Pare che ieri sia definitivamente stata approvata la legge finanziaria che conferma gli incentivi “invariati” anche per l’anno 2019.
Una buona notizia, che pareva scontata negli ultimi mesi. Questa notizia lascia ben sperare per un proficuo e solare anno 2019 ricco di impianti e di risparmio energetico.
Cari lettori del blog, cari clienti ed amici: che questi giorni possano essere sereni e carichi di affetti, che l’anno si concluda con ottimi amici e buoni propositi. E che gli stessi propositi possano realizzarsi nell’anno nuovo. Il mio augurio più caldo e sincero”
Per augurarvi buone feste vi lascio con il “video natalizio” di Solaredge, partner commerciale che stimo molto. Mi sono permesso di tradurre la “storia iniziale” e di sottotitolarla così anche i meno avvezzi all’inglese potranno comprendere assieme il messaggio.
SALVIAMO LA TERRA DALL’INQUINAMENTO E DAI COMBUSTIBILI FOSSILI CON LE ENERGIE RINNOVABILI E LA FORZA DIROMPENTE, GRATUITA E PULITA DEL SOLE !!!
AGGIORNAMENTO DI FEBBRAIO 2019: [per i sistemi di accumulo installati a partire dal 1 gennaio 2019 è ora necessaria!!! ATRENZIONE]
In questi giorni molti lettori del blog mi chiedono delucidazioni in merito all’obbligo o meno di compilare la “pratica enea” per gli accumuli installati per sfruttare al meglio il proprio impianto fotovoltaico. Il dubbio nasce dal fatto che nell’elenco degli interventi ammessi alla detrazione e di conseguenza sottoposti all’obbligo di comunicazione a ENEA, al momento è presente soltanto la voce “impianti fotovoltaici” e non “storage/sistemi di accumulo”.
Anie rinnovabili ha fatto apposita domanda all’Enea:
“Per l’installazione dei sistemi di accumulo (che presentano i requisiti idonei ad accedere alla detrazione del 50%) è obbligatorio dichiarare l’intervento a ENEA?”
”Ed ecco la risposta di ENEA • “Almeno per il 2018, vanno trasmessi solo i dati indicati nel sito web”.
Pertanto ad oggi non è necessario effettuare la comunicazione a ENEA per gli interventi di installazione di sistemi di accumulo ammessi alle detrazioni fiscali del 50%. Tuttavia, (visto che per Enea basterà mettere nell’elenco anche la voce sistemi di accumulo), non si escludono modifiche al portale ed alle modalità di comunicazione nel corso del 2019.
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Il connubio perfetto è quello coinvolge risparmio energetico (fotovoltaico) e mobilità sostenibile (in questo articolo parlo delle buone pratiche dei “Garabugi”). E’ infatti possibile ricaricare anche a casa la propria auto elettrica. Ma come? Ma quanto? Ma quando?
OVVIAMENTE I CASI E LE COMBINAZIONI POSSIBILI SONO TANTISSIME. “L’EFFICACIA DELLA RICARICA DOMESTICA DERIVA DA DIVERSI FATTORI / POSSIBILITA’ / ABITUDINI.
A) Quanta potenza eroga l’impianto fotovoltaico
B) Quando posso ricaricare l’auto (in che orari)
C) La dimensione (quanti kWh) dell’accumulo da ricaricare
1) Poter ricaricare l’auto a casa di giorno (anche solo parte della giornata)
2) Avere un utilizzo dell’auto (in chilometri) compatibile con la velocità/ore di ricarica
Ad oggi il sistema ideale è quello di utilizzare il sistema di ricarica (qui ad esempio puoi vedere un inverter TOP con il suo sistema di ricarica pronto all’uso) per aumentare l’autoconsumo del proprio impianto fotovoltaico. In questo modo è possibile ricaricare piccole auto elettriche che vengono utilizzate per percorsi chilometrici limitati. Una soluzione per approcciare la mobilità elettrica ed al contempo non modificare le proprie abitudini in termini di tempo e mobilità, può essere quella di avere l’auto elettrica come seconda auto di famiglia.
ATTENZIONE:Questo non significa non poter avere situazioni famigliari diverse, dove poter pensare alla sola mobilità elettrica per eliminare il motore endotermico. L’articolo vuole essere un’indicazione e prende come caso campione/ideale quello di un impianto medio/piccolo (tra i 3 ed i 6 kWp) e di una famiglia media come quelle che visitiamo quotidianamente.
E’ possibile approntare la mobilità elettrica anche in situazioni famigliari / abitudini / utilizzi diversi da quella sopra, utilizzando ad esempio la ricarica notturna (sfruttando lo scambio sul posto) o integrando la ricarica domestica con le colonnine pubbliche esistenti.
Anche chi acquista un’auto Tesla (che ha una capacità della batteria molto ampia, anche oltre i 100 kWh), può installare nel proprio garage una colonnina di ricarica che permetta di utilizzare il ricovero notturno per ricaricare in tutto o in parte (dipende dai km che si fanno), il proprio veicolo.
E tu hai un’auto elettrica? La vuoi comperare? Vuoi ricaricarla da casa con l’energia in eccesso prodotta dal tuo impianto fotovoltaico?
Il mese di novembre non è stato meteorologicamente performante rispetto allo stesso mese del 2017 e del 2016. Ma dopo un autunno eccezionale era prevedibile e forse anche auspicabile. Nei giorni scorsi il sole ha invece fatto capolino in modo deciso permettendo di ottenere dei risultati di produzione ed autoconsumo eccezionali per il mese/stagione.
Oggi ti riporto i risultati ottenuti da Luciano, mio cliente di Schio (prov. Vicenza) che negli ultimi due anni si è affidato alla mia consulenza installando nell’ordine A) un impianto fotovoltaico da 3,9 kWp, con ottimizzatori di potenza B)un sistema ibrido daikin (pompa di calore da 5 kW e caldaia a doppia condensazione da 33 kW) C)un sistema intelligente Solaredge/Ariston per la produzione di acqua calda sanitaria per sfruttare al massimo la potenza del sole ed immagazzinare l’energia fotovoltaica in eccesso D) un aumento di potenza dell’impianto esistente con l’aggiunta di n.3 pannelli (1 kWp in più circa, portando l’impianto a 4,9 kWp) ed infine, E)un sistema di accumulo Tesla Powerwall2 da 13,2 kWh (installato da poco).
Nella foto a fianco puoi vedere il risultato ottenuto in due giorni di sole consecutivi (11-12 dicembre scorsi). Ma come si può leggere il grafico di produzione a fianco? E come ha utilizzato la sua energia Luciano? Semplicemente in modo ottimale (e totalmente automatico ovviamente).
Il giorno 11 dicembre l’impianto da 4,9 kWp ha prodotto 20,62 kWh. L’autoconsumo è stato del 65% (13,41 kWh) e l’energia esportata è pari al 35% (e cioè 7,21 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 96% del suo fabbisogno (leggi sotto), acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 13,91 kWh).
Il giorno 12 dicembre ha prodotto addirittura 22,31 kWh. L’autoconsumo è stato del 74% (16,46 kWh) e l’energia esportata è pari al 26% (e cioè 5,85 kWh). Grazie a questa produzione Luciano ha coperto il 97% del suo fabbisogno, acquistando dalla rete solamente 0,5 kWh (su un consumo totale giornaliero di 16,99 kWh).
Quindi in questi due giorni ha: 1)sfamato energicamente le utenze della sua abitazione2)riscaldato casa con la pompa di calore (sistema ibrido elettricità/gas) attraverso un sistema di riscaldamento a termosifoni! 3)caricato la batteria d’accumulo da 13,2 kWh,4)Caricato un accumulo da 100 litri per acqua calda sanitaria. E dopo aver fatto questo ha anche immesso l’energia in eccesso in rete (che gli verrà pagata/rimborsata tramite lo scambio sul posto).
ATTENZIONE: non tutte le giornate invernali sono così. Capitano giornate cupe, nebbiose, piovose dove di sicuro questi rendimenti non saranno possibili. Ma oggi voglio porre l’attenzione su quello che è possibile realizzare e che qualche anno fa era ritenuto impensabile, alimentare, riscaldare ed immagazzinare tutta l’energia necessaria al sostentamento di un immobile (casa a schiera anni 80) anche a metà dicembre.
Adesso ti chiederai cosa ha speso Luciano per fare questo intervento che gli permette di inseguire/perseguire il suo obbiettivo di non consumare/comperare risorse non autoprodotte. Un impianto come questo è realizzabile anche a costo zero. Cosa significa? Significa sfruttare le agevolazioni fiscali ed il risparmio in bolletta per fare l’impianto senza aver costi iniziali e quindi sfruttando il risparmio per coprire il costo dell’impianto. Se vuoi capire se anche casa tua ha le caratteristiche necessarie per poter realizzare un impianto come quello di Luciano mi puoi chiedere un sopralluogo ed un preventivo gratuito. Ringraziando Luciano per la fiducia accordata auguro a lui ed a tutti i possessori di impianti per il risparmio energetico “buon sole”!
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