Spesso crediamo che gli elettrodomestici spenti non consumino. Ed invece …
Qualche settimana fa mi è stato chiesto da un navigatore di parlare del famoso e dibattuto consumo degli elettrodomestici in stand by. Forse non servirà a risolvere il problema economico della vostra bolletta perché stiamo parlando di poche decine di euro a famiglia all’anno. Possiamo però scovare uno spreco e pertanto ridurlo o eliminarlo. Se spegnere tutti gli stand by quando siamo in casa risulta difficile e “faticoso” possiamo almeno cominciare dal momento in cui andiamo in ferie. Uno studio recente (Selectra ed Erg Politecnico di Milano) effettuato attraverso un semplice misuratore di corrente, evidenzia come lasciare la presa attiva costa fino a 15 euro in più solo per il mese di agosto, quasi 72 euro per tutto l’anno (che corrisponde tra l’altro al 70% del costo del canone Rai, che ti ricordo sta arrivando nelle bollette di luglio!).
Vediamo quali sono gli elettrodomestici più “energivori”. Il consumo maggiore e costante è quello del frigorifero con i suoi 480 Wh (wattora) al giorno, seguito da stereo (197 Wh), computer e stampante (175 Wh), router internet (108 Wh), tv e Dvd (94 Wh). Ad agosto una casa vuota consuma “a riposo” 46,3 Kwh. In particolare, fra cucina e bagno i consumi inutili riguardano appunto il frigo, la caldaia (68Wh al giorno), il microonde (65) e la lavatrice (16); nella camera da letto sono stati inseriti tv (che ha un consumo medio giornaliero di 85 Wh), radiosveglia (49Wh) e carica batterie per il cellulare (46Wh); nel salone oltre a stereo, tv e dvd, la spina del climatizzatore che resta inserita nella presa di corrente consuma 36 wattora in media al giorno e quella del decoder 61.
Stimando il costo dell’energia 0,315 euro per kilowattora, le lucine rosse degli elettrodomestici in un anno consumano circa 320 kWh, pari a 72 euro. Staccando la spina ad agosto, il risparmio mensile in bolletta è stato calcolato in 14,6 euro. Secondo una recente valutazione del Natural Resources Defence Council che riguarda gli Stati Uniti, a causa dello stand by ogni anno si consumano 19 miliardi di dollari con un rilascio in atmosfera di 44 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Pertanto, fare qualcosa per ridurre i consumi e per ridurre l’inquinamento inutile è possibile. Basta semplicemente avere queste piccole accortezze e staccare tutti gli elettrodomestici (anche attraverso di spine con interruttore ad esempio).
Tesla Powerball – accumulo elettrico domestico agli ioni di litio
Come avrai notato non mi soffermo spesso a parlare nello specifico di un prodotto (perché i prodotti vanno e vengono molto velocemente, a differenza dei concetti che possono invece rimanere attuali per anni). Oggi però farò uno strappo alla regola semplicemente perché sono un fan del mondo Tesla e di quello che Elon Musk sta facendo per la mobilità sostenibile e per il risparmio energetico. Parleremo quindi del Tesla PowerWall.
In sintesi il PowerWall è un accumulo che permette di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto (e non autoconsumata) per utilizzarla quando voglio o ne ho bisogno.
Ma perché la tecnologia sta andando in questa direzione? Perché l’installazione di un impianto fotovoltaico è alla portata di ogni famiglia che abbia un tetto di proprietà(qui se non ci credi ti spiego perché). Pertanto, se da un lato ad una maggiore presenza di impianti corrisponde una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’altro, gli incentivi (che in passato hanno drogato il mercato) per la vendita della corrente in eccesso scendono. Pertanto, il maggior risparmio lo si ha autoconsumando il più possibile e quindi cercando di acquistare il meno possibile dalla rete (per approfondire questo argomento puoi leggere qui ed anche qui).
Il picco di produzione di un impianto fotovoltaico ed i picchi di consumo spesso non coincidono. Con l’accumulo si sopperisce a questo sfasamento temporale tra “domanda ed offerta energetica”
Oggi un impianto fotovoltaico tradizionale è sempre conveniente ed a differenza di quanto si possa credere, se si ha almeno un consumo medio/basso (100 euro a bimestre tanto per fare un esempio), conviene più oggi rispetto al periodo in cui era incentivato. A questo si aggiunge la possibilità che ci viene data dalla tecnologia e che va ad eliminare quello che è sempre stato il maggior limite di un impianto fotovoltaico (e cioè avere energia solo di giorno). La batteria (o accumulo) infatti, permette di accumulare l’energia prodotta e utilizzarla quando serve anzichè vendere l’eccesso di autoproduzione sul mercato (qui trovi spiegato cosa succede attualmente con l’energia prodotta ma non autoconsumata).
Ed ecco che arriviamo a Tesla, una delle società leader nelle energie rinnovabili. Tesla è infatti e senza dubbio, la prima azienda al mondo ad essere riuscita a creare una vettura esteticamente simile alle macchine tradizionali, ma spinta da un motore elettrico il quale ha un’autonomia di ben 500 km e con prestazioni da super car.
Dopo aver raggiunto questo difficile ed ambito traguardo, questa società che fa della sua mission l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, ha deciso di sfruttare le proprie conoscenze utilizzate per “dare autonomia” ai propri mezzi, per commercializzare un accumulatore per fotovoltaico domestico, la Tesla Powerwall appunto.
Elon Musk presentazione del PowerWall di Tesla
In teoria, installando la giusta quantità di Tesla Powerwall e possibilmente il giusto quantitativo di pannelli fotovoltaici, il consumo di energia elettrica dalla rete potrebbe venire del tutto azzerato (è un caso estremo, visti i costi non è quello che conviene fare oggi…). L’allacciamento resterebbe sempre presente per compensare eventuali picchi di consumo, (e per pagare il canone rai… 😉 )
tesla power wall. Un’opera d’arte
Esteticamente il powerwall si presenta con un design moderno, (ho dei clienti che lo hanno voluto installare in soggiorno su una parete dedicata, come fosse un’opera d’arte) Non per nulla Tesla nel mondo delle auto resta un marchio tendenzialmente votato al lusso, e la sua Tesla Powerwall non poteva essere da meno.
Alcuni dati tecnici: (rilevabili anche dalla scheda tecnica). Peso pari a 100 Kg e dimensioni di 1300 mm x 860 mm x 180 mm, e vanta una capacità di accumulo di 6,6 kWh.
scheda tecnica powerwall tesla
Non ha controindicazioni o particolari posizioni per l’installazione. Viene inoltre dotato di un sistema di sicurezza con controllo termico del liquido, per prevenire il rischio di incendi e può essere installata anche all’esterno,in quanto sopporta temperatura da -20 a +50 gradi centigradi.
Tesla garantisce le sue batterie per 10 anni, ma presumibilmente la loro durata media arriverà tranquillamente a 20 anni, ovviamente con una normale obsolescenza e perdita di prestazioni.
Una Tesla model S ed un sistema di accumulo Powerwall
Il mio compito oggi era trasmetterti la voglia di approfondire l’argomento per arrivare a dire. “Sì anche io posso permettermi un prodotto top di gamma che si ripaga con il risparmio e con gli incentivi (detrazione fiscale) per far risparmiare la mia famiglia, per non essere schiavo dei costi energetici e per avere una casa sostenibile che non inquina e che produce da sola le risorse di cui ha bisogno, per la luce, per il caldo, per il freddo… e perché no, anche per la mobilità!”
Spero di poterti quindi dare il benvenuto nel mondo delle energie rinnovabili. E, se hai bisogno di una consulenza gratuita, leggi qui e poi contattami.
E’ notizia di oggi. Il Codacons avvia una class action ed un ricorso al Tar contro l’aumento delle tariffe di luce e gas
La Codacons ha avviato una class action in favore di 30 milioni di utenti dell’energia, contro i recenti aumenti delle tariffe di luce e gas scattati lo scorso 1° luglio. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha infatti comunicato un incremento del 4,3% per la bolletta elettrica, mentre per il gas l’aumento sarà dell’1,9%. (l’argomento era già stato trattato qui). A sostegno della propria azione contro il provvedimento dell’Aeeg, Codacons ha pub- blicato sul proprio sito internet il modulo per aderire all’azione collettiva e presenterà un ricorso al Tar del Lazio volto a bloccare i rincari. “L’Autorità per l’energia, nel motivare gli aumenti tariffari, ha denunciato speculazioni da parte dei grossisti, parlando di strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica che hanno portato ad un rilevante aggravio di costi per il sistema e ad un’alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati”, si legge in una nota di Codacons. “La stessa Autorità ha avviato un procedimento per punire le condotte poste in essere dai grossisti dell’energia elettrica e con gurabili come abusi di mercato ai sensi del Regolamento UE. Questo signi- ca che le tariffe di luce e gas sono aumentate per effetto di un crimine e di condotte illecite e non certo per il normale andamento del mercato, circostanza vietata nel nostro Paese e che avrebbe dovuto portare l’Autorità dell’energia a sospendere qualsiasi incremento per l’elettricità e per il gas”. «Per tale motivo impugneremo al Tar del Lazio gli aumenti delle tariffe scattati lo scorso 1 luglio, perché palesemente illegittimi in quanto basati su presupposti illeciti e su veri e propri reati», spiega Carlo Rienzi, presidente di Codacons. “Inoltreremo inoltre un esposto alle Procure di Roma e Milano sulla base della denuncia dell’Autorità per l’energia, affinché si indaghi per associazione a delinquere e truffa aggravata».
Le soluzioni sono 3.
1) te ne freghi, hai sempre pagato, aumento più aumento meno continui imperterrito a spendere dei soldi che potresti risparmiare. E’ una scelta.
2) aderisci alla campagna codacons ed entri a far parte della class-action, attendendo l’esito e comunque attendendo che si trovi il metodo per aumentare comunque i costi energetici in qualche altro modo.
3) decidi di prendere “il toro per le corna” come si suol dire e cerchi di rendere casa tua più efficiente (i modi sono molti basta che leggi qui) ed il più possibile autosufficiente.
L’aumento della bolletta di luglio sarà di 70 euro. Non sono consumi. E’ il canone RAI !!!
E’ in arrivo nella bolletta di luglio la prima “rata” del canone rai 2016. Lo dico per evitare spaventi a chi ha un impianto e vede un aumento sostanzioso rispetto al solito risparmio. Sarà comunque sufficiente guardare le voci di costo per verificare. (con l’occasione se non sai come si legge una bolletta elettrica clicca qui).
Un esempio di come sarà la bolletta che riceverete a fine luglio 2016 con inclusi i 70 euro di canone Rai da pagare
Facciamo un passo indietro in modo che questo articolo sia utile anche a chi ancora non ha avuto modo di registrare quest’informazione. L’articolo 1 della Legge di stabilità 2016 ha fissato l’abbonamento annuo alla televisione per uso privato per l’anno 2016 a 100 euro complessivi (divisi in 92,18 € di canone 3,69 € di Iva e 4,13 di tassa di concessione governativa) e ha introdotto una nuova modalità di riscossione del canone mediante addebito sulle fatture per la fornitura di energia elettrica. Questa mossa servirà ad incassare tutti i canoni che prima venivano “evasi” e parte dal presupposto che nel 2016, se esiste un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica si presume la detenzione di un apparecchio televisivo, che costituisce presupposto dell’obbligo di pagamento del canone (onestamente, pur essendo infastidito anche da questo balzello, il ragionamento non fa una piega).
Attenti al canone nella bolletta di luglio
Dicevo che nella bolletta di luglio ci sarà un sostanziale aumento perché per il 2016, primo anno di adozione della nuova modalità di riscossione della tassa, nella prima fattura emessa successivamente al 1° luglio 2016 sono cumulativamente addebitate tutte le rate scadute nell’anno in corso, per un totale di 70 euro, mentre le successive rate saranno di 10 euro/mese.
E’ ovvio che, anche con un impianto fotovoltaico con batteria d’accumulo, nulla è possibile fare per eliminare tale costo (se non essere senza tv).
In questi giorni su Padova c’è un caldo torrido. E siamo solo ai primi di luglio. Poiché questo caldo è insopportabile sia di giorno che di notte la soluzione è semplice. Accendo il condizionatore. E’ fatto appositamente per quel motivo no? Aumentare il mio comfort personale e difendermi dall’afa cittadina. Una soluzione alternativa ci sarebbe, me ne potrei andare al mare o in montagna. Ma poiché come te che stai leggendo, ho dei clienti da seguire, devo trovare una soluzione alternativa.
Anche per quest’estate è prevista un’ondata di caldo torrido che ci farà boccheggiare. Chi ha un impianto fotovoltaico si gode il fresco consumando energia pulita!
Il pensiero di oggi è il seguente. In estate, proprio nel momento di maggior irradiazione solare ho anche il maggior consumo di energia elettrica perché utilizzo i condizionatori a pieno regime. (ed infatti i classici black out con i quali siamo stati terrorizzati qualche anno fa dai mass media arrivano proprio l’estate). Quindi avrei la possibilità di raffrescare casa mia senza problemi e gratuitamente, semplicemente abbinando ai condizionatori un piccolo impianto fotovoltaico. Ebbene sì. E con lo stesso impianto posso poi permettermi di diminuire i costi energetici per tutto l’anno, non solo l’estate.
Caronte il traghettatore
Non dirmi che non ci avevi mai pensato. Guarda che tra qualche giorno di sicuro arriverà un servizio di un tg (tipo studio aperto) che dirà:“è in arrivo un’ondata di caldo eccezionale dovuto all’anticiclone bla bla bla che si chiamerà Ulisse” (tiro ad indovinare, perché l’anno scorso era Caronte e negli anni passati abbiamo avuto rispettivamente Hannibal, Minosse, Scipione, e Nerone)
Sì perché la storia si ripete. Anche quest’anno arriva il caldo e tu sarai lì ad elemosinare l’accensione e lo spegnimento del clima per paura di spendere o per paura peggio ancora che salti la corrente (perché oltre al clima hai sempre anche altri consumi!!!)
Dai, non ci credo che tu ancora non lo abbia capito!
Quindi, se hai capito che è il caso di muoverti ora e che lo puoi fare senza svenarti puoi richiedermi una consulenza qui. Se invece ancora non lo hai capito… arrivederci al prossimo anno quando arriverà il ciclone Argo (altro nome di fantasia). 😉
La soluzione per migliorare casa tua c’è. Caldo, freddo e bollette spropositate non saranno più un problema.
PS: dopo l’estate arriva l’autunno. Dopo l’autunno arriva l’inverno. E forse anche d’inverno avrai qualche problema, questa volta però non per raffrescare ma bensì per riscaldare casa tua. Ma questa è un’altra storia, hai ancora tempo per cullarti nell’indecisione. O forse no… 😉
Inesorabile, arriva, come sempre l’aumento dei costi delle bollette energetiche.
Ed anche quest’anno siamo alle solite. Non c’è verso di andare in controtendenza. Ogni anno le bollette aumentano! Non ci credi? Ne ho già parlato nei mesi/anni scorsi.
Leggi qui, (articolo di ottobre 2015) poi leggi qui (articolo di gennaio 2016)…
La notizia è su tutti i giornali e conferma che le dal mese luglio saranno in crescita le bollette dell’energia nel terzo trimestre 2016. Per la famiglia-tipo, ed esattamente, consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW, la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento del 4,3%, mentre per il gas l’aumento sarà dell’1,9%.
La cosa più strana è che c’è una buona dose di dissonanza fra quanto comunicato dall’Istat sui dati inflattivi minati dal crollo dei costi energetici e quanto annunciato appena il 28 giugno scorso dall’Authority: da luglio aumento del 4,3% delle bollette elettriche e dell’1,9% per quelle del gas. Dissonanza evidenziata ancora di più dal fatto che da mesi i listini petroliferi sono sotto la soglia dei 50 dollari il barile (salvo sporadiche puntate rialziste) e che gli approvvigionamenti energetici seguono linee di prezzo “future”.
Le bollette aumentano nonostante anche il petrolio sia deprezzato
Quindi, non c’è ripresa dei consumi, non c’è aumento di richiesta di energia, il petrolio è ai minimi storici eppure le bollette dell’energia aumentano.
Ma vuoi essere per sempre schiavo degli aumenti incondizionati? O vuoi pagare il giusto e solo per quello che ti serve e che casa tua non può autoprodursi?
Vediamo delle ipotesi. Che consumatore sei?
1) Se consumi tanta corrente avresti già dovuto correre ai ripari. Non lo hai ancora fatto. Forza che forse è la volta buona. Rientrerai dell’investimento, (se vorrai investire) in pochissimo tempo, oppure potrai tranquillamente sottoscrivere un programma a costo zero che ti permetterà di avere un impianto e ripagarlo solo con i benefici che lo stesso produrrà (risparmio energetico e detrazione fiscale). Per capire meglio di cosa parlo puoi leggere qui.
2) Non consumi tanta corrente? Valutiamo assieme se ti convenga o meno un impianto per il risparmio energetico o se ci sono soluzioni alternative per casa tua. Nella peggiore delle ipotesi non rientrerai nel canonici 4 anni. Ce ne metterai 7? 10? Ok ma poi per altri 15 anni avrai corrente gratis.
3) Consumi tanto gas? Ti costa un botto riscaldare casa? Ho la soluzione anche per te. Potrai produrre energia pulita ed utilizzartela (leggi qui) per scaldare l’acqua, per il riscaldamento (leggi qui) e se vorrai anche per ricaricare l’auto elettrica. (leggi qui).
E come se non bastasse, c’è anche la detrazione fiscale del 50% e del 65% … Ancora per quest’anno però! (leggi qui)
E, come dico sempre ai clienti che mi chiedono una consulenza: A)Alla fine del nostro incontro devi avere tutto chiaro B)devi essere convinto che la soluzione proposta sia quella che ti calza su misura C) entra nel mondo delle energie rinnovabili senza paura. Non te ne pentirai!