Dal 1 gennaio 2018 la detrazione su caldaie e pompe di calore passa dal 65% al 50%
Attenzione, dal 1 gennaio 2018 entra in vigore la modifica relativa agli incentivi fiscali per l’efficentamento energetico per quanto concerne le caldaie.
Scatta il conto alla rovescia. Se vuoi usufruire al massimo del bonus fiscale del 65% per sostituire la tua caldaia con una nuova a condensazione è il caso che ti muovi. Ed anche velocemente. Perché dal 1 gennaio 2018 il bonus per questo tipo di interventi viene ridotto del 15%. I miei clienti sono stati allertati da tempo, questa indiscrezione infatti girava già da un po’. Non so quando leggerai questo post. Spero però possa darti la scossa necessaria a “fare il passo” ed a cambiare il tuo “propulsore termico di casa” che magari non è proprio proprio performante. “Ahh, ma la mia caldaia funziona benissimo”. Lo so, anche la mia funzionava benissimo. Solo che da quando ho montato quella nuova ho ridotto il consumo del gas del 25%. Quindi, tra la detrazione fiscale del 65% e il risparmio di ben 1/4 della bolletta del gas, me la ripago in un batter d’occhio.! E questo con una caldaia normale. E se avessi installato un sistema ibrido (come questo)? Beh, adesso pagherei fino alla metà in meno di gas. Sì hai letto bene. Il 50% di gas in meno. Visto che dico sempre che non contano le parole ma contano i fatti leggi le testimonianze dei clienti che hanno già installato questo prodotto nelle loro abitazioni e/o strutture.
Ma cosa devi fare per detrarre la tua nuova caldaia a condensazione al 65% ? Devi ricevere la fattura dei lavori e pagarla entro il 31/12/17. E se paghi un acconto entro dicembre ed il saldo a gennaio ad esempio? Allora l’acconto sarà detraibile al 65% mentre il saldo passerà al 50%.
L’articolo di oggi sarà un botta e risposta con Eugenio. Non vive ai Caraibi, non vive in Sicilia. Vive al nord in Lombardia e nonostante questo sta ottenendo degli ottimi risultati dal suo impianto. Oggi vi parlo di lui e della sua famiglia, come buon esempio di programmazione e di utilizzo degli impianti per il risparmio energetico. Giusto per aggiungere qualche dato ulteriore, la sua famiglia è composta da 4 persone, (marito moglie + 2 figli) e di lavoro fa l’autoriparatore.
Un esempio, tratto dall’impianto di Eugenio. In questa bella giornata di sole di maggio ha caricato due auto elettriche (la Renault Zoe e la Smart) con un impianto FV da 6kwp. Inoltre l’accumulo da 6 kw è stato portato al 100% (pronto per il consumo serale/notturno), ha riscaldato x 2 volte l’acqua sanitaria (portandola ad una temperatura di 53°) con una pompa di calore elettrica da 120litri. Inoltre ovviamente ha coperto i vari consumi di casa (tipo lavatrici lavastoviglie aspirapolvere etc…) il tutto prelevando solo 600 wh ed immettendo in rete solo 400wh.
Ha un impianto fotovoltaico da 6kwp che ha realizzato in due momenti diversi. 3 kwp sono stati installati nel 2009 con orientamento sud, mentre gli altri 3 kwp sono stati installati nel 2011 ed hanno orientamento est ed ovest. Pertanto il suo impianto è disposto su tre falde. Di recente a questo impianto ha aggiunto un accumulo domestico da 6kwh. Visto il poco spazio disponibile sul tetto ha correttamente optato per la pompa di calore al posto del solare termico per quanto concerne la produzione di acqua calda sanitaria. Utilizza inoltre il suo sistema di condizionamento a split oltre che per il raffrescamento anche per il riscaldamento (nelle mezze stagioni). Per sopperire al bisogno energetico del riscaldamento nei 3 mesi invernali invece utilizza un sistema tradizionale con caldaia a gas metano e caloriferi ad alta temperatura. Eugenio inoltre è felice possessore di 3 auto elettriche che carica attraverso il suo impianto (smart – twizy – zoe). (per un articolo di approfondimento sulla tendenza a spostare tutti i consumi nella modalità elettrica leggi qui)
Eugenio, quali motivazioni ti hanno spinto ad investire in un impianto fotovoltaico e più in generale nei sistemi per il risparmio energetico?“Credo che installare le energie rinnovabili e promuovere la mobilità sostenibile sia un dovere. Mi piace l’idea di essere un po’ più autosufficiente e di riuscire ad evitare l’immissione nell’ambiente di molta CO2. Il sole c’è, la tecnologia anche. Avendo aggiunto anche altri accessori come la pompa di calore e l’accumulo inoltre riesco a sfruttare ancora di più l’impianto e l’autoconsumo. La ciliegina sulla torta? L’auto elettrica. Caricando l’auto di giorno (questo è il trucco ovviamente), riesco a muovermi senza inquinare e senza acquistare energia elettrica dalla rete”. (vedi grafico)
Eugenio, ma è possibile caricare anche automobili elettriche con pacchi batterie più ampi?“In parte sì, sempre sfruttando il sole (di giorno)”.Eugenio, quale sarà il prossimo passo per efficientare ancora di più casa tua? “Ancora tante sono le cose da fare come ad esempio il cappotto dell’abitazione. Mi piacerebbe inoltre eliminare il metano risolvendo il problema del riscaldamento invernale ed installare anche un piano cottura ad induzione. Tempo al tempo una cosa alla volta …” (Se hai una casa non recente, magari con riscaldamento a termosifoni ma che vuoi comunque efficientare, qui trovi la soluzione ibrida che fa per te! )
Tutti si chiedono se il fotovoltaico conviene oggi. Conviene? Tu ne sei soddisfatto?“Troppe sono le variabili per dirlo, posso dire dati alla mano che a noi è convenuto e conviene tuttora perché il fotovoltaico si ripaga con l’incentivo , ed anzi sui vent’anni produce anche del reddito. Per quanto concerne le auto le dovevamo cambiare e pertanto i soldi andavano spesi comunque. La differenza è che con il motore elettrico non ho manutenzione (e poiché è il mio lavoro ci puoi credere 😉 ) non si paga il bollo, l’ assicurazione è agevolata e pertanto costa decisamente meno. Inoltre potendo caricare l’auto con il mio impianto fotovoltaico non ho spese di carburante. Ma ho fatto in conti anche in caso di ricarica serale della vettura elettrica con acquisto di energia dalla rete. La differenza economica su 100km è di 8 euro per quanto concerne il motore a scoppia contro i 3/3,5euro per il costo dell’elettrico”. (Per un articolo di approfondimento sulla mobilità elettrica leggi qui)
I dati riepilogativi della giornata di sole. La produzione dell’impianto, l’autoconsumo, la minima immissione in rete ed il minimo prelievo. Ottimo lavoro Eugenio!
Facciamo un esempio pratico, prendendo in considerazione l’anno 2017 (così sfatiamo anche il mito che d’inverno il fotovoltaico non produce nulla). Quali sono stati i tuoi consumi per i primi 4 mesi e mezzo? Quanta energia sei riuscito ad auto consumare rispetto a quella prodotta? E quanta energia hai acquistato dalla rete?“Allora, il consumo totale è stato di 2185 kwh. Il prelievo dalla rete è stato di 781 kwh e pertanto per differenza l’autoconsumo è stato di 1404 kwh. E tieni presente che adesso entrando nei mesi più luminosi l’impianto darà il meglio di sé”.
Ma solo Eugenio può ottenere questi risultati per sé e per la sua famiglia? Assolutamente no! Chiunque con un tetto di proprietà e con la capacità di ragionare nel medio periodo può investire nelle energie rinnovabili. Oggi è possibile farlo semplicemente utilizzando il risparmio in bolletta (parte di essa) e parte delle tasse (detrazione fiscale del 50% o del 65%), per pagare un impianto che permette di autoprodursi energia, di non inquinare, di essere più autosufficienti. Avere sul tetto di casa un sistema che produce energia gratuitamente per 30 anni è una cosa splendida. Mentre sei al lavoro, mentre sei con la famiglia, anche mentre sei in ferie. L’impianto produce per te!
Per avere i benefici del “sole di notte” non serve andare in Norvegia. Basta dotarsi di un sistema d’accumulo
Esiste un impianto fotovoltaico che funziona di notte? Fino a qualche tempo fa avrei subito pensato tecnicamente alla luce, al sole, alla luna e poi avrei risposto. No, impossibile. Ma prova a non ragionare dal punto di vista fisico e prova invece a pensare dal punto di vista tecnico. Quanto sarebbe bello sfruttare la potenza infinita del sole anche quando rincasi la sera dal lavoro?
IR= irradiazione solare AC= autoconsumo. Oggi si può utilizzare il surplus prodotto dall’impianto fotovoltaico per immagazzinarlo e per utilizzarlo in “differita” quando più ne ho bisogno
Ben inteso, il mio consiglio, come consulente è sempre quello di sfruttare se possibile l’impianto di giorno, in modo diretto. Questo semplicemente perché se ho un accumulo elettrico poi la sera posso sfruttarlo ancora di più per fare altre cose e quindi avrò un risparmio maggiore.
Quindi:
1)Aumento il comfort di casa mia potendo sfruttare di più e meglio la MIA corrente prodotta
2)Non sono più dipendente dal sole e dal suo andamento giornaliero. Posso utilizzare bene e gratuitamente l’impianto anche nei giorni nuvolosi o di pioggia
3)Massimizzando l’autoconsumo riduco ulteriormente il consumo serale. Riducendo il consumo riduco all’osso il costo della bolletta elettrica.
Anche di sera posso avere energia gratis. Ecologicamente, grazie al lavoro del sole
Giusto perché a parole ci si può spiegare ma con le immagini e con i fatti ci si capisce meglio nei prossimi giorni pubblicherò alcuni screenshot esemplificativi con un apposito articolo.
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Molti clienti mi chiedono come mai stanno consumando così tanto e quindi spendendo altrettanto per riscaldare la loro abitazione. La risposta la vedi già dal titolo del post. Un motore vecchio consuma sicuramente di più rispetto ad un sistema nuovo, di ultima generazione e quindi molto più efficiente.
Ma quanto puoi risparmiare sul costo di riscaldamento solamente cambiando caldaia? La risposta ovviamente è … dipende.
Non voglio parlare qui di una semplice soluzione. Voglio parlare della soluzione per eccellenza. La caldaia ibrida gas pompa di calore!
Quindi:
se hai l’allaccio al gas ma stai consumando troppo per il riscaldamento e quindi vuoi abbattere questo costo (anche se hai i radiatori di casa ad 80 gradi!)
se vuoi un sistema più efficiente che in modo automatico ti permetta di sfruttare la fonte energetica dal costo migliore e dal rendimento maggiore in ogni momento del giorno e dell’anno
se vuoi risparmiare anche sul costo per la produzione di acqua calda sanitaria
allora la caldaia ibrida pompa di calore/gas (metano o gol) a doppia condensazione è la soluzione per casa tua.
I risparmi vanno dal 30 al 50% a seconda della classe energetica di casa tua e se a questo aggiungi che il 65% del costo te lo restituisce lo stato in detrazione fiscale, il gioco è fatto. Hai una caldaia nuova a costo zero.
Se poi hai già un impianto fotovoltaico che ti produce energia quando non ti serve e che vorresti utilizzare meglio sfruttando l’autoconsumo…
Se invece l’impianto non lo hai, questa è l’occasione per abbattere i costi energetici sia di elettricità che di gas in una volta sola.
Adesso prova a pensare alla tua caldaia. Da quanto l’hai installata? Che rendimento ha? E’ una caldaia a condensazione o una standard? Quanto durerà ancora? Ti dico questo perché solitamente quando la caldaia si rompe definitivamente non hai il tempo di valutare il prodotto migliore e ti devi accontentare di ciò che al momento ti viene proposto.
Se invece ci pensi per tempo… stai sereno e risparmi un sacco di soldi!