Installare il fotovoltaico a nord…

Pvgis – database per il calcolo della produzione di un impianto fotovoltaico in Europa

Nei giorni scorsi ho letto un interessante articolo di Luca Pagni su Repubblica.it. L’articolo è la giusta occasione per degli spunti di riflessione sulla produzione energetica da impianti fotovoltaici. Domenica 8 maggio la Germania ha raggiunto il 90% di autosufficienza solo con l’energia prodotta dai propri impianti funzionanti tramite rinnovabili. “Gli scettici diranno che era domenica e che il record è stato toccato solo per un breve momento di punta. Ma a nessuno potrà sfuggire il valore simbolico (e non solo) di quanto è accaduto in Germania nello scorso fine settimana. I dati ufficiali dicono che c’è stato un momento della giornata in cui l’energia elettrica prodotta è stata coperta per il 90 per cento da fonti rinnovabili.  E’ accaduto attorno alle undici della mattina, quando 55 dei 58 gigawatt necessari in quel momento per soddisfare le esigenze delle famiglie e delle imprese in attività anche nel week end sono state soddisfatte da eolico, solare, idroelettrico e biomasse. Non è un caso che questo sia accaduto proprio in Germania: da un lato perché si tratta della prima economia europea, nonchè della quarta al mondo per prodotto interno lordo. Ma è stata anche la Germania è stata la pioniera per l’introduzione delle rinnovabili all’interno del sistema energetico nazionale. Del resto, la Germania è il primo paese al mondo per la produzione di fotovoltaico, secondo i dati dell’Agenzia internazionale dell’energia, davanti persino a un paese molto più popoloso come gli Stati Uniti, ma con la Cina che sta recuperando velocemente posizione. Ma il successo della Germania non è solo una questione industriale: le tecnologie verdi sono state sposate anche dalla popolazione, visto che un terzo degli impianti “solari” presenti è frutto di installazione per uso “personale”.”

La Germania ha un coefficiente di irraggiamento solare molto più basso rispetto all'Italia
La Germania ha un coefficiente di irraggiamento solare molto più basso rispetto all’Italia

Ebbene sì, la fredda e piovosa Germania produce il 33% della propria produzione fotovoltaica attraverso gli impianti privati/residenziali !!! Ma avete idea di quale sia il coefficiente di irraggiamento solare della Germania? E sapete qual è quello dell’Italia?

Sapete che gli impianti fotovoltaici hanno il loro massimo rendimento se installati a sud. Sapete anche che le falde est/ovest sono dei buoni compromessi e sapete anche che non si installa mai a nord. Ma mettiamo che un mio cliente di Roma abbia a disposizione solo la falda a nord e volesse comunque installare un impianto fotovoltaico. E’ una cosa folle? No non sono impazzito, vi voglio solo riportare qualche numero in merito. Utilizzando il database PVGIS, attraverso il quale è possibile simulare la produzione di un impianto fotovoltaico in tutta Europa, si evince che un impianto da 3Kwp, se installato in zona Berlino, con un’inclinazione di 20° ed orientato a Sud-Ovest (70°) produce in media 2240 Kwh/anno, con un irraggiamento di 1030 Kwh/mq. Lo stesso impianto, realizzato a Venezia con un orientamento Nord-Ovest (150°) produce 2180 Kwh/anno, con irraggiamento di 1020 Kwh/mq. Eclatante è il risultato se quell’impianto viene installato a Roma con un orientamento Nord pieno (180°), per cui si ha una produzione annua di 2540 Kwh/anno con 1200 Kwh/mq: quindi con una resa addirittura superiore ad un impianto orientato a Sud-Ovest installato al Nord della Germania.

Detto questo, il dato di domenica scorsa è, ovviamente, eccezionale e frutto della scarsa domanda del giorno festivo e deve tener conto che le energie rinnovabili hanno solitamente la priorità per l’immissione nella rete elettrica nazionale. In altre parole, vengono chiamate per prime a soddisfare la domanda. Nei giorni normali, le energie verdi coprono in media il 30-35 per cento del fabbisogno nazionale.

Ma scoop energetico tedesco a parte, noi, in Italia, cosa stiamo aspettando ancora? Perché non ci rendiamo più autosufficienti grazie alla potenza gratuita e costante del sole? Cosa non ce lo permette? Oggi è possibile avere un impianto a costo zero. Basta solo avere una casa di proprietà ed un tetto sul quale installare l’impianto!

Orientamento ed inclinazione ottimale dei pannelli

Piero mi chiede se casa sua ha un orientamento ottimale.  Dopo un sopralluogo posso rispondergli, sì, ma dipende cosa vogliamo realizzare. Perché Piero ha dello spazio sul tetto. Non tantissimo, ma sufficiente per fare un intervento. Il mio compito sarà offrire a Piero la migliore soluzione per casa sua. Quindi la mia consulenza gli permetterà di ottimizzare il fabbisogno energetico della sua abitazione attraverso una combinazione di impianti che gli permetta di ripagarsi l’impianto semplicemente col risparmio e con l’incentivo (detrazione fiscale).

Quindi, prendendo spunto dalle domande di Piero circa come deve essere installato un impianto fotovoltaico, oggi affrontiamo questo argomento: orientamento ed inclinazione dei pannelli.

Infatti il rendimento dei moduli fotovoltaici dipende, oltre che dal luogo e modalità di installazione, dall’ orientamento e dall’angolo di inclinazione con cui sono installati.

orientamento pannelli fotovoltaiciL’orientamento e l’inclinazione dei pannelli fotovoltaici cambiano le prestazioni dell’impianto fotovoltaico: più i moduli sono orientati in maniera ottimale verso i raggi del sole, più l’effetto fotovoltaico sarà migliore. Per “orientamento” si intende lo spostamento tra i punti cardinali: nord, sud, est, ovest. Per “inclinazione” si intende invece la “pendenza”, la “angolatura”, dei pannelli rispetto al piano orizzontale (del suolo). Si esprime in gradi di angolazione: a 90° il pannello è perfettamente verticale, a 0° è perfettamente orizzontale. Installare con l’orientamento ottimale (che è sud ) e con la migliore inclinazione (che in Italia è tra i 30 ed i 35 gradi ) è fondamentale per garantire un rendimento sempre al massimo delle potenzialità. Però non sempre si può installare l’impianto fotovoltaico con queste angolature ottimali, bisogna comunque sapere in tal caso quanto potrà produrre l’impianto, anche se non in condizioni ottimali.

tetti sui quali è instancabile un impianto fotovoltaico
tetti sui quali è instancabile un impianto fotovoltaico

Ma posso quindi installare anche ad est ed ad ovest? Sì certo, sapendo di avere delle ore del giorno che avranno maggiore produttività ed altre dove la produttività sarà molto ridotta. Altra possibile soluzione è quella di installare su due falde (es est ed ovest) avendo l’accortezza di sovradimensionare di qualche centinaio di watt l’impianto. In questo caso avrai una riduzione del picco di produzione nelle ore centrali della giornata ma avrò una produzione migliore e più costante dal primo mattino fino a sera. Qui ne parlo in modo specifico. 

Ma come dico sempre. Queste sono delle indicazioni generali. Per una consulenza specifica affidatevi sempre ad un consulente esperto. A tal proposito questi sono i miei recapiti.

 

Qualità prezzo in un impianto fotovoltaico o in un impianto solare termico. L’importanza di un progetto su misura

Il compito del consulente energetico è quello di realizzare il miglior progetto possibile per il cliente.

Spesso il cliente chiede di avere un impianto che abbia il miglior rapporto qualità prezzo. Questo vuol dire tutto e non vuol dire nulla. Il miglior rapporto per il cliente non significa che sia il miglior rapporto reale per la situazione specifica di quell’abitazione.

Alle volte è difficile farlo capire perché il cliente ha sentito campane diverse, perché si è lasciato abbindolare da proposte e promesse irrealizzabili. E sono infiniti i casi nei quali un cliente mi ha chiamato a seguito di una consulenza lamentandosi del lavoro fatto (non da me) nonostante io gli avessi espressamente sconsigliato un prodotto o un’azienda. Ed a quel punto mettere mano ad un lavoro già fatto vuol dire dispendio di energie e risorse. (tradotto spendere dei soldi che avresti potuto risparmiare prima!!!)

Il cliente si affida a me per la sua casa come un paziente si affida al chirurgo in sala operatoria. Nessuno si sognerebbe di dire: “dottore, guardi che il bisturi è meglio se lo tiene in quell’altro modo”. Zitti e mosca per non disturbare il lavoro del professionista.

Attenzione, non soffro di manie di grandezza. Ho solo voluto spiegare con un esempio molto banale il perché sul mercato si trovano proposte diverse a prezzi diversi. persone contano

Spesso chi non è del settore non capisce la differenza. Del tipo: “tu mi dai 10 pannelli, allo stesso prezzo lui me ne da 12”. E la mia risposta: “ma allora perché non hai comperato da lui?” Cliente: “mah non ho ancora deciso, non mi ha spiegato bene, l’azienda che mi propone è una piccola srl, non mi ha saputo dire questo, quello e quell’altro… in zona non ha mai lavorato, ha detto che mi mandava le caratteristiche tecniche, mi ha detto che risparmierò il 100% della bolletta ma non ci credo molto…” A queste risposte, non serve aggiungere altro. Io ai miei clienti lo dico sempre. Prima cosa è la fiducia. Se ti fidi di me come persona, se capisci quanto tempo, fatica e dedizione impiego per il tuo specifico comfort energetico ed abitativo, allora possiamo procedere e ti garantisco piena soddisfazione! COSTI BENEFICI linea d intervento

Quindi: consulenza = ricerca di una soluzione ad un problema. Progettazione della stessa, dimostrazione di fattibilità, analisi economica, piano di rientro, eventuale progetto di ammortamento a costo zero. Fatto tutto questo, allora sì, il consulente offre la migliore soluzione che abbia il miglior rapporto qualità prezzo.

Hai già un sistema per il risparmio energetico? Sì? Bene. Ti sei sentito coccolato e seguito in questo modo? Sei soddisfatto del tuo impianto?

Non hai ancora un sistema per il risparmio energetico? Allora prima di fare un intervento chiedi una consulenza specifica ed informati bene. Il mio blog serve anche a quello.

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Stare in affitto o comperare casa? Investire nelle energie rinnovabili e negli impianti per il risparmio energetico: un ragionamento analogo

Quante volte ti sei trovato di fronte a questo bivio. Resto in affitto o mi compero casa facendomi un mutuo? Di sicuro ci hai pensato.  dubbiomutuoaffitto
C’è poi chi fa il passo (in Italia la grande maggioranza) e chi decide di non farlo. Non mi dilungo su analisi sociologiche del tipo “in Italia abbiamo la cultura della casa rispetto ad altre nazioni dove l’affitto è una costante” o ad analisi economiche del tipo “il mattone in Italia è fermo, non è più un investimento sicuro come un tempo…” o ad altre analisi di tipo socio/lavorativo come “bisogna essere flessibili, pronti a cambiare casaruotelavoro, città, nazione, bisogna essere leggeri e senza vincoli, pronti al cambiamento”.

Non mi dilungherò in nessuna di queste analisi più o meno condivisibili e allo stesso tempo opinabili.

Parto da un presupposto. Se hai deciso di fare un mutuo per comperarti casa, se lo hai già finito di pagare o se ancora lo stai pagando, allora di sicuro hai fatto un ragionamento ampio optando per un investimento di lungo periodo.

Il più immediato è: perché devo pagare un affitto quando con gli stessi soldi (o meno) posso avere un bene mio tra X anni? Un bene, che non so se manterrà il suo valore, se aumenterà, se diminuirà, ma un bene che potrò lasciare ai miei figli perché ne facciano ciò che vogliono. Un tetto di sicuro così lo avranno. (E coi tempi che corrono non è poco!).

Bene. Il consiglio che do a chi si avvicina al mondo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico è il medesimo.

Dalle società che mi forniscono energia (gas, luce, gasolio, legna da ardere pellet etc…) ricevo o una materia prima o una materia prima con un servizio. Converrete con me che sono servizi fondamentali ed indispensabili.

Ma qui sta il punto. Potrebbero esserlo meno. Un domani potrebbero anche non esserlo più.

Tutti paghiamo le bollette. Anche perché se non le paghi per due mesi ti tagliano l’erogazione. A tutti piace stare al caldo l’inverno e freschi l’estate, a tutti piace avere un frigo che ci conserva i cibi ed una lavatrice che ci permette di avere abiti puliti da indossare. Nessuno ci rinuncerebbe al giorno d’oggi nella nostra società!bilanciaCOSTOZERO

Quindi, visto che sto parlando di casa mia, quella casa tanto sudata e tanto amata che vorrò lasciare ai miei figli e visto che queste bollette le devo pagare, perché non utilizzare gli stessi soldi che pagherei in servizi per pagarmi un impianto che mi permette di essere più autonomo?

costozeroCome per il mutuo della casa, quando arriverà per te l’ora di decidere di smetterla di pagare “l’affitto energetico” e di decidersi a non “buttare quei soldi” in qualcosa che potrei produrmi da solo in casa, bene, allora contattami.

E ricordati che ogni giorno perso è un giorno di bollette in più!

La soluzione a costo zero esiste, e non approfittarne è davvero stupido!

info: [email protected]

Perché avere un impianto fotovoltaico a casa è come avere un maggiordomo

La figura del maggiordomo è ormai passata. Forse ancora qualcuno ha la colf. Forse ci sono molte più badanti oggi.

maggiordomo2

Chiamate i collaboratori come vi pare, ma collaboratori sono. Fanno qualcosa che voi non potete (o volete) fare. Solitamente perché siete fuori casa a fare altro. Che siate a lavorare duramente in miniera o a sollazzarvi sulle spiagge caraibiche loro lavorano per voi.

Ed è così che io amo pensare all’impianto fotovoltaico. Lavora per me, anche quando non ci sono. Non mi chiede niente. Forse è solo un po’ metereopatico,  perché è più felice nelle belle giornate. tettopioggia

Sfruttiamo l’energia del sole, sfruttiamo quel tetto che a differenza di come molti pensano non serve solo a ripararti dalla pioggia… !

 

Il bosco dietro casa e lo spaccalegna ottantenne…

In tempi di crisi si torna all’antico. Non mi dilungherò sul fatto che questo sia un bene o un male. Poca filosofia e molta sostanza.

Nelle tante case viste l’ultimo anno, devo dire che in molti hanno optato per una stufa a pellet o per un camino o stufa a legna.   termocamino Pochi hanno pensato ad un termo camino. Perché? Sicuramente perché è un lavoro più complesso ed oneroso e perché comunque in pochi possono permettersi di avere un bosco dietro casa ed abbastanza legna da scaldare tutta la propria abitazione.

Quindi, un ritorno all’antico, come si faceva prima che “il metano ti da una mano”…

Ma vediamo i pro ed i contro. (Qui raggrupperò le 3 tipologie di impianti che sono sì differenti ma che per questa analisi sono assimilabili – stufa a pellet – camino –  stufa a legna). Partiamo dai pro:

  • riduzione dei costi di gestione rispetto al gas o al gasolio
  • alte temperature nella/e stanza/e a diretto contatto
  • bell’effetto focolare domestico (anche il romanticismo ha la sua importanza).

non me ne vengono in mente altri sai?

Vediamo i contro:

  • approvvigionamento. (Chi ha il bosco dietro casa fatica anche un po’) Perché bisogna che qualcuno la legna o il pellet te lo porti a casapellet
  • sporco, polvere, obbligo di pulizia ogni 2/3 giorni (nel migliore dei casi settimanalmente)
  • aumento del costo dell’iva sul pellet dal 10% al 22%
  • non autonomia dell’impianto. Se non c’è nessuno a casa che carica e stai via qualche giorno, quando torni trovi i pinguini.
  • per tutto l’utilizzo di acqua calda sanitaria devi avere sempre un altra fonte (caldaia) e se sei fortunato e hai un termo camino accendi la stufa a legna anche l’estate? Idea geniale!

La settimana scorsa ero da un cliente ottantenne. taglialegna anzianoMi ha fatto delle domande molto pertinenti e, quando alla luce dei suoi consumi ho cercato di capire cosa lo spingesse davvero alla ricerca di un impianto termico ad integrazione al riscaldamento mi ha detto: “toso  ti te si giovane, ma mi me saria anca stancà de spacar legna a otanta ani! Se me malo per na setimana me mojere la resta al fredo” (traduzione: ragazzo, tu sei giovane, ma io mi sarei anche stancato di spaccar legna a ottanta anni. Se mi ammalo per una settimana mi moglie resta al freddo).

E non fa una piega!

Se anche tu sei alla ricerca di un sistema che ti faccia risparmiare sulle bollette di luce e gas mi puoi contattare via mail a: [email protected]

 

C’è la crisi? E tu cosa stai facendo per la tua famiglia?

Sono anni che sento dire che c’è la crisi. Di sicuro in alcuni campi è vero. Ma non voglio parlare di questo. Mi domando semplicemente:“visto che c’è la crisi cosa stai facendo per tutelare il tuo patrimonio attuale e futuro? Cosa stai facendo per la tua famiglia?”crisimondo

Hai pensato di rinunciare al superfluo immagino. Quindi ferie ridotte, qualche vestito in meno, meno cene al ristorante, meno regali sfarzosi per tua moglie. Insomma da buon padre di famiglia cerchi di fare quello che farebbe un amministratore delegato per la propria azienda. Fai i conti.

E se ti dicessi che puoi risparmiare ulteriormente? Che puoi farlo su una voce di spesa che è sempre presente in ogni famiglia e che ogni anno aumenta? E’ una di quelle spese che accettiamo. E sai perché lo facciamo? Semplicemente perché non possiamo farne a meno.

Se hai letto il blog e se sei su questa pagina immagino tu abbia capito cosa intendo. lampadinasoldiniBene. Una cosa è capirlo, un’altra è capire la portata effettiva del risparmio che potresti ottenere su casa tua. Ti sto proponendo di cambiare fornitore di energia? Sì, ma non nel senso più stretto della parola. Perché il fornitore che ti propongo io non è una srl, non è una spa e pur non volendo nulla in cambio non è neppure una onlus.

Sto parlando del sole. Bello splendente, necessario, indispensabile e fondamentale. Così bello e così poco sfruttato.

Cosa ti serve per sfruttarlo? Un tetto di proprietà che non sia rivolto a nord ed un consulente che si prenda cura di te, della tua famiglia e della tua casa.

Vuoi sapere quanto puoi risparmiare? Te lo dico subito. dal 30 al 70% sulle bollette di luce e gas. Ferma le rotelline del tuo cervello un attimo, smettila di fare conti. Ragiona e poi falli pure perché sono un sacco di soldi è ovvio.solditermosifone

E quanto mi costerà un intervento del genere? Qui viene il bello, non perché un impianto che ti fa risparmiare così tanto costi poco, ma semplicemente perché ho la possibilità di proportelo praticamente a costo zero. Pensaci, pensaci ancora un attimo. Adesso stai pensando troppo. Chiedimi come.