Ci siamo, dopo tanta attesa, ci siamo. Oggi ho assistito alla prima installazione della powerwall 2 di Tesla. Nello specifico l’abbiamo installata da Roberto in un paesino della provincia di Padova.
Sono iniziate le consegne per l’Italia e pertanto a breve ne verrano installate diverse e potremmo avere anche i primi dati relativi al rendimento.
Quali le prime impressioni? Innanzitutto, pesante. Molto pesante e robusta. Rispetto al powerwall la forma è più squadrata ed il case in metallo e non in plastica conferisce un’idea di maggiore compattezza e robustezza. Adesso capisco come siano riusciti a stipare dentro un case così piccolo così tanta potenza. E’ un turbo compresso di energia da utilizzare di notte ed in caso di mancanza di produzione dell’impianto fotovoltaico anche di giorno. Insomma 13,5 kWh da poter sfruttare quando si vuole e come si vuole. Sì perché, rivediamo qualche dato tecnico. La batteria dispone di una potenza di picco di 7 kw ed una potenza in continua di 5 kWh (un’enormità). Significa anche che se si può scaricare a colpi di 5 kWh, la medesima potenza la si può anche immettere. Ecco pertanto che, a seconda della grandezza dell’impianto fotovoltaico al quale è abbinata, possiamo veramente caricarla in pochissimo tempo. (se vuoi vedere la scheda tecnica del powerwall 2 ti basta cliccare qui)
Un esempio. Hai un impianto che sta producendo 3 kwh? Bene, con quella potenza per caricare la batteria impiegherai 13,5 / 3 = 4,5 ore. Pertanto con la potenza disponibile di 3 kWh impiegherai 4 ore e mezza per caricarla tutta. Ovviamente se hai un impianto che ne sta producendo 5 il ragionamento non cambia. 13,5 / 5 = 2,7 ore. Se ti piacciono i calcoli e vuoi approfondire queste simulazioni, basate sulla pregressa esperienza di impianti già installati e funzionanti con il powerwall1 di Tesla, ti basta cliccare su questo link e leggere l’articolo.
Per quanto concerne le prestazioni effettive dobbiamo attendere di poter allacciare la batteria all’impianto. Pertanto la settimana prossima sarà configurata direttamente dai tecnici Tesla dopodiché sarà pronta per l’allaccio. Essendo la prima batteria così potente in monofase installata dovremmo capire quali sono le tempistiche di Enel per l’ok all’allaccio. (Se vuoi essere prontamente informato sui prossimi passaggi – configurazione – allaccio – rendimento basta che tu ti iscriva alla newsletter mettendo la mail ed il tuo nome nell’apposita finestra di inserimento in alto a destra. Se invece temi che ti spammi pubblicità di calzini e shampoo ti basta tornare sovente su questa pagina alla ricerca di novità… ) Entrambe le cose … sono gratuite ! 😉
Adesso lo so che ti starai chiedendo: “ma la batteria conviene, non conviene, quanto costa, quanto dura … sai quante bollette ci pago con il costo di un giocattolo del genere… ” Come dico sempre non esiste una risposta univoca. In ogni situazione bisogna vedere costi/benefici e tempi di rientro. E’ il mio lavoro e sono qui per aiutarti.
Qui in un articolo precedente trovi le info compresa un’indicazione sul prezzo …
1)E’ la batteria al momento sul mercato con la più alta capacità disponibile.
2)E’ la batteria al litio con la potenza maggiore da erogare in continua
3)E’ la batteria che ha il costo al kWh minore di tutte
4)Fino al 31/12 la posso detrarre al 50% (solo su case con agibilità) sia se abbinata ad impianti esistenti sia se installata assieme a nuovi impianti
Se ti vengono in mente un sacco di domande sul powerwall2 ti invito prima di tutto a leggere qui (le domande che mi vengono poste solitamente sul powerwall2).
Se dopo aver letto queste domande ti servono ulteriori informazioni puoi scrivere nei commenti qui sotto.
Se vuoi installare un powerwall2 mi puoi richiedere un preventivo gratuito.
[…] Quindi entro fine mese avremo i primi report post installazione. Alcune installazioni le seguirò di persona per documentare passo passo questa novità di mercato e per tenere aggiornati tutti coloro che sono tentati ma che ancora stanno aspettando. (aggiornamento del 11 luglio 2017: qui puoi vedere le foto della prima installazione del pòwèrwal… […]
[…] Qui puoi vedere la prima installazione del powerwall2 – aggiornamento dell’ 11 luglio 20… […]
[…] Aggiornamento di luglio 2017: Ecco il primo powerwall 2 installato […]
Previsioni su versione trifase per solaredge in DC?
Buonasera Roberto,
purtroppo al momento non c’è nessuna novità in merito. Doveva esserci un inverter ibrido della Fronius che la gestisse (comunicato ufficialmente nelle schede tecniche Tesla). Purtroppo però non c’è stato l’accordo e pertanto al momento non è possibile ipotizzare come e quando sarà possibile installare il pw2 in trifase.
Appena ci saranno news ovviamente le pubblicherò sul blog.
Buongiorno, nel caso ci fosse un blackout della rete enel si puó pescare corrente dalla batteria?
Buongiorno Damiano,
il powerwall2 di suo lo permetterebbe, (come scritto sulla brochure ufficiale Tesla ed in Inghilterra ed Australia è previsto), ma al momento per la normativa italiana non è possibile utilizzare questa funzione (come peraltro non è possibile utilizzare la funzione energy sharing).
Attenzione alle batterie che promettono di fare questa cosa. Non sono accumuli per fotovoltaico ma sistemi UPS e pertanto devono funzionare solo in caso di distaccamento dell’impianto elettrico dalla rete (cioè solo in caso di emergenza).
Cordialmente
Buongiorno,
avete per caso già i risultati reali delle prime installazioni del Powerwall2,
soprattutto riguardo all’effettiva autonomia, cioè quanti kWh riesce ad erogare dal momento che i pannelli fotovoltaici non producono più fino ad esaurimento delle batterie.
Inoltre è possibile capire quanta dispersione c’è nei vari passaggi di corrente,
cioè nel caricare le batterie si passa da DC dei pannelli all’ AC dell’inverter e poi di nuovo in DC
mentre quando si preleva si passa da DC delle batterie all’ AC dell’inverter.
Grazie mille
Luciano
Buongiorno Sig. Luciano, qui può trovare le prime info circa i risparmi effettivi in bolletta.
https://risparmiobollette.it/2017/10/27/tesla-powerwall-2-ecco-la-prima-bolletta/