Sei ancora convinto che l’impianto fotovoltaico d’inverno non funzioni? Oggi ho deciso di mostrarti punto per punto le varie obiezioni che genericamente, quotidianamente sento nel mio lavoro. E poi ho deciso di mostrarti i risultati reali che puoi ottenere con un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato e scelto.

Tutti detrattori del fotovoltaico ti hanno sempre detto che:
1)l’impianto fotovoltaico ti permette di avere energia solo di giorno
2)la tecnologia fotovoltaica ha la sua massima produzione da marzo ad ottobre
3)l’impianto fotovoltaico produce molto di più di quello che ti serve durante il giorno
4)che l’impianto fotovoltaico costa un “botto di soldi” (e sai quante bollette ci paghi?)
Bene, tutti argomenti che presi singolarmente e spiegati solo con le chiacchiere da bar possono avere un fondo di verità. Ma quali sono i luoghi comuni e le obiezioni che riportano le persone ? (anche di fronte a dei dati concreti e tangibili?) Le tesi e le frasi sono varie ma si possono così sintetizzare “mi hanno detto che” oppure “ho letto su internet che …” oppure ancora “un mio conoscente che lo ha mia ha detto che se tornasse indietro non lo rifarebbe” o l’evergreen “ma adesso non ci sono più gli incentivi, lo dovevo fare anni fa, ormai adesso …”
Le possibilità sono tre. O ci sono molti folli in giro (quelli che hanno capito la portata di questa tecnologia e del risparmio energetico ed economico che la stessa comporta) oppure chi propone l’impianto fotovoltaico è proprio un grande ammaliatore. Io opterei per la terza possibilità che è la seguente.
La differenza tra qualcosa che funziona e qualcosa che non funziona sta tutta nella competenza di chi ti consiglia, nel materiale che scegli e nell’azienda alla quale ti affidi. Personalmente prediligo che a parlare per me siano gli impianti realizzati, le referenze che settimanalmente arrivano e i grazie sinceri delle Famiglie che quotidianamente incontro.
Ma poiché la fiducia è una bella cosa ma è pur sempre un’arma a doppio taglio anche oggi (come sempre) vi porto un po’ di dati a supporto di quello che dico. Oggi mi stavo scrivendo con Andrei, un potenziale cliente di Ravenna al quale sto facendo una consulenza. Andrei ha l’esigenza di installare un impianto fotovoltaico con accumulo. E’ un investimento che desidera fare per la casa che ha appena comperato. Desidera con l’impianto integrare il riscaldamento a gas con le pompe di calore dei condizionatori. Parlando con lui ho pensato bene di vedere nel concreto, anche in questi giorni di tempo incerto quanta potenza poteva dare un impianto fotovoltaico di grandezza similare a quella che abbiamo ipotizzato di installare sulla casa di Andrei.

E, come sempre dico a chi si affida alla mia consulenza: Le parole sono una cosa. Possono essere anche reali. Ma i dati, quelli derivanti da un monitoraggio ufficiale sono talmente concreti e dettagliati che non possono lasciare adito a dubbi.
Quindi, in una giornata come oggi 25 febbraio 2018, con il poco solo presente in quel di Padova, cosa può produrre e cosa può alimentare un impianto fotovoltaico? Il dato lo vedete nello screenshoot qui a fianco.
98% di autonomia ottenuta! Di cui solo il 33% dato dall’impianto fotovoltaico e ben il 65% dato dalla batteria d’accumulo.
Ed allora qualcuno potrebbe pure dire: “beh, ma oggi non era proprio una giornata pessima. Invernale sì, non di pieno sole, ma non pessima. ” E giusto per bloccare sul nascere anche i più scettici ho deciso di verificare anche l’andamento dello stesso impianto dal primo gennaio ad oggi. Bene, 80% di autoproduzione. Con il 37% dall’impianto fotovoltaico e con il 43% dato dal sistema di accumulo (in questo caso il Powerwall 2 di Tesla).
Quindi, cosa si deduce da questi dati? Che l’impianto fotovoltaico è vero, d’inverno produce meno che d’estate. E non credo tu credessi il contrario. Che il sistema di accumulo pur essendo da 13,2 kWh si ricarica anche l’inverno ed anzi, proprio per la sua grande capacità permette di essere un polmone ampio e conferma di funzionare bene anche di giorno quando la sola produzione dell’impianto fotovoltaico non sarebbe sufficiente.
Ora, se mi chiedi di essere energeticamente totalmente auto sufficiente per tutto l’inverno e con un impianto da 4 kWh, quello che ti dico è assolutamente no. Ma credo che l’80% di autonomia energetica nei mesi di gennaio e febbraio significhino che di kWh in un anno ne comprerai proprio pochi e soprattutto che l’impianto sta facendo il suo dovere e sta trasformando tutti ma proprio tutti i raggi che riceve in energia pulita!
Con buona pace dei vari gestori e con buona pace della tua coscienza che sa perfettamente che consumando la tua energia pulita non solo risparmi dei soldi ma contribuisci ad una riduzione drastica, doverosa e vitale di CO2 in atmosfera. E scusami se è poco.
Come sempre sono a disposizione di tutti, nei commenti sotto o tramite i miei contatti.
Buongiorno,
La seguo da tempo e volevo fare una domanda:
con un impianto fotovoltaico da 3kWp zona Padova, in 2° conto energia e con un prelievo Enel di circa 2000kWh/anno sopratutto serali e nei weekend, mi sarebbe conveniente installare un accumulo Tesla per aumentare l’autoconsumo ?
Saluti
Buongiorno Umberto,
bisognerebbe vedere in primis quanta corrente produce il suo impianto. In secundis quanta dell’energia prodotta dal suo impianto riesce ad auto consumare. Se il suo impianto immette in rete più di 2000 kwh annui allora ha senso ragionare su un sistema d’accumulo.
Per capire quanta energia di quella prodotta lei auto consuma (se non ha un sistema di monitoraggio), basta leggere i due contatori (produzione ed immissione) e fare la differenza tra i dati degli stessi. La differenza tra produzione ed immissione è l’auto consumo.
Consiglio un incontro ed una verifica sul posto bollette alla mano, così ci conosciamo di persona. (le scrivo via mail)
Lorenzo Valer
Buongiorno, io ho chiesto vari preventivi a distanza di anni,a oggi nessuno mi ha garantito l’autosufficienza. Ho capito da quello che ha scritto lei che sarebbe limitato a pochi mesi,ha spiegato che la batteria sarebbe di aiuto al 65%.Io userei l’energia elettrica anche per pompe di calore. La domanda è, quando si ricarica la batteria in questi mesi critici se la devo utilizzare anche di giorno ? Grazie
Buongiorno Gianni,
di sicuro il fotovoltaico d’inverno produce meno. Questo è un dato di fatto. Quello che è importante è che lo stesso sia correttamente dimensionato per l’utilizzo di un sistema in pompa di calore. Inoltre solitamente si configura l’impianto in modo che la casa produca calore di giorno e direttamente con la produzione del fotovoltaico in modo da fare da volano termico. Per fare questo deve ovviamente essere adeguatamente coibentata. Il dimensionamento di un impianto di riscaldamento totalmente elettrico assieme ad un fotovoltaico ed ad un eventuale accumulo deve essere fatto in modo preciso e bilanciato al fine di ottenere un risultato efficiente.
Per rispondere alla sua domanda, la batteria si ricarica in base all’energia che produce in più rispetto a quella utilizzata.
Quindi in modo molto semplice basta verificare quanta energia immette in rete ogni mese. In base a quello si può capire esattamente quanto la batteria può intervenire a supporto dell’impianto e quale sia la reale convenienza. E’sempre necessario un’analisi energetica accurata al fine di evitare spese non ottimizzate.
Cordialmente
Lorenzo Valer
Buongiorno,
ho letto l’articolo e qualcosa non mi quadra: dallo screenshoot indicato parrebbe che il 25 febbraio alle ore 18.39 l’impianto stava producendo il 37% mediante i pannelli. O almeno questo sembra di capire.
Ho fatto una verifica e il 25 febbraio il sole a Padova tramonta alle 17.50.
Vuol dire che l’impianto stava producendo ormai a notte fonda?
Vorrei capire…
Grazie
Luciano
Buongiorno Luciano,
lo screen che lei vede (dove appunto è indicato l’orario) si riferisce alla percentuale di autonomia avuta dall’abitazione nella giornata (dalla mezzanotte alle 18.39 evidentemente). Tradotto in parole più semplici, quanta dell’energia necessaria alla “vita dell’abitazione” è stata fornita dalle rinnovabili (in parte dal sole diretto ed in parte dal sistema d’accumulo). Non ha nulla a che vedere con la potenza istantanea dell’impianto che a quell’ora (se fuori era buio sarà stata sicuramente zero). Non esistono impianti che producono di notte, visto che la tecnologia fotovoltaica funziona per il principio della trasformazione della luminosità (lumen) in energia elettrica.
Cordialmente
Lorenzo Valer