UN ANNO FA LA PRIMA INSTALLAZIONE DEL POWERWALL2 DI TESLA

Sistema d’accumulo sì o sistema d’accumulo no? La batteria mi serve? Me la ripago? E’ una necessità? E’ uno sfizio? E’ un giocattolo? E’ un passo verso il futuro? E’ il tassello mancante nel rendere casa mia ancora un po’ più energicamente autosufficiente? Queste sono le domande che si deve fare chi ha già un impianto fotovoltaico ed anche chi si appresta ad installarne uno e vuole scegliere il meglio per sé e per la propria famiglia.

accumulo bolletta zeroE’ passato poco più di un anno dall’installazione della prima powerwall2 (qui puoi vedere/ ascoltare la testimonianza di Roberto, il primo ad installare un powerwall2 un anno fa) e devo dire che in  un anno di sistemi di accumulo ne abbiamo installati tanti. Ma come ho già scritto diverse volte (in questo articolo ad esempio), ogni situazione deve essere valutata a sè.

Di solito chi mi chiede una consulenza, di persona o sul sito ha raggiunto uno di questi tre diversi stadi di consapevolezza.

Semplifico in 3 approcci al problema “accumulo sì o accumulo no …”

  1. Il cliente non informato: “Voglio un fotovoltaico con l’accumulo. Cosa costa?” Qui ovviamente siamo all’Abc. E se sei consapevole di essere in questo punto ti invito a leggere ed ad approfondire le tematiche sul risparmio energetico partendo da qui (è l’indice generale del mio blog). Qui spesso infrango dei sogni dovendo rispondere a frasi del tipo … “mi hanno detto che con 5 mila euro posso avere il fotovoltaico con la batteria”. Mi dispiace anche farlo, ma non sono un “raccontastorie…  ” e pertanto le favole le lascio raccontare a chi è più portato. In queste situazioni, piano piano cerco di capire le esigenze specifiche del mio interlocutore e con calma cerco di trovare la “soluzione giusta” che permetta anche alla famiglia meno abbiente di intraprendere il percorso nel mondo del rinnovabile. E’ spesso un primo passo illuminante che porterà poi a tanti altri piccoli/grandi passi.
  2. Il cliente informato: “Cosa ne pensa dei sistemi di accumulo? Nel mio caso cosa mi consiglia?” Qui il lavoro è meno educativo e più empirico. Ci si confronta, si mostrano i dati, si studiano soluzioni e poi si ragiona sui vantaggi o meno di uno o di un altro investimento.
  3. Il cliente deciso che si è fatto tutti i conti e che : “Voglio un sistema di accumulo Tesla Powerwall2. So che costa indicativamente 8500 euro, cosa comprende l’installazione, ordinandolo adesso quando posso averlo?” Questo è il cliente che sa cosa vuole e che mi chiede solo la conferma alle sue tesi e l’aiuto per mettere in atto quello che vuole. E questi sono i risultati di risparmio che ottengono queste persone! 

tesla powerwall2 risultatiOvviamente sono 3 step diversi. Spesso sono 3 interlocutori caratterialmente agli antipodi. Ma tutti e 3 a loro modo vogliono capire e mi chiedono un aiuto. Ed il mio lavoro è bello proprio per quello.

Se vuoi approfondire il tema sistemi di accumulo ti invito a leggere questo articolo dove ti dico tutta la verità sui sistemi di accumulo 😉 

Oggi, voglio condividere con te la felicità di alcuni miei clienti soddisfatti dei risultati raggiunti. Soddisfatti e contenti nel mostrare che ottenere la “bolletta a consumo zero” (o quasi) è possibile. Ed è possibile per la maggior parte dell’anno. 

Ringrazio Manuel e Carlo per aver condiviso con le loro mail la soddisfazione di un lavoro ben riuscito.

Se anche tu vuoi raggiungere dei risultati come quelli di Carlo e di Manuel scrivimi. Assieme studieremo se e cosa sia possibile e (soprattutto) conveniente fare per migliorare la tua “dipendenza energetica” .

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Tesla PowerWall: l’accumulo per il fotovoltaico

Tesla Powerball - accumulo elettrico domestico agli ioni di litio
Tesla Powerball – accumulo elettrico domestico agli ioni di litio

Come avrai notato non mi soffermo spesso a parlare nello specifico di un prodotto (perché i prodotti vanno e vengono molto velocemente, a differenza dei concetti che possono invece rimanere attuali per anni). Oggi però farò uno strappo alla regola semplicemente perché sono un fan del mondo Tesla e di quello che Elon Musk sta facendo per la mobilità sostenibile e per il risparmio energetico. Parleremo quindi del Tesla PowerWall.

In sintesi il PowerWall è un accumulo che permette di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto (e non autoconsumata) per utilizzarla quando voglio o ne ho bisogno.

Ma perché la tecnologia sta andando in questa direzione? Perché l’installazione di un impianto fotovoltaico è alla portata di ogni famiglia che abbia un tetto di proprietà (qui se non ci credi ti spiego perché). Pertanto, se da un lato ad una maggiore presenza di impianti corrisponde una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’altro, gli incentivi (che in passato hanno drogato il mercato) per la vendita della corrente in eccesso scendono. Pertanto, il maggior risparmio lo si ha autoconsumando il più possibile e quindi cercando di acquistare il meno possibile dalla rete (per approfondire questo argomento puoi leggere qui ed anche qui).

Il picco di produzione di un impianto fotovoltaico ed i picchi di consumo spesso non coincidono. Con l'accumulo si sopperisce a questo sfasamento temporale tra "domanda ed offerta energetica"
Il picco di produzione di un impianto fotovoltaico ed i picchi di consumo spesso non coincidono. Con l’accumulo si sopperisce a questo sfasamento temporale tra “domanda ed offerta energetica”

Oggi un impianto fotovoltaico tradizionale è sempre conveniente ed a differenza di quanto si possa credere, se si ha almeno un consumo medio/basso (100 euro a bimestre tanto per fare un esempio), conviene più oggi rispetto al periodo in cui era incentivato. A questo si aggiunge la possibilità che ci viene data dalla tecnologia e che va ad eliminare quello che è sempre stato il maggior limite di un impianto fotovoltaico (e cioè avere energia solo di giorno). La batteria (o accumulo) infatti, permette di accumulare l’energia prodotta e utilizzarla quando serve anzichè vendere l’eccesso di autoproduzione sul mercato (qui trovi spiegato cosa succede attualmente con l’energia prodotta ma non autoconsumata).

marchio teslaEd ecco che arriviamo a Tesla, una delle società leader nelle energie rinnovabili. Tesla è infatti e senza dubbio, la prima azienda al mondo ad essere riuscita a creare una vettura esteticamente simile alle macchine tradizionali, ma spinta da un motore elettrico il quale ha un’autonomia di ben 500 km e con prestazioni da super car.

Dopo aver raggiunto questo difficile ed ambito traguardo, questa società che fa della sua mission l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, ha deciso di sfruttare le proprie conoscenze utilizzate per “dare autonomia” ai propri mezzi,  per commercializzare un accumulatore per fotovoltaico domestico, la Tesla Powerwall appunto.

Elon Musk presentazione del PowerWall di Tesla
Elon Musk presentazione del PowerWall di Tesla

In teoria, installando la giusta quantità di Tesla Powerwall e possibilmente il giusto quantitativo di pannelli fotovoltaici, il consumo di energia elettrica dalla rete potrebbe venire del tutto azzerato (è un caso estremo, visti i costi non è quello che conviene fare oggi…). L’allacciamento resterebbe sempre presente per compensare eventuali picchi di consumo, (e per pagare il canone rai… 😉 )

tesla power wall. Un'opera d'arte
tesla power wall. Un’opera d’arte

Esteticamente il powerwall si presenta con un design moderno, (ho dei clienti che lo hanno voluto installare in soggiorno su una parete dedicata, come fosse un’opera d’arte) Non per nulla Tesla nel mondo delle auto resta un marchio tendenzialmente votato al lusso, e la sua Tesla Powerwall non poteva essere da meno.

Alcuni dati tecnici: (rilevabili anche dalla scheda tecnica). Peso pari a 100 Kg e dimensioni di 1300 mm x 860 mm x 180 mm, e vanta una capacità di accumulo di 6,6 kWh.

scheda tecnica powerwall tesla
scheda tecnica powerwall tesla

Non ha controindicazioni o particolari posizioni per l’installazione. Viene inoltre dotato di un sistema di sicurezza con controllo termico del liquido, per prevenire il rischio di incendi e può essere installata anche all’esterno,in quanto sopporta temperatura da -20 a +50 gradi centigradi.

Tesla garantisce le sue batterie per 10 anni, ma presumibilmente la loro durata media arriverà tranquillamente a 20 anni, ovviamente con una normale obsolescenza e perdita di prestazioni.

Una Tesla model S ed un sistema di accumulo Powerwall
Una Tesla model S ed un sistema di accumulo Powerwall

Il mio compito oggi era trasmetterti la voglia di approfondire l’argomento per arrivare a dire. Sì anche io posso permettermi un prodotto top di gamma che si ripaga con il risparmio e con gli incentivi (detrazione fiscale) per far risparmiare la mia famiglia, per non essere schiavo dei costi energetici e per avere una casa sostenibile che non inquina e che produce da sola le risorse di cui ha bisogno, per la luce, per il caldo, per il freddo… e perché no, anche per la mobilità!”

Spero di poterti quindi dare il benvenuto nel mondo delle energie rinnovabili. E, se hai bisogno di una consulenza gratuita, leggi qui e poi contattami.