TESLA POWERWALL2 : FACCIAMO IL PUNTO A DUE ANNI ESATTI DALLA PRESENTAZIONE

Tesla Powerwall2 due anni dopo. Ripercorriamone il percorso ad un biennio dall’annuncio.

La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno i primi di novembre del 2016. Ed arrivò da un mio cliente che si era imbattuto nel tweet dell’uscita del pw2 da parte di Elon Musk. Eh sì perché lui comunica così. E non fa preamboli. In Italia avevamo appena imparato ad installare il powerwall e lui annunciava il powerwall2. 

In Italia non c’era stata nessuna informazione, nessun articolo. Per avere delle info avevo dovuto tradurre quello che arrivava dalla stampa americana. L’annuncio iniziale ovviamente mandò il settore in subbuglio. Soprattutto per alcuni motivi.

1)Tesla decideva di tagliare i distributori e di affidarsi direttamente agli installatori certificati tagliando quelli che sul primo prodotto avevano lavorato male o che non avevano fatto numeri di rilievo.

2)Tesla immetteva sul mercato un prodotto con il doppio della capacità del precedente ad un prezzo molto vantaggioso rispetto alla concorrenza.

3)Tesla decideva di permettere (come per il mercato americano), l’acquisto on line del sistema di accumulo pubblicandone quindi il prezzo (non tenendo però conto della diversità tra le modalità d’acquisto italiane e statunitensi nonché delle modalità di pagamento come il bonifico per detrazione presenti in Italia). Sono sicuro che di sistemi di accumulo tramite il sito ne sono stati venduti molto pochi. Di certo però questo ha permesso a chi si voleva informare a fondo di conoscere prodotto e prezzo e quindi di non incappare in fregature.

Le informazioni (vere o meno) si susseguivano. Il tam tam mediatico permetteva a Tesla di non investire risorse in marketing e di far sì che fosse la rete a riprendere, rilanciare, approfondire, sviscerare tutto quello che del Powerwall2 usciva. 

A dicembre la presentazione ufficiale a Milano ed altre indiscrezioni sul prodotto con le prime modifiche (da DC ad AC) 

Come per ogni cosa nuova cresceva l’attesa per il prodotto. Gli ordini si susseguivano ma le spedizioni non partivano (inizialmente le prime installazioni in Italia erano previste per febbraio 2017). E finalmente a luglio 2018 viene installata la prima.  Qui puoi anche vedere e sentire l’intervista a Roberto, il primo nostro cliente ad averla ricevuta in veneto .

Da quel momento di Powerwall2 ne abbiamo consegnati ed installati veramente tanti. Alcuni dei miei clienti mi hanno dato il consenso per il monitoraggio della batteria da remoto. E mensilmente tramite i dati che rilevo dalle app di questi accumuli mi prodigo per fornire un database dei risultati che si possono ottenere con diverse potenze fotovoltaiche installate. Qui puoi vedere tutti i report fin qui realizzati (da maggio 2017 ad ottobre 2017) maggiogiugno, luglio  agosto settembre ed ottobre.

Ricordo a tutti coloro che desiderano installare un sistema di accumulo su un impianto fotovoltaico esistente (tranne che per impianti del primo conto energia), che è possibile chiedermi un preventivo direttamente qui. Ordinando il sistema in questi giorni (3 novembre), siamo in grado di garantire consegna ed installazione entro il mese di dicembre 2018 e pertanto di poter usufruire del primo rimborso fiscale già a luglio 2019)

Se vuoi vedere alcune interviste dei clienti che hanno già installato un sistema di accumulo Tesla Powerwall 2, puoi vedere, oltre a quella di Roberto, quella di Gianluca, quella di Ramiro Qui invece puoi vedere tutte le altre testimonianze dei miei clienti che hanno deciso di raccontare la loro storia e di “metterci la faccia”

 

 

 

SOLAR ROOF DI TESLA: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE

Fotovoltaico di Tesla: la produzione su larga scala (americana) delle tegole FV solar-roof slitta al 2019

Boom degli storage: mercato in crescita esponenziale

aumento esponenziale accumulo fotovoltaico
Previsioni delle installazioni a livello mondiale dei sistemi di accumulo per fotovoltaico al 2030 (fonte bloomberg)

Si sa che le proiezioni spesso lasciano il tempo che trovano in quanto molteplici sono le variabili che possono modificare nel tempo un andamento come quello del grafico a fianco. Soprattuto laddove si parla di un mercato “nuovo” e senza uno storico che vada oltre i 3/4 anni, come è quello dello storage per fotovoltaico. D’altronde Tesla con i suoi powerwall ha sparpigliato le carte, creando non poco subbuglio sul mercato. Le previsioni sono di un grande boom del mercato degli storage quindi. Dall’analisi si evince che la parte del leone la faranno gli Stati Uniti. Ma questo è normale. E lo è per due motivi. In primis la diffusione della tecnologia fotovoltaica è proporzionalmente decisamente inferiore a quella italiana. In secundis perché alcune dei più grandi brand stanno investendo fortemente in questo mercato. Ricco ed in ascesa. E l’Italia? Come si comporterà? Quale sarà la richiesta? La mia previsione, e lo dico sempre ai miei clienti è che se oggi c’è ancora un po’ di titubanza (soprattutto per il costo del prodotto), un domani tutte le famiglie godranno di un sistema d’accumulo. L’ho detto spesso che la direzione è l’elettrico. Non può non essere altrimenti. E lo sarà anche nel mercato automobilistico, (con i suoi tempi e passando almeno per qualche anno ancora per l’ibrido). Sempre secondo lo studio pubblicato da bloomberg, “il mercato globale dei sistemi di storage raggiungerà i 125 GW di installato entro il 2030, crescendo di sei volte rispetto alla fine del 2016. Nello stesso periodo la capacità di stoccaggio passerà da 5 GWh di fine 2016 a 305 GWh”. La stima è contenuta nell’ultima analisi di Bloomberg New Energy Finance.

casa classe A
E’ possibile migliorare la propria abitazione lavorando su tutti gli impianti di casa.

Ovviamente, per “saziare” questa fame di accumulo energetico , si prevede che tra 2018 a 2030 il settore dello storage attirerà oltre 100 miliardi di dollari di investimenti.  Ci saranno nuovi attori che si affacceranno al mercato dello storage? Ci saranno nuove tecnologie che aumenteranno ulteriormente la capacità del sistema d’accumulo? Per il momento godiamoci gli attuali attori che hanno fatto passi da gigante in pochissimi anni. Perché, ve lo dico per esperienza. 5 anni fa nessuno avrebbe pensato che si sarebbe potuto far funzionare un forno a casa tramite un accumulo domestico dal prezzo accessibile. E tu hai il tuo impianto fotovoltaico sul tetto di casa? No? Perché? Sai cosa serve per avere un impianto fotovoltaico? E non mi dire che il problema è che non hai i soldi. Leggi anche qui. Tii spiego perché basta sapere come allocare le risorse per avere da subito un risparmio tangibile.

Io metto a disposizione la mia competenza per migliorare casa tua. Se vuoi veramente migliorare la situazione energetica della tua abitazione ottenendo un risparmio concreto e duraturo nel tempo mi puoi contattare qui.

Bando Accumulo Lombardia: RISULTATO 100% !!!

Tutte le domande presentate con il supporto di risparmiobollette.it per il Bando Accumulo 2017 della Regione Lombardia sono state accettate e tutte con il massimo importo possibile !!!

Quindi 100% di risultato raggiunto !!!

vincitori bando accumulo lombardiaPoche righe in questo post semplicemente per complimentarmi con i miei lettori/clienti che hanno caricato correttamente e nei tempi tutta la documentazione necessaria. Un grande ringraziamento anche al mio Staff per la precisione e la dedizione dimostrata. La combinazione di questa sinergia ha portato al raggiungimento di questo importante risultato.

Ne approfitto per rispondere a chi quotidianamente mi scrive per chiedermi se vi siano altri bandi in altre regioni per usufruire di ulteriori incentivi (oltre alla detrazione fiscale) per l’installazione di sistemi di accumulo. Al momento non ci sono altri bandi o non ci sono notizie ufficiali di altri bandi in arrivo. Ovviamente, qualora vi fossero sarete tempestivamente informati. Pertanto iscrivetevi alla newsletter gratuita (spazio dedicato a destra della homepage) e passate sul blog a leggere tutte le novità sul risparmio energetico.

Per tutti gli aggiudicatari, che hanno presentato la richiesta alla Regione Lombardia tramite il supporto di www.risparmiobollette.it , sarete contattati (stessi riferimenti utilizzati per la parte relativa a preventivo e fattura), per la definizione di tutta la parte burocratica (enel, gse, sopralluogo tecnico) preliminare all’installazione.

Vi invito ad inviare celermente tutta la documentazione richiesta facendo attenzione a tutte le specifiche indicazioni sia per la compilazione dei documenti che per il pagamento delle fatture che ricordo devono essere bonifici per detrazione fiscale.

Per quanto concerne le tempistiche, le stesse varieranno a seconda del prodotto scelto. Sonnen Batterie ed Lg saranno installate entro gennaio, mentre per il powerwall2 di Tesla bisognerà attendere un po’ di più (indicativamente metà marzo).

Complimenti a tutti, e godetevi il risparmio in bolletta ed il contributo regionale sull’acquisto !!!

NB: Qui potete trovare la graduatoria del bando 2017 con aggiudicatari, lista d’attesa e domande respinte (da pag. 78  pag. 115)

 

Bando Lombardia: i primi esiti ed i primi aggiudicatari

bando accumulo regione lombardia 2017Premessa: Paolo mi contatta sul blog ad agosto per una consulenza su un accumulo ed una pratica di revamping su un impianto incentivato già esistente che andiamo così ad ottimizzare. Ne parliamo telefonicamente e via mail. Poi ci incontriamo a settembre.  Definiamo importi e modalità di pagamento e compiliamo tutta la documentazione. Alla fine del discorso mi fermo un attimo e gli dico, “Paolo, ma lo sai che in Lombardia è appena stato pubblicato anche il bando accumulo 2017? Domani ti faccio contattare dall’ufficio per la compilazione della documentazione. C’è un contributo fino a 3000 euro. Non sarebbe male riuscire a portarlo a casa!”

Fine della premessa. E veniamo alla giornata di ieri 10 novembre 2017.

Suona il telefonino:

L: Ciao Paolo, come stai?

P:Ciao Lorenzo, ti volevo comunicare che ho ricevuto oggi una mail dalla Regione Lombardia.

L: Bene, che dicono?

P: Che mi hanno concesso il contributo.

L: Stasera stappa una boccia e brinda con la Signora !

P: Grazie mille Lorenzo, se non fosse stato per te non avrei saputo del Bando. L’accumulo lo avrei fatto ugualmente anche senza il bando, però così è ancora più bello perché diminuiscono i tempi di rientro dell’investimento.

L: Mi fa molto piacere sentire le tue parole. E’ una grande soddisfazione aver contribuito alla diffusione di un ulteriore sistema di accumulo e di averlo fatto permettendoti anche di risparmiare!

In molti mi chiedono se vi siano in previsione altri bandi accumulo indetti da altre regioni. Al momento non vi è nessuna notizia in merito se non mere voci di corridoio circa indicazioni generiche date da varie consulte. Ricordo però che al bando 2017 hanno potuto aderire anche coloro i quali avevano già installato (anche un anno prima) il sistema di accumulo in modo retroattivo.

E’ giunto il momento per capire se sia il caso di installare in casa tua un sistema di accumulo? Non sai se conviene? Non sai quale marca e modello scegliere? Hai paura di perdere gli incentivi? Sul blog trovi tutte le informazioni preliminari che ti servono. Questi sono i miei contatti per avere una consulenza specifica ed un preventivo gratuito d’intervento.

PS: Buon brindisi Paolo! Adesso attendiamo gli altri aggiudicatari …

Batterie Tesla: automotive e Powerwall2

nevada tesla fabbricaAd inizio 2017 la Gigafactory di Tesla nel Nevada ha cominciato a produrre grandi quantità di celle per le batterie a ioni di litio, al fine di rifornire i suoi prodotti esistenti (la Model S, la Model X ed il powerwall1) ed i nuovi prodotti come la Model 3 ed ovviamente l’accumulo Powerwall 2. Si è trattato di un passo importante per l’azienda statunitense poiché la produzione in grandi quantità di batterie realizzate in collaborazione con Panasonic avrebbe dovuto permettere di eliminare quello che è stato (ed in parte ancora è),  il collo di bottiglia che ha impedito il potenziamento della produzione. Il primo obiettivo è riuscire a produrre 23.000 Model entro fine anno (fine 2017). Questo obiettivo come hai potuto già leggere qui, ha portato Tesla a dover fare una scelta e dare delle priorità. Quindi prima la mobilità elettrica e poi l’accumulo.

Facciamo un passo indietro. La Gigafactory ha ufficialmente aperto i battenti nel 2016 e fino a novembre si è occupata principalmente della prima variante della batteria domestica Powerwall. Ad inizio anno  la collaborazione tra Tesla e Panasonic è stata ampliata, con il colosso nipponico che ha investito 30 miliardi di yen (circa 245 milioni di euro) nel settore batterie per automotive ed energie rinnovabili (fotovoltaico su tutte). Questa partnership così stretta deriva dal fatto che le attività in questione sono parte integrante dei progetti di Elon Musk che vuole trasformare Tesla in una società energetica totalmente green. Nella Gigafactory Panasonic ha investito 1.6 miliardi di dollari. L’obiettivo è produrre  35 GWh/anno di celle creando un’economia di scala in grado di  permettere un abbattimento dei costi del 30%.

batterie panasonic per TeslaLa notizia di questi giorni è che Il CEO di Panasonic Kazuhiro Tsuga conferma il fatto che al momento ci sono dei ritardi di produzione per quanto concerne le batterie ma che è in fase di lancio il nuovo sistema automatizzato delle celle per la model 3.

Non è dato sapere se il nuovo modello di  celle (e quindi di batterie) saranno solo per la Model 3 o se il nuovo sistema automatizzato servirà anche a produrre i componenti fondamentali del Powerwall2 (ipotizzabile). A rigor di logica però, in ogni caso questa automazione permetterà di ridurre fino (si spera a breve) ad eliminare, il collo di bottiglia produttivo.

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Solar Roof di Tesla: costo e disponibilità

Ci sono 3 nuove notizie.

  1. Il Solar Roof si farà.
  2. Non si sa ancora quando sarà disponibile in Italia
  3. Non si sa ancora quanto costerà

solar roof Per chi ha fretta, nei 3 punti iniziali hai tutte le informazioni fondamentali. Per chi ha voglia di spendere più di dieci secondi è possibile continuare a leggere per alcuni approfondimenti e considerazioni. Tre notizie, buone e cattive al contempo. Perché  è tutto da definire attenzione. Eppure qualcosa si muove. Chiamatelo visionario, chiamatelo genio, chiamatelo folle, chiamatelo come vi pare. Ma proprio alcuni giorni fa Elon Musk ha promosso (con un semplice tweet) il solar roof. Era da novembre, dalla presentazione del powerwall2 che non sia avevano notizie di rilievo sul nuovo progetto Tesla – Solar City. Ora pare che il solar roof non sia solo un prototipo per il futuro futuribile ma qualcosa di seppur ancora ben da definire. comunque realizzabile.

Quali sono adesso i dubbi maggiori che attanagliano sia i potenziali clienti sia gli addetti al settore energie rinnovabili? Quando sarà disponibile? Quanto costerà? Come si installerà? Andrà bene anche per il mercato italiano? Io mi sbilancio. Credo che al momento purtroppo almeno per qualche anno ancora non sarà possibile vederlo, averlo e soprattutto permetterselo. (spero di sbagliarmi…) Musk è davvero forte a fare pubblicità alle sue aziende attraverso poche righe ed attraverso poche informazioni in modo da scaturire la curiosità e la ricerca di informazioni via web. (Ed infatti io consapevolmente ne sto scrivendo…)

solar roof
modalità di scelta on line delle tegole solari del solar roof

Sul sito Tesla hanno replicato la modalità fatta per la Model 3 e per il Powerwall2. Prenotazione on line con caparra. Ma se per una macchina ha funzionato (almeno la prenotazione, poi vedremo quante effettivamente ne vengono confermate), se per il powerwall2 non proprio (sono davvero pochi i powerwall2 prenotati on line rispetto a quelli prenotati tramite consulenti ed installatori), trovo difficile se non impossibile (oggi), che la “persona comune” possa ordinare il tetto solare di casa sua on line. In America, dove da starbucks per pagare il caffè usa la carta, forse è possibile. Qui da noi, ancora fantascienza.

Staremo a vedere quindi. Di sicuro ritengo che qualsiasi spinta verso le energie rinnovabili, verso un uso sostenibile delle risorse energetiche per il mantenimento delle abitazioni nonché per la mobilità sostenibile, non sia solo da sperare ma bensì da diffondere ed incentivare.

Tesla Powerwall2: Frequently asked questions

Tesla Powerwall2: Frequently Asked Questions (FAQ) – ovvero tutte le domande che mi fanno più frequentemente.

Sono passati 6 mesi dal lancio del Powerwall2 e l’attenzione dei fans di Tesla e di chi cerca un sistema di accumulo adatto al proprio impianto fotovoltaico è sempre elevata. Nel post di oggi ho deciso di raccogliere tutte le domande tecniche o meno che mi vengono fatte in fase di consulenza. Tutte le ulteriori domande che perverranno saranno aggiunte di volta in volta. Quindi, buona lettura ed approfondimento!

1)Quanti modelli di Powerwall2 saranno disponibili? Uno solo (ad oggi 28 marzo 2017), è previsto un unico modello denominato AC

2)Ma ci saranno capacità di batterie diverse a seconda delle esigenze dei clienti? No, la politica di Tesla è chiara. Un unico prodotto con molta capacità in più rispetto agli attuali competitor di mercato. La capienza è di 13,2 kWh.

3)Ed il powerwall1 ? Quelli che si stanno vendendo ora sono gli ultimi disponibili. Il powerwall1 è ufficialmente fuori produzione

4)Quali sono le differenze tra il powerwall1 ed il powerwall2? Non c’è una differenza specifica tra le batterie, sono due tecnologie sostanzialmente diverse ed una l’evoluzione dell’altra. Tesla parla di “performance fino ad ora inimmaginabili”. E sono 13,2 kWh scaricabili al 100% …

4)E se mi serve più potenza? Si possono mettere in serie fino a 9 powerwall2 per una capacità totale di 121,5 kWh

5)Con un impianto da 3 kw riesco a ricaricare la batteria? Dipende in che parte del mondo sei. Qui trovi delle indicazioni di massima con un caso studio su un impianto da 6 kWp. 

6)Ma che vantaggio ho a mettere la batteria? Non mi conviene usare lo scambio sul posto? Il vantaggio dipende direttamente da A)quanto produce il tuo impianto B)quanto autoconsumi C)quanto e quando comperi dalla rete. In base a questi parametri ci si può rendere conto se è un intervento economicamente ragionevole.

info7)E l’energia in eccesso quando la batteria è carica? Se c’è ancora produzione di energia e la batteria è carica, la corrente viene immessa in rete e si usufruisce dello scambio sul posto o dell’eccedenza. Una soluzione alternativa è collegare un boiler in pompa di calore per l’acqua calda sanitaria ed avere così oltre ad un accumulo elettrico anche un accumulo termico. 

8)Se ho una pompa di calore per il riscaldamento posso farla funzionare a batteria? Certo. A seconda del tipo di pdc e dell’assorbimento potrà asservire in tutto o in parte il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e/o del riscaldamento prodotto con pdc. 

9)Qual è la potenza massima erogata dalla batteria? La batteria eroga 7 kWh di picco (breve lasso di tempo) e poi si stabilizza a massimo 5 kWh.

10)Quanto velocemente si ricarica la batteria? Dipende da che impianto fotovoltaico ho a disposizione. Il collo di bottiglia resta comunque quello dei 5 kWh. Pertanto con un impianto che produce 5 kWh costanti ci impiegherò 2,7 ore. Con un impianto che produce 10 kWh costanti impiegherà sempre 2,7 ore.

11)Quanta autonomia mi da la batteria? Dipende da qual è il carico istantaneo collegato. Se il carico notturno è di 1 kWh, la batteria durerà 13 ore e mezza. Nel caso in cui si utilizzi un forno da 2,5 kWh, la batteria erogherà potenze per 5,4 ore (di torte ne potete fare un sacco) ;). Qui puoi vedere il rendimento di un powerwall 2 in pieno inverno (con un impianto da 4,5 kwp) il tutto installato in Veneto

12)Se salta la corrente? La batteria prevede di proteggere casa tua in caso di blackout mantenendo accese le luci, il wifi ed il frigorifero (cioè parzializza le utenze che continua ad alimentare anche in caso di blackout). Al momento però questa funzionalità non è attivabile in Europa (a differenza di altri paesi come Inghilterra ed Australia ad esempio).

13)E’ vero che ha un sistema intelligente che collegato alla rete permette di anticipare le condizioni meteo per ottimizzare la produzione, l’autoconsumo e l’immagazzinamento? Sì, è vero, Tesla lo pubblicizza ma al momento (28 marzo 2017) non mi è ancora stato possibile provare questa modalità.

14)E’ un prodotto sicuro? Assolutamente sì. Non ha ventole di comunicazione con l’esterno e l’involucro ha un sistema di sicurezza a 4 pistoncini che in caso di tentativo di apertura o manomissione spegne tutto.

fai11)Installando questo impianto è possibile ottenere la detrazione fiscale del 50% in 10 anni? Sì esattamente come per il fotovoltaico, sia che si installi assieme al fotovoltaico sia che sia aggiunga ad un impianto fotovoltaico esistente (qui trovi l’articolo con le specifiche e le normative)

12)Quanto posso scaricare la batteria? I 13,5 kWh sono scaricabili al 100% (perchè in realtà la batteria è di 14,5).

13)Serve un locale specifico per l’installazione del powerwall? No, a differenze delle batterie al piombo non ha vincoli per quanto concerne il locale tecnico

14)Posso installarlo all’esterno? Sì, è certificato per stare anche sotto la pioggia (ovviamente lo sconsiglio). All’esterno non lo metterei semplicemente per paura che me lo freghino 😉

15)C’è un pannello di controllo della batteria? Come vedo quanta energia ho a disposizione? Sì, sull’apposita applicazione per  il monitoraggio che permette di verificare A)produzione impianto fotovoltaico B)consumo energetico di casa C)potenza immessa nella batteria

16)Quanti cicli di carica e scarica è garantita la batteria? E quanto durerà? Tesla dichiara che la batteria si può caricare infinite volte tramite impianto fotovoltaico per 10 anni. Inoltre al decimo anno la capacità deve essere ancora del 70%. Sulla durata oltre i 10 anni non vi sono dati storici e pertanto non è dato saperlo. Qui trovate la garanzia completa.

17)Devo cambiare inverter? No, la batteria ha un suo inverter interno utilizzabile su tutti gli impianti esistenti

18)Quindi posso fare oggi l’impianto e domani installare l’accumulo Tesla? Sì, certo, solo che a livello economico sarebbe meglio fare tutto in un’unica soluzione perché si evita di fare due volte la progettazione, le richieste autorizzative e l’installazione. Si possono fare entrambe le soluzioni

19)Si chiama powerwall perchè si appende al muro? Sì, ma visto l’elevato peso può anche essere appoggiato a terra con gli appositi piedini e poi staffato al muro.

20)Quanto pesa? 120 Kg

21)E le dimensioni? 115 di altezza x 75,5 di larghezza e soli 15,5  di profondità (tutto in cm).

22)Ci sono batterie che hanno problemi e malfunzionamento sotto la temperatura di +5 °C. E il powerwall2? Il funzionamento è garantito tra i -20 ed i 50°C.

23)E’ vero che le celle sono raffreddate a liquido? Sì, non sono solo raffreddate, sono termoregolate perché se fa freddo vengono riscaldate e se fa caldo vengono raffreddate.

24)Quando se la ordino oggi quando sarà disponibile? Chi l’ha già ordinata avrà le prime consegne per maggio. E’ lecito pensare che chi la ordina oggi (3 aprile 2017) possa averla per giugno. Aggiornamento di luglio 2017: più o meno bisogna mettere in conto 2/3 mesi per avere il powerwall2. Aggiornamento di febbraio 2018. E’ disponibile in pronta consegna. Prezzo bloccato (prima dell’aumento già annunciato previsto per il 1 marzo 2018)

25)Casa mia non ha una connessione internet. Posso avere ugualmente il powerwall 2 con garanzia estesa dai 4 ai 10 anni? Sì se vi è segnale gsm laddove viene installata. La batteria infatti ha al suo interno una schedina sim (consumo gratuito – cioè senza costo per il cliente) che dialoga con il sistema di controllo Tesla al fine di avere un completo monitoraggio delle batterie e delle relative prestazioni

26)Alcuni venditori che mi hanno presentato altri modelli di accumuli di altre marche dicendomi che il powerwall 2 non è conforme alla normativa CEI 0-21. Come è possibile? Non è possibile appunto ed è una “balla”. Il venditore che ti ha dato questa informazione, se è un rivenditore Tesla (il che dubito), allora non è aggiornato (e mi preoccuperei…). Se invece il venditore che ti ha detto questa “balla” non è un rivenditore autorizzato Tesla, allora te lo ha detto solo perché lui quella batteria non la può vendere. Semplice. 😉 . Il powerwall2 è certificato CEI 0-21 ovviamente.

27)La novità di febbraio 2018 è che il powerwall 2 si può installare anche su impianti trifase. E’ Vero? Sì, è vero, è possibile installare il powerwall 2 anche su impianti trifase con una maggiorazione di costo di 700/800 euro (dovuta a componentistica extra ed ad extra costi di installazione).

28)Bene, la voglio, come posso averla? Ti basta scrivermi per una verifica circa la possibilità di installarla ed un preventivo. 

TESLA POWERWALL 2: Costo e disponibilità

 

powerwall2
Il nuovo powerwall 2 di Tesla presentato ieri a Milano
powerwall2
presentazione powerwall2 a Milano

Solo pochi mesi fa era stato presentato e poi reso disponibile in Italia il primo sistema di accumulo domestico di Tesla, il powerwall 1. Grande capacità e ottimo rapporto capacità/prezzo (rispetto ai competitors), oltre ad una garanzia di 10 (4+6) anni gli hanno permesso di mettere in subbuglio il mercato. Poi è arrivata la presentazione della model 3 ed a seguire, in sordina e per il mercato europeo a sorpresa è stato presentato a distanza di pochissimi mesi il powerwall2 assieme al solar roof. Detto che del solar roof ancora non se ne parla anche all’interno della stessa Tesla, e pertanto è da considerarsi progetto in divenire e non ancora fruibile, vediamo cosa realmente sarà disponibile a breve.
Grazie all’invito di Tesla ho avuto il piacere di presenziare personalmente all’anteprima italiana della presentazione del nuovo powerwall2.  In una suggestiva cornice underground (la fabbrica Orobia di Milano), è stata infatti presentata a metà dicembre ai rivenditori/installatori autorizzati Tesla il Power wall 2 per il mercato italiano.
informale, pochi preamboli, presentazione veloce (come da prassi Tesla). Vediamo quindi cosa e come sarà disponibile a breve.
Powerwall 2 andrà a sostituire la powerwall 1 che non sarà più in produzione. Pw1 sarà quindi disponibile solo fino ad esaurimento scorte.

  • La capacità della nuova batteria di Tesla sarà più del doppio rispetto al powerwall1 e cioè di 13,5 kWh (reali).
    E questa sarà la sola taglia disponibile. (inevitabile pensare che Tesla veda come marginale il mercato italiano ed europeo in generale, mentre punti decisamente al mercato americano caratterizzato da consumi maggiori rispetto ai nostri). Detto questo, avere 13,5 kWh, al prezzo dei 5/6 dei competitor (qui potete vedere nelle immagini dell’articolo un confronto con i prezzi dei competitor) è comunque buona cosa. (spingerà i competitor a scendere? Vedremo!)
    Potrà essere installata sia a parete che a terra (peso 130 kg).
  • Potrà essere installata a multipli anche a “sandwich” e pertanto senza occupare il doppio di spazio a muro (ma raddoppiando lo spessore – profondità).

    powerwall2
    La mission di tesla. Dal solar roof energia pulita da immagazzinare in casa attraverso il powerwall2 e da utilizzare anche per la mobilità sostenibile elettrica
  • Sarà disponibile inizialmente solo la versione DC come peraltro il powerwall1 e pertanto necessita di aggiunta di interfaccia (solaredge o Sma).
  • Potrà essere sfruttata per una serie di servizi (al momento non fruibili in Italia) per una rete di energy sharing, per l’affitto al gestore elettrico nonché per lo stoccaggio di energia acquistata nel momento di miglior tariffa.
  • Sarà acquistabile da gennaio 2017 (ma è già possibile prenotare ora acquisto ed installazione da un rivenditore autorizzato – scrivetemi in mail se interessati all’acquisto !!!
  • Le consegne avverranno da febbraio 2017 (Attenzione, da febbraio non vuol dire a febbraio. Vuol dire che più aspetti più slitterà la consegna…)
  • Confermata la garanzia di 10 anni e 10 mila cicli (cioè praticamente cicli infiniti) se la batteria viene registrata al portale Tesla e monitorata da remoto.

    powerwall2
    Integrazione verticale. Nella giga factory entra la materia prima. Poi “succedono delle cose” ed esce il prodotto finito
  • Confermata la detrazione fiscale del 50% per l’anno 2017 (se acquistata tramite rivenditore/installatore italiano come da classiche modalità – bonifico per detrazione).
  • Veniamo al prezzo. Sul sito tesla si parla di prezzo a partire da 7200 euro installazione ed iva compresa (pratiche burocratiche escluse). Sul sito tesla si parla di prezzo al netto delle spese (trasporto e service pack Tesla obbligatorio sono esclusi da quel conteggio), delle autorizzazioni cioè le pratiche comunali (che permettono di usufruire della detrazione fiscale del 50%) e della richiesta di connessione (obbligatoria). Secondo i miei calcoli la batteria sarà perciò venduta chiavi in mano al cliente finale ad un prezzo che varia dai 9000 agli 11.000 euro (un ottimo prezzo se calcolate che il powerwall 1 è venduto tra i 7000 ed i 10.000 euro). Il prezzo varia a seconda del tipo di installazione ed in caso di impianto fotovoltaico già presente, a seconda del tipo di inverter già installato.

Adesso è realmente pensabile di potersi avvicinare all’indipendenza energetica ! Chiedimi una consulenza ed un preventivo gratuito.

Aggiornamento del 25 gennaio 2017: Ecco disponibile la scheda tecnica in italiano

Tutte le domande che i sono state fatte sul powerwall2. Articolo costantemente aggiornato con le nuove domande. Se hai una domanda non presente nell’articolo falla nei commenti o alla mail [email protected]

Aggiornamento di giugno 2017: Sono in arrivo le prime installazioni del powerwall2 !!! Leggi qui!

Aggiornamento di luglio 2017: Ecco il primo powerwall 2 installato

Aggiornamento di luglio 2017: Ecco l’app per il monitoraggio del Powerwall2

Aggiornamento di ottobre 2017: Ecco la prima bolletta post installazione del Powerwall 2 

Aggiornamento di ottobre 2017: Boom di vendite del Powerwall 2. Liste di attesa per averlo! 

Aggiornamento di febbraio 2018: Disponibile in pronta consegna in tutta Italia prezzo promo convenzione www.risparmiobollette.it

Aggiornamento di febbraio 2018: Il rendimento di un powerwall nei mesi di gennaio e febbraio in veneto 

Aggiornamento 29 maggio 2018: Ecco i risultati di risparmio energetico con il powerwall2: oltre il 90% di autosufficienza energetica

Aggiornamento 1 luglio 2018: Ecco 10 powerwall2 a confronto per il mese di giugno. Quali percentuali si possono raggiungere? 

Aggiornamento di luglio 2018: Un anno fa la prima installazione del powerwall2 in Italia

Aggiornamento 1 agosto 2018: Ecco 18 impianti fotovoltaici con powerwall2 a confronto nel mese di luglio. Percentuali, rese, kWh acquistati ed immessi 

TESLA POWERWALL 2: cosa succede nel mondo

tesla powerwall 2A quasi un mese dal lancio del tesla powerwall 2 sono ancora poche le informazioni confermate sul prodotto, sulle tempistiche di consegna e sui partner che andranno ad installare e a seguire la (come sempre) cospicua parte burocratica. (cliccando qui puoi vedere la presentazione e leggere in italiano le informazioni sulla batteria nonché un confronto tecnico con la concorrenza)

Ma cosa sta succedendo nel resto del mondo, lontano dal “bel Paese” ? Vediamo un esempio. In Svezia sono stati stanziati dei fondi con i quali il Governo coprirà fino al 60% (con limite di circa 5400 dollari americani) della spesa per una batteria d’accumulo domestica. La norma era stata pensata per coprire il costo fino ad oggi più alto per un sistema d’accumulo al litio. Con questo incentivo si stima che gli svedesi potranno avere (al netto degli incentivi) la power wall 2 per circa 3000 dollari americani. Per chi prenota la batteria adesso si stima che le installazioni inizino dall’estate 2017 (e già siamo a qualche mese in più rispetto al “disponibile da febbraio 2017” del proclama iniziale. La lungimiranza svedese ha due obiettivi. Il primo è quello di stabilizzare la rete attraverso un sistema autoproduttivo che permetta di non avere i picchi di richiesta e quindi di mettere in sofferenza la rete. Il secondo è quello di arrivare nel 2040 all’eliminazione delle fonti fossili per quanto concerne la produzione di elettricità.

Ma anche la Germania ha spinto da tempo sull’acceleratore. Negli ultimi tre anni il Governo tedesco ha incentivato l’installazione di oltre 43 mila impianti fotovoltaici abbinati a sistemi di accumulo.  Gli impianti fotovoltaici con accumulo installati in Germania nel 2015 sono stati il 41% delle installazioni totali, per un totale di 19 mila sistemi combinati. Ma a cosa è dovuto questo boom? Alla consapevolezza che questo è il futuro (i tedeschi ci anticipano) ed alle agevolazioni con prestiti a bassi interessi che vengono fatti appositamente per questo settore.

Ed in Italia? In italia al momento (fino al 31/12/16) è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% per quanto concerne l’installazione di impianti fotovoltaici e di batterie d’accumulo. E dopo il 31/12/16? Sembra che ci sarà un’ulteriore proroga e sembra con le medesime modalità. Ma come sempre staremo a vedere dopo Santo Stefano i documenti ufficiali pubblicati in Gazzetta (solitamente escono al foto finish il 28 dicembre…). Qui trovi un articolo dove puoi scoprire come e quando il powerwall 2 sarà disponibile in Italia

tesla gigafactoryNel corso del 2016 la Regione Lombardia ha stanziato dei fondi per incentivare l’installazione domestica delle batterie d’accumulo. Vediamo se qualche altra Regione avrà i fondi e la lungimiranza di dare dei contributi similari.

Quello che è interessante di sicuro è che la presentazione della tesla powerwall 2 ha fatto accelerare  anche altri produttori del settore che magari avevano il prodotto pronto ma che ancora non sapevano se fosse davvero il caso di investirci.

Altri aggiornamenti sul tema, credo ci saranno a breve. Per essere sempre informato gratuitamente sulle novità ti basta sottoscrivere la newsletter inserendo la tua mail in alto a destra.