
La direzione è l’elettrico. Lo dico da tempo (leggi qui). E piano piano, sempre più famiglie si stanno dotando di auto ibride plug in o elettriche (in questo articolo puoi vedere degli esempi/modelli di auto nonché le risposte alle domande che quotidianamente mi vengono poste su risparmio energetico e mobilità elettrica).
Il connubio perfetto è quello coinvolge risparmio energetico (fotovoltaico) e mobilità sostenibile (in questo articolo parlo delle buone pratiche dei “Garabugi”). E’ infatti possibile ricaricare anche a casa la propria auto elettrica. Ma come? Ma quanto? Ma quando?
OVVIAMENTE I CASI E LE COMBINAZIONI POSSIBILI SONO TANTISSIME. “L’EFFICACIA DELLA RICARICA DOMESTICA DERIVA DA DIVERSI FATTORI / POSSIBILITA’ / ABITUDINI.
A) Quanta potenza eroga l’impianto fotovoltaico
B) Quando posso ricaricare l’auto (in che orari)
C) La dimensione (quanti kWh) dell’accumulo da ricaricare
D) Il tipo di utilizzo che si fa del mezzo.

VEDIAMO QUELLO PIU’ PLAUSIBILE / COMODO / EFFICIENTE / ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE:
1) Poter ricaricare l’auto a casa di giorno (anche solo parte della giornata)
2) Avere un utilizzo dell’auto (in chilometri) compatibile con la velocità/ore di ricarica
Ad oggi il sistema ideale è quello di utilizzare il sistema di ricarica (qui ad esempio puoi vedere un inverter TOP con il suo sistema di ricarica pronto all’uso) per aumentare l’autoconsumo del proprio impianto fotovoltaico. In questo modo è possibile ricaricare piccole auto elettriche che vengono utilizzate per percorsi chilometrici limitati. Una soluzione per approcciare la mobilità elettrica ed al contempo non modificare le proprie abitudini in termini di tempo e mobilità, può essere quella di avere l’auto elettrica come seconda auto di famiglia.

ATTENZIONE: Questo non significa non poter avere situazioni famigliari diverse, dove poter pensare alla sola mobilità elettrica per eliminare il motore endotermico. L’articolo vuole essere un’indicazione e prende come caso campione/ideale quello di un impianto medio/piccolo (tra i 3 ed i 6 kWp) e di una famiglia media come quelle che visitiamo quotidianamente.
E’ possibile approntare la mobilità elettrica anche in situazioni famigliari / abitudini / utilizzi diversi da quella sopra, utilizzando ad esempio la ricarica notturna (sfruttando lo scambio sul posto) o integrando la ricarica domestica con le colonnine pubbliche esistenti.
Anche chi acquista un’auto Tesla (che ha una capacità della batteria molto ampia, anche oltre i 100 kWh), può installare nel proprio garage una colonnina di ricarica che permetta di utilizzare il ricovero notturno per ricaricare in tutto o in parte (dipende dai km che si fanno), il proprio veicolo.
E tu hai un’auto elettrica? La vuoi comperare? Vuoi ricaricarla da casa con l’energia in eccesso prodotta dal tuo impianto fotovoltaico?
Se vuoi sapere come si sono trovati con la mia consulenza i miei clienti puoi cliccare qui e sentire/vedere le loro testimonianze.
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