Oggi voglio parlarvi della pompa di calore. Perché? Perché molte persone che mi chiedono una consulenza ne hanno sentito parlare e pensano possa essere il rimedio per tutti i loro “mali energetici”.
Non andrò ovviamente a fare un’analisi con grafici di rendimento, flussi di rientro dell’investimento, rendimento e resa perché ogni situazione è a se stante ma voglio solo farvi ragionare su alcuni parametri da tenere in considerazione.
Parto da un presupposto. Ai miei clienti offro sempre e solo la migliore soluzione specifica per le proprie esigenze, arrivando anche al punto di dire “io quel prodotto non te lo vendo” quando nonostante le insistenze del cliente ritengo che non sia la soluzione adatta. Perché? Perché il lavoro di consulente significa anche saper “smontare” le credenze del cliente, significa dargli una “visione reale e complessiva” della propria situazione energetica e soprattutto significa consigliarlo sulla soluzione migliore attuabile.
Quindi vediamo, solo in linea di principio quando vale la pena pensare ad una pompa di calore. Non mi riferisco qui alle pompe di calore per acqua calda sanitaria ma a quelle che fanno sia ACS che riscaldamento. Vale la pena se:
- sei in fase di progettazione di un immobile nuovo nel quale predisporrai riscaldamento a bassa temperatura con coibentazione totale dell’immobile, e se non hai predisposto o non vuoi allacciarti al gas.
- prevedi di installare sul tuo tetto un fotovoltaico “importante” che vada a sopperire al consumo elettrico della pompa di calore.
Ma quanti di voi sono in questa situazione? Pochissimi. Perché lo so? Perché tutti i giorni vengo contattato da persone che hanno un immobile già da qualche anno e che hanno l’esigenza di risolvere il proprio problema energetico andando ad abbattere (notate bene non dico mai azzerare) quei “buchi neri” che sono le bollette energetiche (luce e gas).
Quindi, che senso ha ad esempio andare ad installare una pompa di calore su un immobile con riscaldamento ad alta temperatura non coibentato e che non ha un impianto fotovoltaico “importante”? Non ha senso perché è vero che andrei ad abbattere i consumi del gas, ma al contempo andrei a far aumentare i consumi elettrici. E lo scopo delle mie consulenze è quello di far diminuire i costi di gestione energetica e non semplicemente di spostarli da una voce ad un’altra.
Non vorrei ora che però passasse un messaggio sbagliato… I consumi con i sistemi per il risparmio energetico si possono abbassare sempre. Dico solo che “pompa di calore” è un gran bel nome di moda ma che spesso non è la soluzione giusta.
Negli altri miei articoli ad esempio qui, ti spiego perché puoi risparmiare sia sulle bollette di luce che su quelle del gas grazie al sole ed alla sua inarrestabile forza.
Se poi vuoi sapere come per fare questo puoi usufruire di un contributo a fondo perduto che ti ripaga il 50% del tuo impianto in 2 anni… allora devi leggere questo!
Per suggerimenti o richieste specifiche puoi scrivere a [email protected]
[…] Una soluzione non per tutti! […]
Voglio ringraziarti di esistere ! Sei una persona seria e spero ti ritorni tutto indietro perchè hai centrato in pieno il discorso ! La mia sintesi è che se devi spendere una barca di soldi in pompa di calore + fotovoltaico + rifacimento impianti x avere bassa T di andata , il tutto x risparmiare nelle più rosse aspettative un 20 % rispetto una caldaia a condensazione con paritetico involucro , è meglio che ti fai passare la voglia della moda del momento della pdc e stai coi piedi per terra . Se ne sentono un mare di gente che casca dal pero dopo aver speso una barca di soldi ecc… Tra l’altro sono convinto che se tutti passano alla PDC , lo stato non incassando più gettito adeguato sul metano , aumenta quello x eletttricità e ste cose della tariffa agevolata a parer mio avranno vita breve . Capitolo a parte inquinamento , se invece chi vuole la pdc lo fa x l’ambiente , e in parte ha ragione , allora poi non si deve lamentare se spende la stessa cifra di bollette che col metano , dopo un investimento milionario di impianto .
Ciao Gabriele,
grazie del tuo contributo.
Ci sono talmente tante situazioni e così diverse tra loro che prima di prendere una decisione è importanti affidarsi ad un consulente per valutare costi e benefici.
Perché da una parte c’è la voglia sempre più decisa di “eliminare il gas” e dall’altra ci deve essere la consapevolezza che eliminare il gas significa per forza avere un aumento dei costi elettrici che in parte possono essere mitigati dalla produzione fotovoltaico (con un impianto di adeguata potenza). Ma l’energia non si produce dal nulla e pertanto per riscaldare da qualche parte l’energia va presa. Che sia dal gas, dal sole o dall’Enel … 😉
Ciao
Lorenzo