Questo post è un po’ differente dal solito perché non prevede un’analisi tecnica o un approfondimento di un determinato sistema o prodotto.
Vuole pertanto essere occasione di informazione e di aiuto a quelle famiglie che sono in difficoltà con il pagamento delle bollette. Esiste infatti per il 2018 il bonus luce per risparmiare sull’energia elettrica. Si tratta di uno sconto applicato sulla bolletta della luce delle famiglie meno abbienti e numerose. Il bonus è attivo da parte dell’Autorità per l’energia elettrica.
REQUISITI – Il bonus è previsto per le famiglie con ISEE non superiore a 8.107,5 euro o per famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) con ISEE non superiore a 20mila euro. Ogni nucleo che abbia i requisiti può richiedere sia il bonus per la fornitura elettrica che per la fornitura gas.
DISAGIO FISICO – Se inoltre in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute – che possiede i requisiti per il bonus per disagio fisico – la famiglia può richiedere anche questa agevolazione con l’apposito modello da scaricare dal sito dell’Autorità per l’energia elettrica.
COME SI RICHIEDE – La domanda va presentata presso il Comune di residenza o presso un ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane) utilizzando i moduli.
BOLLETTA – E’ inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni che si trovano in bolletta o nel contratto di fornitura: il codice POD, identificativo del punto di consegna dell’energia composto da lettere e numeri e che inizia con IT (identifica in modo certo il punto in cui l’energia viene consegnata al cliente finale) e la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Nella speranza questa info possa essere stata utile a qualche famiglia in difficoltà.
Se invece non hai i requisiti di cui sopra, l’unica soluzione per te è razionalizzare i consumi ed autoprodurti l’energia necessaria. E lo puoi fare senza spendere un euro in più di quanto attualmente tu stia spendendo. Non ci credi? Contattami che te lo dimostro.
La legge di bilancio conferma le detrazioni fiscali del 50% e del 65% per l’anno 2017.
Le detrazioni fiscali per l’anno 2017. 50% per la ristrutturazione edilizia (fotovoltaico ed accumulo) e 65% per la riqualificazione energetica (pompe di calore per riscaldamento e sistemi ibridi gas elettrico)
E’ stata approvata nei giorni scorsi in via definitiva da entrambi i rami del Parlamento, la legge di Bilancio 2017. Al suo interno vengono confermate le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica, che sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2017. Le agevolazioni Irpef del 50%, applicabili anche alle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di storage (batterie d’accumulo), saranno ammissibili nell’anno 2017, fino ad un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e possono essere recuperate in 10 quote annuali. Le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica di singole unità immobiliari sono agevolate con la detrazione Irpef del 65% da suddividere (anch’esse) in 10 rate annuali. Per quanto riguarda invece gli interventi di efficienza energetica realizzati nelle parti comuni degli edifici condominiali, il testo della legge dispone la proroga al 31 dicembre 2021 della detrazione. In questo caso il bonus fiscale può raggiungere anche il 75% qualora gli interventi siano di ampia portata e consentano di migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva. La detrazione si applica su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Riepilogando:
1)detrazione fiscale del 50% in 10 anni e cioè 5% all’anno (ristrutturazione edilizia) per fotovoltaico e batterie d’accumulo (con scadenza 31/12/17) e con un massimale di 96.000 per unità abitativa 2)detrazione fiscale del 65% in 10 anni e cioè 6,5% all’anno (riqualificazione energetica) per sostituzione di vecchie caldaie con sistemi di nuova generazione quali caldaie a condensazione, pompe di calore sistemi ibridi
3)detrazione fiscale fino al 75% per interventi volti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva dei condomini (massimale 40.000 euro per unità abitativa)
Rimaniamo solo in attesa della pubblicazione in gazzetta ufficiale. (Ma a questo punto è solo una formalità).
L’aumento della bolletta di luglio sarà di 70 euro. Non sono consumi. E’ il canone RAI !!!
E’ in arrivo nella bolletta di luglio la prima “rata” del canone rai 2016. Lo dico per evitare spaventi a chi ha un impianto e vede un aumento sostanzioso rispetto al solito risparmio. Sarà comunque sufficiente guardare le voci di costo per verificare. (con l’occasione se non sai come si legge una bolletta elettrica clicca qui).
Un esempio di come sarà la bolletta che riceverete a fine luglio 2016 con inclusi i 70 euro di canone Rai da pagare
Facciamo un passo indietro in modo che questo articolo sia utile anche a chi ancora non ha avuto modo di registrare quest’informazione. L’articolo 1 della Legge di stabilità 2016 ha fissato l’abbonamento annuo alla televisione per uso privato per l’anno 2016 a 100 euro complessivi (divisi in 92,18 € di canone 3,69 € di Iva e 4,13 di tassa di concessione governativa) e ha introdotto una nuova modalità di riscossione del canone mediante addebito sulle fatture per la fornitura di energia elettrica. Questa mossa servirà ad incassare tutti i canoni che prima venivano “evasi” e parte dal presupposto che nel 2016, se esiste un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica si presume la detenzione di un apparecchio televisivo, che costituisce presupposto dell’obbligo di pagamento del canone (onestamente, pur essendo infastidito anche da questo balzello, il ragionamento non fa una piega).
Attenti al canone nella bolletta di luglio
Dicevo che nella bolletta di luglio ci sarà un sostanziale aumento perché per il 2016, primo anno di adozione della nuova modalità di riscossione della tassa, nella prima fattura emessa successivamente al 1° luglio 2016 sono cumulativamente addebitate tutte le rate scadute nell’anno in corso, per un totale di 70 euro, mentre le successive rate saranno di 10 euro/mese.
E’ ovvio che, anche con un impianto fotovoltaico con batteria d’accumulo, nulla è possibile fare per eliminare tale costo (se non essere senza tv).
Prendo spunto da una domanda di un lettore del blog (Luca) che mi chiede cosa sia il COP e come questo coefficiente incida ed influisca sulla scelta corretta della pompa di calore (in questo caso).
In maniera più semplice possibile, partiamo dalla base. Cos’è la pompa di calore. E’ un sistema in grado di trasferire calore da un corpo più freddo (sorgente) ad un corpo a temperatura più alta. In sostanza viene invertito il normale processo per cui in natura il calore fluisce da un corpo più caldo ad uno più freddo (possiamo assimilare il funzionamento ad un frigorifero ma al contrario, ed infatti lo stesso principio funziona per il refrigeramento).
Sappiamo che ogni volta che l’energia viene trasformata o trasferita abbiamo una dispersione. Inoltre, perché vi sia questo trasferimento di calore, il sistema ha bisogno di energia, generalmente elettrica. Ma quanta energia serve al processo? Come la quantifico? E come faccio a sapere se il sistema è performante?
Bene. Allora cos’è il COP.? L’acronimo sta per “Coefficient of Performance” ed èdato dal rapporto tra la potenza o energia termica che esce dal sistema e l’energia che è necessaria al sistema stesso per farla funzionare. Quindi in maniera ancora più semplice, una pompa di calore con COP=5 che consuma 1 kW elettrico genera 5 kW termici (per approfondire matematicamente l’argomento potete leggere qui, io non me ne occuperò ovviamente).
funzionamento della pompa di calore e della caldaia a doppia condensazione in funzione della temperatura esterna. Massimo comfort e massimo risparmio
Bisogna però tenere presente che il COP varia in funzione dell’efficienza della macchina e della temperatura di partenza e di arrivo. Pertanto, in alcuni casi deve essere ben valutato il coefficiente di performance non in modalità standard (di laboratorio) ma nelle reali condizioni di utilizzo (e questo ambia da situazione a situazione, posizione geografica, altezza sul livello del mare, percentuale di umidità etc… ) Di certo a parità di condizioni, maggiore è il C.O.P., maggiore sarà la resa del sistema. Se ad esempio analizziamo il funzionamento ed il rendimento di una normale pompa di calore aria/aria, cioè un condizionatore split utilizzato per riscaldare ci accorgiamo che più bassa è la temperatura dell’aria esterna e meno efficiente sarà la pompa di calore. Al di sotto di una certa temperatura esterna (tipicamente sotto i 0°) non conviene utilizzare il condizionatore perchè il COP è quasi pari a 1. (a causa della bassa performance del sistema nonché a causa del cosiddetto effetto sbrinamento del motore esterno).
Sistema ibrido Rotex Daikin. Pompa di calore per riscaldamento (ed per alcuni modelli raffreddamento) e caldaia ibrida a doppia condensazione.
Quando il coefficiente di performance si riduce è conveniente utilizzare una caldaia a gas che riesce a raggiungere alte temperature velocemente ed indipendentemente dalla temperatura esterna. In pratica, se il gas è risulta essere meno costoso della corrente elettrica (a meno che la corrente elettrica non sia gratis e se ne abbia in abbondanza conviene passare dal sistema in pompa di calore al sistema a gas. Per questo motivo (e lo potete leggere qui) per situazioni di case già esistenti che hanno l’allaccio al gas, il mio consiglio è quello di valutare un sistema ibrido che permetta di utilizzare la pompa di calore fin quando conveniente e poi di integrare con una soluzione altamente tecnologica (caldaia a doppia condensazione) a gas. E come faccio a valutare quando convenga passare da un sistema all’altro? Non ti preoccupare. Questi sistemi innovativi elaborano attraverso un algoritmo matematico tutte le informazioni che giungono dal sistema e passa autonomamente ad utilizzare il sistema più performante sia a livello comfort che per quanto concerne il risparmio. Bello ehhh???
Vediamo altri acronimi che possono essere utili a capire quale prodotto faccia al caso mio.
S.COP= Seasonal COP. Indica la media stagionale del COP, cioè come il sistema si comporta mediamente in tutto l’anno. EER= Energy Efficiency Ratio: è la stessa cosa del COP ma per il raffrescamento. S.EER= in modo analogo al C.O.P. è l’EER medio stagionale.
Queste poche e semplici informazioni vogliono essere uno spunto di riflessione, nulla di più. Perché il mio consiglio come sempre è quello di affidarti a persone (i consulenti) che siano in grado in ogni situazione di trovare la soluzione migliore in termini di costi/benefici e che ti garantiscano attraverso la “certificazione del risparmio” quello che è il risultato che si andrà ad ottenere sia a livello di comfort che di risparmio.
Per capire il valore di un prodotto si devono valutare i risultati “garantiti” che lo stesso porta con sé.
PS: Ti lascio con un problemino matematico. Conviene comperare un prodotto che costa 5 e che mi fa risparmiare 1 ogni anno per 10 anni o mi conviene acquistare un prodotto che costa 7 ma che mi fa risparmiare 2 ogni anno per 10 anni? A te la riflessione …
PS2: Per tutto il 2016 su questi sistemi c’è il 65% di detrazione fiscale. Le tasse le paghi? Sì? Allora approfittane per fartene restituire un bel po’ visto che più della metà dell’impianto te la ripaga lo stato!
Confermate le due aliquote del 65% per le opere di riqualificazione energetica e del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia
Dalla bozza della legge di stabilità paiono confermati (e cioè prorogati) gli incentivi già in vigore sia per il solare termico (65%) che per il fotovoltaico (50%).
Sperando ovviamente che la bozza non sia stravolta nell’iter politico e che pertanto non vi siano spiacevoli sorprese del “ventotto dicembre” (come si dice nel settore…)
Notizia positiva quindi, per tutto il comparto delle energie rinnovabili e soprattutto per chi sta pensando o sta acquistando un impianto ed aveva paura di non poter usufruire degli incentivi fiscali.
aumentare la classe energetica della propria abitazione significa risparmiare, avere un comfort maggiore e ridurre le emissioni di Co2 in atmosfera
Ai miei clienti che si sono attrezzati per fare l’intervento ora in autunno 2015, ho consigliato di accelerare in modo da poter utilizzare già il primo bonus del 5% o del 6,5% già nella prossima dichiarazione dei redditi (essendo l’acquisto riferito all’anno 2015 e quindi detraibile già nella dichiarazione di giugno 2016).
Quindi, se sei pronto, procedi ed inizia a risparmiare da subito con gli impianti per il risparmio energetico.