NOVEMBRE SENZA SOLE: POCA PRODUZIONE FOTOVOLTAICA E AUTOSUFFICIENZA AL 40,91%

Novembre 2019 molto nuvoloso/piovoso in Pianura Padana

C’è poco da dire, erano anni che non si registrava un novembre così poco soleggiato. Perché non è stato solo un mese piovoso. Anche nelle giornate in cui non ha piovuto il cielo in tutto il nord Italia è stato prevalentemente nuvoloso. Pertanto ne ha risentito la produzione fotovoltaica in tutto il nord Italia.

Per il mese di novembre salgono a 48 gli impianti fotovoltaici con sistema d’accumulo (Powerwall) monitorati. E si evidenzia ancora il netto maggiore rendimento invernale degli impianti installati su tetti molto pendenti. (A breve in merito presenterò un progetto di fotovoltaico in facciata sud per migliorare il rendimento invernale degli impianti in pompa di calore).

Sono molteplici gli accumuli in fase di allaccio (assieme al fotovoltaico) nel mese di dicembre. Pertanto da gennaio 2020 avremo un campione statistico ancora maggiore per affinare ancora di più le analisi sui rendimenti del fotovoltaico con accumulo

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RISULTATI RECORD A FEBBRAIO CON FOTOVOLTAICO ED ACCUMULO

Powerwall2 febbraio 2019. Resa del fotovoltaico anche d'inverno

Veloce e soleggiato è passato anche il mese di febbraio. Del forte sole se ne sono accorti tutti i possessori di un impianto fotovoltaico che hanno prodotto molti kWh questo mese. E se ne sono accorti ancora di più (specialmente nelle bollette ) gli utenti che hanno aggiunto al proprio impianto fotovoltaico anche un sistema d’accumulo (Tesla Powerwall2 in questo caso).

Come sempre vediamo gli spunti salienti

  1. La media di autosufficienza energetica per i 26 impianti che sto monitorando, per il mese di febbraio è del 78,35% con picchi che raggiungono addirittura il 92%.
  2. La media del 78,35% è data dal 42,92% dal sole con utilizzo diretto da fotovoltaico mentre il 35,42% è dato dai benefici del sistema d’accumulo.
  3. Alcuni impianti hanno (e siamo solo a febbraio) immesso anche diversi kWh in rete oltre che aver alimentato casa e caricato un batteria da 13,5 kWh , (alla faccia di chi dice che la grande capienza della Powerwall2 è inutile e che tale sistema d’accumulo deve essere installato solo su impianti oltre i 6 kWp… ).
  4. Ci sono due impianti attivati a mese iniziato e pertanto non sono ancora disponibili i dati mensili (se lo saranno aggiornerò il file nei prossimi giorni

Se vuoi vedere tutte le statistiche degli ultimi mesi (sia quelle estive che quelle autunnali ed invernali, puoi leggere i dati del mese di maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018) e gennaio (2019)

La domanda che chiunque ha un impianto fotovoltaico si fa sono le seguenti. “Ma per casa mia con i miei consumi, la mia produzione fotovoltaica, l’accumulo conviene? Quale è il tempo di rientro dell’investimento? E’ l’unica soluzione possibile?” Andiamo con ordine

A. Ogni casa, ogni situazione energetica, ogni famiglia necessita di un’analisi accurata dei consumi per capire se l’accumulo sia la soluzione ideale.

B. Maggiore è il consumo energetico (costo della bolletta), minore è il tempo di rientro dell’investimento (per cui per una volta spendere tanto è un vantaggio… ,) )

C. Esistono diverse soluzioni per ottimizzare l’autoconsumo. E vanno valutate tutte prima di decidere cosa sia meglio fare. Il mio lavoro è proprio questo. Aiuto le Famiglie a capire quale sia la soluzione migliore per aumentare l’autoconsumo e risparmiare energia e denaro. Perché con l’energia del sole non produco solo energia elettrica. Posso produrre acqua calda sanitaria per l’utilizzo domestico, posso rinfrescare e riscaldare casa, posso accumulare l’energia per la notte e per i giorni in cui l’impianto produrrà meno. Posso addirittura caricare le batterie di un’auto elettrica (questo è il futuro…).

Con l’energia del sole puoi fare tutte queste cose. E, poiché io amo parlare con i fatti qui puoi vedere gli interventi realizzati negli ultimi anni. Qui puoi vedere le video interviste ai miei clienti che già hanno approfittato della mia consulenza. E qui ci sono i miei recapiti. Se vuoi risparmiare, inquinare meno e renderti energicamente più autosufficiente, questi sono i miei contatti.

META’ DICEMBRE: FOTOVOLTAICO ED ACCUMULO DA RECORD A SCHIO (VI)

Il mese di novembre non è stato meteorologicamente performante rispetto allo stesso mese del 2017 e del 2016. Ma dopo un autunno eccezionale era prevedibile e forse anche auspicabile. Nei giorni scorsi il sole ha invece fatto capolino in modo deciso permettendo di ottenere dei risultati di produzione ed autoconsumo eccezionali per il mese/stagione. 

Oggi ti riporto i risultati ottenuti da Luciano, mio cliente di Schio (prov. Vicenza) che negli ultimi due anni si è affidato alla mia consulenza installando nell’ordine A) un impianto fotovoltaico da 3,9 kWp, con ottimizzatori di potenza B)un sistema ibrido daikin (pompa di calore da 5 kW e caldaia a doppia condensazione da 33 kW) C)un sistema intelligente Solaredge/Ariston per la produzione di acqua calda sanitaria per sfruttare al massimo la potenza del sole ed immagazzinare l’energia fotovoltaica in eccesso D) un aumento di potenza dell’impianto esistente con l’aggiunta di n.3 pannelli (1 kWp in più circa, portando l’impianto a 4,9 kWp) ed infine, E)un sistema di accumulo Tesla Powerwall2 da 13,2 kWh (installato da poco). 

Nella foto a fianco puoi vedere il risultato ottenuto in due giorni di sole consecutivi (11-12 dicembre scorsi). Ma come si può leggere il grafico di produzione a fianco? E come ha utilizzato la sua energia Luciano? Semplicemente in modo ottimale (e totalmente automatico ovviamente). 

Il giorno 11 dicembre l’impianto da 4,9 kWp ha prodotto 20,62 kWh. L’autoconsumo è stato del 65% (13,41 kWh) e l’energia esportata è pari al 35% (e cioè 7,21 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 96% del suo fabbisogno (leggi sotto), acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 13,91 kWh). 

Il giorno 12 dicembre ha prodotto addirittura 22,31 kWh. L’autoconsumo è stato del 74% (16,46 kWh) e l’energia esportata è pari al 26% (e cioè 5,85 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 97% del suo fabbisogno, acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 16,99 kWh). 

Quindi in questi due giorni ha: 1)sfamato energicamente le utenze della sua abitazione 2)riscaldato casa con la pompa di calore (sistema ibrido elettricità/gas) attraverso un sistema di riscaldamento a termosifoni! 3)caricato la batteria d’accumulo da 13,2 kWh, 4)Caricato un accumulo da 100 litri per acqua calda sanitaria. E dopo aver fatto questo ha anche immesso l’energia in eccesso in rete (che gli verrà pagata/rimborsata tramite lo scambio sul posto). 

ATTENZIONE: non tutte le giornate invernali sono così. Capitano giornate cupe, nebbiose, piovose dove di sicuro questi rendimenti non saranno possibili. Ma oggi voglio porre l’attenzione su quello che è possibile realizzare e che qualche anno fa era ritenuto impensabile, alimentare, riscaldare ed immagazzinare tutta l’energia necessaria al sostentamento di un immobile (casa a schiera anni 80) anche a metà dicembre.

Adesso ti chiederai cosa ha speso Luciano per fare questo intervento che gli permette di inseguire/perseguire il suo obbiettivo di non consumare/comperare risorse non autoprodotte. Un impianto come questo è realizzabile anche a costo zero. Cosa significa? Significa sfruttare le agevolazioni fiscali ed il risparmio in bolletta per fare l’impianto senza aver costi iniziali e quindi sfruttando il risparmio per coprire il costo dell’impianto. Se vuoi capire se anche casa tua ha le caratteristiche necessarie per poter realizzare un impianto come quello di Luciano mi puoi chiedere un sopralluogo ed un preventivo gratuito. Ringraziando Luciano per la fiducia accordata auguro a lui ed a tutti i possessori di impianti per il risparmio energetico “buon sole”!

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RENDIMENTI DI FOTOVOLTAICO E TESLA POWERWALL2: A NOVEMBRE 45,73%

Ed anche il mese di novembre è finito. Ed arriva puntuale il report mensile che stavi aspettando. Quali novità ci riserverà l’approfondimento numerico su produzione fotovoltaica ed accumulo per il mese appena passato? Come sempre cerchiamo di analizzare punto per punto la situazione.

1)NUOVI PARAMETRI DI ANALISI. Ho inserito nello schema alcune nuove voci affinché si possano meglio interpretare i dati numerici ed affinché sia per me possibile aggiungere il numero  di impianti monitorati. Ho pertanto inserito a)la data dalla quale ogni singolo impianto è monitorato tramite report mensile b)la percentuale media annua raggiunta da ogni impianto (ovviamente la media è riferita ai mesi dal quale l’impianto è monitorato e non a tutto l’anno solare. c)delle specifiche/note che possono aiutare a capire per quale motivo ci possano essere grosse differenze di consumo e di percentuale di autosufficienza anche a parità di grandezza d’impianto fotovoltaico

2)NUMERO IMPIANTI MONITORATI. Ad oggi gli utenti (residenziali) che hanno dato il consenso alla privacy per il monitoraggio degli impianti sono 22.

3)NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI. Dal report si evidenzia che il mese di novembre 2018 è lo spartiacque tra l’estate e l’inverno. Quest’anno abbiamo avuto un’estate prolungata con temperature miti e giornate soleggiate anche nel mese di ottobre. Novembre invece è stato molto piovoso.

4) IL PRIMO FREDDO INTENSO: ACCENSIONE DEL RISCALDAMENTO A PIENO REGIME. Nelle case sono stati accesi gli impianti di riscaldamento. Pertanto a)nelle case con riscaldamento a gas probabilmente non si utilizzano più gli split dell’aria condizionata in pompa di calore (riducendo i consumi elettrici di ottobre) ma b) le case che hanno pompa di calore o sistema ibrido hanno ovviamente aumentato di molto i consumi.

5) MENO ORE DI LUCE E MINORE INTENSITA’. Nel mese di novembre l’arco solare è ancora più basso nel cielo rispetto al mese precedente. Oltre alla minor potenza/intensità,  sono minori il numero di ore 10,26 (media nord Italia al 31 ottobre) contro le 9.21 ore (media nord Italia al 30 novembre)

CONCLUSIONI:

A) Sto cercando di rendere sempre più fruibile il report inserendo nuove voci e parametri che possano aiutare ad orientarsi nella scelta coloro che stanno pensando ad un sistema di accumulo.

B) Nonostante tutta la buona volontà non possiamo fare miracoli. Il limite in questo mese (al nord Italia) è l’incidenza del sole sui pannelli. Pertanto ci sono giornate in cui il sistema d’accumulo da 13,2 kWh non viene sfruttato a pieno.

C) Nei 22 impianti monitorati la resa del 45,73% di media è stata data per il 24,59 dal solare fotovoltaico e per il 21,14 dall’accumulo. Pertanto l’accumulo ha un peso sul risparmio da energie rinnovabili quasi del 50% nonostante l’energia che gli sia stata fornita sia molto poca.

Ogni contributo/commento costruttivo ed inerente l’analisi è ben accetto ed è possibile inserirlo qui sotto.

Per chi desidera un preventivo d’intervento per un fotovoltaico con accumulo o anche solo per l’accumulo, questi sono i miei riferimenti. 

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Se invece vuoi vedere i report precedenti, puoi leggere i dati del mese di maggiogiugno, luglio ed agosto, settembre  ed ottobre (2018)

TESLA POWERWALL2 : FACCIAMO IL PUNTO A DUE ANNI ESATTI DALLA PRESENTAZIONE

Tesla Powerwall2 due anni dopo. Ripercorriamone il percorso ad un biennio dall’annuncio.

La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno i primi di novembre del 2016. Ed arrivò da un mio cliente che si era imbattuto nel tweet dell’uscita del pw2 da parte di Elon Musk. Eh sì perché lui comunica così. E non fa preamboli. In Italia avevamo appena imparato ad installare il powerwall e lui annunciava il powerwall2. 

In Italia non c’era stata nessuna informazione, nessun articolo. Per avere delle info avevo dovuto tradurre quello che arrivava dalla stampa americana. L’annuncio iniziale ovviamente mandò il settore in subbuglio. Soprattutto per alcuni motivi.

1)Tesla decideva di tagliare i distributori e di affidarsi direttamente agli installatori certificati tagliando quelli che sul primo prodotto avevano lavorato male o che non avevano fatto numeri di rilievo.

2)Tesla immetteva sul mercato un prodotto con il doppio della capacità del precedente ad un prezzo molto vantaggioso rispetto alla concorrenza.

3)Tesla decideva di permettere (come per il mercato americano), l’acquisto on line del sistema di accumulo pubblicandone quindi il prezzo (non tenendo però conto della diversità tra le modalità d’acquisto italiane e statunitensi nonché delle modalità di pagamento come il bonifico per detrazione presenti in Italia). Sono sicuro che di sistemi di accumulo tramite il sito ne sono stati venduti molto pochi. Di certo però questo ha permesso a chi si voleva informare a fondo di conoscere prodotto e prezzo e quindi di non incappare in fregature.

Le informazioni (vere o meno) si susseguivano. Il tam tam mediatico permetteva a Tesla di non investire risorse in marketing e di far sì che fosse la rete a riprendere, rilanciare, approfondire, sviscerare tutto quello che del Powerwall2 usciva. 

A dicembre la presentazione ufficiale a Milano ed altre indiscrezioni sul prodotto con le prime modifiche (da DC ad AC) 

Come per ogni cosa nuova cresceva l’attesa per il prodotto. Gli ordini si susseguivano ma le spedizioni non partivano (inizialmente le prime installazioni in Italia erano previste per febbraio 2017). E finalmente a luglio 2018 viene installata la prima.  Qui puoi anche vedere e sentire l’intervista a Roberto, il primo nostro cliente ad averla ricevuta in veneto .

Da quel momento di Powerwall2 ne abbiamo consegnati ed installati veramente tanti. Alcuni dei miei clienti mi hanno dato il consenso per il monitoraggio della batteria da remoto. E mensilmente tramite i dati che rilevo dalle app di questi accumuli mi prodigo per fornire un database dei risultati che si possono ottenere con diverse potenze fotovoltaiche installate. Qui puoi vedere tutti i report fin qui realizzati (da maggio 2017 ad ottobre 2017) maggiogiugno, luglio  agosto settembre ed ottobre.

Ricordo a tutti coloro che desiderano installare un sistema di accumulo su un impianto fotovoltaico esistente (tranne che per impianti del primo conto energia), che è possibile chiedermi un preventivo direttamente qui. Ordinando il sistema in questi giorni (3 novembre), siamo in grado di garantire consegna ed installazione entro il mese di dicembre 2018 e pertanto di poter usufruire del primo rimborso fiscale già a luglio 2019)

Se vuoi vedere alcune interviste dei clienti che hanno già installato un sistema di accumulo Tesla Powerwall 2, puoi vedere, oltre a quella di Roberto, quella di Gianluca, quella di Ramiro Qui invece puoi vedere tutte le altre testimonianze dei miei clienti che hanno deciso di raccontare la loro storia e di “metterci la faccia”

 

 

 

TESLA POWERWALL2: I RENDIMENTI DI SETTEMBRE 2018

97,89% di autosufficienza energetica. Questa è la media realizzata da 19 impianti con accumulo installati in zone diverse del nord Italia (Veneto-Lombardia- Emilia Romagna- Piemonte)

Questo mese gli impianti monitorati sono 19 (tutti miei clienti ovviamente). Come da previsione (agosto 2018), i rendimenti degli impianti sono ancora molto alti, anche in caso di “accoppiamento” del sistema di accumulo con un impianto fotovoltaico di modeste dimensioni. Da un lato le più miti temperature settembrine hanno permesso di utilizzare meno gli impianti di climatizzazione e pertanto di diminuire i consumi. Dall’altro, il sole settembrino è ancora piuttosto alto nel cielo e ci permette di produrre energia elettrica in abbondanza.

Se vuoi fare un confronto tra i rendimenti del mese di settembre ed i mesi precedenti,  puoi leggere i dati del mese di maggiogiugno, luglio ed agosto (2018)

Dell’analisi di settembre vi segnalo alcune cose.

1)Ho corretto per difetto il risultato dell’impianto n. 14 che dava come risultato (vedi foto) 100%. E’ un arrotondamento che viene fatto dal sistema di monitoraggio sopra il 99,5. Pertanto essendoci stato un minimo consumo (1,8 kWh) ho preferito mettere 99%.

2)Tutti gli impianti fotovoltaici anche per il mese di settembre hanno prodotto molto più dell’utilizzato e pertanto sono riusciti a riempire in modo continuativo il powerwall2 di Tesla.

3)E’ sempre buona norma (soprattutto per i prossimi mesi dove gli impianti produrranno ogni giorno meno kWh) auto/consumare il più possibile di giorno e diminuire i consumi serali (ovviamente è un’indicazione per un utilizzo sempre migliore). Questo permette di avere un’autonomia elevata anche nei giorni di maltempo laddove l’impianto ha una produzione limitata. Nei casi in cui questo non è possibile il sistema di accumulo ha provveduto sopperendo al mancato consumo diurno e coprendo grosse fette di consumo serale (es soprattutto impianti n. 2-14-18).  Con un sistema di accumulo di capacità più limitata sicuramente questo sarebbe stato molto difficile.

4)Gli unici impianti che hanno acquistato più energia della media (5-17) sono impianti sottodimensionati rispetto al consumo del nucleo famigliare. In entrambi i casi si tratta di impianti incentivati (con 8/10 anni di vita) che hanno ricoperto tutta la superficie di tetto utile disponibile.

Quindi, in conclusione, il sistema di accumulo Powerwall2 di Tesla anche per il mese di settembre 2018 rileva sui 19 impianti monitorati una media di autosufficienza energetica del 97,89%.
Questi dati sono impressionanti !

E’ plausibile attendersi che queste percentuali andranno calando nei prossimi mesi per via della minor produzione degli impianti (meno ore di luce, più giornate incerte, nebbie, smog cittadino). Intanto continuerò a tenere monitorata la situazione ed a produrre mensilmente quest’analisi.

Se vuoi un preventivo per un sistema di accumulo (con o senza impianto fotovoltaico) mi puoi scrivere o chiamare a questi contatti. Se invece vuoi essere sicuro di non perderti tutti le novità del settore e le analisi mensili iscriviti in alto a destra nell’apposita stringa. Basta mettere nome e mail (riceverai conferma via mail).

Sei curioso di sapere quali e quante consulenze faccio? Nessun segreto, qui puoi vedere le fotografie degli impianti realizzati da gennaio 2017 ad oggi.

E per caso vuoi sapere se i miei clienti sono soddisfatti del lavoro fatto e dei risultati di risparmio concreti che si possono ottenere, ti invito a guardare le video testimonianze dei miei clienti che hanno deciso di metterci la faccia ed il nome e cognome. 

Buona produzione di energia pulita (e gratuita) a tutti !

CREDI ANCORA CHE IL FOTOVOLTAICO L’INVERNO NON FUNZIONI ?

Sei ancora convinto che l’impianto fotovoltaico d’inverno non funzioni? Oggi ho deciso di mostrarti punto per punto le varie obiezioni che genericamente, quotidianamente sento nel mio lavoro. E poi ho deciso di mostrarti i risultati reali che puoi ottenere con un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato e scelto.

Il risultato ottenuto oggi domenica 25 febbraio 2018 da un impianto fotovoltaico da 4,5 kWp con un accumulo Tesla Powerwall 2 da 13,2 kWh

Tutti detrattori del fotovoltaico  ti hanno sempre detto che:

1)l’impianto fotovoltaico ti permette di avere energia solo di giorno

2)la tecnologia fotovoltaica ha la sua massima produzione da marzo ad ottobre

3)l’impianto fotovoltaico produce molto di più di quello che ti serve durante il giorno

4)che l’impianto fotovoltaico costa un “botto di soldi” (e sai quante bollette ci paghi?)

Bene, tutti argomenti  che presi singolarmente e spiegati solo con le chiacchiere da bar possono avere un fondo di verità. Ma quali sono i luoghi comuni e le obiezioni che riportano  le persone ? (anche di fronte a dei dati concreti e tangibili?)  Le tesi e le frasi sono varie ma si possono così sintetizzare  “mi hanno detto che” oppure “ho letto su internet che …” oppure ancora “un mio conoscente che lo ha mia ha detto che se tornasse indietro non lo rifarebbe”  o l’evergreen “ma adesso non ci sono più gli incentivi, lo dovevo fare anni fa, ormai adesso …”

Le possibilità sono tre. O ci sono molti folli in giro (quelli che hanno capito la portata di questa tecnologia e del risparmio energetico ed economico che la stessa comporta) oppure chi propone l’impianto fotovoltaico è proprio un grande ammaliatore. Io opterei per la terza possibilità che è la seguente.

La differenza tra qualcosa che funziona e qualcosa che non funziona sta tutta nella competenza di chi ti consiglia, nel materiale che scegli e nell’azienda alla quale ti affidi.  Personalmente prediligo che a parlare per me siano gli impianti realizzati, le referenze che settimanalmente arrivano e i grazie sinceri delle Famiglie che quotidianamente incontro.

Ma poiché la fiducia è una bella cosa ma è pur sempre un’arma a doppio taglio anche oggi (come sempre) vi porto un po’ di dati a supporto di quello che dico. Oggi mi stavo scrivendo con Andrei, un potenziale cliente di Ravenna al quale sto facendo una consulenza. Andrei ha l’esigenza di installare un impianto fotovoltaico con accumulo. E’ un investimento che desidera fare per la casa che ha appena comperato. Desidera con l’impianto integrare il riscaldamento a gas con le pompe di calore dei condizionatori. Parlando con lui ho pensato bene di vedere nel concreto, anche in questi giorni di tempo incerto quanta potenza poteva dare un impianto fotovoltaico di grandezza similare a quella che abbiamo ipotizzato di installare sulla casa di Andrei.

Sei ancora convinto che l’inverno l’abbinata fotovoltaico più accumulo non funzioni? Questo è il risultato di autosufficienza energetica ottenuto con un impianto fotovoltaico da 4,5 kwp (del 2012) abbinato ad una Tesla Powerwall2. Il tutto installato in provincia di Padova.

E, come sempre dico a chi si affida alla mia consulenza: Le parole sono una cosa. Possono essere anche reali. Ma i dati, quelli derivanti da un monitoraggio ufficiale sono talmente concreti e dettagliati che non possono lasciare adito a dubbi.

Quindi, in una giornata come oggi 25 febbraio 2018, con il poco solo presente in quel di Padova, cosa può produrre e cosa può alimentare un impianto fotovoltaico? Il dato lo vedete nello screenshoot qui a fianco.

98% di autonomia ottenuta! Di cui solo il 33% dato dall’impianto fotovoltaico e ben il 65% dato dalla batteria d’accumulo.

Ed allora qualcuno potrebbe pure dire: “beh, ma oggi non era proprio una giornata pessima. Invernale sì, non di pieno sole, ma non pessima. ” E giusto per bloccare sul nascere anche i più scettici ho deciso di verificare anche l’andamento dello stesso impianto dal primo gennaio ad oggi. Bene, 80% di autoproduzione. Con il 37% dall’impianto fotovoltaico e con il 43% dato dal sistema di accumulo (in questo caso il Powerwall 2 di Tesla).

Quindi, cosa si deduce da questi dati? Che l’impianto fotovoltaico è vero, d’inverno produce meno che d’estate. E non credo tu credessi il contrario. Che il sistema di accumulo pur essendo da 13,2 kWh si ricarica anche l’inverno ed anzi, proprio per la sua grande capacità permette di essere un polmone ampio e  conferma di funzionare bene anche di giorno quando la sola produzione dell’impianto fotovoltaico non sarebbe sufficiente.

Ora, se mi chiedi di essere energeticamente totalmente auto sufficiente per tutto l’inverno e con un impianto da 4 kWh, quello che ti dico è assolutamente no. Ma credo che l’80% di autonomia energetica nei mesi di gennaio e febbraio significhino che di kWh in un anno ne comprerai proprio pochi e soprattutto che l’impianto sta facendo il suo dovere e sta trasformando tutti ma proprio tutti i raggi che riceve in energia pulita!

Con buona pace dei vari gestori e con buona pace della tua coscienza che sa perfettamente che consumando la tua energia pulita non solo risparmi dei soldi ma contribuisci ad una riduzione drastica, doverosa e vitale di CO2 in atmosfera. E scusami se è poco.

Come sempre sono a disposizione di tutti, nei commenti sotto o tramite i miei contatti. 

Se vuoi sapere tutti i miti ed i falsi miti sui sistemi di accumulo puoi leggere questo articolo pubblicato nei giorni scorsi