con interventi singoli ma integrati/integrabili in base alle risorse disponibili. Questo permette di risparmiare da subito e di reinvestire le risorse risparmiate in ulteriori passi verso l’autosufficienza energetica.

Se vuoi sentire dalla voce diretta dei miei clienti come si sono trovati con la mia consulenza clicca qui e guarda/ascolta le esperienze di chi si è già affidato alla mia consulenza! 

Se vuoi vedere le foto degli ultimi impianti installati clicca qui! 

Se vuoi efficientare casa tua e vuoi una consulenza specifica personalizzata al fine di scegliere il prodotto giusto al prezzo giusto, ti basta scrivermi ad [email protected] o contattarmi telefonicamente al numero 3470899613

BACKUP TESLA POWERWALL2: FINALMENTE DISPONIBILE

E’ finalmente disponibile il sistema di backup per l’accumulo Tesla Powerwall2. In cosa consiste, come funziona, da quando sarà ordinabile e quanto costa.

E’ stato presentato oggi in Italia il Gateway 2 ovvero il sistema di backup certificato CEI-021 per i sistemi di accumulo Tesla Powerwall2.

Esteticamente si presenta come una “baby powerwall” e contiene l’elettronica e la meccanica necessari a portare l’immobile “in isola” o come si dice in gergo “off grid”. Si tratta infatti di un interruttore meccanico certificato CEI-021 che isola l’impianto elettrico di casa in caso di black out.

La maggiore peculiarità a differenza dei sistemi disponibili fin ora in commercio è quella di poter tenere attivo non solo un carico preferenziale (con potenza fino a 5 kWh), ma anche e soprattutto quella di poter “tenere in vita” l’inverter fotovoltaico e pertanto la produzione. Attualmente infatti, in caso di black out gli impianti fotovoltaici si spengono. Bene, questo kit ci permette in questo modo di fare un ulteriore passo verso l’indipendenza energetica.

Sulla app inoltre sarà possibile impostare anche una soglia minima di scarica da poter tenere come riserva sempre disponibile in modo da essere sicuri in caso di black out di avere energia all’interno del powerwall. Ecco un’altro motivo quindi per scegliere una batteria tanto capiente.

Veniamo alla disponibilità. Il prodotto è già ordinabile ed è installabile sia su sistemi d’accumulo Tesla powerwall2 nuovi che sui prodotti già installati.

E quanto costa? Non poco. Perchè? Perché oltre al gateway 2 va messa la scheda SPI (richiesta dall’Enel) con il relativo certificato (a meno che non sia già presente nell’impianto elettrico esistente). Pertanto, per le nuove installazioni il costo è di 1000 Euro più iva 10% compresa installazione (900+iva 10% se già presente SPI) da aggiungere al costo del Powerwall2 (si risparmia infatti il costo del gateway1). Per le batterie già installate il costo è di 2500 Euro più iva 10% in quanto si deve sostituire il gateway1 (che è poi inutilizzabile in quanto Tesla non lo rende riutilizzabile) con il gateway2, va messa la scheda SPI (a meno che non sia già presente), vanno ripresentati i documenti di allaccio (poiché si fa una variazione al sistema) e va fatta ovviamente una nuova installazione (che non è per niente un lavoro banale).

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Se vuoi vedere e sentire come funziona e che percentuale di autosufficienza si può raggiungere grazie a questo sistema d’accumulo queste sono le testimonianze dirette di Ferruccio (Mestre), Gianluca (Noventa Padovana), Germano (Verona), Ramiro (Mestre), Roberto (Grantorto)

Aggiornamento del 19 febbraio 2020. Ecco anche la scheda tecnica ufficiale (fotosotto/lato).

60 IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON ACCUMULO TESLA POWERWALL2 A CONFRONTO

Ed ecco puntuale il report di dicembre 2019. Siamo a quota 60 impianti monitorati con potenza da 2,88 kWp fino a 15 kWp. Il sole invernale che gira basso assieme all’aumento dei consumi per il riscaldamento delle abitazioni totalmente elettriche che riscaldano casa solo in pompa di calore (o con sistemi ibridi) abbassano le medie percentuali di rendimento. Ci attestiamo così a dicembre al 40,15%.

Se ti interessano seguenti link trovi i dati relativi ai mesi scorsi maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018),  gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre (2019)

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NOVEMBRE SENZA SOLE: POCA PRODUZIONE FOTOVOLTAICA E AUTOSUFFICIENZA AL 40,91%

Novembre 2019 molto nuvoloso/piovoso in Pianura Padana

C’è poco da dire, erano anni che non si registrava un novembre così poco soleggiato. Perché non è stato solo un mese piovoso. Anche nelle giornate in cui non ha piovuto il cielo in tutto il nord Italia è stato prevalentemente nuvoloso. Pertanto ne ha risentito la produzione fotovoltaica in tutto il nord Italia.

Per il mese di novembre salgono a 48 gli impianti fotovoltaici con sistema d’accumulo (Powerwall) monitorati. E si evidenzia ancora il netto maggiore rendimento invernale degli impianti installati su tetti molto pendenti. (A breve in merito presenterò un progetto di fotovoltaico in facciata sud per migliorare il rendimento invernale degli impianti in pompa di calore).

Sono molteplici gli accumuli in fase di allaccio (assieme al fotovoltaico) nel mese di dicembre. Pertanto da gennaio 2020 avremo un campione statistico ancora maggiore per affinare ancora di più le analisi sui rendimenti del fotovoltaico con accumulo

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LUGLIO 2019: 93,36% DI AUTOSUFFICIENZA CON FOTOVOLTAICO ED ACCUMULO TESLA POWERWALL2

I numeri parlano da soli. A luglio 2019 su 40 impianti monitorati la percentuale di autosufficienza energetica è del 93,36%. Niente male no? I punti salienti da notare in questo mese.

  1. I sistemi d’accumulo monitorati salgono a 40.
  2. Il campione statistico si amplia permettendo di rendere quasi ininfluenti quei casi particolari con consumi fuori norma e che pertanto potrebbero risultare fuorvianti per il lettore
  3. Gli impianti fotovoltaici e l’accumulo hanno retto bene all’utilizzo intensivo dei sistemi di climatizzazione per via dell’ondata di caldo che ha accompagnato anche il mese di luglio.

Se sei curioso di vedere i risultati che si possono ottenere con un sistema d’accumulo (le tabelle si riferiscono tutte ad impianti fotovoltaici che hanno abbinato un accumulo Tesla Powerwall2) puoi cliccare sui seguenti link e vedere mese per mese quali risultati di autosufficienza energetica si possono ottenere grazie ad un “polmone energetico” così ampio maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018),  gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno (2019)

Se vuoi sapere, vedere e sentire dalla voce dei miei clienti come si sono trovati con la mia consulenza e quali risultati hanno ottenuto grazie all’impianto realizzato puoi cliccare qui e vedere le video interviste. 

Se vuoi vedere tutte le fotografie degli interventi realizzati puoi guardare la gallery ciccando qui

Per ogni altra informazione, per un preventivo specifico e per avere la documentazione per partecipare al bando questi sono i miei contatti.

FOTOVOLTAICO ED ACCUMULO: AUTOSUFFICIENZA AL 94,46% A MARZO 2019

Ammetto che ho controllato più volte la “formula della media” nel foglio excel con il quale raccolgo mensilmente i dati statistici relativi a fotovoltaico ed accumulo dei miei clienti. I risultati ottenuti a marzo 2019 sono straordinari. La media di autosufficienza dei 28 impianti monitorati per il mese di marzo e del 94,46%.

Credo che i risultati di questo mese parlino da soli. Quindi ne approfitterò per elencare alcuni punti chiave (una sorta di “guida alla lettura”) in modo che tu possa apprezzare al meglio la tabella.

1)Gli impianti che vedi monitorati qui sopra sono tutti di miei clienti che nel corso degli anni hanno deciso di installare un impianto fotovoltaico con un sistema d’accumulo. Nella maggior parte dei casi l’impianto fotovoltaico ha già diversi anni, (quindi anche in conto energia), e l’accumulo è stato aggiunto solo in un secondo momento (in 17 casi su 28 per la precisione).

2)Gli impianti monitorati sono tutti nel nord Italia (e pertanto con condizioni meteo non prettamente favorevoli per la produzione fotovoltaica) e precisamente nelle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte (se il tuo impianto lo vuoi realizzare in centro o sud Italia pensa quanto meglio può rendere ancora).

3)Il sistema d’accumulo monitorato è per tutti uguale. Si tratta del Tesla Powerwall 2. La scelta è ricaduta su questo tipo di accumulo per A) creare uniformità e quindi avere un campione statistico utilizzabile. (confrontare impianti fotovoltaici di capacità diverse con sistemi d’accumulo con capacità diverse su case con consumi totalmente diversi non avrebbe dato dei risultati aggregabili utili ad un ragionamento statistico) B)è l’accumulo che oggi viene maggiormente installato dai miei clienti

4)Come accennato nel punto 3 gli impianti fotovoltaici ai quali è stato installato il sistema d’accumulo sono di diverse potenze. Ho scelto di mettere gli impianti in ordine di potenza crescente (dal più piccolo al più grande) per aiutare chi sta facendo le sue valutazioni sull’acquisto di un fotovoltaico con sistema d’accumulo. Questi dati infatti possono essere una linea guida per capire in base ai consumi della tua abitazione quale sia la potenza necessaria da installare e quali siano i risultati realizzabili. Ovviamente vuole essere solo un’indicazione in quanto, anche se il campione col tempo avrà sempre dati più completi, è sempre buona cosa fare una valutazione specifica per ogni casa in modo da essere sicuri di fare l’acquisto corretto.

5)I dati raccolti dimostrano che un impianto fotovoltaico domestico, anche se di piccole dimensioni è in grado di produrre mediamente molta più energia rispetto a quella necessaria per l’autoconsumo dell’abitazione durante il giorno (vi sono poi dei casi specifici (es impianti numero 5 – 12 – 17 – 21 – 23) , dove l’impianto risulta sottodimensionato rispetto ai consumi dell’immobile (e pertanto in alcuni mesi dell’anno l’accumulo non può essere sfruttato al meglio perché non vi è abbastanza energia da immettervi). In questi casi le motivazioni sono diverse. A)poco spazio sul tetto B)cambiamento dei consumi (aumento) rispetto all’analisi iniziale (es inserimento di sistemi elettrici – pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento al posto di tradizionali sistemi a gas). C)impianto fatto in conto energia (pertanto più per utilità finanziaria che per autoconsumo). D)tetto con esposizione non ottimale. Nelle nuove realizzazioni (di fotovoltaico ed accumulo) è importante bilanciare bene i vari impianti (fotovoltaico – accumulo – riscaldamento – raffrescamento – mobilità elettrica) per ottenere il miglior risultato di autosufficienza possibile con il minimo dispendio di risorse economiche.

6)Per quanto si evince dal punto 5 quindi è importante che il sistema di accumulo sia un “polmone” sufficientemente ampio per garantire l’ottimale utilizzo dell’energia elettrica prodotta (in un prossimo articolo tratterò l’argomento nello specifico). L’errore che spesso viene compiuto (in buona fede dal cliente ed in minor buona fede – o “in ignoranza” – da chi propone l’accumulo) è quello di equiparare i kWp dell’impianto fotovoltaico con i Kwh della capacità d’accumulo. Per capire quale sia il corretto dimensionamento del sistema d’accumulo si deve partire A)dai consumi in kWh (per dimensionare l’impianto fotovoltaico e per valutarne il posizionamento migliore) B)dalla grandezza dell’impianto fotovoltaico (nei casi in cui si voglia associare un accumulo ad un impianto fotovoltaico già esistente ed ovviamente in relazione al punto A) C)Tenendo ben presente le necessità e gli obbiettivi che si vogliono raggiungere (es aumento del consumo elettrico per diminuire il consumo di gas – per la produzione di acqua calda sanitaria o di riscaldamento e raffreddamento ad esempio).

Adesso, se sei arrivato a leggere fino a qui e se sei interessato a rimanere aggiornato su tutte le possibili applicazioni del fotovoltaico e delle energie rinnovabili in genere puoi iscriverti alle newsletter mensile inserendo i tuoi dati in alto a destra (viene inviata una sola mail di newsletter al mese). Se vuoi leggere le analisi dei mesi scorsi ti basta cliccare sul mese di tuo interesse.  maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018),  gennaio febbraio (2019)

Se invece sei pronto ad affrontare il discorso “risparmio energetico” di casa tua mi puoi contattare. Ti chiedo però prima di leggere cosa posso fare per te (e cosa non posso/voglio fare).

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A presto!

ACCUMULO FOTOVOLTAICO: HAI ANCORA DUBBI SULLA DETRAZIONE FISCALE ?

Il messaggio potrebbe risultare ridondante.  Eppure, poiché anche di recente mi hanno fatto questa domanda, colgo l’occasione per pubblicare un brevissimo articolo dove si RIBADISCE CHE IL SISTEMA DI ACCUMULO PER FOTOVOLTAICO E’ DETRAIBILE AL 50%. 
Ne ho già parlato in questo articolo (maggio 2017). Ed anche in questo (maggio 2018).

Ma, poiché repetita iuvant, (soprattutto per i commercialisti ;)) vediamo l’ulteriore conferma. L’installazione di un sistema di storage può beneficiare della detrazione fiscale del 50% solo se abbinata al fotovoltaico e solo se finalizzata a migliorarne le potenzialità. È quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate in risposta all’istanza di un contribuente che chiedeva la possibilità di detrarre le spese sostenute per l’acquisto e il montaggio di un sistema di accumulo installato in abbinamento ad un impianto fotovoltaico preesistente.

L’Agenzia precisa che lo storage “non può ritenersi di per sé un intervento finalizzato a conseguire il risparmio energetico”. Per questo motivo, l’agevolazione fiscale del 50% è prevista solo nel caso in cui “l’installazione del sistema di accumulo sia contestuale o successiva a quella dell’impianto fotovoltaico configurandosi, in dette ipotesi, come un elemento funzionalmente collegato allo stesso ed in grado di migliorarne le potenzialità”.

L’Agenzia ricorda infine che il limite di spesa ammesso alla detrazione, pari a euro 96.000, è da intendersi comprensivo sia dell’impianto fotovoltaico sia del sistema di accumulo.

Quindi il testo completo in modo che non vi siano dubbi in merito:

Risposta n. 8 del, 19 settembre 2018

Interpello Articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n.212. Detrazione d’imposta prevista per gli interventi finalizzati al risparmio energetico di cui all’art. 16-bis, comma1, lett. h) del TUIR per spese sostenute per l’acquisto e il montaggio di un sistema di accumulo collegato ad un impianto fotovoltaico

QUESITO: L’istante rappresenta di aver sostenuto spese nel corso del 2017, per l’acquisto ed il montaggio di un sistema di accumulo collegato ad un impianto fotovoltaico, precedentemente installato presso la propria abitazione per il quale non ha mai fruito della prevista detrazione IRPEF. Precisa che il sistema di accumulo non ha fruito di alcuna agevolazione è installato ad uso personale e l’energia accumulata non verrà commercializzata. Ciò posto, chiede di poter usufruire della detrazione d’imposta prevista per gli interventi finalizzati al risparmio energetico di cui all’art. 16-bis, comma 1, lett. h), del TUIR, in relazione alle spese sostenute per l’acquisto e il montaggio di tale sistema di accumulo.

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE L’istante ritiene di aver diritto alla detrazione in esame in relazione alle spese sostenute per l’acquisto e il montaggio del sistema di accumulo.

PARERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE: L’art. 16-bis del DPR 22 dicembre 1986, n. 917, recante il Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), prevede che “dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi”. Il decreto legge n. 83 del 2012 ha elevato la misura della detrazione dal 36 per cento al 50 per cento nonché dell’ammontare delle spese ammissibili alla detrazione, il cui limite è di euro 96.000 in luogo di euro 48.000 per le spese sostenute dal 26 giugno 2012. Questi maggiori benefici sono stati più volte prorogati fino, da ultimo, al 31 dicembre 2018 (art. 1, comma 3, lettera b), n. 1), della legge 27 dicembre 2017, n. 205). Tra gli interventi agevolabili, in particolare, la lettera h) del citato art. 16-bis) del TUIR comprende quelli “relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia” prevedendo che tali opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette acquisendo un’idonea documentazione attestante il conseguimento di“risparmi energetici” in applicazione della normativa vigente. Al riguardo, la circolare del 27 aprile 2018, n. 7 (nel confermare i chiarimenti forniti dalla risoluzione del 2 aprile 2013, n. 22), ha ribadito che danno diritto al beneficio di cui trattasi anche le spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia. Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc.) e, quindi, che lo stesso sia posto direttamente a servizio dell’abitazione. Peraltro, il medesimo documento di prassi nell’evidenziare che la detrazione in esame non è cumulabile con le tariffe incentivanti ha, altresì, specificato che, alle condizioni sopra richiamate, la detrazione è cumulabile con il meccanismo dello scambio sul posto e del ritiro dedicato e che è, comunque, esclusa ove la cessione dell’energia prodotta in eccesso configuri esercizio di attività commerciale (come, ad esempio, nell’ipotesi di impianto con potenza superiore a 20 kw e di impianto con potenza non superiore a 20 kw che non sia posto a servizio dell’abitazione). Tanto premesso, con specifico riferimento alla fattispecie rappresentata, l’istante, che ha già installato un impianto fotovoltaico sulla sua abitazione senza beneficiare della detrazione di cui si discute, chiede di sapere se può portare in detrazione le spese sostenute per l’acquisto e montaggio di un sistema di accumulo. Al riguardo, in linea generale, un sistema di accumulo ha la funzione di immagazzinare l’energia prodotta in esubero dall’impianto fotovoltaico e di rilasciarla nei momento in cui lo stesso impianto non riesce a sopperire alle esigenze energetiche dell’abitazione (come, ad esempio, durante al notte oppure nei casi in cui il consumo è maggiore rispetto alla produzione da impianto fotovoltaico) consentendo di aumentare la capacità di autoconsumo dell’impianto fotovoltaico con benefici di tipo economico (evitare il riacquisto dalla rete di energia precedentemente venduta) ed energetico (ridurre le dispersioni collegate alla trasmissione di energia). Relativamente a tale ultimo aspetto, in base a precisazioni rese dal Ministero dello sviluppo economico, l’installazione di un sistema di accumulo non può ritenersi di per sé un intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico. Tuttavia, come chiarito espressamente dalla circolare del 27 aprile 2018, n. 7, la riconducibilità del suddetto intervento alla lettera h) del comma 1 dell’articolo 16-bis del TUIR è consentita esclusivamente nel caso in cui l’installazione del sistema di accumulo sia contestuale o successiva a quella dell’impianto fotovoltaico configurandosi, in dette ipotesi, come un elemento funzionalmente collegato allo stesso ed in grado di migliorarne le potenzialità. In ogni caso il limite di spesa ammesso alla detrazione (attualmente pari a euro 96.000) rimane unico e riguarda sia l’impianto fotovoltaico che il sistema di accumulo. Resta fermo che, ai fini della fruizione della detrazione in esame, l’istante dovrà rispettare tutti i requisiti e le condizioni previste dalla normativa di riferimento.

firmato IL DIRETTORE CENTRALE (Agenzia delle Entrate)

TESLA POWERWALL2 A LUGLIO 2018: AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA TRA IL 95% ED IL 99%

Sole ne abbiamo a luglio? E caldo ne abbiamo? Climatizzatori a pieno regime, case belle fresche GRATUITAMENTE grazie all’abbinata fotovoltaico ed accumulo. Ti anticipo il risultato: autosufficienza energetica tra il 95% ed il 99% per tutti i 18 impianti monitorati.

monitoraggio teslaCome promesso anche questo mese ho pazientemente raccolto i dati dei monitoraggi dei miei clienti che hanno aderito all’iniziativa inviandomi compilato il modulo per la privacy per il monitoraggio da remoto.  L’idea di pubblicare i dati raggiunti deriva dal fatto che credo che i risultati parlino più di mille parole. Voglio che chi sta decidendo se prendere o meno l’accumulo possa capire se sta facendo la scelta giusta e se il suo impianto è adatto per questa batteria così capiente  (rispetto a molti accumuli di altri brand). (Se vuoi leggere tutta la verità sui sistemi di accumulo puoi leggere questo articolo).

Rispetto ai risultati pubblicati il mese scorso (questo il link del precedente articolo), ho voluto inserire qualche dato in più. In particolare ho aumentato il numero degli impianti (ora sono 18, tutti installati nel nord Italia). Ho inoltre provveduto ad  ordinarli per potenza di picco dell’impianto fotovoltaico. Sono sorprendenti i risultati che si riescono ad ottenere anche con impianto sotto i 3 kWp.

Tra i dati rilevati ho anche inserito il consumo mensile del nucleo famigliare in modo che ognuno possa cercare di capire quale “taglia” sia quella più giusta per lui se sta pensando di installare un impianto fotovoltaico con un accumulo.

I dati si commentano da soli. Andiamo dal 95% al 99% di autosufficienza energetica.

risultati powerwall2 tesla(in alcuni casi addirittura la app di tesla dava 100% perché arrotondava dal 99,6. In questo caso ho preferito arrotondare per difetto per evitare discostamenti tra la percentuale di autosufficienza raggiunta ed i kWh acquistati). Questi dati sono stati recentemente supportati anche da Roberto in una delle testimonianze sui lavori eseguiti con me. Qui puoi vedere e sentire tutte le testimonianze raccolte fin ora.

Anche qui voglio anticipare l’obiezione del più furbo, quello che non arriva a leggere fino a qui e commenta con: “beh, a luglio sono capaci tutti di fare questi risultati …” .  Ecco il risultato ottenuto a gennaio e febbraio in Veneto con un impianto da 5 kWp e con un powerwall2 Tesla.

Sarà sicuramente interessante  vedere i risultati che si possono ottenere in autunno e poi in inverno. Mese dopo mese, stai sintonizzato e ti mostrerò tutti i dati, senza segreti.

Per essere sicuro di non perderti neanche un articolo, nemmeno un confronto tra prodotti e neppure l’ultima dritta per risparmiare ti basta inserire il tuo nome e la tua mail nell’apposito spazio in alto a destra della home page del blog. (massimo 2 invii di newsletter mensili).  Se invece vuoi una consulenza o un preventivo per l’installazione di un impianto fotovoltaico o di un sistema di accumulo puoi contattarmi via telefono o mail.

Per ogni commento o suggerimento puoi scrivere qui sotto nell’apposito spazio.

Aumento bollette elettricità. Nel 2017 +4,2%

aumento bollette elettricheCi siamo di nuovo. L’ultima volta era stato a luglio. Finisce l’estate, inizia l’autunno. Si avvicina il clima meno mite e ci si prepara ad accendere le caldaie. E cosa succede alle bollette del gas? Beh, da oggi 1° ottobre per la famiglia tipo la bolletta del gas avrà un incremento del 2,8%,  Questo aumento è dovuto soprattutto dall’atteso aumento delle quotazioni per il maggior consumo nella stagione autunnale (almeno in questo caso l’aumento è in linea con quello che era stato l’abbassamento di luglio -2,9% e pertanto il costo del gas più o meno sarà uguale… ). L’aumento del costo del gas di ottobre è ben 4 volte tanto la riduzione contemporanea del dell’energia elettrica che registrerà una diminuzione dello 0,7%, (WOOWWWW che riduzione importante !!! Ricordo che a luglio ha avuto un aumento del +2,8%). Ma allora, queste bollette che continuano a salire e scendere mandandoti in confusione, sono aumentate o sono diminuite?

Nel dettaglio per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia tipo (2.700 kWh/anno di consumi e 3 kW di potenza impegnata)  nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017) sarà di 520 euro, con una variazione del +4,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 gennaio – 31 dicembre 2016), corrispondente a un aumento di circa 21 euro /anno.
Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo (consumi annui per 1.400 mc) per la bolletta gas sarà di circa 1.035 euro, con una sostanziale stabilità (+0,2%, corrispondente a circa 2 euro/anno) rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 gennaio – 31 dicembre 2016).

casa passivaE’ sempre più importante creare il massimo comfort per la propria abitazione utilizzando meno risorse a pagamento e sfruttando al massimo quelle che sono le risorse gratuite che ci vengono date dal sole.

Gli strumenti, la tecnologia e le aziende che si occupano di offrire un “chiavi in mano” tutto compreso soddisfatti o rimborsati esistono.

Basta solo saper scegliere il consulente giusto che si prenda cura della tua situazione e di casa tua con passione e correttezza.

Se è questo quello che cerchi, contattami e chiedimi un preventivo. Sarò in grado in pochissimo tempo di consigliarti al meglio e di portare casa tua ad un livello di autosufficienza energetica davvero straordinario!