RAFFICA DI INSTALLAZIONI DI POWERWALL TESLA

Sono ben 267 le Tesla Powerwall 2 installate negli ultimi due anni e mezzo da Bioenergia e Risparmiobollette.it . La prima era stata quella di Roberto a luglio 2017. (qui puoi leggere l’articolo. Mentre qui puoi ascoltare/vedere l’intervista a Roberto). Negli ultimi 8 mesi addirittura con una media di 22 al mese (agosto compreso). E continueranno a raffica anche per novembre e dicembre 2019 visto che ci sono da installare tutti i sistemi di accumulo del bando regionale veneto.

E’ sicuramente una bella soddisfazione che voglio condividere con tutto il mio Team e con i lettori del Blog.

Tutto questo lavoro mi permetterà anche di poter integrare ulteriormente i report mensili per avere un campione statistico sempre maggiore (grazie ancora ai clienti che hanno dato il consenso alla privacy per il monitoraggio).

Quindi, se vuoi anche tu la tua Powerwall contattami qui (sia che tu abbia già un fotovoltaico, sia che ti serva una consulenza per fotovoltaico ed accumulo)

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ACCUMULO PER IL FOTOVOLTAICO: E’ UNA TRUFFA O CONVIENE DAVVERO?

Chi mi conosce di persona o è lettore del mio blog sa che parlo con i dati. E sa che ogni mese (qui trovi l’ultimo pubblicato ad oggi – luglio 2019) sul blog puoi trovare un report dettagliato che evidenzia i risultati reali di autosufficienza che si possono raggiungere con i sistemi d’accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici. Faccio questo report mensile per due motivi. In primo luogo perché se un mio cliente ha dei dati anomali rispetto alla media possiamo intervenire prontamente per capire se c’è qualcosa da aggiustare nelle abitudini o nella taratura degli impianti, in secondo luogo perché amo la concretezza.

Mi piacciono i dati scritti, chiari, inconfutabili, analizzabili, confrontabili.

E per capire la necessità (o meno) di installare un sistema d’accumulo, servono dei dati statistici ampi (Qui ad esempio trovi un articolo che approfondisce il tema dell’accumulo). Se infatti il fotovoltaico oggi è una realtà conosciuta da tutti e sulla cui funzionalità e bontà non esistono dubbi, dei sistemi d’accumulo tutti ne parlano ma pochi sanno esattamente come e quanto funzionano. E sapere questo è fondamentale per capire se e cosa sia il caso di installare. Pertanto, inutile affidarsi alle chiacchiere da bar o a chi non conosce nemmeno le caratteristiche del prodotto che propone. Per il Consulente (e quindi di rimando per il cliente), è importante avere ben chiare le caratteristiche di tutti i tipi di sistemi d’accumulo per poi poter proporre in ogni occasione quello migliore. (Perché va sempre fatta una valutazione specifica)

Le domande più frequenti (o le obiezioni) che mi vengono fatte sono. Eh, ma quanto costa? Eh, ma quanto tempo ci metto per ripagarmi l’investimento? Eh, ma quanto durano le batterie? Eh, ma lo smaltimento? Tutte domande lecite. Le cui risposte sono già in prima analisi presenti sul blog ma che poi vanno tradotte nella realtà di ogni singolo. Ed infatti ogni mia consulenza mira ad analizzare con i numeri (e non con le chiacchiere) quelle che sono le reali possibilità di risparmio ed autosufficienza energetica. (Ricordo che ogni intervento proposto prevede una garanzia di risultato).

Ormai lo dico da diversi anni (sul blog da oltre 4…): “Ogni intervento deve essere valutato in modo nuovo, partendo da un’analisi del consumo e da una conoscenza del fruitore e della sua famiglia!” Spesso questo viene saltato (sbagliando malamente) perché ci si lascia tentare da una golosa offerta del momento (golosa per chi? Per Te o per chi te la sta proponendo?).

Quindi va fatta una valutazione, attenta, serena e ponderata che tenga conto dei consumi, dei costi e delle garanzie e quindi dei tempi di rientro dell’investimento. Quello che ti posso garantire è che prima o poi tutti e ripeto tutti installeranno in abbinata al proprio impianto fotovoltaico un sistema d’accumulo. Non ci si scappa. E’ il completamento di un lavoro iniziato.

Quello che devi fare è capire quando farlo e con chi farlo. Perché al di là delle mirabolanti promesse quello che conta per il tuo portafoglio e per il tuo risultato sono i dati reali concreti e garantiti. Ed i numeri non mentono.

Dopo questa doverosa premessa, veniamo al post odierno. Quanto puoi essere energicamente autosufficiente con l’accumulo abbinato al fotovoltaico? (Ho presentato i dati in anteprima nel mese di aprile presso lo Store Tesla di Padova, con un seminario dal titolo “Il sole anche di notte”qui trovi il link all’articolo).

Nel grafico a fianco puoi vedere quali sono i risultati ottenuti dai miei clienti negli scorsi 12 mesi. Si tratta di un dato molto significativo anche perché tra i 40 impianti monitorati, ve ne sono alcuni installati su case totalmente elettriche e che pertanto nei mesi invernali hanno consumi elettrici molto elevati. Ci sono poi casi eccezionali (come questo di Luciano di Schio) dove si è riusciti ad ottenere dei risultati sorprendenti anche in inverno grazie alla particolare esposizione (ed inclinazione) dell’impianto fotovoltaico.

Vediamo ora nello specifico una sorta di “legenda” per capire meglio tutti i dati raccolti.

1)Gli impianti che vedi monitorati qui sopra sono tutti di miei clienti che nel corso degli anni hanno deciso di installare un impianto fotovoltaico con un sistema d’accumulo. Nella maggior parte dei casi l’impianto fotovoltaico ha già diversi anni, (quindi anche in conto energia), e l’accumulo è stato aggiunto solo in un secondo momento (in 22 casi su 40 per la precisione).

2)Gli impianti monitorati sono tutti nel nord Italia (e pertanto con condizioni meteo non prettamente favorevoli per la produzione fotovoltaica) e precisamente nelle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte (se il tuo impianto lo vuoi realizzare in centro o sud Italia potrai ottenere risultati ancora migliori). 

3)Il sistema d’accumulo monitorato è per tutti uguale. Si tratta del Tesla Powerwall 2. La scelta è ricaduta su questo tipo di accumulo per A) creare uniformità e quindi avere un campione statistico utilizzabile. (confrontare impianti fotovoltaici di capacità diverse con sistemi d’accumulo con capacità diverse su case con consumi totalmente diversi non avrebbe dato dei risultati aggregabili utili ad un ragionamento statistico) B)è l’accumulo che oggi viene maggiormente installato dai miei clienti 

4)Come accennato nel punto 3 gli impianti fotovoltaici ai quali è stato installato il sistema d’accumulo sono di diverse potenze. Nei report mensili (clicca qui per vedere l’ultimo disponibile ad oggi di luglio 2019 con una media di autosufficienza energetica del 93,36%) Ho scelto di mettere gli impianti in ordine di potenza crescente (dal più piccolo al più grande) per aiutare chi sta facendo le sue valutazioni sull’acquisto di un fotovoltaico con sistema d’accumulo. 

5)I dati raccolti dimostrano che un impianto fotovoltaico domestico, anche se di piccole dimensioni è in grado di produrre mediamente molta più energia rispetto a quella necessaria per l’autoconsumo dell’abitazione durante il giorno (vi sono poi dei casi specifici, dove l’impianto risulta sottodimensionato rispetto ai consumi dell’immobile (e pertanto in alcuni mesi dell’anno l’accumulo non può essere sfruttato al meglio perché non vi è abbastanza energia da immettervi). In questi casi le motivazioni sono diverse. A)poco spazio sul tetto B)cambiamento dei consumi (aumento) rispetto all’analisi iniziale (es inserimento di sistemi elettrici – pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento al posto di tradizionali sistemi a gas). C)impianto fatto in conto energia (pertanto più per utilità finanziaria che per autoconsumo). D)tetto con esposizione non ottimale. Nelle nuove realizzazioni (di fotovoltaico ed accumulo) è importante bilanciare bene i vari impianti (fotovoltaico – accumulo – riscaldamento – raffrescamento – mobilità elettrica) per ottenere il miglior risultato di autosufficienza possibile con il minimo dispendio di risorse economiche. 

6)Per quanto si evince dal punto 5 quindi è importante che il sistema di accumulo sia un “polmone” sufficientemente ampio per garantire l’ottimale utilizzo dell’energia elettrica prodotta. L’errore che spesso viene compiuto (in buona fede dal cliente ed in minor buona fede – o “in ignoranza” – da chi propone l’accumulo) è quello di equiparare i kWp dell’impianto fotovoltaico con i Kwh della capacità d’accumulo. Per capire quale sia il corretto dimensionamento del sistema d’accumulo si deve partire A)dai consumi in kWh (per dimensionare l’impianto fotovoltaico e per valutarne il posizionamento migliore) B)dalla grandezza dell’impianto fotovoltaico (nei casi in cui si voglia associare un accumulo ad un impianto fotovoltaico già esistente ed ovviamente in relazione al punto A) C)Tenendo ben presente le necessità e gli obbiettivi che si vogliono raggiungere (es aumento del consumo elettrico per diminuire il consumo di gas – per la produzione di acqua calda sanitaria o di riscaldamento e raffreddamento ad esempio).

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