Secondo quanto pubblica il sole 24 ore ci sarà una proroga secca di un anno per ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde. Senza nessuna riduzione degli sconti in vigore: non ci sarà, insomma, alcun taglio orizzontale dal 65% al 50% per l’ intero blocco dell’efficientamento energetico, come ipotizzato nei giorni scorsi e nessun taglio dal 50 al 36% come prevede l’attuale normativa.
Sono sicuramente indicazioni positive per chi sta programmando lavori in casa nel corso del 2019 quelle che arrivano dalle prime bozze del disegno di legge di Bilancio. La cosa che come sempre invece preoccupa è che queste siano bozze e che pertanto non vi sia la conferma al 100% di questa proroga a 360 gradi.
Il primo rinvio del disegno di legge di bilancio riguarda il bonus ristrutturazioni: guadagna un altro anno di vita, fino al 31 dicembre 2019, e mantiene il tetto attuale di 96mila euro di spesa. (attenzione, ribadisco ancora una volta che i 96.000 euro sono annuali e non un unico importo per unico immobile. A questo link puoi approfondire l’argomento di cui ho già ampiamente parlato) Allo stesso modo, ci sarà un altro anno anche per l’ecobonus. Viene confermato l’assetto attualmente in vigore che prevede un doppio binario, con alcuni interventi al 65% (riqualificazioni globali, scaldacqua a pompa di calore, coibentazioni, micro-cogeneratori, pannelli solari (si intende solare termico e non fotovoltaico), domotica, caldaie a condensazione in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti o sistemi ibridi tipo questo) e altri al 50% (caldaie a condensazione in classe A senza termoregolazione evoluta, tende solari, finestre, generatori a biomasse). Non ci saranno modifiche di categoria e, quindi, alcune operazioni continueranno ad essere premiate.
Resta in vita anche il bonus mobili, con uno scivolamento in avanti di tutte le date attualmente previste dalla legge. Quindi, chi effettua lavori di ristrutturazione a partire dal primo gennaio del 2018, incassando il relativo bonus del 50%, potrà vedersi riconoscere anche un’ulteriore detrazione del 50%, «per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno 2019 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+» e per i forni in classe A.
Chiude il cerchio degli interventi del disegno di legge di Bilancio il bonus giardini, lo sconto del 36% con tetto a 5mila euro dedicato al verde. Inaugurato lo scorso anno, sarà a disposizione dei contribuenti anche nel 2019. Da sottolineare, infine, che non vengono toccati tutti i bonus per i quali era previsto un rinvio pluriennale, come il sismabonus e lo sconto dedicato alle parti comuni condominiali. Andranno avanti, come già era previsto, fino al 2021. In attesa delle probabili integrazioni in arrivo con i lavori parlamentari. Si sta infatti delineando la possibilità di agevolare gli impianti condominiali (non ad utilizzo globale ma ad utilizzo dei singoli utenti). Vedremo con che formula faciliteranno/premieranno questi lavori.
Di sicuro sono sempre più i condomini che mi chiedono informazioni per realizzare in autonomia il loro piccolo impianto fotovoltaico.
Sono buone notizie di fine anno quindi. Ora attendiamo che vengano definite nei minimi termini e che soprattutto vengano rese ufficiali.
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