Fotovoltaico e batteria: detrazione fiscale

detrazione fiscale 50%In questi giorni sto seguendo Francesco che dalla zona di Bologna mi chiede di seguirlo nella scelta di un accumulo per il suo impianto fotovoltaico.  Mi dice in realtà di aver già scelto il “suo accumulo” e di voler puntare forte su Tesla. L’unica reticenza che ancora ha è data dal fatto che il suo commercialista a seguito di un quesito (mal posto) ad una società di servizi per i commercialisti, ha ricevuto risposta negativa circa la possibilità di detrarre fiscalmente l’impianto di accumulo per il suo fotovoltaico (già esistente). Tralasciando la confusione fatta tra deducibilità e detrazione fiscale, la risposta che gli viene data mi lascia molto perplesso. Visto che allora anche per gli addetti ai lavori l’argomento non è chiaro lo riprendo velocemente per confermare a tutti coloro che sono interessati ad una batteria d’accumulo che, se la batteria rispetta la normativa CEI O21 (normativa di riferimento) può essere detratta fiscalmente. Ora,tutti i sistemi al litio più conosciuti sono certificati e sono installabili usufruendo dell’incentivo della detrazione fiscale.

Lo scrivo in maiuscolo che si legga bene 😉

LA BATTERIA PER L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO SI PUO’ detrarre fiscalmente in 10 anni al 50% sia che venga fatta contemporaneamente all’impianto fotovoltaico, sia che la si installi successivamente all’impianto.

L’Agenzia delle Entrate a specifico quesito risponde infatti che le batterie “godono della detrazione fiscale del 50% in quanto parte di un intervento di risparmio energetico. Dunque, hanno diritto all’incentivo, ma solo se installati contestualmente o successivamente ad un impianto a rinnovabili di piccola taglia, quale un sistema fotovoltaico”. (Per intenderci, non è possibile installare un sistema di accumulo per prelevare la corrente di notte a minor costo ed utilizzarla di giorno ed al contempo godere della detrazione fiscale).agenzia entrate detrazione fiscale batteria accumulo

La batteria d’accumulo è un “upgrade” dell’impianto fotovoltaico. E poiché nella risoluzione n. 22/E del 2 aprile 2013 è stato chiarito che “l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica rientra tra gli interventi agevolabili di cui alla lett. h) del comma 1 dell’art. 16-bis del TUIR, sempre che si tratti di un impianto fotovoltaico di potenza non superiore a 20 kW e posto direttamente al servizio dell’abitazione dell’utente.”  Poiché i sistemi di accumulo hanno la funzione di immagazzinare l’energia prodotta in esubero dall’impianto fotovoltaico e di rilasciarla nei momenti in cui l’impianto fotovoltaico non riesce a sopperire alle esigenze dell’abitazione (ad esempio, durante la notte oppure nei casi in cui il consumo è maggiore rispetto alla produzione da fotovoltaico, come ad esempio in caso di maltempo), consentendo di aumentare la capacità di autoconsumo dell’impianto fotovoltaico, con benefici di tipo economico (si evita cioè l’assurdo riacquisto dalla rete di energia precedentemente venduta) ed energetico (si riducono le dispersioni collegate alla trasmissione di energia ed il carico della rete dovuto all’immissione ed al riprelievo).”Pertanto la riconducibilità del suddetto intervento (installazione dell’accumulo) alla citata lettera h) è consentita nel caso in cui l’acquisto del sistema di accumulo sia contestuale o successivo a quello dell’impianto fotovoltaico, configurandosi, in dette ipotesi, il sistema di accumulo come un elemento funzionalmente collegato all’impianto fotovoltaico, in grado di migliorarne le potenzialità” (upgrade).

Buon autoconsumo a  tutti.

Qui, come sempre se avete bisogno trovate i miei riferimenti. 

 

Quanto produce un impianto fotovoltaico da 3 KW

sole amico della casa e del risparmioQuanto produce un impianto fotovoltaico da 3 kw? Siccome abbiamo detto più volte che il maggior risparmio si ha autoconsumando l’energia, cosa ci faccio con questa quantità di energia? Teniamo presente che stiamo per parlare di una media annuale perché l’impianto rende ovviamente in base a quale luce e quanta luce colpisce il pannello fotovoltaico nelle diverse stagioni dell’anno (vedi grafico) nonché ovviamente da dove l’impianto è installato. Per un esempio sulla resa dell’impianto al variare della posizione geografica leggi qui. Rimarrai stupito. 

Ecco un grafico che evidenzia l'andamento della produzione in kW/h di un impianto fotovoltaico da 3 kW. Maggiori sono le ore di luce e più alta la "parabola solare" maggiore sarà il rendimento dell'impianto
Ecco un grafico che evidenzia l’andamento della produzione in kW/h di un impianto fotovoltaico da 3 kW. Maggiori sono le ore di luce e più alta la “parabola solare” maggiore sarà il rendimento dell’impianto

Quindi, in media (e ripeto in media!!!) in Italia ogni giorno un impianto da 3 kW può produrre circa 11 kWh di energia immediatamente disponibile ed utilizzabile per l’autoconsumo e quindi per quello che io chiamo il “metabolismo basale” della mia abitazione. (teniamo anche presente che anche se non sembra la casa consuma anche quando gli elettrodomestici sono in stand by. Leggi qui)Quanti sono 11 kWh e cosa ci posso fare? Facciamo degli esempi. Quello che dobbiamo tenere presente è il consumo orario di un elettrodomestico e per quante ore utilizziamo tale elettrodomestico.

Partiamo con l’esempio di un elettrodomestico che tutti utilizziamo in casa e che normalmente funziona 365 giorni all’anno e cioè il frigorifero che incide sui consumi famigliari degli italiani per circa il 15%. Una famiglia pertanto consuma annualmente circa 400 kWh all’anno solo per far funzionare il frigorifero. Dividendo il consumo medio annuo per i giorni, abbiamo una stima di consumo giornaliero che è di poco superiore ad 1 kWh al giorno. Con l’impianto fotovoltaico da 3 kW, sempre tenendo conto della media annua e non di un particolare momento dell’anno, produciamo una quantità di energia 10 volte superiore a quella necessaria per far funzionare il frigorifero. Un altro esempio. Un televisore led da 40/50 pollici assorbe circa 80/120 Watt di potenza (a seconda del modello e della classe energetica). Questo vuol dire che con la produzione media giornaliera di un impianto fotovoltaico da 3 kW potremmo farlo funzionare teoricamente per circa 90 ore prima di esaurire l’energia prodotta in un giorno. (l’esempio ovviamente è fatto semplicemente per fare capire e quindi paragonare le grandezze di produzione e consumo).

casa a risparmio energeticoProviamo il giochino con una lavatrice con carico da 6/7 Kg, di media classe energetica, consuma da 0,60 a 1,05 kWh a lavaggio. Questo vuol dire che facendo andare la lavatrice in una giornata di sole un impianto fotovoltaico da 3 kW ipoteticamente mi permetterebbe di fare 10 lavatrici.

Ora, da questa breve analisi si potrebbe dire che con un 3 kw sono a posto e ne ho a sufficienza. Bene, direi di no, o meglio direi che ogni situazione è a sé stante. Potrebbe essere la giusta taglia, potrebbe essere poco o addirittura potrebbe essere troppo. (leggi qui). Se hai letto attentamente avrai capito che una consulenza specifica super partes è per te indispensabile per capire come e cosa è meglio sia installato sul tuo tetto.

consumo medio annuo degli elettrodomesticiDi esempi sui consumi degli elettrodomestici se ne potrebbero fare molti altri per comodità preferisco mostrarvi una scheda d’esempio tratta dal sito luce-gas.it con l’analisi del consumo degli elettrodomestici di una famiglia media composta da 3 persone.

Fai una stima il più possibile precisa con il tuo consulente. Ed avrai un grosso risparmio in termini energetici ed economici.

 

Fotovoltaico su condominio

Abiti in condominio? Vorresti risparmiare sull’energia elettrica? Non sai se lo puoi fare? Non sai cosa o come fare?

Più il condominio è grande più i tempi decisionali possono essere lunghi. E' comunque possibile spuntarla conoscendo i propri diritti e muovendosi nel rispetto di quelli degli altri
Più il condominio è grande più i tempi decisionali possono essere lunghi. E’ comunque possibile spuntarla conoscendo i propri diritti e muovendosi nel rispetto di quelli degli altri

Ti premetto che non sarà la cosa più semplice di questo mondo. Sia che tu lo voglia fare solo per te, sia che tu lo voglia fare per l’intero condominio. Perché? Prova a pensare alla tua ultima riunione condominiale. Quante volte all’ordine del giorno c’è un determinato “programma” che poi non si riesce a seguire causa altre diatribe e relative vicissitudini? Purtroppo spesso è così. Ci sono tante teste, tanti pensieri e tante esigenze.

Ma quali norme regolano questo tipo di interventi? Innanzitutto il codice civile che citeremo più volte. Ma non solo. Di grande importanza c’è anche la legge di riforma del condominio n. 220 del 2012.

Quindi dei due casi vediamo il primo che è anche il più semplice: un impianto fotovoltaico su tetto condominiale che serva un solo appartamento. L’ impianto Fotovoltaico del singolo, all’interno del condominio, andrà a coprire le spese del consumo di quella singola abitazione/utenza. La prima domanda è posso installarlo o possono vietarmelo? La risposta viene direttamente dal codice civile. Infatti, all’art. 1118 c.c., si dice che il diritto di ogni condomino sulle parti comuni dell’edificio e’ proporzionato al valore del piano o porzione di piano (espressi in millesimi). Il che significa che ovviamente essendo il tetto una parte in comune (indivisibile), potrò usufruirne in parte proporzionale alla mia proprietà (millesimi).

Il mio consiglio è quello di andare alle riunioni preparati, sereni e "armati" di tanta pazienza...
Il mio consiglio è quello di andare alle riunioni preparati, sereni e “armati” di tanta pazienza…

Anche qualora gli altri condomini non volessero procedere all’installazione dell’impianto per uso domestico (proprio uso), non possono limitare il diritto del singolo proprietario ad installare il suo impianto, sempre che cio’ avvenga nel rispetto della stabilita’ e sicurezza del fabbricato, del decoro architettonico e del godimento del tetto da parte di tutti gli altri condomini (art. 1120 c.c.). Detto in parole semplici, se il tetto ha 100 metri quadri utili (attenzione utili intendo falde sud – est – ovest) ed i condomini sono 5, allora spetterà ad ognuno l’utilizzo di 20 metri quadri a testa. Attenzione, lo spazio deve essere equamente condiviso anche per quanto concerne l’esposizione. Non posso infatti pretendere che i miei 20 metri quadri siano tutti a sud (a meno che i 100 metri quadri utili non siano tutti a sud).  E per fare ciò (art. 1136 c.c.) non occorre più il consenso unanime (come si riteneva in passato), ma una deliberazione assembleare adottata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio Ancora più specifico è l’art. 1122-bis c.c. secondo il quale è consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.

Conviene sempre spiegare bene cosa si vuole fare, perché e come lo si farà. Questo permetterà agli altri proprietari di sentirsi tutelati e, magari vorranno partecipare anche loro al progetto di risparmio energetico
Conviene sempre spiegare bene cosa si vuole fare, perché e come lo si farà. Questo permetterà agli altri proprietari di sentirsi tutelati e, magari vorranno partecipare anche loro al progetto di risparmio energetico

Questo non significa che posso procedere di mia sponte ad installare un impianto. Infatti, questa facoltà è subordinata ad una preventiva comunicazione all’amministratore, che a sua volta deve comunicare all’assemblea la questione. Su questo è chiarissimo il terzo comma del medesimo articolo, secondo il quale: qualora si rendano necessarie modificazioni delle parti comuni, l’interessato ne dà comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi. L’assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell’articolo 1136, adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell’edificio e, ai fini dell’installazione degli impianti di cui al secondo comma, provvede, a richiesta degli interessati, a ripartire l’uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni, salvaguardando le diverse forme di utilizzo previste dal regolamento di condominio o comunque in atto. L’assemblea, con la medesima maggioranza, può altresì subordinare l’esecuzione alla prestazione, da parte dell’interessato, di idonea garanzia per i danni eventuali. Tradotto in parole più semplici: ci potrebbero essere delle complicanze o quantomeno delle lungaggini se i condomini sono molti e se i rapporti con gli stessi non sono dei migliori.

Schermata 2016-03-26 alle 19.49.16Nel quarto comma dell’articolo in esame si chiarisce che gli impianti non sono soggetti ad autorizzazione. Quindi l’assemblea può dire come fare ed eventualmente dove fare, ma non può negare di utilizzare le parti comuni ai fini delle installazioni di cui stiamo trattando.

Quindi per quanto concerne le comunicazioni da fare? Il condomino singolo che vuole l’installazione per la sua abitazione, è tenuto a farne una semplice comunicazione e non ad indire un’assemblea (che può essere eventualmente convocata dall’amministratore). I condomini, qualora l’intervento apportasse un danno alla struttura o al decoro architettonico dell’edificio, possono bloccare l’installazione, indicendo un’assemblea condominiale.

Il secondo caso è quello di un intero condominio che decide di fare sul tetto comune un unico impianto fotovoltaico di utilizzo comune che andrà a coprire le spesse quali ascensore, luci, cancelli elettrici o saracinesche, autoclave dell’acqua etc etc. Questo è ancora più complesso da realizzare perché ovviamente prevede un esborso proporzionale ai millesimi di tutti i proprietari degli appartamenti.

A parer mio inoltre questo tipo di soluzione nella maggior parte dei casi è meno vantaggiosa e permette un minore risparmio rispetto ai singoli impianti. Può essere la soluzione giusta per i condomini che hanno poco spazio utile utilizzabile per l’installazione di un impianto e che pertanto non  trarrebbero beneficio dall’installazione di un piccolissimo impianto per la propria abitazione (es 1 kw). Questo perché il costo di 1 kw non corrisponde a quello di 1/3 rispetto al 3 kw (ad esempio).

Una consulenza passo passo per raggiungere l'obiettivo risparmio energetico, risparmio economico e salvaguardia dell'ambiente!
Una consulenza passo passo per raggiungere l’obiettivo risparmio energetico, risparmio economico e salvaguardia dell’ambiente!

Il mio consiglio è quello di sondare con i condomini quella che può essere la loro propensione o meno e di cercare di raccogliere più millesimi “alleati” possibili al fine di arrivare ad eventuali decisioni drastiche con una larga maggioranza. Se quindi non siete spaventati da tutto ciò e ci volete provare… allora in in bocca al lupo… e … non mollate!

Per consulenze specifiche ovviamente sono a disposizione. Qui trovate quello che posso fare per te/voi (ed anche quello che non posso fare) con ovviamente i miei recapiti.

Cambiamento climatico ed energie rinnovabili.

E’ un forte impegno quello che serve per riuscire a diminuire gli effetti del cambiamento climatico attraverso la riduzione dell’inquinamento e attraverso la produzione di energie pulite da fonti rinnovabili.terra brucia

Servono infatti almeno 53 GW di fotovoltaico installato ogni anno fino al 2020, perché il mondo possa evitare gli impatti più dolorosi del cambiamento climatico. Lo sostiene un report della banca di investimento Citigroup, secondo cui dovremmo aumentare di molto la potenza rinnovabile installata per avviare una transizione energetica degna di questo nome. In particolare, la parte del leone dovrà giocarla il fotovoltaico.

Secondo il medesimo report infatti è possibile diminuire le emissioni da 0.54 tonnellate di CO2 equivalente al MWh a 0.25 t/MWh solo cambiando il mix energetico con il quale ci “nutriamo” a livello globale.gelato scioglie

Cosa puoi fare tu per contribuire alla riduzione delle immissioni di CO2 ?

Puoi installare un sistema per il risparmio energetico che ti permetta di risparmiare sia sulla bolletta dell’energia elettrica che su quella del gas e che ti permetta di “essere produttore” e quindi di autoconsumarti l’energia che ti serve.

E’ fattibile. E’ economicamente sostenibile, anche grazie agli incentivi sia sul fotovoltaico che sul solare termico.lampadina risparmio

E’ stupido non farlo quindi, ti pare?

Leggiti i link con gli approfondimenti specifici o chiedimi come.

Sarò felice di traghettare te e la tua abitazione nel mondo “pulito” delle energie rinnovabili.

Attenzione arriva Caronte: caldo record (e chi se ne frega?)

Attenzione arriva Caronte: caldo recordcaronte

e chi se ne frega dice chi se ne può stare in ufficio o in casa comodamente davanti ad un climatizzatore…

Poi quando arrivano le bollette però… un pensiero al caldo che c’è stato lo si fa … clima no money

Abbiamo una risorsa pulita gratuità, immensa che potremmo sfruttare. Si chiama sole e così come gli altri elettrodomestici di casa, anche in casa tua potrebbe rinfrescarti (o riscaldarti gratuitamente)… Ormai questo caldo te lo paghi… ma forse sei ancora in tempo per evitare di pagare il primo freddo dei temporali settembrini… 

Ci devi pensare ora… per tempo … SFRUTTA GLI INCENTIVI!