Renato ci racconta oggi la sua esperienza con fotovoltaico, accumulo elettrico ed accumulo termico. Grazie Renato per la tua preziosa testimonianza!
Toso Renato è di Badia Polesine (RO). Da lui abbiamo installato a fine 2018 un impianto fotovoltaico da 4,2 kWp con pannelli Aleo X59 Supercharger ed ottimizatori di potenza, inverter solaredge Hd Wave e kit acqua calda sanitaria con centralina intelligente solaredge e bollitore da 100 litri Ariston per la produzione di acqua calda sanitaria con l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico. Nel 2020 abbiamo completato l’impianto con una Tesla Powerwall2 da 13,5 kWh.
Il mese di marzo 2020 ce lo ricorderemo per anni. Finirà tristemente nei libri di storia per via dell’eccezionale lockdown delle città per proteggere la popolazione dal Covid-19
FAMIGLIE IN CASA = AUMENTO DEI CONSUMI
Interi nuclei famigliari sono rimasti a casa in “quarantena”. Questo ha evidenziato un contestuale aumento dei consumi energetici. Sia per quanto concerne quelli relativi all’utilizzo dell’energia elettrica sia per quelli inerenti il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria. Il tempo in casa è stato utilizzato per fare lavori, pulizie, cucinare. Possiamo pertanto dire che a livello statistico il mese di marzo 2020 sarà registrato come il marzo più energivoro degli ultimi decenni.
METEO FAVOREVOLE = ELEVATA PRODUZIONE
L’elevato consumo è coinciso fortunatamente con un meteo favorevole che ha permesso agli impianti fotovoltaici di supportare al meglio gli elevati consumi delle famiglie.
ELEVATA CAPACITA’ DELLA BATTERIA = MOLTE ORE DI AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA
Il fotovoltaico inoltre, abbinato ad un accumulo capiente come il powerwall2 di Tesla ha permesso di stoccare un’elevata capacita in kWh in modo da utilizzare energia pulita del sole anche per sfamare le case durante la notte e nei giorni di tempo incerto o di brutto tempo.
Come ogni mese ti metto a disposizione gratuitamente il report statistico elaborato sui dati del mese appena trascorso. Vediamo delle note preliminari.
Il campione statistico è arrivato ad 84 impianti che vanno da una potenza minima di 2,7 kWp fino ad una capacità di 15,08kWp
Tutti gli impianti monitorati sono impianti domestici/residenziali
Gli impianti sono tutti installati nel nord Italia
Oltre la metà dei sistemi di accumulo monitorati sono stati installati su impianti fotovoltaici già esistenti
In alcuni casi (segnalati nelle note) è stato consigliato anche aumento di potenza dell’impianto fotovoltaico per sfruttare al meglio la capacità del sistema d’accumulo nei mesi invernali
I rendimenti percentuali così come i consumi possono differire molto da impianto ad impianto, anche se di simile potenza e se installato in zona equivalente. Questo perché la differenza è data dal fabbisogno energetico dell’immobile. Soprattutto nei mesi invernali o nei mesi freddi, gli immobili totalmente elettrici hanno dei consumi di molto superiori agli immobili alimentati a gas/legna/pellet. Questo ovviamente incide nelle percentuali ed è per questo che ho inserito delle note nell’ultima colonna della tabella per specificare la tipologia di immobile sul quale l’impianto è stato realizzato
Anche se il campione è sempre più ampio ribadisco che è necessario sempre fare una valutazione specifica che permetta di capire quale sia il migliore intervento da realizzare per la propria abitazione.
Il mio lavoro è proprio questo. Analizzare assieme a Te casa Tua per capire come e dove convenga intervenire. Perché le risorse non sono mai illimitate. Efficientare significa trovare la migliore soluzione che permetta di ottenere il migliore risultato protratto nel tempo investendo minori risorse economiche possibili. Ritengo inoltre che spesso sia molto interessante e funzionale procedere con un sistema scalabile che permetta di elaborare dall’inizio un progetto globale da attuare nel tempo anche con interventi singoli ma integrati/integrabili in base alle risorse disponibili. Questo permette di risparmiare da subito e di reinvestire le risorse risparmiate in ulteriori passi verso l’autosufficienza energetica.
Se vuoi efficientare casa tua e vuoi una consulenza specifica personalizzata al fine di scegliere il prodotto giusto al prezzo giusto, ti basta scrivermi ad [email protected] o contattarmi telefonicamente al numero 3470899613
Le stime di HIS Markit prevedono un aumento di oltre 24 GW, +5% sul 2019. Spagna, Germania, Paesi Bassi, Francia, Italia e Ucraina i paesi più promettenti
Dopo aver quasi raddoppiato le installazioni di impianti fotovoltaici nel 2019, l’Europa dovrebbe avere un altro anno di crescita costante. A sostenerlo è il rapporto Global Photovoltaic 2020 di HIS Markit che prevede per l’anno in corso un incremento di oltre 24 GW, ossia un più 5% rispetto al 2019. Spagna, Germania, Paesi Bassi, Francia, Italia e Ucraina saranno i paesi più attivi in termini di nuova domanda, pari al 63% del totale degli impianti Ue.
Tra i principali mercati per il nuovo fotovoltaico, il rapporto segnala altri paesi: la Cina, la cui capacità nel 2020 sarà però inferiore rispetto ai picchi d’installazione storici di 50 GW, raggiunti nel 2017. Il motivo principale è che la domanda cinese sta attraversando una fase di incertezza, a causa dell’imminente fine dei sussidi ed è in attesa del nuovo piano energetico quinquennale.
Promettente è invece la situazione degli Stati Unti, dove le installazionidovrebbero crescere del +20% nel 2020, consolidando la posizione del paese come il secondo mercato solare più grande al mondo. California, Texas, Florida, Carolina del Nord e New York costituiranno i veri driver chiave per la crescita della domanda statunitense nei prossimi 5 anni.
La speranza è che almeno una parte di queste installazioni Usa sia di “solar roof”, in modo da testare al meglio il prodotto per una sua continua evoluzione in previsione di un suo futuro impiego in Europa.
Infine, l’India dove si prevede una forte ripresa delle installazioni fotovoltaiche, dopo un 2019 decisamente piatto a causa delle incertezze politiche e dell’impatto dei dazi all’importazione di celle e moduli solari. Il comparto dovrebbe crescere e superare i 14 GW di nuova capacità nel 2020. Contemporaneamente i prezzi più bassi dei moduli e un’ampia pipeline di progetti dovrebbero dare un ulteriore al ritrovato aumento della domanda.
Nel complesso, il rapporto stima che il mercato mondiale fotovoltaicodovrebbe registrare quest’anno un aumento a due cifre (+14%) in termini di nuova capacità di generazione solare. Una percentuale che si tradurrebbe in altri 142 GW fotovoltaici messi a dimora, ossia sette volte l’intera capacità installata all’inizio del decennio precedente. Il rapporto sottolinea infine che nel 2010 c’erano solo 7 Paesi con oltre 1 GW di capacità installata, molti dei quali confinati in Europa. Entro la fine del 2020 saranno invece più di 43 nazioni ad aver raggiunto tale soglia. Ed emergeranno nuovi mercati nel sud-est asiatico, in America Latina e in Medio Oriente.
Oggi sono stato a trovare Germano a Verona. Abbiamo fatto una chiacchierata per condividere i risultati ottenuti con il suo impianto fotovoltaico da 6,16 kWp installato nella primavera del 2018. Il suo impianto che serve due nuclei famigliari, è realizzato con 22 pannelli da 280W, inverter solaredge hd wave ed ottimizzatori di potenza. A distanza di meno di un anno dall’installazione del fotovoltaico abbiamo provveduto ad aggiungere anche un sistema d’accumulo Tesla Powerwall 2. Grazie Germano per la tua testimonianza!
Ed ecco puntuale il report di dicembre 2019. Siamo a quota 60 impianti monitorati con potenza da 2,88 kWp fino a 15 kWp. Il sole invernale che gira basso assieme all’aumento dei consumi per il riscaldamento delle abitazioni totalmente elettriche che riscaldano casa solo in pompa di calore (o con sistemi ibridi) abbassano le medie percentuali di rendimento. Ci attestiamo così a dicembre al 40,15%.
Nella giornata più breve dell’anno possiamo comunque, grazie al fotovoltaico, riscaldare casa, produrre acqua calda sanitaria, accumulare energia, ed addirittura cederne alla rete. Sì ma solo a determinate condizioni …
Grazie a Stefano, che con i suoi messaggi entusiastici mi da soddisfazione! Con Stefano abbiamo fatto davvero un grande lavoro. Abbiamo integrato i sistemi energetici di casa sua con il top del top disponibile oggi sul mercato. Quando dico il top del top mi riferisco alla migliore soluzione possibile per la sua casa. Perché ogni casa, ogni impianto, ogni famiglia è diversa ed ha esigenze diverse che si devono integrare con gli impianti esistenti (non mi stancherò mai di dirlo, ma devo farlo anche oggi per anticipare i fans di uno o di un altro marchio). Nello specifico ti allego lo screen shot delle applicazioni di monitoraggio della giornata del 21 dicembre appena passato (2019). Per chi non lo sapesse il 21 dicembre (solstizio d’inverno) è la giornata più corta dell’anno . Stefano ha la passione per la meteorologia ed anche grazie a questa sua passione monitora costantemente l’andamento di tutti gli impianti che abbiamo installato a casa sua. (In questo articolo ad esempio si può vedere il rendimento di un impianto ben studiato anche con la nebbia)
Vediamo nello specifico la casa in oggetto. Stefano ha una tipica casa di montagna (del 1895, si hai letto bene, fine 1800), con una classe energetica bassa. In essa lavorano assieme ad un termocamino a legna, un sistema ibrido daikin da 5 kW, un impianto fotovoltaico da 6,6 kWp con pannelli Aleo X59 Supercharger, inverter Solaredge Hd Wave con ottimizzatori di potenza, un accumulo Tesla Powerwall2 ed un kit per acqua calda sanitaria da 100 litri formato da un bollitore per acqua calda sanitaria ed una centralina intelligente Solaredge per la modulazione dei carichi (resistenza ad immersione) che funge da accumulo termico per sfruttare al massimo l’energia solare in eccesso (e ripeto, utilizza solo quella in eccesso…), prodotta dall’impianto dopo aver caricato la batteria d’accumulo.
Per i risultati ottenuti nella giornata più corta dell’anno non aggiungo altro. Credo basti lo screen della chat whatsapp con Stefano (immagine allegata).
Se vuoi leggere altri articoli che testimonino ottimi rendimenti invernali puoi :
Il mese di novembre non è stato meteorologicamente performante rispetto allo stesso mese del 2017 e del 2016. Ma dopo un autunno eccezionale era prevedibile e forse anche auspicabile. Nei giorni scorsi il sole ha invece fatto capolino in modo deciso permettendo di ottenere dei risultati di produzione ed autoconsumo eccezionali per il mese/stagione.
Oggi ti riporto i risultati ottenuti da Luciano, mio cliente di Schio (prov. Vicenza) che negli ultimi due anni si è affidato alla mia consulenza installando nell’ordine A) un impianto fotovoltaico da 3,9 kWp, con ottimizzatori di potenza B)un sistema ibrido daikin (pompa di calore da 5 kW e caldaia a doppia condensazione da 33 kW) C)un sistema intelligente Solaredge/Ariston per la produzione di acqua calda sanitaria per sfruttare al massimo la potenza del sole ed immagazzinare l’energia fotovoltaica in eccesso D) un aumento di potenza dell’impianto esistente con l’aggiunta di n.3 pannelli (1 kWp in più circa, portando l’impianto a 4,9 kWp) ed infine, E)un sistema di accumulo Tesla Powerwall2 da 13,2 kWh (installato da poco).
Nella foto a fianco puoi vedere il risultato ottenuto in due giorni di sole consecutivi (11-12 dicembre scorsi). Ma come si può leggere il grafico di produzione a fianco? E come ha utilizzato la sua energia Luciano? Semplicemente in modo ottimale (e totalmente automatico ovviamente).
Il giorno 11 dicembre l’impianto da 4,9 kWp ha prodotto 20,62 kWh. L’autoconsumo è stato del 65% (13,41 kWh) e l’energia esportata è pari al 35% (e cioè 7,21 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 96% del suo fabbisogno (leggi sotto), acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 13,91 kWh).
Il giorno 12 dicembre ha prodotto addirittura 22,31 kWh. L’autoconsumo è stato del 74% (16,46 kWh) e l’energia esportata è pari al 26% (e cioè 5,85 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 97% del suo fabbisogno, acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 16,99 kWh).
Quindi in questi due giorni ha: 1)sfamato energicamente le utenze della sua abitazione2)riscaldato casa con la pompa di calore (sistema ibrido elettricità/gas) attraverso un sistema di riscaldamento a termosifoni! 3)caricato la batteria d’accumulo da 13,2 kWh,4)Caricato un accumulo da 100 litri per acqua calda sanitaria. E dopo aver fatto questo ha anche immesso l’energia in eccesso in rete (che gli verrà pagata/rimborsata tramite lo scambio sul posto).
ATTENZIONE: non tutte le giornate invernali sono così. Capitano giornate cupe, nebbiose, piovose dove di sicuro questi rendimenti non saranno possibili. Ma oggi voglio porre l’attenzione su quello che è possibile realizzare e che qualche anno fa era ritenuto impensabile, alimentare, riscaldare ed immagazzinare tutta l’energia necessaria al sostentamento di un immobile (casa a schiera anni 80) anche a metà dicembre.
Adesso ti chiederai cosa ha speso Luciano per fare questo intervento che gli permette di inseguire/perseguire il suo obbiettivo di non consumare/comperare risorse non autoprodotte. Un impianto come questo è realizzabile anche a costo zero. Cosa significa? Significa sfruttare le agevolazioni fiscali ed il risparmio in bolletta per fare l’impianto senza aver costi iniziali e quindi sfruttando il risparmio per coprire il costo dell’impianto. Se vuoi capire se anche casa tua ha le caratteristiche necessarie per poter realizzare un impianto come quello di Luciano mi puoi chiedere un sopralluogo ed un preventivo gratuito. Ringraziando Luciano per la fiducia accordata auguro a lui ed a tutti i possessori di impianti per il risparmio energetico “buon sole”!
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Secondo quanto pubblica il sole 24 ore ci sarà una proroga secca di un anno per ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde. Senza nessuna riduzione degli sconti in vigore: non ci sarà, insomma, alcun taglio orizzontale dal 65% al 50% per l’ intero blocco dell’efficientamento energetico, come ipotizzato nei giorni scorsi e nessun taglio dal 50 al 36% come prevede l’attuale normativa.
Sono sicuramente indicazioni positive per chi sta programmando lavori in casa nel corso del 2019 quelle che arrivano dalle prime bozze del disegno di legge di Bilancio. La cosa che come sempre invece preoccupa è che queste siano bozze e che pertanto non vi sia la conferma al 100% di questa proroga a 360 gradi.
Il primo rinvio del disegno di legge di bilancio riguarda il bonus ristrutturazioni: guadagna un altro anno di vita, fino al 31 dicembre 2019, e mantiene il tetto attuale di 96mila euro di spesa.(attenzione, ribadisco ancora una volta che i 96.000 euro sono annuali e non un unico importo per unico immobile. A questo link puoi approfondire l’argomento di cui ho già ampiamente parlato) Allo stesso modo, ci sarà un altro anno anche per l’ecobonus. Viene confermato l’assetto attualmente in vigore che prevede un doppio binario, con alcuni interventi al 65% (riqualificazioni globali, scaldacqua a pompa di calore, coibentazioni, micro-cogeneratori, pannelli solari (si intende solare termico e non fotovoltaico), domotica, caldaie a condensazione in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti o sistemi ibridi tipo questo) e altri al 50% (caldaie a condensazione in classe A senza termoregolazione evoluta, tende solari, finestre, generatori a biomasse). Non ci saranno modifiche di categoria e, quindi, alcune operazioni continueranno ad essere premiate.
Resta in vita anche il bonus mobili, con uno scivolamento in avanti di tutte le date attualmente previste dalla legge. Quindi, chi effettua lavori di ristrutturazione a partire dal primo gennaio del 2018, incassando il relativo bonus del 50%, potrà vedersi riconoscere anche un’ulteriore detrazione del 50%, «per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno 2019 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+» e per i forni in classe A.
Chiude il cerchio degli interventi del disegno di legge di Bilancio il bonus giardini, lo sconto del 36% con tetto a 5mila euro dedicato al verde. Inaugurato lo scorso anno, sarà a disposizione dei contribuenti anche nel 2019. Da sottolineare, infine, che non vengono toccati tutti i bonus per i quali era previsto un rinvio pluriennale, come il sismabonus e lo sconto dedicato alle parti comuni condominiali. Andranno avanti, come già era previsto, fino al 2021. In attesa delle probabili integrazioni in arrivo con i lavori parlamentari. Si sta infatti delineando la possibilità di agevolare gli impianti condominiali (non ad utilizzo globale ma ad utilizzo dei singoli utenti). Vedremo con che formula faciliteranno/premieranno questi lavori.
Di sicuro sono sempre più i condomini che mi chiedono informazioni per realizzare in autonomia il loro piccolo impianto fotovoltaico.
Sono buone notizie di fine anno quindi. Ora attendiamo che vengano definite nei minimi termini e che soprattutto vengano rese ufficiali.
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Purtroppo (dico purtroppo perché è un’altra “burocrataggine” da dover fare e /o da farsi fare), dal 1°gennaio 2018 è previsto un nuovo adempimento; è necessario infatti anche l’invio di una nuova comunicazione relativa all’intervento all’Enea, come disposto dalla recente legge di bilancio 2018 (cosa che fino all’anno scorso non era necessaria per il fotovoltaico). Fino all’anno scorso infatti, questo tipo di comunicazione doveva essere inviato solo per ottenere l’Ecobonus in presenza di interventi di riqualificazione energetica degli edifici (vedasi ad esempio impianti solari termici, sistemi ibridi, sostituzioni di caldaie etc…).
“Tenuto conto che l’obiettivo della legge è il monitoraggio energetico (si legge nelle specifiche emanate dall’Enea), l’Enea ritiene che la trasmissione dei dati debba avvenire solamente per gli interventi che comportano riduzione dei consumi energetici o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia”. Infatti, tale comunicazione ha l’obiettivo di monitorare e valutare i risparmi conseguiti con la realizzazione degli impianti e sarà similare a quella già utilizzata per gli interventi di risparmio energetico (quelli con detrazione 65%). Si precisa inoltre nel documento che la trasmissione della comunicazione dovrà avvenire esclusivamente per sia telematica.
Ma come si deve procedere quindi?
Dopo l’emanazione di alcuni decreti attuativi, Enea provvederà a predisporre gli opportuni strumenti informatici per la raccolta dei dati e la relativa documentazione di supporto. Ti informerò non appena ci saranno novità in merito. Resta sintonizzato. E per essere sicuro di non perderti nulla iscriviti alla newsletter gratuita. (vengono inviate max 2 newsletter mensili)
Il prodotto era stato presentato in anteprima nel corso del 2017. Ancora però non era stato messo in produzione. Ebbene, ora è in produzione e pertanto tra poco sarà disponibile sul mercato il nuovo accessorio di solaredge per gli inverter monofase (fino a 6 kwp) della serie H.
Ho avuto la possibilità di toccarlo con mano nei giorni scorsi nel corso di una tappa dell’Innovations Tour 2018 di Solaredge tenutasi a Padova.
Anche questa volta non posso che complimentarmi con quest’azienda. Sono infatti sempre molteplici ed interessanti le soluzioni che propone per integrare la produzione fotovoltaica con i bisogni specifici del singolo utente. Nei prossimi articoli andrò ad affrontare altri interessanti sviluppi applicativi per l’utilizzo della produzione fotovoltaica nonché per la massimizzazione (o in questo caso sarebbe più opportuno dire “ottimizzazione”) dell’autoconsumo domestico.
Questo sistema è integrabile con (quasi tutti – sono infatti esclusi i primissimi esemplari 2017) gli inverter hd wave già installati. Permette di poter utilizzare al meglio l’impianto fotovoltaico per la ricarica dell’auto elettrica. In particolare permette di poter accelerare i tempi di di ricarica sfruttando contemporaneamente la produzione dell’impianto fotovoltaico nonché quella della rete senza dover aumentare ulteriormente la potenza del proprio contratto col fornitore di energia elettrica.
La modalità descritta prende il nome di Solar Boost e permetterà di caricare l’auto 2 volte e mezza più velocemente rispetto al caricatore standard (base) in dotazione all’auto. L’inverter HD Wave di SolarEdge, una volta integrato con un caricabatterie EV, oltre a fornire la gestione e il monitoraggio esistenti dell’impianto fotovoltaico ottimizzato e quindi di tutta la produzione solare (modulo per modulo), nonché della batteria (se presente), consentirà anche la ricarica EV dalla stessa piattaforma di inverter e monitoraggio.
La soluzione combinata offrirà notevoli risparmi sui costi sia hardware che di manodopera, eliminando la necessità di ulteriori lavori (e costi) di elettricisti, nonché l’ installazione di cavi e interruttori.
Un’ottima notizia visto l’interesse che la mobilità elettrica sta suscitando nel pubblico italiano. Quindi, chi ha già un inverter hd wave installato sa che potrà usufruire di un sistema plug and play per la ricarica elettrica del proprio mezzo. Per chi invece deve installare un nuovo impianto fotovoltaico questo è un ulteriore incentivo alla scelta del prodotto che all’unanimità è considerato il top di gamma.
E tu devi scegliere un impianto fotovoltaico? Ti serve aiuto e non sai quali prodotti fanno al caso tuo?
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