TESLA POWERWALL 2 – INSTALLAZIONE SU IMPIANTI TRIFASE
Finalmente ci siamo. Finalmente possiamo utilizzare l’accumulo powerwall 2 di Tesla anche su impianti trifase. Sì, perché all’uscita del prodotto (novembre 2017) era stata data la possibilità di preordinare l’accumulo più potente del mercato anche per installazione su impianti trifase. Purtroppo però la cosa poi non era andata in porto. Infatti nonostante gli ottimi auspici non si era riusciti a trovare l’accordo di collaborazione con Fronius per quanto concerne l’utilizzo dell’interfaccia del Symo Hybrid sul powerwall 2 per l’installazione su trifase.
Oggi il problema è stato risolto direttamente da Tesla. (schema visibile nell’immagine a fianco). Nella scheda si vedono i vari collegamenti, ma credo che a a pochi interessi sapere quale sia tecnicamente la soluzione trovata e quali siano le componenti in più da aggiungere. L’importante, per chi fino ad oggi ha atteso questa notizia, è sapere che si può finalmente fare (senza perdere la garanzia a differenza di chi lo ha fatto prima perdendo così la garanzia ufficiale in caso di rotture !!!). Il costo suppletivo per questo tipo di lavoro rispetto all’installazione dell’accumulo in monofase è di 700/800 Euro (componenti e lavoro aggiuntivo).
Quindi se hai un impianto in trifase, se desideri installare un accumulo fotovoltaico sul tuo impianto esistente o se vuoi allacciare alla tua linea trifase un impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo da 13,2 kWp, questa è la situazione ideale!
Tra l’altro per le piccole imprese che desiderano installare un impianto fotovoltaico fino ai 20 kWp e che desiderano anche avere uno o più Powerwall2 di Tesla tra pochi giorni ci saranno importanti novità con un progetto studiato appositamente per queste esigenze. (STAY TUNED – iscriviti alla newsletter gratuita nel form a destra della pagina)
Questa soluzione va a rispondere principalmente alle esigenze di due tipologie di clienti:
1)clienti con impianti fotovoltaici importanti (sopra i 6 kWp in trifase) che hanno approfittato degli incentivi dei primi conti energia e che producono molta corrente ma riescono a consumarne poca. Questi utenti hanno un grosso contributo per quanto concerne la produzione ma hanno un incentivo molto basso per lo scambio sul posto. Intercettare un po’ di questa corrente per poterla auto consumare di notte invece che doverla comperare dal gestore, significa risparmiare molto ed anche aumentare la percentuale di autoconsumo.
2)piccole e medie imprese che hanno bisogno dell’energia trifase e che lavorano prevalentemente di giorno. Per loro l’impianto fotovoltaico permette di abbattere i consumi ed i costi di produzione. Un accumulo come il powerwall2 può aiutare a ridimensionare drasticamente anche i consumi notturni dovuti ai sistemi di sicurezza o all’illuminazione notturna (solo per citare due esempi).
L’articolo di oggi sarà un botta e risposta con Eugenio. Non vive ai Caraibi, non vive in Sicilia. Vive al nord in Lombardia e nonostante questo sta ottenendo degli ottimi risultati dal suo impianto. Oggi vi parlo di lui e della sua famiglia, come buon esempio di programmazione e di utilizzo degli impianti per il risparmio energetico. Giusto per aggiungere qualche dato ulteriore, la sua famiglia è composta da 4 persone, (marito moglie + 2 figli) e di lavoro fa l’autoriparatore.
Un esempio, tratto dall’impianto di Eugenio. In questa bella giornata di sole di maggio ha caricato due auto elettriche (la Renault Zoe e la Smart) con un impianto FV da 6kwp. Inoltre l’accumulo da 6 kw è stato portato al 100% (pronto per il consumo serale/notturno), ha riscaldato x 2 volte l’acqua sanitaria (portandola ad una temperatura di 53°) con una pompa di calore elettrica da 120litri. Inoltre ovviamente ha coperto i vari consumi di casa (tipo lavatrici lavastoviglie aspirapolvere etc…) il tutto prelevando solo 600 wh ed immettendo in rete solo 400wh.
Ha un impianto fotovoltaico da 6kwp che ha realizzato in due momenti diversi. 3 kwp sono stati installati nel 2009 con orientamento sud, mentre gli altri 3 kwp sono stati installati nel 2011 ed hanno orientamento est ed ovest. Pertanto il suo impianto è disposto su tre falde. Di recente a questo impianto ha aggiunto un accumulo domestico da 6kwh. Visto il poco spazio disponibile sul tetto ha correttamente optato per la pompa di calore al posto del solare termico per quanto concerne la produzione di acqua calda sanitaria. Utilizza inoltre il suo sistema di condizionamento a split oltre che per il raffrescamento anche per il riscaldamento (nelle mezze stagioni). Per sopperire al bisogno energetico del riscaldamento nei 3 mesi invernali invece utilizza un sistema tradizionale con caldaia a gas metano e caloriferi ad alta temperatura. Eugenio inoltre è felice possessore di 3 auto elettriche che carica attraverso il suo impianto (smart – twizy – zoe). (per un articolo di approfondimento sulla tendenza a spostare tutti i consumi nella modalità elettrica leggi qui)
Eugenio, quali motivazioni ti hanno spinto ad investire in un impianto fotovoltaico e più in generale nei sistemi per il risparmio energetico?“Credo che installare le energie rinnovabili e promuovere la mobilità sostenibile sia un dovere. Mi piace l’idea di essere un po’ più autosufficiente e di riuscire ad evitare l’immissione nell’ambiente di molta CO2. Il sole c’è, la tecnologia anche. Avendo aggiunto anche altri accessori come la pompa di calore e l’accumulo inoltre riesco a sfruttare ancora di più l’impianto e l’autoconsumo. La ciliegina sulla torta? L’auto elettrica. Caricando l’auto di giorno (questo è il trucco ovviamente), riesco a muovermi senza inquinare e senza acquistare energia elettrica dalla rete”. (vedi grafico)
Eugenio, ma è possibile caricare anche automobili elettriche con pacchi batterie più ampi?“In parte sì, sempre sfruttando il sole (di giorno)”.Eugenio, quale sarà il prossimo passo per efficientare ancora di più casa tua? “Ancora tante sono le cose da fare come ad esempio il cappotto dell’abitazione. Mi piacerebbe inoltre eliminare il metano risolvendo il problema del riscaldamento invernale ed installare anche un piano cottura ad induzione. Tempo al tempo una cosa alla volta …” (Se hai una casa non recente, magari con riscaldamento a termosifoni ma che vuoi comunque efficientare, qui trovi la soluzione ibrida che fa per te! )
Tutti si chiedono se il fotovoltaico conviene oggi. Conviene? Tu ne sei soddisfatto?“Troppe sono le variabili per dirlo, posso dire dati alla mano che a noi è convenuto e conviene tuttora perché il fotovoltaico si ripaga con l’incentivo , ed anzi sui vent’anni produce anche del reddito. Per quanto concerne le auto le dovevamo cambiare e pertanto i soldi andavano spesi comunque. La differenza è che con il motore elettrico non ho manutenzione (e poiché è il mio lavoro ci puoi credere 😉 ) non si paga il bollo, l’ assicurazione è agevolata e pertanto costa decisamente meno. Inoltre potendo caricare l’auto con il mio impianto fotovoltaico non ho spese di carburante. Ma ho fatto in conti anche in caso di ricarica serale della vettura elettrica con acquisto di energia dalla rete. La differenza economica su 100km è di 8 euro per quanto concerne il motore a scoppia contro i 3/3,5euro per il costo dell’elettrico”. (Per un articolo di approfondimento sulla mobilità elettrica leggi qui)
I dati riepilogativi della giornata di sole. La produzione dell’impianto, l’autoconsumo, la minima immissione in rete ed il minimo prelievo. Ottimo lavoro Eugenio!
Facciamo un esempio pratico, prendendo in considerazione l’anno 2017 (così sfatiamo anche il mito che d’inverno il fotovoltaico non produce nulla). Quali sono stati i tuoi consumi per i primi 4 mesi e mezzo? Quanta energia sei riuscito ad auto consumare rispetto a quella prodotta? E quanta energia hai acquistato dalla rete?“Allora, il consumo totale è stato di 2185 kwh. Il prelievo dalla rete è stato di 781 kwh e pertanto per differenza l’autoconsumo è stato di 1404 kwh. E tieni presente che adesso entrando nei mesi più luminosi l’impianto darà il meglio di sé”.
Ma solo Eugenio può ottenere questi risultati per sé e per la sua famiglia? Assolutamente no! Chiunque con un tetto di proprietà e con la capacità di ragionare nel medio periodo può investire nelle energie rinnovabili. Oggi è possibile farlo semplicemente utilizzando il risparmio in bolletta (parte di essa) e parte delle tasse (detrazione fiscale del 50% o del 65%), per pagare un impianto che permette di autoprodursi energia, di non inquinare, di essere più autosufficienti. Avere sul tetto di casa un sistema che produce energia gratuitamente per 30 anni è una cosa splendida. Mentre sei al lavoro, mentre sei con la famiglia, anche mentre sei in ferie. L’impianto produce per te!