CREDI ANCORA CHE IL FOTOVOLTAICO L’INVERNO NON FUNZIONI ?

Sei ancora convinto che l’impianto fotovoltaico d’inverno non funzioni? Oggi ho deciso di mostrarti punto per punto le varie obiezioni che genericamente, quotidianamente sento nel mio lavoro. E poi ho deciso di mostrarti i risultati reali che puoi ottenere con un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato e scelto.
Il risultato ottenuto oggi domenica 25 febbraio 2018 da un impianto fotovoltaico da 4,5 kWp con un accumulo Tesla Powerwall 2 da 13,2 kWh

Tutti detrattori del fotovoltaico  ti hanno sempre detto che:

1)l’impianto fotovoltaico ti permette di avere energia solo di giorno

2)la tecnologia fotovoltaica ha la sua massima produzione da marzo ad ottobre

3)l’impianto fotovoltaico produce molto di più di quello che ti serve durante il giorno

4)che l’impianto fotovoltaico costa un “botto di soldi” (e sai quante bollette ci paghi?)

Bene, tutti argomenti  che presi singolarmente e spiegati solo con le chiacchiere da bar possono avere un fondo di verità. Ma quali sono i luoghi comuni e le obiezioni che riportano  le persone ? (anche di fronte a dei dati concreti e tangibili?)  Le tesi e le frasi sono varie ma si possono così sintetizzare  “mi hanno detto che” oppure “ho letto su internet che …” oppure ancora “un mio conoscente che lo ha mia ha detto che se tornasse indietro non lo rifarebbe”  o l’evergreen “ma adesso non ci sono più gli incentivi, lo dovevo fare anni fa, ormai adesso …”

Le possibilità sono tre. O ci sono molti folli in giro (quelli che hanno capito la portata di questa tecnologia e del risparmio energetico ed economico che la stessa comporta) oppure chi propone l’impianto fotovoltaico è proprio un grande ammaliatore. Io opterei per la terza possibilità che è la seguente.

La differenza tra qualcosa che funziona e qualcosa che non funziona sta tutta nella competenza di chi ti consiglia, nel materiale che scegli e nell’azienda alla quale ti affidi.  Personalmente prediligo che a parlare per me siano gli impianti realizzati, le referenze che settimanalmente arrivano e i grazie sinceri delle Famiglie che quotidianamente incontro.

Ma poiché la fiducia è una bella cosa ma è pur sempre un’arma a doppio taglio anche oggi (come sempre) vi porto un po’ di dati a supporto di quello che dico. Oggi mi stavo scrivendo con Andrei, un potenziale cliente di Ravenna al quale sto facendo una consulenza. Andrei ha l’esigenza di installare un impianto fotovoltaico con accumulo. E’ un investimento che desidera fare per la casa che ha appena comperato. Desidera con l’impianto integrare il riscaldamento a gas con le pompe di calore dei condizionatori. Parlando con lui ho pensato bene di vedere nel concreto, anche in questi giorni di tempo incerto quanta potenza poteva dare un impianto fotovoltaico di grandezza similare a quella che abbiamo ipotizzato di installare sulla casa di Andrei.

Sei ancora convinto che l’inverno l’abbinata fotovoltaico più accumulo non funzioni? Questo è il risultato di autosufficienza energetica ottenuto con un impianto fotovoltaico da 4,5 kwp (del 2012) abbinato ad una Tesla Powerwall2. Il tutto installato in provincia di Padova.

E, come sempre dico a chi si affida alla mia consulenza: Le parole sono una cosa. Possono essere anche reali. Ma i dati, quelli derivanti da un monitoraggio ufficiale sono talmente concreti e dettagliati che non possono lasciare adito a dubbi.

Quindi, in una giornata come oggi 25 febbraio 2018, con il poco solo presente in quel di Padova, cosa può produrre e cosa può alimentare un impianto fotovoltaico? Il dato lo vedete nello screenshoot qui a fianco.

98% di autonomia ottenuta! Di cui solo il 33% dato dall’impianto fotovoltaico e ben il 65% dato dalla batteria d’accumulo.

Ed allora qualcuno potrebbe pure dire: “beh, ma oggi non era proprio una giornata pessima. Invernale sì, non di pieno sole, ma non pessima. ” E giusto per bloccare sul nascere anche i più scettici ho deciso di verificare anche l’andamento dello stesso impianto dal primo gennaio ad oggi. Bene, 80% di autoproduzione. Con il 37% dall’impianto fotovoltaico e con il 43% dato dal sistema di accumulo (in questo caso il Powerwall 2 di Tesla).

Quindi, cosa si deduce da questi dati? Che l’impianto fotovoltaico è vero, d’inverno produce meno che d’estate. E non credo tu credessi il contrario. Che il sistema di accumulo pur essendo da 13,2 kWh si ricarica anche l’inverno ed anzi, proprio per la sua grande capacità permette di essere un polmone ampio e  conferma di funzionare bene anche di giorno quando la sola produzione dell’impianto fotovoltaico non sarebbe sufficiente.

Ora, se mi chiedi di essere energeticamente totalmente auto sufficiente per tutto l’inverno e con un impianto da 4 kWh, quello che ti dico è assolutamente no. Ma credo che l’80% di autonomia energetica nei mesi di gennaio e febbraio significhino che di kWh in un anno ne comprerai proprio pochi e soprattutto che l’impianto sta facendo il suo dovere e sta trasformando tutti ma proprio tutti i raggi che riceve in energia pulita!

Con buona pace dei vari gestori e con buona pace della tua coscienza che sa perfettamente che consumando la tua energia pulita non solo risparmi dei soldi ma contribuisci ad una riduzione drastica, doverosa e vitale di CO2 in atmosfera. E scusami se è poco.

Come sempre sono a disposizione di tutti, nei commenti sotto o tramite i miei contatti. 

Se vuoi sapere tutti i miti ed i falsi miti sui sistemi di accumulo puoi leggere questo articolo pubblicato nei giorni scorsi

 

Energia: quale fornitore scegliere

Cambiare fornitore di luce e gas è sempre un'incognita. Ci sono molte voci da dover valutare attentamente
Cambiare fornitore di luce e gas è sempre un’incognita. Ci sono molte voci da dover valutare attentamente

Molti clienti mi chiedono indicazioni su quale/i fornitore/i scegliere per approvvigionarsi di luce e gas. Per risparmiare ci sono tre sistemi, A) consumare il meno possibile (eliminando gli sprechi e migliorando/aggiornando i sistemi esistenti)  B) pagare il meno possibile l’energia di cui si abbisogna. C) Autoprodursi l’energia. Quindi efficientare un’abitazione significa ridurre gli sprechi in tutti i sensi sia in termini di consumi, che di approvvigionamento, che di costi. Se dovessi indicare quanto i tre punti appena elencati possano ridurre il costo effettivo delle bollette energetiche direi A)40% B)10% C)50% 

Il mercato dell’energia è una questione piuttosto spinosa. Mi ricorda vagamente il campo assicurativo con l’avvento delle compagnie on line. C’è però una differenza sostanziale: per quanto concerne le assicurazioni è il cliente che cerca, si informa e valuta per poi scegliere mentre per le energie sono i fornitori che scelgono i clienti. Non è così per tutti i clienti ma per una buona parte sì. Perché ci si fida, non si leggono le clausole e si crede a quello che viene detto. O spesso non viene detto tutto quello che si dovrebbe sapere. Questo semplicemente perché viene fatta una vendita scorretta. Alcune volte addirittura non viene nemmeno mostrata come una vendita.

E' sempre bene leggere tutte le informative e prendersi il tempo per comparare le varie offerte che vengono proposte
E’ sempre bene leggere tutte le informative e prendersi il tempo per comparare le varie offerte che vengono proposte

E qui ci sono gli estremi per parlare di truffa. Infatti, non sempre le offerte di fornitura di energia elettrica che ci capita di ricevere via telefono o che si ricevono tramite i venditori porta a porta che battono intere zone palmo palmo, rispettano i canoni deontologici della tentata vendita. Per attirare l’attenzione del cliente, troppo spesso vengono utilizzate argomentazioni che possono trarre in inganno.

Quante volte capita di ricevere telefonate con cui vengono offerti vantaggiosissimi contratti per la fornitura di energia elettrica? E fin qui non ci sarebbe niente di male (o forse sì, visto che sono iscritto al registro delle opposizioni e che non dovrebbero proprio chiamarmi. Ma questa è un’altra storia).

Quindi, se potenzialmente sono interessato a risparmiare, se l’informazione è chiara, se la proposta allettante, potrei anche propendere per accettare il cambio di gestore. Ecco però che troppo spesso per attirare l’attenzione del cliente l’addetto alla vendita (telefonicamente o tramite porta a porta), utilizza argomenti subdoli che disorientano e ingannano il cliente.

Sono evidenti le difficoltà che gli utenti hanno nel leggere la bolletta
Sono evidenti le difficoltà che gli utenti hanno nel leggere la bolletta

L’inganno che il cliente subisce non è dovuto all’incapacità di comprendere quanto gli viene detto, ma alle scarse conoscenze che abbiamo del sistema elettrico (ad esempio, sapete leggere una bolletta?). Nonostante la vendita dell’energia sia stata liberalizzata da dieci anni, non abbiamo sufficienti elementi per comprendere il suo funzionamento, sia perché è molto complesso, sia perché le istituzioni non si sono preoccupate di informarci con opportune campagne di sensibilizzazione (in questa direzione va o dovrebbe andare la nuova bolletta 2016).

Come detto poco sopra, nel 2007 il mercato dell’elettricità è stato liberalizzato per tutti i clienti: famiglie, piccole imprese, grandi aziende. Come accade per la telefonia, tutti possiamo comprare l’energia elettrica dal migliore offerente e con tariffe adatte alle nostre esigenze.

Tuttavia, a differenza di quel che accade per la telefonia mobile, la vendita e il trasporto dell’energia non sono effettuate dagli stessi soggetti. La situazione è molto simile a quanto è successo per la telefonia fissa. Telecom è proprietaria delle cabine e della rete ed affitta in utilizzo ad altri gestori le proprie linee. Ogni gestore non ha una sua linea/cavo dedicata. L’infrastruttura è unica per tutti. La domanda che mi faccio è: con un sistema così è davvero possibile avere una reale concorrenza? 

offerte energia elettricaDa cosa diffidare quando ci viene presentata un’offerta?

  1. miglioramenti della linea che danno diritto a diminuzione della bolletta. Non c’è attinenza tra l’una e l’altra cosa. Chi vi dice questo vuole proporvi un cambio di gestore
  2. Fantomatici sconti fatti dallo stato sulle accise. Sono più unici che rari, ma se succede avviene automaticamente nei conteggi in bolletta. Quindi non c’è da fare nulla. Altro tentativo di cambio di gestore.
  3. Tariffa miracolosa. Come per ogni cosa, il troppo poco è sinonimo di poco credibile.

Come detto al punto 3: diffidate dalle tariffe miracolose. Il costo del servizio di fornitura di elettricità è formato da quattro componenti principali: A)materia energia, B)trasporto e gestione del contatore, C)oneri di sistema, D)imposte di consumo. La voce materia energia include anche la “componente prezzo energia (PE)”, ovvero l’importo relativo alle attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale (domestico o impresa). Nel mercato libero i costi per la componente prezzo energia sono stabiliti nel contratto di fornitura e incidono solo per il 30% circa della bolletta, su tutto il resto i fornitori non hanno facoltà di intervenire. La concorrenza tra le imprese di vendita si gioca su questi costi. Ciò significa che se un venditore ci parla di uno sconto del 10% sul prezzo dell’energia, sappiamo che si tratta, in definitiva, solo di un -3% sul totale della spesa energetica annuale.

distributore benzina
Autoprodursi l’energia in casa è come avere un distributore di benzina personale e gratuito

Quindi, tornando al discorso iniziale concludo l’argomento odierno con un’altra metafora. E’ normale che chiunque faccia benzina cerchi il distributore con il prezzo migliore. E’ ovvio sia così perché per chiunque un tipo di benzina vale l’altro. Non è un cibo, non è un vino, nella maggior parte dei casi è self service e pertanto non c’è nemmeno un plus per il servizio. Per l’energia elettrica sostanzialmente il discorso è analogo. Se pertanto la benzina posso pagarla un po’ meno ma comunque la devo pagare, come faccio a ridurre ancora la spesa energetica? Prendendo un’auto che consuma meno o procurandomi un pozzo di benzina per averla gratuita. E’ un paradosso lo so. Bene, per l’energia elettrica (e per il riscaldamento di casa) non è così. Perché posso migliorare energicamente casa mia coibentandola ed installando sistemi più performanti rispetto agli attuali. (es caldaia, lampadine, elettrodomestici vecchi ed energivori) e perché posso autoprodurmi l’energia che mi serve da solo ed a costo zero. (Oggi tra l’atro l’energia che produco di giorno posso anche immagazzinarmela per la sera)

La soluzione al tuo problema energetico c’è. Ragioniamoci assieme.

Quindi: se consumi tanta energia elettrica puoi fare 3 cose fondamentalmente 

  1. capire perché consumi così tanto e cercare di ridurre e migliorare i tuoi consumi
  2. risparmiare qualcosa cercando la “reale” tariffa migliore per te 
  3. ma soprattutto puoi produrti da solo l’energia che ti serve cercando di renderti il più possibile autosufficiente. 

Se non sai come fare per il punto 3 e se vuoi un progetto personalizzato, sicuro al 100%, con garanzia di soddisfazione sul risultato, al miglior prezzo di mercato, ti basta semplicemente contattarmi. Assieme vedremo se e cosa è possibile fare su casa tua! 

 

 

Il fotovoltaico che funziona di notte

Per avere i benefici del "sole di notte" non serve andare in Norvegia. Basta dotarsi di un sistema d'accumulo
Per avere i benefici del “sole di notte” non serve andare in Norvegia. Basta dotarsi di un sistema d’accumulo

Esiste un impianto fotovoltaico che funziona di notte? Fino a qualche tempo fa avrei subito pensato tecnicamente alla luce, al sole, alla luna e poi avrei risposto. No, impossibile. Ma prova a non ragionare dal punto di vista fisico e prova invece a pensare dal punto di vista tecnico. Quanto sarebbe bello sfruttare la potenza infinita del sole anche quando rincasi la sera dal lavoro?

Sì, perché oggi è possibile anche per le famiglie che vivono poco la casa di giorno non essere dipendenti dal proprio impianto fotovoltaico consumando istantaneamente la corrente che si produce. Si può infatti immagazzinare l’energia prodotta di giorno dal proprio impianto e non utilizzata e la si può utilizzare poi nel momento in cui realmente ci serve. Se ci pensi è una vera rivoluzione.

IR= irradiazione solare AC= autoconsumo. Oggi si può utilizzare il surplus prodotto dall'impianto fotovoltaico per immagazzinarlo e per utilizzarlo in "differita" quando più ne ho bisogno
IR= irradiazione solare AC= autoconsumo. Oggi si può utilizzare il surplus prodotto dall’impianto fotovoltaico per immagazzinarlo e per utilizzarlo in “differita” quando più ne ho bisogno

Ben inteso, il mio consiglio, come consulente è sempre quello di sfruttare se possibile l’impianto di giorno, in modo diretto. Questo semplicemente perché se ho un accumulo elettrico poi la sera posso sfruttarlo ancora di più per fare altre cose e quindi avrò un risparmio maggiore.

Quindi:

1)Aumento il comfort di casa mia potendo sfruttare di più e meglio la MIA corrente prodotta

2)Non sono più dipendente dal sole e dal suo andamento giornaliero. Posso utilizzare bene  e gratuitamente l’impianto anche nei giorni nuvolosi o di pioggia

3)Massimizzando l’autoconsumo riduco ulteriormente il consumo serale. Riducendo il consumo riduco all’osso il costo della bolletta elettrica.

Anche di sera posso avere energia gratis. Ecologicamente, grazie al lavoro del sole
Anche di sera posso avere energia gratis. Ecologicamente, grazie al lavoro del sole

Ma davvero posso anche se lavoro fare la lavatrice la sera, la lavastoviglie, usare il computer, la tv etc a gratis? Certo, se l’impianto che ho è fatto con i dovuti accorgimenti sia dal punto di vista progettuale che dal punto di vista impiantistico.

Giusto perché a parole ci si può spiegare ma con le immagini e con i fatti ci si capisce meglio nei prossimi giorni pubblicherò alcuni screenshot esemplificativi con un apposito articolo.

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