Il conto termico. Quando si applica? Quando conviene? A chi conviene? In cosa consiste? Il conto termico è un incentivo statale che permette di avere in breve tempo sul proprio conto corrente una parte dell’importo speso senza aver bisogno di “capacità fiscale”. Ovviamente come la parola stessa dice riguarda gli “interventi termici”, non è cumulabile con la detrazione fiscale (65%) e non sempre è la scelta più remunerativa.
Hai sentito parlare di conto termico. Ti hanno detto che rientrerai della spesa in 6 mesi invece che in 10 anni e addirittura senza bisogno di avere un reddito (dal quale applicare le detrazioni). Ma dove conviene davvero economicamente il conto termico e su quali interventi si può richiedere?
Traggono maggiore vantaggio gli impianti solari termici di grandi dimensioni (perché l’importo dell’ incentivo è direttamente proporzionale alla metratura del pannello). Ad esempio, con un impianto di superficie solare superiore ai 100 m² che può asservire grandi edifici multi familiari o per il riscaldamento dell’acqua delle piscine o nelle strutture per il settore turistico che fanno largo uso di ACS (acqua calda sanitaria). Nei grandi impianti termici quindi, è possibile avere un grosso incentivo che è maggiore quanto maggiore è la grandezza dell’impianto. Il prezzo di un impianto 6 pannelli ad esempio, non è il doppio di uno da 3 pannelli ma l’incentivo sì..
Le strutture che idealmente possono sfruttare al meglio tecnologia/risparmio/incentivo sono gli alberghi ed i campeggi (strutture stagionali estive) che hanno un consumo elevato di acqua calda sanitaria. Questa domanda elevata di acqua calda sanitaria si sposa molto bene con la disponibilità di energia solare (strutture stagionali estive), determinando condizioni favorevoli per l’applicazione di impianti solari termici e garantendo un ritorno dell’investimento in tempi molto brevi.
Quindi per gli impianti solari termici medio grandi abbiamo:
1)un concreto risparmio in termini di costi di approvvigionamento energetico
2)un interessante incentivo economico che torna in breve tempo
3)un ritorno in termini di immagine. E’ da non sottovalutare infatti la sempre maggiore coscienza ambientale che i fruitori delle strutture portano con sé. Avere una struttura eticamente sostenibile che utilizza l’energia del sole sia per produrre energia elettrica (vedasi fotovoltaico) che per riscaldare l’acqua per l’utilizzo sanitario significa avere una struttura che contiene i costi ed al contempo che rispetta l’ambiente.
Ma il conto termico non è applicabile solo ai pannelli solari termici. E’ applicabile anche (in diversa misura) alle caldaie, alle pompe di calore, alle stufe ed alle caldaie a pellet/legna. L’incentivo dipende da diverse variabili quali l’efficienza del prodotto installato e la zona (fascia) in cui il prodotto viene installato.
Pertanto non è possibile avere sempre una risposta immediata circa la convenienza o meno di un determinato incentivo. Di sicuro è una soluzione interessante che si può applicare laddove si è esaurita la “capacità fiscale” relativa agli interventi di risparmio energetico (sia per aver raggiunto il monte massimo fiscalmente detraibile, sia perché non si ha più irpef da scaricare). La convenienza è da valutare anche in ordine al costo che ha l’istruzione della pratica del conto termico.
L’incentivo, anche in caso di “macchine” molto performanti non può comunque superare il 65% del totale dei lavori (comprensivo di fornitura installazione ed iva).
Veniamo alle notizie molto interessanti in termini economico/temporali. Fino a 5000 euro il contributo è erogato entro 6 mesi dall’accettazione della pratica da parte del Gse. Per importi superiori ai 5000 euro invece il contributo viene erogato in due tranche di pari importo entro due anni dall’accettazione della pratica da parte del Gse.
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