DECRETO CRESCITA, BONUS 110%: CI SIAMO QUASI

Il 2020 sarà sicuramente un anno da ricordare (nel bene e nel male) per diverse cose. Innanzitutto come l’anno della pandemia del Covid-19 (male) e (speriamo) sia ricordato anche per la “svolta energetica” (o forse l’inizio della svolta energetica) dovuta alla forte spinta che si è voluto dare con il “Decreto Rilancio”.

La norma è sicuramente complessa. La burocrazia che ne consegue lo è ancor di più. Ed è per questo che in questi ultimi mesi non ho aggiornato il blog in merito. Inutile continuare a rincorrere le voci, le mezze voci, le comunicazioni, le fake news, le risposte “vaghe” dell’agenzia delle entrate, quelle interpretanti degli esperti delle riviste di settore “il sole in primis”. Siamo arrivati al punto che addirittura i Senatori ed i Ministri pubblicano su Facebook risposte ai quesiti o rispondono direttamente alle domande dei Cittadini. E se da un lato questo è molto bello perché fa sentire le persone “ascoltate” e più vicine ai centri di potere, allo stesso tempo genera confusione. Basta una parola, un caso mal interpretato per creare un volano di commenti, condivisioni, false piste.

Quindi, il consiglio che sto dando a tutti i miei clienti, sia quelli che già hanno intrapreso la strada del risparmio energetico, sia quelli che la vorrebbero percorrere oggi tutto d’un fiato cogliendo un’opportunità unica, è quello di “attendere con calma e di iniziare a lavorare con i professionisti”. Perché i passi da compiere sono molti.

1)Si deve verificare che sussistano le caratteristiche normative specifiche dell’immobile e della persona che su quell’immobile detiene un diritto per aver accesso al bonus. Sì perché il bonus sostanzialmente è possibile grazie ad un mix di requisiti dell’immobile e del proprietario (o l’avente diritto). Essendo tantissimi i casi in questione è inutile scriverli tutti qui. Va fatta un’analisi su ogni situazione specifica (e in alcuni casi si deve comunque attendere risposta agli interpelli fatti per avere conferma sulla specifica fattispecie).

2)si deve verificare che l’immobile abbia le caratteristiche per poter ospitare determinati impianti. (Quindi, ad esempio, non è detto che casa vostra possa ospitare un sistema di climatizzazione invernale in sola pompa di calore e quindi che possa diventare casa no gas!). Per farlo basta un sopralluogo ed una prima analisi energetica. Perché se è vero che si può avere un impianto gratis, è anche vero che la scelta deve essere fatta predicendo gli effettivi vantaggi economici che in bolletta si potranno ottenere. Dovete rendervi conto che alcuni immobili molto datati o vengono efficientati in maniera pesante o non potranno usufruire di alcune tecnologie a risparmio energetico. Tanto per capirci, con un esempio terra terra, è inutile mettere il motore di una Ferrari su una Panda! Non potrà mai funzionare bene!

3)si deve fare un APE (attestato di prestazione energetica) che fotografi lo stato attuale dell’immobile. Ed è importante che chi redige l’ape abbia ben chiaro quali sono gli interventi che il cliente vuole/può realizzare per ottenere il famoso “salto delle due classi”. Quindi è importante che l’ape sia realizzato in collaborazione con l’azienda alla quale poi volete affidare i lavori. Nell’ape è infatti possibile indicare la “lista della spesa” degli interventi che porteranno a fare il salto. Più la lista è precisa e dettagliata meno problematiche ci saranno nella realizzazione del progetto. PS: ho visto persone farsi fare l’ape al telefono senza un sopralluogo e senza vedere l’immobile! Non esiste, non serve e se io devo prendere in mano il lavoro l’ape lo faccio rifare di sicuro perché partire con una base sbagliata significa invalidare l’intero progetto.

4)ci si deve accordare con l’azienda che esegue i lavori sui materiali e sulle modalità operative (almeno a grandi linee). Le aziende serie fanno gratuitamente la fase iniziale (sopralluogo, consulenza ed ape), per darvi la certezza del risultato. Il business non deve essere vendere un ape! Lo fanno a spese loro per sapere se su casa tua è applicabile la norma. E’ normale che fatto questo ed ottenuto la garanzia di poter fare il salto delle due classi energetiche, l’azienda si aspetta di avere l’incarico. Se poi l’azienda ti offre lo sconto in fattura è anche più che ovvio.

5)cauzione richiesta a seguito di tutto ciò? Giusto !!! Le aziende chiedono una cauzione confirmataria che verrà restituita al momento dell’effettiva cessione del credito da parte Tua? E’ normale ed è anche giusto. Se vuoi che ti vengano riservati i materiali migliori deve essere così. Ricordati che tutti oggi vogliono approfittare di questa “golosa”opportunità. E pertanto non sarà difficile prevedere che per alcuni materiali ci sarà scarsità. Al contempo le aziende serie sanno che non potranno rispondere a tutte le richieste che riceveranno. Pertanto è importante che il cliente possa fare la sua “prenotazione” d’intervento (che va scadenziata mettendo un termine, ad esempio “lavori da effettuare entro 6 mesi dalla firma del contratto”).

Alcuni consigli:

A) si deve avere un po’ di pazienza. Le aziende che fanno lo sconto in fattura sono oberate di richieste di documenti, certificazioni, asseverazioni, capitolati. Quindi può capitare che durante l’iter, almeno nella fase iniziale, vi chiedano integrazione di documenti. Si sta “tracciando la rotta” di un qualcosa che sta nascendo e che non ha precedenti. Solo 6 mesi fa era impensabile poter immaginare ad un’opportunità come quella odierna.

B) affidatevi a professionisti ed ad aziende “specifiche” per i lavori.

C) non chiedetemi di effettuare consulenze al di fuori del veneto. Al momento abbiamo già difficoltà a rispondere a tutte le richieste del territorio più vicino geograficamente a noi. Non abbiatene a male ;). (se Ti serve qualche consiglio basta commentare e cercherò di aiutare nel limite del possibile tutti).

In questo articolo che tengo aggiornato puoi leggere le domande più frequenti che mi vengono poste e le relative risposte. Se hai una domanda che non è presente nell’articolo scrivi un commento e cercherò di darti risposta (Se la risposta esiste ;))!

100 IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON 100 POWERWALL2 TESLA A CONFRONTO: 96,57% DI INDIPENDENZA ENERGETICA!

E come diceva il pubblico di Ok il prezzo è giusto, 100, 100, 100! Siamo arrivati a 100 impianti monitorati a confronto. Un lavoro certosino di raccolta dati ed analisi che come puoi immaginare mi richiede ogni mese un discreto impegno di tempo e risorse. E per maggio 2020 la percentuale di indipendenza energetica è del 96,57%.

Come sempre alcune note preliminari per capire bene la tabella con i numeri che trovi sotto

  • Il campione statistico è arrivato ad 100 impianti fotovoltaici (con accumulo), compresi tra una potenza di 2,7 kWp fino ad una potenza di 15,08 kWp (su 2 impianti non sono pervenuti i dati)
  • Tutti gli impianti sono di miei clienti che seguo personalmente 
  • Tutti gli impianti monitorati sono impianti domestici/residenziali 
  • Gli impianti sono tutti installati nel nord Italia
  • Oltre la metà dei sistemi di accumulo monitorati sono stati installati su impianti fotovoltaici già esistenti 
  • In alcuni casi (segnalati nelle note) è stato consigliato anche aumento di potenza dell’impianto fotovoltaico per sfruttare al meglio la capacità del sistema d’accumulo nei mesi invernali 
  • I rendimenti percentuali così come i consumi possono differire molto da impianto ad impianto, anche se di simile potenza e se installato in zona equivalente. Questo perché la differenza è data dal fabbisogno energetico dell’immobileSoprattutto nei mesi invernali o nei mesi freddi, gli immobili totalmente elettrici hanno dei consumi di molto superiori agli immobili alimentati a gas/legna/pellet. Questo ovviamente incide nelle percentuali ed è per questo che ho inserito delle note nell’ultima colonna della tabella per specificare la tipologia di immobile sul quale l’impianto è stato realizzato

Anche se il campione è sempre più ampio ribadisco che è necessario sempre fare una valutazione specifica che permetta di capire quale sia il migliore intervento da realizzare per la propria abitazione. 

Se ti interessano questi dati, ai seguenti link trovi i dati relativi agli anni ed ai mesi scorsi a partire da maggio 2018 (quindi 2 anni esatti di analisi statistiche) maggiogiugnoluglio  agosto, settembre  , ottobre , novembre, e dicembre (2018),  gennaio febbraio  marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembreottobre novembre dicembre (2019) gennaio febbraio marzo  aprile (2020)

Il mio lavoro è proprio questo. Analizzare assieme a Te casa Tua per capire come e dove convenga intervenire. Perché le risorse non sono mai illimitate. Efficientare significa trovare la migliore soluzione che permetta di ottenere il migliore risultato protratto nel tempo investendo minori risorse economiche possibili. Ritengo inoltre che spesso sia molto interessante e funzionale procedere con un sistema scalabile che permetta di elaborare dall’inizio un progetto globale da attuare nel tempo anche con interventi singoli ma integrati/integrabili in base alle risorse disponibili. Questo permette di risparmiare da subito e di reinvestire le risorse risparmiate in ulteriori passi verso l’autosufficienza energetica.

Se vuoi sentire dalla voce diretta dei miei clienti come si sono trovati con la mia consulenza clicca qui e guarda/ascolta le esperienze di chi si è già affidato alla mia consulenza! 

Se vuoi vedere le foto degli ultimi impianti installati clicca qui! 

Se vuoi efficientare casa tua e vuoi una consulenza specifica personalizzata al fine di scegliere il prodotto giusto al prezzo giusto, ti basta scrivermi ad [email protected] o contattarmi telefonicamente al numero 3470899613

DECRETO CRESCITA E BONUS AL 110% A CHI INTERESSA?

“Ma posso davvero avere un impianto gratis? A chi spetta il bonus? Per quali interventi? Posso prenotarmi subito? Dove devo firmare? Quando cominciamo i lavori?”

In questi giorni sono centinaia le telefonate e le mail ricevute per avere informazioni in merito al nuovo Decreto Crescita per quanto concerne il Super Bonus del 110% inerente gli interventi di risparmio energetico. Alla luce di un decreto che è stato pubblicato la settimana scorsa e pertanto definito (salvo regolamenti attuativi ed interpretazioni, vedasi FAQ), vediamo chi può fare cosa. Lo faccio rispondendo alle domande che mi avete fatto. Ogni giorno aggiornerò/correggerò l’articolo con tutte le domande nuove che perverranno e con tutte le precisazioni/interpretazioni che verranno fornite dagli organi preposti. (Potrebbe esserti utile salvare la pagina nei preferiti/segnalibri in modo da poterla consultare anche nei prossimi giorni con i costanti aggiornamenti).

1)D:Ho una casa in montagna da ristrutturare. Posso usufruire dell’incentivo? R: Sì, il decreto ha aperto anche alle seconde case. (con modalità diverse a seconda che sia individuata come “autonoma” o in condominio)

2)D:Ho il fotovoltaico, Posso mettere la batteria d’accumulo ed usufruire del bonus 110? R:No, innanzitutto non puoi mettere solo la batteria. Puoi fare anche la batteria se dimostri di fare interventi che migliorino il tuo immobile di 2 classi energetiche (secondo due filoni principali vedi prossima domanda). Inoltre al momento non è però ancora chiaro se la batteria d’accumulo su impianto esistente si possa portare in detrazione. E nemmeno se lo si possa fare con un ampliamento. (stiamo attendendo delucidazioni (alla data odierna 25 settembre 2020)

3)D:Quali interventi sono contemplati per migliorare di due classi energetiche l’immobile? R: Devi mettere mano o all’involucro (cappotto) o al sistema di riscaldamento invernale (caldaia). Gli ulteriori interventi che farai concorreranno alla miglioria delle due classi ma uno dei due interventi di cui sopra è propedeutico agli altri lavori.

4)D:Ho fatto i lavori ed i relativi pagamenti a gennaio 2020. Posso l’anno prossimo portarli in detrazione al 110%? R:No, perché fanno fede i pagamenti che devono essere successivi al 1 luglio 2020 (i lavori in realtà è possibile iniziarli anche prima. Il punto sta nel trovare l’azienda che senza regole ben definite e senza acconto inizia a lavorare per te).

5)D:Come funziona la detrazione fiscale del 110%? R: Se spendi 30.000 Euro Lo stato ti restituisce in irpef 33.000 euro in 5 anni (cioè 6600 euro/anno)

6)D:Quali sono i limiti di spesa? R:Ti faccio un esempio perché poi il tutto va visto sempre nello specifico. Decidi di mettere mano alla tua caldaia che è obsoleta e decidi di installare un sistema ibrido o solo in pompa di calore. Hai uno spazio di spesa di 30.000 euro (che riguarda diversi interventi. In realtà il massimale per la sola pompa di calore è ben più basso). Decidi di aggiungere anche il fotovoltaico? Hai uno spazio di spesa di 48.000 euro. Vuoi mettere anche la batteria? Hai un plafond di altri 48.000 euro con la possibilità di spendere fino a max 1000 euro al kWh di accumulo. Quindi hai 96.000 euro da spendere per fotovoltaico ed accumulo. Ovviamente va ricordato che il limite tecnico da parte del gestore per avere un allaccio in monofase è di 6 Kw di potenza di inverter fotovoltaico. Per potenze superiori c’è la necessità di cambiare il contatore da monofase a trifase e di adeguare il quadro elettrico con la divisione dei carichi della casa.

7)D: Posso installare solo fotovoltaico ed accumulo senza intervenire su cappotto e caldaia/pompa di calore ed avere il bonus del 110% R: No, come per la batteria (vedi domanda 2).

8)D: Lorenzo, intanto mettiamo il fotovoltaico poi si vedrà. R: Il fotovoltiaco lo possiamo anche mettere. Sappi però che la detrazione sarà del 50% se non rispetti gli altri interventi previsti (cioè se installi solo il fotovoltaico o fotovoltaico con accumulo (vedi domanda 2 e 7). Inoltre mettere solo il fotovoltaico significa aumentare “adesso” la tua classe energetica. Potrebbe pertanto essere un boomerang pericoloso! Se vuoi accedere al 110 attendi anche a fare il fotovoltaico.

9) D: Lorenzo, abito in una villetta a schiera, posso usufruire del superbonus? R: Sì, la norma è stata estesa anche a case a schiera e bifamiliari o trifamiliari, a patto che abbiano un accesso autonomo su strada ad uso pubblico (sono pertanto esclusi al momento i residence e le schiere che hanno un unico accesso condominiale con cancello carrabile o pedonale).

10) D:Come faccio ad essere sicuro di ottenere il bonus? R: Un’azienda seria si muoverà in questo modo. Se riterrà che casa tua possa avere le caratteristiche per ottenere il superbonus ti farà un’APE (attestato di prestazione energetica) prima di iniziare i lavori. Poi simulerà sempre con un tecnico certificato gli interventi da realizzare. Successivamente chiederà al tecnico di precertificare i lavori in modo di avere la certezza del risultato. Verranno poi ordinati i materiali, verrà fatto il lavoro. Verrà emesso nuovo APE attestante di aver migliorato di almeno 2 classi energetiche l’immobile e dopodiché redigerà anche un’asseverazione di congruità dell’intervento. Sì, perché si possono fare tanti lavori ma gli stessi devono restare all’interno dei paletti della domanda n.6. In questo articolo puoi trovare i consigli passo passo per non sbagliare!

11) D: Quale sistema di riscaldamento è incentivato? R: Sono incentivati i lavori che vanno ad agire su case alimentate a gas metano, gpl o gasolio. La norma premia gli interventi che eliminano o riducono l’utilizzo delle fonti fossili.

12)D: Ho una caldaia a legna o pellet, posso avere il bonus? Sì se lavori sull’involucro. Vedasi cappotto. Non puoi sostituire una caldaia a pellet con una nuova (essendo già rinnovabile) a meno che la stessa non sia molto vecchia (classificazione in stelle) e solo per determinati luoghi geografici (solitamente montani).

13)D: Mi puoi seguire tu anche per il cappotto? R: No, non è la mia specializzazione e non sono un tuttologo. Mi posso occuperà per casa tua di fotovoltaico, sistemi d’accumulo, pompe di calore e sistemi ibridi e colonnine per la mobilità elettrica.

14)D: Casa mia ha un abuso edilizio, posso accedere comunque? R: No, la norma prevede che gli immobili che possono godere dell’incentivo debbano essere in regola

15) D: Come faccio ad avere la certezza delle due classi? R: L’azienda che ti seguirà nei lavori dovrà farti prima un’ape iniziale nel quale inserirà anche gli interventi consigliati. Seguendo pedissequamente i consigli del tuo consulente energetico (che per un risultato ottimale devono essere scelti e vagliati assieme) avrai così la certezza del superamento delle due classi.

16) D: Non posso/voglio fare il cappotto. Posso sostituire una caldaia esistente con un sistema più performante anche se sto ancora portando in detrazione il precedente intervento? (10 anni precedenti) R: Sì, lo puoi fare. Non è ancora chiaro se la precedente detrazione verrà “persa” o meno ed eventualmente come sarà fatto il calcolo (per il beneficio già ottenuto). Ma costando una caldaia mediamente poco 2/3 mila euro la cosa non dovrebbe essere un problema.

17) D: Non ho sufficiente capacità fiscale per detrarre la spesa dell’intervento in 5 anni, posso comunque accedere al superbonus? R: Sì puoi accedere ugualmente sfruttando o lo sconto in fattura (più semplice perché qualcun altro si occupa di cedere il tuo credito ad altri) o tramite la cessione del credito ad una banca od altro soggetto.

[articolo in costante aggiornamento. Ultimo aggiornamento venerdì 2 ottobre ore 12.30]