Fotovoltaico su condominio

Abiti in condominio? Vorresti risparmiare sull’energia elettrica? Non sai se lo puoi fare? Non sai cosa o come fare?

Più il condominio è grande più i tempi decisionali possono essere lunghi. E' comunque possibile spuntarla conoscendo i propri diritti e muovendosi nel rispetto di quelli degli altri
Più il condominio è grande più i tempi decisionali possono essere lunghi. E’ comunque possibile spuntarla conoscendo i propri diritti e muovendosi nel rispetto di quelli degli altri

Ti premetto che non sarà la cosa più semplice di questo mondo. Sia che tu lo voglia fare solo per te, sia che tu lo voglia fare per l’intero condominio. Perché? Prova a pensare alla tua ultima riunione condominiale. Quante volte all’ordine del giorno c’è un determinato “programma” che poi non si riesce a seguire causa altre diatribe e relative vicissitudini? Purtroppo spesso è così. Ci sono tante teste, tanti pensieri e tante esigenze.

Ma quali norme regolano questo tipo di interventi? Innanzitutto il codice civile che citeremo più volte. Ma non solo. Di grande importanza c’è anche la legge di riforma del condominio n. 220 del 2012.

Quindi dei due casi vediamo il primo che è anche il più semplice: un impianto fotovoltaico su tetto condominiale che serva un solo appartamento. L’ impianto Fotovoltaico del singolo, all’interno del condominio, andrà a coprire le spese del consumo di quella singola abitazione/utenza. La prima domanda è posso installarlo o possono vietarmelo? La risposta viene direttamente dal codice civile. Infatti, all’art. 1118 c.c., si dice che il diritto di ogni condomino sulle parti comuni dell’edificio e’ proporzionato al valore del piano o porzione di piano (espressi in millesimi). Il che significa che ovviamente essendo il tetto una parte in comune (indivisibile), potrò usufruirne in parte proporzionale alla mia proprietà (millesimi).

Il mio consiglio è quello di andare alle riunioni preparati, sereni e "armati" di tanta pazienza...
Il mio consiglio è quello di andare alle riunioni preparati, sereni e “armati” di tanta pazienza…

Anche qualora gli altri condomini non volessero procedere all’installazione dell’impianto per uso domestico (proprio uso), non possono limitare il diritto del singolo proprietario ad installare il suo impianto, sempre che cio’ avvenga nel rispetto della stabilita’ e sicurezza del fabbricato, del decoro architettonico e del godimento del tetto da parte di tutti gli altri condomini (art. 1120 c.c.). Detto in parole semplici, se il tetto ha 100 metri quadri utili (attenzione utili intendo falde sud – est – ovest) ed i condomini sono 5, allora spetterà ad ognuno l’utilizzo di 20 metri quadri a testa. Attenzione, lo spazio deve essere equamente condiviso anche per quanto concerne l’esposizione. Non posso infatti pretendere che i miei 20 metri quadri siano tutti a sud (a meno che i 100 metri quadri utili non siano tutti a sud).  E per fare ciò (art. 1136 c.c.) non occorre più il consenso unanime (come si riteneva in passato), ma una deliberazione assembleare adottata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio Ancora più specifico è l’art. 1122-bis c.c. secondo il quale è consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.

Conviene sempre spiegare bene cosa si vuole fare, perché e come lo si farà. Questo permetterà agli altri proprietari di sentirsi tutelati e, magari vorranno partecipare anche loro al progetto di risparmio energetico
Conviene sempre spiegare bene cosa si vuole fare, perché e come lo si farà. Questo permetterà agli altri proprietari di sentirsi tutelati e, magari vorranno partecipare anche loro al progetto di risparmio energetico

Questo non significa che posso procedere di mia sponte ad installare un impianto. Infatti, questa facoltà è subordinata ad una preventiva comunicazione all’amministratore, che a sua volta deve comunicare all’assemblea la questione. Su questo è chiarissimo il terzo comma del medesimo articolo, secondo il quale: qualora si rendano necessarie modificazioni delle parti comuni, l’interessato ne dà comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi. L’assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell’articolo 1136, adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell’edificio e, ai fini dell’installazione degli impianti di cui al secondo comma, provvede, a richiesta degli interessati, a ripartire l’uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni, salvaguardando le diverse forme di utilizzo previste dal regolamento di condominio o comunque in atto. L’assemblea, con la medesima maggioranza, può altresì subordinare l’esecuzione alla prestazione, da parte dell’interessato, di idonea garanzia per i danni eventuali. Tradotto in parole più semplici: ci potrebbero essere delle complicanze o quantomeno delle lungaggini se i condomini sono molti e se i rapporti con gli stessi non sono dei migliori.

Schermata 2016-03-26 alle 19.49.16Nel quarto comma dell’articolo in esame si chiarisce che gli impianti non sono soggetti ad autorizzazione. Quindi l’assemblea può dire come fare ed eventualmente dove fare, ma non può negare di utilizzare le parti comuni ai fini delle installazioni di cui stiamo trattando.

Quindi per quanto concerne le comunicazioni da fare? Il condomino singolo che vuole l’installazione per la sua abitazione, è tenuto a farne una semplice comunicazione e non ad indire un’assemblea (che può essere eventualmente convocata dall’amministratore). I condomini, qualora l’intervento apportasse un danno alla struttura o al decoro architettonico dell’edificio, possono bloccare l’installazione, indicendo un’assemblea condominiale.

Il secondo caso è quello di un intero condominio che decide di fare sul tetto comune un unico impianto fotovoltaico di utilizzo comune che andrà a coprire le spesse quali ascensore, luci, cancelli elettrici o saracinesche, autoclave dell’acqua etc etc. Questo è ancora più complesso da realizzare perché ovviamente prevede un esborso proporzionale ai millesimi di tutti i proprietari degli appartamenti.

A parer mio inoltre questo tipo di soluzione nella maggior parte dei casi è meno vantaggiosa e permette un minore risparmio rispetto ai singoli impianti. Può essere la soluzione giusta per i condomini che hanno poco spazio utile utilizzabile per l’installazione di un impianto e che pertanto non  trarrebbero beneficio dall’installazione di un piccolissimo impianto per la propria abitazione (es 1 kw). Questo perché il costo di 1 kw non corrisponde a quello di 1/3 rispetto al 3 kw (ad esempio).

Una consulenza passo passo per raggiungere l'obiettivo risparmio energetico, risparmio economico e salvaguardia dell'ambiente!
Una consulenza passo passo per raggiungere l’obiettivo risparmio energetico, risparmio economico e salvaguardia dell’ambiente!

Il mio consiglio è quello di sondare con i condomini quella che può essere la loro propensione o meno e di cercare di raccogliere più millesimi “alleati” possibili al fine di arrivare ad eventuali decisioni drastiche con una larga maggioranza. Se quindi non siete spaventati da tutto ciò e ci volete provare… allora in in bocca al lupo… e … non mollate!

Per consulenze specifiche ovviamente sono a disposizione. Qui trovate quello che posso fare per te/voi (ed anche quello che non posso fare) con ovviamente i miei recapiti.

A Trento incentivi ai privati per interventi di riqualificazione dei condomini

articolo tratto da
articolo tratto da

A proposito di riqualificazione energetica dei condomini, i trentini devono andare a leggersi la L.P. Trento 2/2016 (pubblicata sul B.U. 11 del 15 marzo).

trento Un fondo rotativo da 1 milione di euro per il 2016 finalizzato a promuovere gli investimenti privati per interventi di riqualificazione dei condomini volti all’efficientemente energetico e all’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Questa la misura prevista dall’art. 71 delle L.P. Trento 2/2016 (pubblicata sul B.U. 11 del 15 marzo), di recepimento della direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici, che introduce nella L.P. 20 del 4 ottobre 2012 (legge provinciale sull’energia), il nuovo art. 14-bis.
La provincia, oltre a destinare risorse al finanziamento di fondi di rotazione finalizzati a promuovere gli investimenti privati, può assumere l’onere degli interessi derivante dalla sottoscrizione di mutuo con istituti bancari convenzionati per le spese relative agli interventi; concedere agevolazioni per le spese connesse ad attività di supporto all’intervento quali l’audit energetico, la progettazione, la direzione dei lavori ed eventuali consulenze necessarie; concedere contributi per gli investimenti privati.
Gli interventi previsti sui condomini sono cumulabili con analoghe agevolazioni previste dalla normativa statale e possono riguardare anche spese per lavori svolti contestualmente agli interventi di riqualificazione energetica.
Le disposizioni attuative saranno definite con successiva deliberazione della Giunta, comprese:
a. la definizione di “condominio” , determinando in particolare il numero minimo di unità abitative facenti parte dell’edificio;
b. la disciplina dei fondi di rotazione;
c. gli interventi agevolabili e la misura massima dei contributi da erogare a fronte delle spese ammesse a

contributo provinciale per la riqualificazione energetica dei condomini di Trento
contributo provinciale per la riqualificazione energetica dei condomini di Trento

beneficio;
d. i contenuti essenziali delle convenzioni da stipulare con le banche, comprese le modalità di definizione dei tassi per la regolazione delle operazioni;
e. i criteri, le modalità e le condizioni, anche ulteriori rispetto a quelle previste da questo
articolo, per l’accesso ai mutui e l’ammissione ai benefici.

articolo tratto da  quotidianocondominio.ilsole24ore.com

Pertanto, amici trentini, tenete d’occhio le novità che seguiranno nella delibera della giunta…

Buon lavoro/risparmio a tutti!

Efficentamento di un condominio: un doveroso obbligo

vignetta condominioil 70% degli italiani vive in condominio. Abiti in un condominio e non sei soddisfatto del tuo comfort? Troppo caldo? Troppo freddo? Troppo alte le spese relative al riscaldamento? Lo sai che il tuo amministratore di condominio ha ancora poco tempo per assolvere agli obblighi di legge? La legge 10/1991 già lo prevedeva, la legge 102/2014 lo ribadisce.  Pertanto, la prossima scadenza del 31/12/16 per i condomini è imminente! Gli amministratori devono pertanto entro tale scadenza

  • aggiornare ed adeguare gli impianti
  • verificare la messa in regola la contabilizzazione del calore (per calcolare l’effettivo consumo di ogni utente)
  • verificare la messa in regola la divisione delle spese (divisione in millesimi secondo la norma uni ts 10200 e cioè secondo i millesimi di fabbisogno energetico di ogni unità immobiliare)
Il tempo passa. E' ora di muoversi!
Il tempo passa. E’ ora di muoversi!

E quando lo possono fare? Nella finestra in cui i riscaldamenti vengono spenti. E pertanto da fine marzo/ inizio aprile 2016 ed entro l’accensione di ottobre 2016. Cioè adesso, ora, subito! Ce la faranno i nostri eroi?

Schermata 2016-03-23 alle 17.21.46Se prima l’amministratore basava il calcolo del consumo termico (e quindi sulla divisione dei costi del riscaldamento) su quota fissa 30% e quota variabile 70%, oggi la normativa (uni-ts 10200) prevede che ci si basi invece su consumo volontario e consumo involontario. Il consumo volontario corrisponde a quanto conteggiato e misurato effettivamente dal contacalorie e regolato dalle valvole termostatiche e dai miscelatori di calore. E’ in pratica il consumo effettivo dell’abitazione. Il consumo involontario invece, deriva da quanto l’involucro del condominio attraverso tutti i suoi “punti di inefficienza”. E’ la quantità di calore utilizzata per i locali comuni oppure non contabilizzata dai misuratori perché facente parte della dispersione termica dei tubi. (la dispersione si vede bene nelle termografie). Tale costo viene diviso come previsto dalla norma in millesimi di fabbisogno energetico.

Attraverso le valvole termostatiche dette anche termoregolatrici è possibile personalizzare le temperature delle diverse stanze anche senza complessi sistemi di gestione a zone. Sono pertanto l'ideale anche per impianti di riscaldamento datati.
Attraverso le valvole termostatiche dette anche termoregolatrici è possibile personalizzare le temperature delle diverse stanze anche senza complessi sistemi di gestione a zone. Sono pertanto l’ideale anche per impianti di riscaldamento datati.

Ed il coefficiente correttivo? (es. appartamenti all’ultimo piano?) La norma non lo prevede più perciò attenzione a come e quanto disperde casa vostra. Non esiste nessun fattore correttivo. Chi consuma di più paga di più (secondo la norma uni-ts 10200).

Prima di fare qualsiasi intervento però l’amministratore si può/deve tutelare attraverso una consulenza/perizia di un energy manager. Attraverso questa diagnosi si potrà poi procedere ad aggiornare l’impianto senza sprechi e senza contestazioni.

Quali sono gli interventi possibili/papabili per evitare che il condominio sia un involucro che disperde un’enorme quantità di calore?

  • insufflaggio pareti per una minore dispersione termica (cioè riempimento delle intercapedini vuote all’interno delle pareti perimetrali)
  • cambio della caldaia (se si è fatto quanto sopra basta una caldaia più piccola anche del 30%)
  • isolamento del sottotetto (difende dal caldo e dal freddo)
  • pompa gemellare in caldaia
  • termovalvole

Schermata 2016-03-23 alle 17.47.42Il tuo amministratore ha provveduto? Sta provvedendo? Sono sicuro di averti dato delle ottime informazioni. Anche questo è risparmiobollette.it

Se invece vivi in un condominio ed hai il riscaldamento termo autonomo e vuoi comunque risparmiare allora devi assolutamente valutare l’acquisto di una nuova caldaia ibrida a doppia condensazione con pompa di calore. Dove, come, quale? Leggi qui.

Se non vivi in un condominio ed hai una casa di proprietà lo sai che oggi puoi renderti energicamente (quasi) autosufficiente? In questo caso mi puoi contattare per un sopralluogo gratuito. Assieme troveremo la soluzione ideale per casa Tua!

La differenza tra pannello monocristallino e policristallino

pannello monocristallino e pannello policristallino
pannello monocristallino e pannello policristallino

Quante volte mi sono sentito fare questa domanda? Meglio il monocristallino o il policristallino? Ma non solo dai clienti, anche da chi nel settore ci bazzica da un po’. Se hai poco tempo e non vuoi leggere oltre, ti darò subito la risposta al quesito. E se hai già letto qualche articolo del mio blog questa risposta è scontata e quindi la conosci già. La risposta è: DIPENDE !!! Da cosa dipende? Dipende da diversi fattori che velocemente andremo ad analizzare. Uno su tutti che tipo di luce colpisce il pannello. Quindi dove è installato? In che regione? Quanto sole riceve? In che periodi dell’anno… etc…

La cella di silicio (il pannello è formato da più celle collegate tra loro) è un quadrato nero o blu di 15 cm di lato. La cella monocristallina  è ricavata da un cilindro di silicio che viene tagliato per ottenere le dimensioni della cella finita. Da questa colonna di forma parallelepipeda, vengono poi tagliate delle “fette” dello spessore di pochi decimi di millimetro che, opportunamente trattate (drogate in gergo), aumentano le proprietà del semiconduttore. (doping anche per le celle fotovoltaiche quindi! 😉 )

Ecco sinteticamente i passaggi per la produzione dei pannelli fotovoltaici (monoscristallino e policristallino)
Ecco sinteticamente i passaggi per la produzione dei pannelli fotovoltaici (monoscristallino e policristallino)

Per creare le celle monocristalline ovviamente vengono prodotti degli scarti dal “cilindro principale”. Questo surplus viene riutilizzato per fare altre celle fondendo e forgiando il materiale in lingotti che diventano altre celle. Le celle che risultano così lavorate sono costituite da cristalli di silicio orientati in modo casuale e per questo vengono chiamate “Policristalline”. Queste celle hanno una efficienza inferiore, cioè producono meno corrente, rispetto alle monocristalline quando vengono colpite perpendicolarmente dal sole. E qui sta il paradosso. Questo loro difetto è il loro punto di forza. La cella policristallina infatti non ha bisogno che il sole sia perpendicolare per produrre al massimo ma proprio per queste sue caratteristiche produce anche in condizioni di luce minore. Infatti in qualsiasi posizione si trovi il sole c’è sempre un buon numero di cristalli orientati verso di lui che gli permettono di produrre energia. Esemplificando, il pannello policristallino è un pannello più versatile e non ha bisogno di un inseguitore solare per rendere al meglio.

Quindi, vediamo a livello statistico: Il policristallino è la cella che si usa maggiormente ed è preferibile per falde est o ovest. Viene usato inoltre in nella pianura padana, dove in estate c’è molta umidità nell’aria che fa da filtro (foschia) ai raggi del sole o la nebbia, durante l’inverno, che ricuce l’irraggiamento solare e di conseguenza la produzione.

Esteticamente è semplice capire se abbiamo di fronte un pannello formato da celle monocristalline o da celle policristalline (la maggior parte)

Esempio di pannello monocristallino
Esempio di pannello monocristallino

Monocristallino: ha una cella di colore scuro, quasi nero, uniforme con gli angoli smussati e presenta dei rombi bianchi tra una cella e l’altra.
Policristallino: ha una cella di colore blu, di forma quadrata e non sono presenti zone romboidali bianche tra le celle.

Quindi, detto questo, non hanno nessun valore le frasi del tipo “è meglio il monocristallino perché è puro” o del tipo “il policristallino è realizzato con gli scarti…”. (Frasi ripetutamente sentite per vendere un pannello più costoso rispetto ad un altro!)

Esempio di pannello fotovoltaico policristallinoSe poi invece mi chiedi se un determinato modulo non standard (senza fare nomi di marche) che rende anche 300-330 W rende così perché ha celle monocristalline ti rispondo “non solo”! E se mi chiedi se sia il caso di installare questi pannelli turbo (diciamo), ti ripeto dipende. Perché se hai un problema di spazio allora può valerne la pena. Se questo problema non lo hai, 3 KW sono sempre 3 KW, indipendentemente se l’impianto è formato da 10 pannelli o da 12 pannelli.

Come dico sempre, non scegliere da solo il tuo impianto. Fai bene ad informarti ma poi chiedi la consulenza a chi di impianti ne ha visti installare tanti ed ha la competenza per dirti quale soluzione sia la migliore per casa tua.

E per migliore intendo sia a livello tecnico, sia nel rapporto qualità/prezzo!

Allaccio fotovoltaico: tempistiche e ritardi

scegliere il consulente giusto ed il partner giusto per migliorare i propri consumi ed abbattere i costi energetici
E’ importante scegliere il consulente giusto ed il partner giusto per migliorare i propri consumi ed abbattere i costi energetici

Investire nelle energie rinnovabili per migliorare casa propria, i propri consumi e il comfort della stessa, significa affidarsi ad aziende che si occupano (o si dovrebbero occupare) di tutto il lavoro. Dalla consulenza specifica sulla scelta dei prodotti e degli interventi tecnici, alla consulenza fiscale, al post vendita, per una perfetta ed ottimale gestione dell’impianto installato.

I dubbi che si hanno quando si deve decidere a chi affidare questi lavori sono molteplici:

  • quanto tempo ci vorrà per fare il lavoro?
  • si occuperanno di tutto loro?
  • quanta burocrazia ci sarà?
  • faranno un bel lavoro?
  • l’impianto funzionerà bene?
  • mi farà risparmiare davvero?
  • avrò pronta assistenza in caso di problematiche o malfunzionamenti?
  • la garanzia che mi viene data è reale o “virtuale”?
E' importante che siano descritte e garantite le tempistiche dei lavori
E’ importante che siano descritte e garantite le tempistiche dei lavori

Bene. Ma quali sono le tempistiche corrette per tutto l’iter del lavoro? In primis dipende da quanti e quali lavori vengono eseguiti. Ora capirai quanto è importante affidarsi a consulenti seri ed ad aziende serie che siano in grado di

  • dare dei tempi certi per quanto concerne l’installazione
  • dare al cliente un documento scritto con i tempi necessari per lo svolgimento di ogni attività
  • dare i contatti dei referenti diretti (mail – telefono – cellulare), sia per la parte progettuale che per quella amministrativa che per quella tecnica che ovviamente per quella commerciale
  • informare il cliente in ogni momento sullo stato avanzamento lavori al fine di aggiornarlo tempestivamente di tutto l’iter percorso

Prendiamo un esempio classico, un impianto fotovoltaico.

Energia gratis dal sole con l'impianto fotovoltaico giusto
Energia gratis dal sole con l’impianto fotovoltaico giusto

Le tempistiche per avere l’impianto installato e funzionante dipendono sia dall’azienda che dal “gestore della rete elettrica” che si occuperà di allacciare l’impianto alla rete attraverso un contatore bidirezionale, una volta installati i pannelli.

Attenzione, questo lavoro di allaccio comporta 1 ora di lavoro, non di più!

In gergo questo passaggio si dice appunto “allaccio” ed anche a seconda di come ha lavorato l’azienda installatrice, potrebbero volerci settimane o mesi.

Per evitare di avere sul tetto un impianto pronto a produrre ma che non può essere messo in funzione bisogna che l’azienda che si è occupata dell’installazione e di tutta la parte burocratica si sia mossa per tempo. Per tutto il tempo in cui l’impianto è sul tetto ma non produce infatti, l’utente continua a comperare l’energia dal gestore e pertanto continua a ricevere le salate bollette. Sembra un paradosso ma è così.

La differenza tra allacci “veloci” ed allacci “eterni” sta nel modo in cui si affronta la burocrazia di tutto l’iter amministrativo ed autorizzativo che si cela dietro al lavoro di progettazione ed installazione di un impianto fotovoltaico.

Può capitare che l’azienda installatrice dia la colpa ad Enel distribuzione  che in realtà ha una carta dei servizi con ben indicati i tempi di intervento. (la famosa carta dei servizi o wellcome letter che dovrebbero fornire ai propri clienti tutte le aziende).

Schermata 2016-03-20 alle 22.57.25Ma cosa deve fare l’azienda alla quale si delega tutto il lavoro per un impianto?

  • richiedere il preventivo per la connessione del tuo impianto alla rete Enel
  • accettare il preventivo quando arriva e versare quanto richiesto
  • ad impianto installato dare il fine lavori e attendere la connessione

Non andrò nello specifico ad approfondire tutti questi passaggi che vanno fatti compilando una serie di moduli e caricando i dati dell’impianto sui due portali web dedicati (Enel e Terna Gaudì). Attenzione, non solo devono essere caricati, devono ovviamente essere corretti !!! In caso di dati incompleti, caricamenti su portali non andati a buon fine, dati validati su un portale e non sull’altro,  il meccanismo si blocca e si rimane nel limbo tra un processo e l’altro.

Per fare tutti questi passaggi sono necessari dei tempi tecnici e pertanto, le pratiche burocratiche sono la prima cosa da fare per arrivare in tempi brevi alla connessione.

La carta dei servizi Enel prevede dei rimborsi per i ritardi sugli allacci. Il consulente che vi segue vi potrà informare e seguire anche in questa eventualità
La carta dei servizi Enel prevede dei rimborsi per i ritardi sugli allacci. Il consulente che vi segue vi potrà informare e seguire anche in questa eventualità

Un’altra informazione che ahimè spesso non viene data agli utenti è che dalla carta dei servizi si evince che sono previste delle penali in caso di ritardo nella connessione dell’impianto da parte di Enel. Esistono delle penali sia in caso di ritardo nella formulazione del preventivo sia nella connessione dell’impianto.

Ma come posso essere certo della bontà dell’azienda alla quale mi affido? Chiedi sempre le tempistiche, chiedi siano scritte, chiedi di avere sempre i riferimenti di tutti i responsabili dei vari step del lavoro. E soprattutto, affidati ad aziende che hanno all’interno della loro struttura un team che segue direttamente tutte le pratiche dalla A alla Z verificando e certificando tutti i passaggi per rispettare le tempistiche indicate e scritte al cliente.

Regole certe ,tempistiche certe, risparmio certo, cliente pienamente soddisfatto
Regole certe ,tempistiche certe, risparmio certo, cliente pienamente soddisfatto

“Verba volant… scripta manent…”

La soddisfazione del cliente è l’energia vitale del mio lavoro. Ogni lavoro che seguo deve essere pienamente attinente a quanto pattuito e richiesto con e dal mio cliente. Questo non è un modo di lavorare. Per me è l’unico modo di lavorare!

Mettimi alla prova.

E poi sono sicuro che mi lascerai anche tu una videorecensione!

Cambiare la caldaia

Molti clienti mi chiedono come mai stanno consumando così tanto e quindi spendendo altrettanto per riscaldare la loro abitazione. La risposta la vedi già dal titolo del post. Un motore vecchio consuma sicuramente di più rispetto ad un sistema nuovo, di ultima generazione e quindi molto più efficiente.daikin_rotex_sistema_ibrido_apertura

Ma quanto puoi risparmiare sul costo di riscaldamento solamente cambiando caldaia? La risposta ovviamente è … dipende.

Non voglio parlare qui di una semplice soluzione. Voglio parlare della soluzione per eccellenza. La caldaia ibrida gas pompa di calore!

Quindi:

  • se hai l’allaccio al gas ma stai consumando troppo per il riscaldamento e quindi vuoi abbattere questo costo (anche se hai i radiatori di casa ad 80 gradi!)
  • se vuoi un sistema più efficiente che in modo automatico ti permetta di sfruttare la fonte energetica dal costo migliore e dal rendimento maggiore in ogni momento del giorno e dell’anno
  • se vuoi risparmiare anche sul costo per la produzione di acqua calda sanitaria 

allora la caldaia ibrida pompa di calore/gas (metano o gol) a doppia condensazione è la soluzione per casa tua.Grafico Hybrid_tcm745-350193

I risparmi vanno dal 30 al 50% a seconda della classe energetica di casa tua e se a questo aggiungi che il 65% del costo te lo restituisce lo stato in detrazione fiscale, il gioco è fatto. Hai una caldaia nuova a costo zero. 

Se poi hai già un impianto fotovoltaico che ti produce energia quando non ti serve e che vorresti utilizzare meglio sfruttando l’autoconsumo…

Se invece l’impianto non lo hai, questa è l’occasione per abbattere i costi energetici sia di elettricità che di gas in una volta sola.

Schermata 2016-03-18 alle 17.31.30Adesso prova a pensare alla tua caldaia. Da quanto l’hai installata? Che rendimento ha? E’ una caldaia a condensazione o una standard? Quanto durerà ancora? Ti dico questo perché solitamente quando la caldaia si rompe definitivamente non hai il tempo di valutare il prodotto migliore e ti devi accontentare di ciò che al momento ti viene proposto. 

Se invece ci pensi per tempo… stai sereno e risparmi un sacco di soldi!

Qui trovi i miei riferimenti per un sopralluogo ed una consulenza gratuita presso la tua abitazione.