
Nell’articolo di oggi ti spiegherò nel modo più semplice possibile cos’è una pompa di calore per acqua calda sanitaria ed a cosa serve. Cercherò poi di farti capire con alcuni esempi se può essere la soluzione ideale per te e la tua famiglia e se l’investimento “s’ha da fare o meno”.
Partiamo subito dalla prima informazione che tutti i clienti si affrettano a dirmi “io la pompa di calore già la ho” e solitamente mi indicano lo split del condizionatore. Ecco, quello è un condizionatore ad aria che funziona in pompa di calore e che produce aria calda. Qui ti parlo di un altro prodotto. Di pompe di calore quindi ne esistono di diversi tipi. Non starò qui a spiegarti tutti i tipi e le differenze nello specifico perché se sei un esperto ti stai già spulciando le schede tecniche di venti diversi modelli per capire quale COP sia migliore a -8,4 gradi centigradi (non so a cosa ti possa servire… però 😉 ).
Quindi, ti parlo di un sistema che utilizza il differenziale termico dell’aria per produrre calore da trasferire ad un liquido che ti serve come acqua calda sanitaria (ACS). Detto terra terra è l’evoluzione del vecchio boiler elettrico. La differenza sostanziale direi è che il vecchio boiler consumava 1 kwh per dare 1 kwh di calore (o anche meno), mentre questi nuovi ritrovati della tecnica arrivano ad avere un COP pari a 5 (pertanto con un kwh assorbito producono fino a 5 kwh di calore). Non male no?
Perché dovresti installarlo? Quando dovresti installarlo? Come lo puoi installare?
Io consiglio questa soluzione per ottimizzare il funzionamento di un impianto fotovoltaico andando a migliorare l’autoconsumo ed andando a ridurre i costi del gas (o del combustibile che uso per scaldare l’acqua) sia in estate che in inverno. Sì perché questo sistema funziona tutto l’anno. Se c’è produzione del fotovoltaico funziona con quello, altrimenti funziona prelevando dalla rete elettrica (in casi estremi).
Quella della pompa di calore è una soluzione che consiglio a chi
1)Ha un impianto fotovoltaico e non è soddisfatto di quanto autoconsuma (e pertanto crea un accumulo termico gratuito di acqua sempre disponibile all’utilizzo)
2) ha un discreto dispendio di acqua calda sanitaria, (tipo famiglie numerose)
3)utilizza il gas (metano o gpl) quasi esclusivamente per l’acqua calda
4)Utilizza la legna o il pellet anche per fare acqua calda sanitaria (perché in primavera estate è uno spreco inutile e anti economico oltre che inquinante utilizzare queste tipologie di combustibile)
5)vuole rendersi un po’ più autosufficiente dalle fonti fossili
Cosa costa una pompa di calore? Quale devo scegliere? Da quanti litri? Quale modello? Beh, qui è molto importante affidarsi ad un consulente competente sia per quanto riguarda la scelta del modello sia per quanto concerne l’installazione.
Diciamo che giusto per darti un’idea una pompa di calore da 90/100 litri è sufficiente al fabbisogno di 2 persone. Il costo installazione ed iva compresa per un buon prodotto garantito si aggira sui 2700 euro. Per una 200 litri che ovviamente permette di avere più acqua a disposizione il prezzo si aggira sui 2900 euro, per una pompa di calore da 300 litri siamo attorno ai 3300 euro. Ovviamente ogni modello ha le sue specifiche ed i suoi punti di forza. E’ per questo che ti consiglio di affidarti a qualcuno che ti possa consigliare bene e che ti possa supportare in caso di bisogno.
Se pensi che questo possa essere il prodotto che fa per te puoi chiedermi una consulenza specifica, mandandomi una mail a questi contatti.
PS: Per tutto il 2017 questi prodotti godono inoltre della detrazione fiscale del 50%.
[…] 7)E l’energia in eccesso quando la batteria è carica? Se c’è ancora produzione di energia e la batteria è carica, la corrente viene immessa in rete e si usufruisce dello scambio sul posto o dell’eccedenza. Una soluzione alternativa è collegare un boiler in pompa di calore per l’acqua calda sanitari… […]