Powerwall 2 di Tesla: troppi gli ordini

tesla powerwall 2Il Powerwall 2 di Tesla è il sogno di molti, ormai lo si è capito. E’ evidente a tutti che  il marchio Tesla abbia un grosso appeal. Inoltre, il prezzo molto competitivo rispetto alla concorrenza (a parità di kWh di capacità d’accumulo), è stata la ciliegina sulla torta. Bene. Chi si è mosso per primo ed ha avuto il coraggio di scegliere subito il prodotto Tesla ora lo ha in casa allacciato al proprio impianto fotovoltaico (o lo avrà a breve). Chi invece ha tergiversato un po’ o ha deciso di recente di accedere a questo sistema dovrà attendere il suo powerwall2 a lungo. Veramente molte sono state le richieste per questo sistema di accumulo dalla enorme capacità (13,2 kWh). Così tante che ora per averlo si deve attendere la coda di consegna. Il rallentamento nelle consegne inoltre è dovuto al fatto che Tesla ha avviato a pieno regime la produzione della Model 3. Per la sua nuova creatura automotive sono infatti previste 23.000 model 3 da produrre entro fine anno. E di batterie al litio in 23.000 auto ce ne vanno proprio tante. Pertanto in Tesla hanno dovuto decidere con che priorità procedere. Poiché il core business dell’azienda è la mobilità elettrica piuttosto che il mero accumulo fotovoltaico (almeno al momento), chi non ha ancora ordinato il Powerwall 2 dovrà attendere un pochino. Sì, ok, ma quanto? Se ordino oggi quando potrò avere il mio powerwall2? La stima delle consegne ordinandolo oggi è marzo/aprile 2018.

Poco male se penso che è un sistema che posso sfruttare al massimo della potenza in primavera estate ed autunno. Ma si sa, attendere qualcosa che si desidera è sempre faticoso. Ma tant’è.

batterie fotovoltaicoE se non volessi aspettare, quali sono le alternative? Di marchi di accumuli ce ne sono molti. A partire da Sonnenbatterie, passando per Lg, Varta, Samsung, Growatt, Qcell, ed altri marchi meno conosciuti.  Il problema è sempre capire cosa ti serve, come e perché. In base a quello è possibile fare una stima del sistema di accumulo che serve per la tua abitazione. In base ai consumi poi si valuta costi/benefici, tempi di rientro dell’investimento anche in base alle garanzie dei prodotti ed alla tecnologia utilizzata (durata nel tempo). Non è un calcolo semplicissimo, ed è per questo che consiglio sempre di chiedere l’aiuto di un consulente in materia. Possibilmente che non sia un consulente mono marchio, ma che ti possa offrire una diversità di proposte tra le quali trovare quella che calza a pennello.

Cerco di spiegarti meglio cosa intendo. Se hai un impianto fotovoltaico devi prima valutare quanta energia produce l’impianto, quanta di questa ne autoconsumi direttamente e quanta ne immetti in rete. A seconda del tipo di contratto (incentivo) che hai sottoscritto poi, è interessante capire quale sia la reale convenienza per te. Queste sono solo alcune delle valutazioni da fare prima di decidere quale accumulo accoppiare al proprio impianto fotovoltaico. Se non hai un impianto e quindi fai contestualmente impianto ed accumulo è ancora più importante l’apporto di un “esperto indipendente” perché non hai uno storico dei consumi e quello che serve a te è un sistema performante che ti permetta di risparmiare subito sull’acquisto e nell’arco del tempo. Quindi acquistare il prodotto giusto subito e bene significa rientrare più velocemente dell’investimento.

Questo è il mio lavoro. E sono qui per permetterti di renderti sempre un po’ di più energeticamente autosufficiente.  Leggi questo articolo guarda a che livelli di risparmio ed autosufficienza energetica si possono raggiungere! 

Tesla Powerwall 2: ecco la prima bolletta

tesla powerwall 2
Il consumo dei mesi da gennaio a luglio gode già dell’utilizzo di un impianto fotovoltaico. (si vede particolarmente dall’andamento della fascia arancione (dicasi F1). Ad agosto e settembre il risultato dell’utilizzo dell’accumulo fotovoltaico (si vede in particolare nel grafico del consumo serale e notturno in fascia Blu (F2)

Molti mi chiedono di analizzare i consumi post installazione del Tesla Powerwall 2. Chi mi è venuto a trovare all’evento “Casa su misura” di Padova, tenutosi dal 7 al 15 ottobre scorsi, ha potuto vedere in diretta il rendimento del monitoraggio sul grande schermo dello stand ed ha potuto toccare con mano i più famosi sistemi d’accumulo tra cui anche il Powerwall 2.

Per tutti gli altri, pubblico oggi la prima bolletta che mi spedisce Roberto (grazie Roberto !!!). Faccio riferimento alla sua perché è il primo powerwall 2 installato. Ma a breve potremo vedere (e pubblicare) anche i risultati di altri clienti che vorranno condividere la loro esperienza di “quasi autonomia” energetica.

Ma quindi si può avere “bolletta zero”? No, bolletta zero è un concetto non attuabile (se non tramite artifizi), perché rimangono dei costi fissi (minimi) che non permettono questo risultato. [Sì lo so che esistono aziende che propongono questo concetto con la vendita di crediti energetici, il cambio di gestore e l’accumulo virtuale,  ma non lo reputo un sistema perseguibile, sia per i costi che  per le normative vigenti (vedasi detrazione per ristrutturazione edilizia). Questa è la mia opinione, poi, ovviamente, chi decide di perseguire questa strada spero abbia fatto i suoi conti bene.

Ed allora, a cosa posso aspirare? Posso aspirare ad un autoconsumo quasi totale. O meglio ad una soddisfazione quasi totale del mio fabbisogno energetico  ed anche e comunque all’immissione in rete dell’energia in eccesso prodotta dal mio impianto fotovoltaico (continuando a sfruttare quindi lo scambio sul posto).

bolletta elettrica Tesla Powerwall2Se poi voglio fare proprio bingo,  è ancora possibile migliorare qualcosa. Attraverso una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo della corrente elettrica a vantaggio di una riduzione dell’uso del gas ad esempio (parlo della produzione di acqua calda sanitaria e/o di riscaldamento attraverso l’utilizzo di pompe di calore pure o ibride). Ed il prossimo passo che farà Roberto per cercare sempre maggiore indipendenza (dal gas in questo caso) sarà quello di migliorare ulteriormente casa sua riducendo la spesa per il riscaldamento con un sistema ibrido.

Veniamo nel dettaglio alla bolletta. Non servono molte parole. Basta vedere la “nullità” dei kWh acquistati nonché l’importo irrisorio della bolletta.  Ah, prima che qualcuno insorga (tanto ci sarà lo stesso qualcuno che non leggerà tutto l’articolo e che commenterà con “Eh, va beh, ma la bolletta di agosto e settembre, con il sole che spacca le pietre, che ci vuole per consumare poco o nulla?”), ribadisco che questo è lo storico disponibile, essendo il powerwall2 installato a luglio.

Quello che posso fare è, volendo fare un passo oltre,  mostrarti  un altro grafico di un altro cliente veneto (parlo di fatti, casi reali !!!). E’ il grafico relativo alla situazione energetica annua del Signor Moreno dalla quale si evince che  con un semplice impianto fotovoltaico da meno di 4 kwp, una famiglia di 4 persone, una batteria d’accumulo Tesla Powerwall 1 da 6,6 kWh (ribadisco, utilizzo questo esempio in quanto al momento non abbiamo uno storico sul consumo di uno o più clienti con il powerwall 2), ed una pompa di calore per l’acqua calda sanitaria, è possibile comperare davvero poca corrente ogni anno. Prova ad immaginare quali risultati avrebbe potuto ottenere il Sig. Moreno con la nuova Tesla da 13,5 kWh (il doppio di capienza !!!)

fotovoltaico con accumulo grafico rendimento
Dal grafico si evince che il cliente con 4 kWp di impianto e con il powerwall1 (6,6 kWh) ha comperato nel 2017 solo un po’ di energia nei mesi di gennaio e febbraio (490 kWh). Per il resto dell’anno è stato autosufficiente ed ha anche immesso in rete ancora il 43% della produzione.

Il sole c’è, la tecnologia anche (in continuo lento ma inesorabile miglioramento). Non esistono scuse. Col risparmio (fiscale finché c’è) ed energetico/economico (abbattendo i costi della bolletta), puoi anche tu fare un passo verso l’indipendenza energetica. Bastano pochi semplici passi ma fatti bene. Passi sicuri col supporto di chi si prende cura di casa tua come se fosse la propria.

Quindi, se vuoi capire meglio come sia possibile entrare nel mondo delle energie rinnovabili o se vuoi migliorare il tuo impianto già esistente non ti resta che leggere chi sono, cosa posso fare per te e scrivermi una mail o contattarmi telefonicamente. 

Bando accumulo Regione Lombardia: 2522 domande

Sono arrivati i primi risultati numerici relativi al Bando Accumulo fotovoltaico della Regione Lombardia. Ebbene, sono ben 2522 le domande presentate in una settimana. Vedremo ora, in base ai fondi stanziati (4 milioni di euro) ed al tipo di richieste effettuate quanti utenti potranno essere accontentati. Per chi si fosse perso gli articoli relativi al bando è possibile leggere qui ed anche qui .

Piacevolmente soddisfatta Claudia Maria Terzi, assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, della Lombardia, visto anche il raddoppio dello stanziamento rispetto al medesimo bando presentato l’anno scorso. Precisa infatti l’Assessore lombardo:  «Con il bando dello scorso anno siamo riusciti a finanziare circa 500 nuovi sistemi di accumulo. Un risultato straordinario che ha fatto esaurire, in breve tempo, la dotazione finanziaria di 2 milioni di euro che avevamo destinato. Quest’anno, in virtù delle esigenze del territorio e delle numerose richieste, con un grandissimo sforzo siamo riusciti a raddoppiare il contributo per il bando». Il contributo concesso ai cittadini lombardi è a fondo perduto, fino al 50% delle spese dell’intervento e fino ad un massimo di 3.000 euro per ciascuno.

ecologia e risparmioAi finanziamenti erano ammesse le spese relative ad acquisto e installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, purché effettuate successivamente alla data del 3 febbraio 2016. Trattandosi di un bando “a sportello”, dopo la chiusura è stata avviata l’istruttoria per arrivare all’assegnazione dei fondi in ordine cronologico, fino a esaurimento delle risorse, al termine della quale si conoscerà quante delle 2.522 richieste verranno accolte e quindi il numero esatto di cittadini che potranno beneficiare degli incentivi.

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Aumento bollette elettricità. Nel 2017 +4,2%

aumento bollette elettricheCi siamo di nuovo. L’ultima volta era stato a luglio. Finisce l’estate, inizia l’autunno. Si avvicina il clima meno mite e ci si prepara ad accendere le caldaie. E cosa succede alle bollette del gas? Beh, da oggi 1° ottobre per la famiglia tipo la bolletta del gas avrà un incremento del 2,8%,  Questo aumento è dovuto soprattutto dall’atteso aumento delle quotazioni per il maggior consumo nella stagione autunnale (almeno in questo caso l’aumento è in linea con quello che era stato l’abbassamento di luglio -2,9% e pertanto il costo del gas più o meno sarà uguale… ). L’aumento del costo del gas di ottobre è ben 4 volte tanto la riduzione contemporanea del dell’energia elettrica che registrerà una diminuzione dello 0,7%, (WOOWWWW che riduzione importante !!! Ricordo che a luglio ha avuto un aumento del +2,8%). Ma allora, queste bollette che continuano a salire e scendere mandandoti in confusione, sono aumentate o sono diminuite?

Nel dettaglio per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia tipo (2.700 kWh/anno di consumi e 3 kW di potenza impegnata)  nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017) sarà di 520 euro, con una variazione del +4,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 gennaio – 31 dicembre 2016), corrispondente a un aumento di circa 21 euro /anno.
Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo (consumi annui per 1.400 mc) per la bolletta gas sarà di circa 1.035 euro, con una sostanziale stabilità (+0,2%, corrispondente a circa 2 euro/anno) rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 gennaio – 31 dicembre 2016).

casa passivaE’ sempre più importante creare il massimo comfort per la propria abitazione utilizzando meno risorse a pagamento e sfruttando al massimo quelle che sono le risorse gratuite che ci vengono date dal sole.

Gli strumenti, la tecnologia e le aziende che si occupano di offrire un “chiavi in mano” tutto compreso soddisfatti o rimborsati esistono.

Basta solo saper scegliere il consulente giusto che si prenda cura della tua situazione e di casa tua con passione e correttezza.

Se è questo quello che cerchi, contattami e chiedimi un preventivo. Sarò in grado in pochissimo tempo di consigliarti al meglio e di portare casa tua ad un livello di autosufficienza energetica davvero straordinario!