A Trento incentivi ai privati per interventi di riqualificazione dei condomini

articolo tratto da
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A proposito di riqualificazione energetica dei condomini, i trentini devono andare a leggersi la L.P. Trento 2/2016 (pubblicata sul B.U. 11 del 15 marzo).

trento Un fondo rotativo da 1 milione di euro per il 2016 finalizzato a promuovere gli investimenti privati per interventi di riqualificazione dei condomini volti all’efficientemente energetico e all’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Questa la misura prevista dall’art. 71 delle L.P. Trento 2/2016 (pubblicata sul B.U. 11 del 15 marzo), di recepimento della direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici, che introduce nella L.P. 20 del 4 ottobre 2012 (legge provinciale sull’energia), il nuovo art. 14-bis.
La provincia, oltre a destinare risorse al finanziamento di fondi di rotazione finalizzati a promuovere gli investimenti privati, può assumere l’onere degli interessi derivante dalla sottoscrizione di mutuo con istituti bancari convenzionati per le spese relative agli interventi; concedere agevolazioni per le spese connesse ad attività di supporto all’intervento quali l’audit energetico, la progettazione, la direzione dei lavori ed eventuali consulenze necessarie; concedere contributi per gli investimenti privati.
Gli interventi previsti sui condomini sono cumulabili con analoghe agevolazioni previste dalla normativa statale e possono riguardare anche spese per lavori svolti contestualmente agli interventi di riqualificazione energetica.
Le disposizioni attuative saranno definite con successiva deliberazione della Giunta, comprese:
a. la definizione di “condominio” , determinando in particolare il numero minimo di unità abitative facenti parte dell’edificio;
b. la disciplina dei fondi di rotazione;
c. gli interventi agevolabili e la misura massima dei contributi da erogare a fronte delle spese ammesse a

contributo provinciale per la riqualificazione energetica dei condomini di Trento
contributo provinciale per la riqualificazione energetica dei condomini di Trento

beneficio;
d. i contenuti essenziali delle convenzioni da stipulare con le banche, comprese le modalità di definizione dei tassi per la regolazione delle operazioni;
e. i criteri, le modalità e le condizioni, anche ulteriori rispetto a quelle previste da questo
articolo, per l’accesso ai mutui e l’ammissione ai benefici.

articolo tratto da  quotidianocondominio.ilsole24ore.com

Pertanto, amici trentini, tenete d’occhio le novità che seguiranno nella delibera della giunta…

Buon lavoro/risparmio a tutti!

Il bosco dietro casa e lo spaccalegna ottantenne…

In tempi di crisi si torna all’antico. Non mi dilungherò sul fatto che questo sia un bene o un male. Poca filosofia e molta sostanza.

Nelle tante case viste l’ultimo anno, devo dire che in molti hanno optato per una stufa a pellet o per un camino o stufa a legna.   termocamino Pochi hanno pensato ad un termo camino. Perché? Sicuramente perché è un lavoro più complesso ed oneroso e perché comunque in pochi possono permettersi di avere un bosco dietro casa ed abbastanza legna da scaldare tutta la propria abitazione.

Quindi, un ritorno all’antico, come si faceva prima che “il metano ti da una mano”…

Ma vediamo i pro ed i contro. (Qui raggrupperò le 3 tipologie di impianti che sono sì differenti ma che per questa analisi sono assimilabili – stufa a pellet – camino –  stufa a legna). Partiamo dai pro:

  • riduzione dei costi di gestione rispetto al gas o al gasolio
  • alte temperature nella/e stanza/e a diretto contatto
  • bell’effetto focolare domestico (anche il romanticismo ha la sua importanza).

non me ne vengono in mente altri sai?

Vediamo i contro:

  • approvvigionamento. (Chi ha il bosco dietro casa fatica anche un po’) Perché bisogna che qualcuno la legna o il pellet te lo porti a casapellet
  • sporco, polvere, obbligo di pulizia ogni 2/3 giorni (nel migliore dei casi settimanalmente)
  • aumento del costo dell’iva sul pellet dal 10% al 22%
  • non autonomia dell’impianto. Se non c’è nessuno a casa che carica e stai via qualche giorno, quando torni trovi i pinguini.
  • per tutto l’utilizzo di acqua calda sanitaria devi avere sempre un altra fonte (caldaia) e se sei fortunato e hai un termo camino accendi la stufa a legna anche l’estate? Idea geniale!

La settimana scorsa ero da un cliente ottantenne. taglialegna anzianoMi ha fatto delle domande molto pertinenti e, quando alla luce dei suoi consumi ho cercato di capire cosa lo spingesse davvero alla ricerca di un impianto termico ad integrazione al riscaldamento mi ha detto: “toso  ti te si giovane, ma mi me saria anca stancà de spacar legna a otanta ani! Se me malo per na setimana me mojere la resta al fredo” (traduzione: ragazzo, tu sei giovane, ma io mi sarei anche stancato di spaccar legna a ottanta anni. Se mi ammalo per una settimana mi moglie resta al freddo).

E non fa una piega!

Se anche tu sei alla ricerca di un sistema che ti faccia risparmiare sulle bollette di luce e gas mi puoi contattare via mail a: [email protected]

 

Pannelli fotovoltaici e smaltimento. Un’attenzione oggi per un’esigenza di domani

eternitVe lo ricordate l’eternit? Certo che sì. Mai nome fu più indovinato. Non per la sua durata ma per i problemi che avrebbe creato.

L’Eternit nasce agli inizi del secolo scorso e guadagna popolarità in breve tempo. Nel 1911 inizia la produzione di lastre e tegole. Nel 1928 inizia la produzione di tubi in fibrocemento, che fino agli anni settanta rappresenteranno lo standard nella costruzione di acquedotti. Nel 1933 fanno la loro comparsa le lastre ondulate, usate spesso per tetti e capannoni.
A partire dal 1984 le fibre di amianto vengono sostituite da altre fibre non cancerogene. Nel 1994 l’ultimo tubo contenente asbesto lascia la fabbrica. La commercializzazione di Eternit contenente cemento-amianto è cessata in Italia tra il 1992 e il 1994.
Negli anni sessanta, ricerche mostrarono come la polvere di amianto, generata dall’usura dei tetti e usata come materiale di fondo per i selciati, provoca asbestosi e una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico. Eternit e Fibronit continuarono tuttavia a produrre manufatti sino al 1986, con drammatiche conseguenze per la salute degli operai. (fonte wikipedia)

E per il fotovoltaico? Sarà un problema smaltirlo in futuro?I materiali utilizzati saranno tutti completamente riciclabili, ma chi si farà carico dei costi? pvcycle

Le aziende serie si avvalgono di consorzi di smaltimento seri e certificati. E per il costo? Perché ogni pannello che esce da queste fabbriche che in Italia ormai si contano sulle dita di una mano comprende già nei costi di produzione anche lo smaltimento gratuito a fine servizio.

Voglio il fotovoltaico. Posso ??? I 5 requisiti fondamentali

Alcune premesse doverose:

  • Entrare nel mondo delle energie rinnovabili e del fotovoltaico è sempre conveniente. Quello che cambia, in base ai consumi ed al rendimento è il tempo di rientro economico dell’investimento.img-test-energetische-sanierungen-700
  • Non c’è un prodotto che va bene per tutti. Ogni immobile ha bisogno di una specifica consulenza per vedere se e come realizzare un impianto e per vedere quale sia la migliore soluzione.

Detto questo, vediamo quali sono i requisiti per l’installazione di un impianto per utilizzo domestico:

  1. Avere un tetto (o parte di esso) di proprietà (è molto difficile installare su un condominio anche se stiamo cercando di farlo. Leggi qui )fotovoltaico Che questo tetto abbia una superficie utilizzabile di almeno 20 mq (lordi)
  2. Che questo tetto (con i metri quadri di cui sopra) sia esposto a sud – sud/est – sud/ovest – est – ovest. (ovviamente a seconda dell’esposizione corrisponde equivalente rendimento). L’unica falda dove difficilmente si installa è quella a nord. (anche se, di recente – maggio 2016 – , attenzione, solo per determinate situazioni, al sud Italia ho rivalutato questa situazione. Leggi qui )
  3. Avere un allaccio ad un gestore elettrico (Enel – Trenta – Edison – Sorgenia, etc…)
  4. Non avere particolari ombreggiamenti che potrebbero ridurre la produzione ed il corretto funzionamento dell’impianto (ho scritto particolari perchè con le nuove tecnologie anche il problema ombreggiamenti può essere bypassato).

 

5 trucchi per risparmiare in casa sulle bollette

Trovo in rete degli interessantissimi vademecum su come risparmiare sulle bollette. Sono sicuramente indicazioni interessanti e le sposo anche a livello di eticità e di sostenibilità. Ma se parliamo di vero risparmio credo che questo sia un inizio, ma solo quello. In rete ne ho trovati molti che in realtà ovviamente si ripetono e differiscono solo per piccole varianti. (in corsivo i consigli trovati) Vediamone alcuni ed analizziamoli punto per punto.risparmio_economico e ambientale

1. Preferite la doccia al bagno. Cercate di moderare i tempi di permanenza sotto l’acqua scrosciante, è gradevole, è vero, ma cercate di utilizzare solo l’acqua effettivamente necessaria. Tenete inoltre presente che lavarsi è molto importante, ma a volte noi abusiamo del sapone. Farsi la doccia tutti i giorni è certo indispensabile d’estate, quando si suda, ma non in inverno. Installate inoltre un regolatore della temperatura dell’acqua:  oltre a evitarvi spiacevoli scottature, eviterete di sprecare energia. (tratto da comefarepuntocom)

Sicuramente un consiglio che ci permette di risparmiare. Ma io oltre ai consumi devo valutare il mio livello di comfort. Se mi sono fatto casa, se mi sono concesso una bella vasca, gradirei poterla utilizzare senza dover rompere il salvadanaio ogni volta che voglio sguazzare con le paperelle. paperella di gommaNon so tu che leggi, ma io una doccia al giorno me la faccio sempre perché altrimenti al mattino quando mi alzo non riesco proprio a carburare. E’ un po’ il mio caffè! Attenzione, non vorrei essere frainteso. Cerco di essere attento all’ambiente. Dico solo che c’è il sole che ci può scaldare GRATIS un sacco di acqua da poter utilizzare senza dover inquinare. Mi sembra proprio stupido non farlo …

2. Usate responsabilmente l’aria condizionata e il riscaldamento. Se avete una caldaia programmabile, fate in modo che scaldi nelle ore in cui siete presenti in casa, o al massimo che inizi quindici-venti minuti prima del vostro ritorno dall’ufficio, nelle giornate particolarmente fredde. L’aria condizionata richiede una grande quantità di energia: prima di accenderla, provate con la funzione deumidificatore, a volte è sufficiente a migliorare la situazione. (tratto da comefarepuntocom)

Quindi riscaldamento e refrigeramento. Bene. Anche qui parliamo sempre di comfort. Premetto che sono d’accordo nel tenere in casa temperature piacevoli ma non equatoriali in inverno (contrariamente alle preferenze di mia moglie). Io però ad esempio soffro molto il caldo. D’estate se sono a casa e fa caldo sono fregato. Il condizionatore mi diventa indispensabile e quindi lo uso. Ma io l’energia del mio bel condizionatore non la compero… (nemmeno la rubo), io me la produco da solo ! PENSACI !

Dicevo che mia moglie ama il caldo d’inverno. Bene, anche quel caldo io lo prendo dal sole, gratis e senza immettere in atmosfera tonnellate di CO2 ! 

3. Installate lampadine a lunga durata e a basso consumo energetico. Costano un po’ di più ma nel tempo vi daranno un considerevole risparmio (e non avrete la scocciatura di doverle cambiare). Considerate anche l’installazione di pannelli solari (tratto da comefarepuntocom)

Qui ovviamente dobbiamo parlare di led. Tecnologia utilissima che ci permette di risparmiare sull’illuminazione di casa. Ma a meno che voi non abbiate l’impianto di illuminazione di San Siro (cfr post precedente), il vostro consumo elettrico e quindi la vostra maggiore spesa deriva da quegli elettrodomestici che consumano di più. Gli energivori come amo chiamarli! Quindi, o l’energia ve la producete aggratissss o ne consumate meno. Io personalmente amo fare entrambe le cose risparmiando, avendo maggiore comfort e inquinando meno.

4. Rubinetti con valvole di flusso: basta applicare queste valvole al rubinetto per avere un risparmio di acqua notevole. Queste valvole permetto di inserire dell’aria all’interno del getto di acqua: tanto basta per riuscire a ridurre il consumo del 50% e il vostro rubinetto funzionera meglio di prima! (tratto da leitvpuntoit)

Questo è un semplice trucco che ci permette di risparmiare acqua, in fondo per lavarci non ci serve la portata e la potenza del Niagara. Se però quest’acqua per poca che sia la desidero calda io torno a dire che non dover far partire la caldaia per me è una gran goduria.acqua calda

5. Uso della lavatrice. Meglio non lavare in lavatrice a temperature superiori a 60°C.  (tratto da stilenaturale.com)

In linea di massima sì, sono d’accordo, le alte temperature servono di rado. Ah, mi ero scordato, che sia a bassa o ad alta temperatura io l’acqua calda ce l’ho gratis.