Fotovoltaico: picco di produzione o produzione duratura e costante?

dubbioOggi vediamo come è possibile sfruttare il picco di produzione o meglio come sia possibile “schiacciare” la curva di picco in modo da avere una produzione duratura e costante.

Quando devo installare un impianto fotovoltaico è indispensabile avere un tetto orientato a sud? O posso usare anche altre falde? E’ meglio avere un picco di produzione o è meglio avere una produzione duratura e costante durante l’arco della giornata? Se installo non a sud quanti pannelli devo mettere? E di che tipo?

Ho riassunto diverse domande che mi vengono poste dai lettori del sito e dai clienti che mi chiedono una consulenza. Le ho aggregate perché con un unico post posso dare risposta a tutte. Quindi andiamo con ordine.

Attraverso un'installazione su due falde ad est ed ovest riesco a massimizzare il picco solare spostando diminuendo il picco ma ampliando la curva di produzione dell'impianto comprendo più ore della giornata
Attraverso un’installazione su due falde ad est ed ovest riesco a massimizzare il picco solare spostando diminuendo il picco ma ampliando la curva di produzione dell’impianto comprendo più ore della giornata

No, non è indispensabile un tetto a sud e quindi posso usare anche le altre falde.  Qui ho già affrontato l’argomento – orientamento ed inclinazione ottimale dei pannelli . Installando ad est o a ovest abbiamo una perdita su base annua del 14%. Poca cosa, ma quello che mi interessa di più è fare un’altro tipo di valutazione. Quando mi produce un impianto a sud, quando mi produce un impianto ad est e quando mi produce un impianto ad ovest? A sud da metà mattina al tardo pomeriggio. Ad est dalla prima mattina a metà pomeriggio ed ad ovest dalla tarda mattinata al tardo pomeriggio. Dove voglio arrivare? Tu la corrente a casa tua quando la usi? E quanta ne usi? Ho realizzato diversi interventi su abitazioni esposte est ovest ed abbiamo ottenuto un ottimo risultato di autoconsumo installando l’impianto diviso su due differenti falde in modo da prendere tutta la luminosità solare dall’alba al tramonto. C’è un’unica accortezza, installare alcuni pannelli in più rispetto alla stima normale. Direi da due (500 watt) ai 4 (1 Kw). Questo mi permette di avere costantemente produzione durante il giorno e pertanto di abbattere il “consumo basale” di casa mia. E’ un sistema semplice per aumentare l’autoconsumo. (se sei interessato ad altri sistemi per aumentare l’autoconsumo clicca qui)

Ovviamente non ha senso installare su una falda perennemente in ombra o con molte ore di ombra
Ovviamente non ha senso installare su una falda perennemente in ombra o con molte ore di ombra

Per quanto concerne la zona d’Italia in cui i pannelli vengono installati, a meno che non ci siano particolari ombreggiamenti tipo montagne il discorso è il medesimo che vale per un’installazione standard a sud. (se sei curioso di sapere quanto grande deve essere il tuo impianto fotovoltaico puoi cliccare qui e se invece se sei curioso di sapere cosa rende il tuo impianto a seconda della zona in cui lo vuoi installare clicca qui e scoprirai che forse tu lo puoi installare anche sulla falda a nord!!!)

100% soddisfattiSignori, non ho inventato l’acqua calda, il mio ragionamento è frutto dell’esperienza e dalle consulenza già fatte (risultati testati) Questo tipo di installazioni permettono di sfruttare al meglio l’andamento solare e di ridurre l’inutile picco di produzione nelle ore centrali della giornata. Già qualche anno fa diverse università ragionavano sui grandi numeri e sulle installazioni dei pannelli a terra e proponevano installazioni est/ovest per ottimizzare resa/spazio per i campi fotovoltaici e quindi ridurre gli ombreggiamenti.

infoOk, adesso, spero di averti incuriosito e di averti messo la pulce nell’orecchio. Anche tu che non hai il tetto a sud puoi ottenere ottimi risultati in tema di autoconsumo. Anche più di chi ha il tetto a sud come vedi.

Se vuoi approfondire ulteriori tematiche qui trovi tutti gli articoli del blog divisi per argomento. Se invece hai bisogno di una consulenza specifica trovi qui chi sono, qui trovi cosa posso fare e cosa non posso fare per te e qui i miei contatti.

10 cose da sapere sul fotovoltaico

Anie rinnovabili ha da poco prodotto un pieghevole informativo sul fotovoltaico dal titolo “il sole sul tetto che rende”che diffondo con estremo piacere

Dieci cose che dovreste sapere sul fotovoltaico (liberamente tratto dal testo) a cura di ANIE Rinnovabili.

1) IL TUO IMMOBILE VALE DI PIU’
Tra gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente una delle soluzioni più efficaci al fine di ottenere un notevole risparmio economico in bolletta. La riduzione consistente dei prelievi dalla rete permette inoltre un aumento dell’efficienza energetica, con la diretta conseguenza della scalata alle lettere che identificano la classe energetica dell’immobile e quindi dell’aumento del suo valore commerciale.

2) È UN INVESTIMENTO ACCESSIBILE
Gli impianti fotovoltaici sono al giorno d’oggi molto più accessibili a livello economico rispetto a qualche anno fa: si nota infatti un abbassamento dei costi che arriva fino al 75%. Il costo di un impianto varia tra 2.500 euro/kW e 3.500 euro/kW per quanto riguarda l’ambito residenziale, a fronte dei 20.000 di una volta; la cifra scende a circa 1.750 euro/kW nel caso di impianti di grandi o medie dimensioni. E lo spazio necessario ad ospitare l’impianto è minimo: 15-20 mq di tetto per un impianto residenziale.

3) GODI DELLA DETRAZIONE FISCALE AL 50%
L’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale per la produzione di energia elettrica rientra nelle opere di ristrutturazione edilizia residenziale che beneficiano di uno sgravio fiscale pari al 50% delle spese sostenute. Le somme sborsate per tale intervento sono quindi deducibili per la metà dalla quota Irpef, spalmando la cifra nell’arco di 10 anni. Si può godere del bonus con la percentuale attuale fino al 31 dicembre 2015, poi dal gennaio 2016 si tornerà alla percentuale ordinaria del 36%.

4) AMMORTIZZI LE SPESE IN SOLI 5/7 ANNI
Il ROI, ovvero il ritorno degli investimenti, per l’installazione di un impianto fotovoltaico è notevolissimo: in soli 5/7 anni si può rientrare delle spese sostenute.

5) IL RISPARMIO è GARANTITO
Pur essendo terminata l’epoca delle tariffe incentivanti, il fotovoltaico permette comunque una riduzione notevole dei costi in bolletta. Ciò avviene fondamentalmente perché si passa da una logica di puro consumo a quella di veri e propri produttori di energia. A livello pratico, il proprietario di un impianto fotovoltaico continua a pagare le bollette all’utility con la quale ha sottoscritto il contratto, beneficiando periodicamente di alcune compensazioni secondo il cosiddetto sistema di scambio sul posto: si tratta di remunerazioni da parte del fornitore di energia elettrica che avvengono calcolando la differenza tra l’energia prodotta e non consumata e l’energia che si è consumata ma non prodotta.

6) CONSUMI L’ENERGIA CHE PRODUCI
È possibile auto-consumare l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto nel momento stesso in cui la si produce, senza quasi dover prelevare ulteriore energia dalla rete nazionale. Come? Grazie ai sistemi di accumulo, tecnologie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta in modo da poterla utilizzare nei momenti in cui l’impianto non produce energia, ovvero nelle ore notturne. Il sistema di accumulo è, in pratica, una batteria, collegata alla rete elettrica tramite un inverter, che trasforma l’energia elettrica da corrente continua a corrente alternata. Queste tecnologie costituiscono un passo fondamentale verso una consistente autosufficienza energetica, il mercato ne è tanto stimolato che i prezzi di questi prodotti stanno finalmente cominciando a ridursi.

7) RICHIEDE UNA MANUTENZIONE MINIMA
Uno dei tanti vantaggi di un impianto fotovoltaico residenziale è che non necessita di particolare manutenzione. Ad oggi non sono necessari controlli periodici obbligatori. Nel caso si voglia comunque procedere ad attività di verifica del buon funzionamento dell’impianto, sempre auspicabili, la spesa è stimata in circa 100 euro l’anno. È inoltre buona pratica una tantum verificare la corretta taratura del contatore. Per quanto riguarda, invece, i costi di sostituzione di quei componenti soggetti a usura, il più delicato è l’inverter la cui sostituzione, comunque, avviene in media ogni 10 anni con un costo di circa 250 euro per kW.

8) RISPETTI L’AMBIENTE E VIVI “GREEN”
L’installazione di un impianto che produce energia pulita e rinnovabile, oltre a rappresentare un investimento molto vantaggioso in termini economici, è una scelta che rispetta l’ambiente poiché contribuisce a ridurre lo sfruttamento di risorse naturali esauribili e inquinanti e al contenimento delle emissioni di CO2. Se installi un impianto fotovoltaico contribuisci quindi in prima persona al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica che l’Unione Europea impone a tutti gli Stati membri, Italia compresa. Entro il 2030 è previsto il 40% di riduzione delle emissioni, incremento del 27% della produzione da fonte rinnovabile e l’aumento del 27% dell’efficienza energetica.

9) AIUTI LA DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE SEMPRE PIU’ INNOVATIVE ED ECONOMICHE
La sempre crescente attenzione per la tutela dell’ambiente ha permesso in questi anni investimenti notevoli nel settore delle energie rinnovabili, sia da parte di governi, istituzioni e autorità, sia per opera di privati e aziende. Un processo continuo di ricerca e innovazione, opportunamente incentivato e stimolato da una domanda in crescita, ha portato a un deciso abbattimento dei costi delle tecnologie del fotovoltaico e a prodotti sempre più efficienti al servizio dell’utente. Installando un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, quindi, stimoli i produttori a creare tecnologie sempre più a misura di consumatore, sempre più intelligenti ma soprattutto sempre più economiche. Si tratta di un meccanismo virtuoso che si alimenta al di là degli incentivi statali, e i numeri lo dimostrano.

10) UN PRIMATO POSITIVO
ANIE Rinnovabili ha recentemente certificato che il parco impianti italiani è il terzo al mondo per dimensioni, alle spalle solo di Germania e Cina, ma prima di colossi quali Usa e Giappone. Si stima infatti la presenza nel nostro Paese di circa 648.183 impianti installati con una potenza totale di 18.325 MW. Dai dati di ANIE Rinnovabili emerge inoltre che circa il 60% della potenza installata (circa il 15% sul totale installato nel mondo) è rappresentata da impianti fino a 20 kW: ciò dimostra che le installazioni di fotovoltaico sono prevalentemente di dimensioni medio-piccole. Nello specifico, nel 2014 a farla da padrone sono stati gli impianti di piccola taglia del settore residenziale (tra i 3 e i 6 kW): è proprio nell’ambito di questa classe che si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp. Non male per il nostro piccolo Belpaese!