Batterie Tesla: automotive e Powerwall2

nevada tesla fabbricaAd inizio 2017 la Gigafactory di Tesla nel Nevada ha cominciato a produrre grandi quantità di celle per le batterie a ioni di litio, al fine di rifornire i suoi prodotti esistenti (la Model S, la Model X ed il powerwall1) ed i nuovi prodotti come la Model 3 ed ovviamente l’accumulo Powerwall 2. Si è trattato di un passo importante per l’azienda statunitense poiché la produzione in grandi quantità di batterie realizzate in collaborazione con Panasonic avrebbe dovuto permettere di eliminare quello che è stato (ed in parte ancora è),  il collo di bottiglia che ha impedito il potenziamento della produzione. Il primo obiettivo è riuscire a produrre 23.000 Model entro fine anno (fine 2017). Questo obiettivo come hai potuto già leggere qui, ha portato Tesla a dover fare una scelta e dare delle priorità. Quindi prima la mobilità elettrica e poi l’accumulo.

Facciamo un passo indietro. La Gigafactory ha ufficialmente aperto i battenti nel 2016 e fino a novembre si è occupata principalmente della prima variante della batteria domestica Powerwall. Ad inizio anno  la collaborazione tra Tesla e Panasonic è stata ampliata, con il colosso nipponico che ha investito 30 miliardi di yen (circa 245 milioni di euro) nel settore batterie per automotive ed energie rinnovabili (fotovoltaico su tutte). Questa partnership così stretta deriva dal fatto che le attività in questione sono parte integrante dei progetti di Elon Musk che vuole trasformare Tesla in una società energetica totalmente green. Nella Gigafactory Panasonic ha investito 1.6 miliardi di dollari. L’obiettivo è produrre  35 GWh/anno di celle creando un’economia di scala in grado di  permettere un abbattimento dei costi del 30%.

batterie panasonic per TeslaLa notizia di questi giorni è che Il CEO di Panasonic Kazuhiro Tsuga conferma il fatto che al momento ci sono dei ritardi di produzione per quanto concerne le batterie ma che è in fase di lancio il nuovo sistema automatizzato delle celle per la model 3.

Non è dato sapere se il nuovo modello di  celle (e quindi di batterie) saranno solo per la Model 3 o se il nuovo sistema automatizzato servirà anche a produrre i componenti fondamentali del Powerwall2 (ipotizzabile). A rigor di logica però, in ogni caso questa automazione permetterà di ridurre fino (si spera a breve) ad eliminare, il collo di bottiglia produttivo.

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Novità Powerwall2: arriverà solo la versione AC

tesla powerwall2 AC
Comunicazione ufficiale di Tesla che annuncia l’arrivo della nuova versione AC

Che nel settore tecnologico ci siano costanti novità è risaputo. Ma per quanto concerne Tesla, stanno proprio correndo. E’ una corsa talmente veloce che può sembrare quasi disorganizzata.  E’ uscito il powerwall 1 e dopo 6 mesi è stato presentato il powerwall2. E’ uscita la versione DC e in pochi mesi se non settimane è già stata sostituita dalla più comoda e duttile versione AC con inverter integrata ed applicazione di gestione/monitoraggio.

Slittano di qualche mese i tempi di consegna. Tesla assicura che chi ha già ordinato il powerwall 2 DC avrà allo stesso prezzo il nuovo powerwall versione AC (anche perchè il DC non verrà consegnato proprio…). Ovviamente gli ordini effettuati avranno la priorità sui nuovi con prime consegne da aprile. (Per i nuovi ordini invece le consegne avveranno da maggio).

Per ora vi allego la scheda tecnica della nuova versione DC e la lettera ufficiale ricevuta oggi. Nei prossimi giorni approfondirò l’argomento e vi terrò informati in merito. Pubblicherò sul blog tutte le nuove informazioni e gli approfondimenti tecnici nonché i vari dubbi relativi alle installazioni sia in relazione ai nuovi impianti fotovoltaici sia che per gli impianti già esistenti (c.d. retrofit).

tesla powerwall2 ACCome ultima cosa, un mio commento del tutto personale. Da una parte sono sbalordito, e tutte queste novità ovviamente non mi facilitano il lavoro di consulente. Al contempo però voglio fare un’altra riflessione. (tendo a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno di mio…). Ben vengano le continue innovazioni e ben venga la possibilità per i clienti di avere l’ultimo prodotto aggiornato disponibile anche se quello ordinato è un altro. (L’importante è ovviamente che le condizioni siano migliorative!!!)

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Le batterie per il fotovoltaico

batteria accumulo11 cliente su 2 me le ha chieste nell’ultimo anno (l’articolo è stato scritto nel 2015) e me le chiede tutt’ora (2018). Ma fino a poco tempo fa ho sempre detto che non era ancora il momento. Perché? Perché ancora non avevo trovato il prodotto “serio” da offrire ai miei clienti. Cosa intendo per prodotto serio? Intendo un prodotto che abbia una garanzia molto elevata e che garantisca molti cicli di ricarica. Un prodotto cioè che mi permetta davvero di fare una lavatrice o una lavastoviglie senza utilizzare l’energia della rete e non un semplice sistema tampone per 4 luci a led ed una televisione! In giro vedevo (2015) e video tutt’ora (2018) dei giocattoli che vengono spacciati come sistemi d’accumulo… )

Bene, ora posso dire di essere pronto ad offrire anche questo prodotto ai miei clienti. (e posso anche dare diverse soluzioni tutte molto performanti, a seconda delle specifiche esigenze). Ma facciamo un passo indietro. Perché pensare ad un accumulo (batterie) per il proprio impianto fotovoltaico (già installato) o in abbinata ad un impianto nuovo?

batteria accumulo2Perché purtroppo le regole del gioco sono cambiate. Quindi se fino a pochi mesi fa (2015) lo scambio sul posto era ancora molto conveniente, adesso devo ragionare in modo diverso per poter immagazzinare l’energia in eccesso che produco e per poterla usare a mio piacimento di giorno (in caso di necessità di ulteriore picco) o di notte (come nella normalità dei casi). Quindi significa non prelevare (quasi mai e quasi più) energia dalla rete.

batteria accumulo3Quindi vediamo perché pensare alle batterie d’accumulo per il proprio impianto fotovoltaico già esistente o in fase di definizione.

Massimizzano l’autoconsumo dell’impianto sia di giorno che di notte
• Sono semplici da installare
• Proteggono l’utente dagli aumenti del costo dell’energia
• Liberano l’utente dal possibile calo delle tariffe incentivanti e dal GSE
• Godono delle detrazioni fiscali del 50% in 10 anni (fino a fine 2018)

Ora vediamo di rispondere alle domande più frequenti

  1. posso installarle su qualsiasi impianto o devo cambiare l’inverter? Quelle che vi propongo io vanno bene per qualsiasi impianto perché vanno messe in “coda” all’impianto e pertanto non necessitano di grandi lavori.
  2. ma quanto durano? Sono garantite per 10 anni e per 10000 cicli di ricarica!
  3. che tecnologia utilizzano? La migliore in assoluto cioè il litio
  4. come posso vedere quanto mi fanno risparmiare? Ovviamente potrei rispondere dalle bollette abbattute. Ma oltre all’evidenza tangibile economica, questo sistema d’accumulo ci permette di tenere sotto controllo l’impianto ed il suo rendimento attraverso un sistema di monitoraggio semplice ma eccezionalmente dettagliato. Puoi infatti monitorare sia il consumo di casa tua, sia l’apporto del fotovoltaico, sia l’apporto del sistema di accumulo. Meglio di così è impossibile!
  5. Posso usufruire delle detrazioni fiscali del 50% su questo prodotto? Se ti muovi sì. Il limite è il 31/12/18 (aggiornamento di gennaio 2018), poi si presume che le detrazione si abbassino al 36%).

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batterie accumulo grafico